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IDENTITA’, APPARTENENZA E MEMORIA: INCLUSIONE, ESCLUSIONE E MINACCIA AL SE’. Prof. Rabih Chattat Docente di Psicologia dell’Invecchiamento Delegato del Rettore per la riduzione dell’Handicap. Penser le temps pour lire la vieillesse B. Cyrulnik et al., PUF, 2006. Le tre categorie del tempo:
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IDENTITA’, APPARTENENZA E MEMORIA: INCLUSIONE, ESCLUSIONE E MINACCIA AL SE’ Prof. Rabih Chattat Docente di Psicologia dell’Invecchiamento Delegato del Rettore per la riduzione dell’Handicap
Penser le temps pour lire la vieillesseB. Cyrulnik et al., PUF, 2006 • Le tre categorie del tempo: • Passato • Presente • Il futuro Invecchiare è inevitabile ed è in ogni caso difficile: al massimo ci si può adattare
Sant’Agostino (le confessioni) Nel presente il ricordo del passato e l’attesa come futuro Il passato è la memoria del proprio vissuto nel presente Il futuro è l’attesa nel presente c’è molto ricordo e poca attesa
Infanzia: tempo presente e futuro Adulto: l’equilibrio tra presente passato e futuro Anziano: presente e passato importanza della prospettiva temporale (Attesa) Il tempo nell’arco di vitaL. Carstensen (2010)
L’attività di monitoraggio e consapevolezza del tempo; Il monitoraggio, la motivazione e la regolazione delle emozioni La prospettiva temporale nell’arco di vita
La prospettiva espansiva del tempo: giovane adulto Ricerca di novità Ricerca di “conoscenze” Esposizione a sentimenti negativi Attesa per il guadagno futuro La prospettiva limitata del tempo: anziano Ricerca di stati emotivi gradevoli Ricerca di significati Consolidamento di relazioni Necessità di guadagno attuale Le prospettive temporali
Motivazione e arco di vita Regolazione stati Emotivi Preservazione Concezione di sé Strumento: inclusione sociale
Identità • Identità personale • Continuità di essere sé stessi • Per Remo Bodei: • ……qualcosa che metta in relazione gli istanti, le ore, i giorni della nostra esistenza con tutto l'arco della nostra vita organica. Per Locke esiste qualcosa di analogo, che garantisce la continuità: il filo della memoria.
Identità personale(Bodei) L'identità quindi non poggia su niente, ma si prolunga nel tempo, legata alla continuità della memoria; Se io, per qualche malattia, per un'amnesia, non ricordo più di essere la stessa persona precedente, io non sono lo stesso. (la demenza è un dramma e una tragedia per la persona e la famiglia)
Identità Personale • La memoria come supporto all’identità • Memoria per i vissuti • Memoria per gli episodi Mantenere unita la persona
Identità personale e problematiche della memoria • L’eccesso e l’assenza di memoria sono una minaccia al sé • I ricordi persi e le malattie della memoria • i ricordi che non passano e i traumi che non si elaborano (PTSD) La memoria e la narrazione della propria storia
Minacce all’identità personale • Preoccupazione per la memoria: la maggiore parte delle persone anziane hanno qualche preoccupazione per la loro memoria • 25% degli anziani chiedono supporto per mantenere la loro memoria • Demenza: malattia dell’identità personale • L’uso della storia personale come intervento
Intrapersonale: coerenza, significato, continuità, preparazione alla morte; ricerca di senso e scopo per la propria vita Richiede il richiamo, la sintesi e la sistemazione dei ricordi e delle emozioni negative e positive. Aspetti ossessivi e evasivi Funzioni della reminescenza: dimensione del sé - intrapersonale
Ricordo e condivisione delle conoscenze e esperienze personali Recupero-riutilizzo di strategie di coping già utilizzate per affrontare difficoltà, conflitti e situazioni di crisi Funzione di trasmissione delle conoscenze “la lezione di vita” Riattualizzazione e rinforzo del proprio senso di competenza e di efficacia (funzione intrapersonale integrativa) Funzioni della reminescenza: guida – controllo- conoscenza
Aspetto narrativo-trasmissivo Mantenimento-continuità degli aspetti relazionali, affettivi anche in termine di intimità e condivisione relazionale. La tristezza che accompagna il ricordo delle persone perse ha anche una funzione adattiva. Funzioni della reminescenza: emotivo - interpersonale
La narrazione • Abbondano i narratori e mancano gli ascoltatori. • La funzione trasmissiva, di continuità e trascendentale della narrazione. • Narrazione e rapporti intergenerazionali
La narrazione • Il tempo • Lo spazio • Il contesto Anziano: un narratore senza ascoltatori Viene meno la funzione trasmissiva sia di competenze sia di esperienza Utilità e inutilità di una storia
Identitàio e l’altro = noi • Identità sociale: • Ruolo • Riconoscimento • Utilità • Relazione • Legame IO SONO ::(SOSTANTIVO)::APPARTENENZA
Identità sociale • Appartenere ad un gruppo • Avere valore per il gruppo (anziani unici con reddito certo!!!!!!) • Avere un ruolo nel gruppo • Essere riconosciuti e considerati dal gruppo La preferenza: importanza delle relazioni Il valore della relazione e la potatura sociale
Quale Identità • Ruolo: quale ruolo per la persona non autosufficiente (persona anziana) • Riconoscimento: portatore di deficit, di disabilità, di competenze, • Utilità: può essere utile, contribuire,
Le barriere all’inclusione • Relazione con l’altro: Quasi AMICI, siamo PROFESSIONISTI • La malignità sociale: non autosufficiente e la disabilità espansiva • La malignità sociale: vecchiaia (giovani per sempre); • La malignità sociale: vecchiaia (un problema sociale)
Il problema economico • NEI CAPITOLI ANALITICI DEL RAPPORTO SULLA STABILITÀ FINANZIARIA GLOBALE • L'Fmi lancia l'allarme longevità I conti del welfare sono a rischio«Se la vita media nel 2050 si allungherà di 3 anni in più, il costo dell'invecchiamento della popolazione aumenterebbe del 50%» 11 aprile 2012 Il corriere della sera
Inclusione ed esclusione Essere nella memoria del gruppo Essere nell’organizzazione e nell’attività del gruppo Avere nel contesto una continuità della propria memoria La memoria dell’altro per me permette la continuità oltre me Paura di essere dimenticati Il valore della relazione con altro significativo
Inclusione e esclusione • La partecipazione: oltre che narratore anche attore • La ricerca di una presenza significativa • La possibilità di fare insieme piuttosto che ricevere o essere nell’angolo La partnership nella cura
Invecchiare con successo • Giovani per sempre • Fare il meglio che si può con quello che si ha (serve l’altro, serve il contesto). Dipende da ciò che si ha a disposizione
Inclusione e esclusione • Il bisogno di cultura per l’inclusione
Mantenimento, manutenzione, prevenzione e regolazione della perdita
La persona al centro (Inclusione) Valore riconosciuto della persona Individualizzazione dell’approccio Prospettiva della persona Supporto del contesto sociale Coinvolgimento nella cura Kitwood 1997
Il …….. Divide (social) • Velocità • Accesso, spostamento, movimento • Risorse • Facilitazioni • Cultura della persona • Tecnologia (digital divide) • Conoscenza (traslazione) • Comunità distratta
Il Divide …… (social) • Costo per mantenersi giovani • Ageism: Lo spostamento in avanti dell’età (i 65 enni liberati) • La lotta alla vecchiaia (anti-invecchiamento) • La solitudine
Il Join …… (social) • Gentilezza • Facilità • Lentezza • Attenzione, partecipazione • Vicinanza – amichevolezza • Rispetto • Valore positivo
Le prospettive • Risorse per la formazione • Modelli di formazione sulla persona e non sul problema • Orientamento delle risorse (oltre all’assistenza anche relazione) • Costruzione di contesti e comunità amichevoli : adattamento reciproco • Coinvolgimento