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PSICOLOGIA DEL TURISMO lezione II. Prof.ssa Antonietta Albanese Università degli Studi di Milano Cattedra di Psicologia Sociale Segretaria scientifica A.R.I.P.T. (Associazione Ricerche Interdisciplinari Psicologia del Turismo) Dalla motivazione al viaggio, all’esperienza turistica
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PSICOLOGIA DEL TURISMOlezione II Prof.ssa Antonietta Albanese Università degli Studi di Milano Cattedra di Psicologia Sociale Segretaria scientifica A.R.I.P.T. (Associazione Ricerche Interdisciplinari Psicologia del Turismo) Dalla motivazione al viaggio, all’esperienza turistica 2a – l’agriturismo 2b – il turismo scolastico 2c – il turismo della terza età e il turismo intergenerazionale
Par. 2a l’agriturismo Applicando all’esperienza turistica i modelli teorici in psicologia sociale citati nella prima lezione è possibile approfondire il tema dell’identità personale e dell’identità sociale nelle trasformazioni che vengono attivate durante il viaggio
Riprendendo la teoria del campo di K. Lewin ricordiamo che la personalità è un campo psicologico i cui fatti coesistono nella loro interdipendenza.Il mondo personale delle conoscenze, delle emozioni (spazio di vita) si incontra con i fatti ambientali attraverso lo spazio di frontiera compreso tra lo spazio di vita e l’ambiente esterno.Lo spazio di frontiera mette, cioè, in relazione aspetti oggettivi e aspetti soggettivi.
K. Lewin, Field Theory, 1951 A = Ambiente esterno c E = Ambiente psicologico M = Regione motoria P c Personalità
Il viaggio, il turismo attivano le regioni percettivo-motorie, le regioni periferiche della personalità. Il ricordo del viaggio, l’analisi delle emozioni vissute vanno ad ampliare le regioni centrali della personalità.
Viene “ristrutturato il campo”, con una diversa distribuzione delle regioni; ogni personalità incontrerà altre personalità.I compagni di viaggio sono anch’essi in “ristrutturazione del campo”, in relazione alle nuove stimolazioni ambientali che il viaggio comporta.
Anche la teoria del Sé (Mead, Markus), fornisce una chiave di lettura molto interessante dell’esperienza turistica.L’Io osserva il Me nell’esperienza di viaggio; il Sé (fusione dell’Io + il Me) nella sua esperienza passata (Sé passato) ed il Sé presente attivano una progettazione del Sé futuro.
L’incontro/scontro con i compagni di viaggio, con altri turisti, con altri popoli incide, dunque, sull’identità del singolo e sull’identità del gruppo di appartenenza (A. Albanese, 2000).
Le ricerche di Psicologia del turismo hanno privilegiato tre esperienze turistiche: • a) l’agriturismo • b) il turismo scolastico • c) il turismo della terza età- il turismo intergenerazionale
a. L’agriturismo Già dagli anni 1986-1987 il Comitato scientifico “Psicologia del turismo” ha affrontato il tema dell’Agriturismo in ricerche e Convegni (Sangemini, 1987; Sassari, 1988). Questa tipologia di turismo è un vero e proprio incontro tra “cultura contadina” e “cultura di città”.
L’agriturismo consente la conoscenza dell’agricoltura, della gastronomia contadina ed arricchisce il turista di sistemi relazionali familiari, vissuti nel gruppo ospitante.Si tratta, cioè, di un’esperienza turistica spesso “nuova” e “originale” in cui conoscenze e relazioni si intrecciano a favore di “nuove identità sociali” individuali e di gruppo.
Agriturismo Fenomeno esistente sin dall’antichità
Nasce in Italia fin dal 1965 con la costituzione dell’Agriturist, avvenuta per iniziativa di alcuni aderenti all’Associazione Nazionale Giovani Agricoltori in seno a Confagricoltura.
L’abbandono delle campagne, all’epoca, rendeva disponibile un rilevante patrimonio edilizio rurale che sarebbe stato deteriorato e distrutto senza un utilizzo alternativo.
In Toscana, in quel periodo, turisti inglesi acquistavano belle case coloniche abbandonate e le mettevano a disposizione di amici inglesi per turismo dopo averle ristrutturate.Questi comportamenti andavano a ledere la proprietà degli agricoltori e avrebbero potuto snaturare il territorio locale.
Agriturist ha voluto, dunque, con il connubio Agricoltura e Turismo, salvaguardare il patrimonio agricolo e promuovere una nuova imprenditorialità.Il modello attivato è quello francese operato dall’Associazione “Agricolture e Tourism” nel 1955.
La sinergia di Agriturist con: • T.C.I • U.N.C.E.M (Unione Nazionale delle Comunità e degli Enti Montani) • Italia Nostra • WWF • Associazione delle Bonifiche • Istituto di Sociologia Rurale • Terra Nostra • Turismo Verde Ha costituito un ricco confronto di esperienze ed ha sollecitato i primi interventi legislativi da parte delle Regioni. Va ricordato il primo impegno legislativo delle province autonome di Trento e di Bolzano, ma soprattutto lo studio di una legge-quadro di settore, nata al termine del Seminario Internazionale sul tema (Roma, 1979)
La sensibilità del Ministro dell’Agricoltura consentì l’approvazione della legge quadro 1985 e, di conseguenza, le successive leggi regionali.Ricordiamo, inoltre, sempre per un approccio storico al tema, che nel 1990 il Convegno europeo di Saint Vincent ha proposto di recepire, a livello europeo, i principi della legge italiana.
La legge quadro (5/12/85) è legge nazionale, in adeguamento alla normativa comunitaria europea del 12/03/85; promuove ospitalità turisticaagriturismo turismo ruraleospitalità turistica ospitalità turisticaconnessa e complementare svincolata all’agricoltura dall’agricoltura
Normative Leggi comunitarie Regolamento Comunitario n. 797 del 12/03/85 Legge nazionale “legge quadro” n. 730 del 5/12/85 Leggi regionali
Agriturismo e turismo rurale possono integrarsi e sostenersi, rispettando il paesaggio, il partimonio naturalistico, l’identità culturale e, soprattutto, le peculiarità agricole ed enogastronomiche.
Un confronto con la storia dell’agriturismo francese evidenzia la crescita del turismo nelle campagne (T.E.R = Tourisme en Espace Rural), divenuto poi EUROTER, nella sua dimensione europea, con la partecipazione, allora, di Stati extra-comunitari.
Prima di proseguire nel breve excursus storico, indispensabile per meglio definire l’ambito di “comportamento turistico” compreso nell’agriturismo e per meglio comprenderne l’evoluzione, credo utile riflettere su questo primo momento di progettualità che attiva risorse e crea sinergie tra Enti, Associazioni, Istituzioni.La progettualità così ampliata, favorisce l’assetto normativo e, di conseguenza, organizzazione, promozione e sviluppo.
L’agriturismo in sintesi è: Attività di ricezione e ospitalità Imprenditori agricoli e loro familiari Art. 2135 Codice Civile Art. 230 bis Codice Civile
In Italia è: Attività svolta da un imprenditore agricolo a titolo principale, con utilizzazione della propria azienda.
Presenta complementarietà rispetto a: coltivazione silvicoltura allevamento bestiame
La legge nazionale citata attiva le leggi regionali (1980 in Molise; 1986 in Sardegna fino ad arrivare al 1990 in Lombardia).In tutte le leggi regionali è presente il binomio: produzione agricola-offerta turistica.
L’agriturismo favorisce ospitalità stagionale, compresa l’ospitalità in spazi aperti per campeggiatori (la più facile forma di agriturismo, attivabile anche con poche risorse).
L’attività agrituristica fornisce, inoltre, prodotti alimentari propri, attività ricreative e culturali (Legge quadro 730/85).
I prodotti alimentari propri sono offerti e consumati sul posto. Questo momento del pranzo/cena del turista, dei turisti, con la famiglia che gestisce l’azienda agricola e promuove l’agriturismo è un autentico momento di scambio culturale che favorisce l’interazione e la conoscenza condivisa. Il momento conviviale è il momento “familiare”, che “fa sentire a casa”
Gli studi sui processi di categorizzazione, sugli “script”, sugli schemi organizzativi di conoscenza derivati dall’esperienza quotidiana (Shanke Abelson, 1977) e gli studi sugli schemi pragmatici di ragionamento collegati a routine quotidiane (Roux, Gilly, 1997) e sulla conoscenza sociale nei bambini, aiutano a comprendere l’importanza psicosociale di questo “rituale” familiare “aperto” al turista.
Si spiegano, attraverso queste analisi psicosociali, il vissuto positivo del “sentirsi a casa” anche in vacanza e l’importanza che questo riveste per i giovani, per i nuclei familiari, per le persone che vivono anche momenti particolari della loro esistenza.
L’esperienza turistica promuove la “destrutturazione del campo” e fornisce input per una ricostruzione dell’identità personale e sociale; se è vissuta in contesti “anonimi”, “asociali” o “dissociali” può risultare destabilizzante, soprattutto per quelle identità personali fragili o in momenti di fragilità o disistima del proprio sé. Avremo modo di riflettere su questo tema anche nella trattazione del turismo scolastico.
Un’attenzione particolare merita il turismo in Sardegna, ove Cooperative di donne hanno promosso un Agriturismo accogliente e di qualità.
Le Cooperative, attivate grazie alla Legge Regionale 20/06/86 n. 32 ed alla collaborazione scientifica di alcuni docenti di Sociologia rurale della Facoltà di Agraria dell’Università di Sassari, garantiscono la qualità del servizio e dei prodotti.
Esperienze in Sardegna(L. R. 20/6/86, n. 32) • pietanze • prodotti agricoli • prodotti artigianali L’ospitante (spesso donna) offre:
L’esperienza di Oristano (1970) ospitalità agrituristica è offerta da donne-allevatrici organizzate in cooperativa Ospitalità familiare Cooperativa di donne-allevatrici Prodotti agricoli Prodotti artigianali
Lo stile dell’ospitare corrisponde, allora, allo star bene degli ospiti (G. Minuti, 1989), la qualità dell’ospitalità genera benessere psicofisico, come dicevamo nella precedente lezione.
L’imprenditorialità femminile è attivata con competenza e passione ed è supportata dalle sinergie del territorio, fondata sugli studi interdisciplinari promossi dalle Università e, in questo caso in modo particolare, dalla sinergia tra Agraria e Psicologia.
L’agriturismo è, dunque, una delle espressioni di una collaborazione scientifica multidisciplinare, ove la ricerca attiva progettualità e imprenditorialità.
Nella lezione seguente avremo modo di approfondire i temi della formazione degli operatori turistici.
In questa sede, vorrei soffermarmi a considerare alcuni dati: nel 1989 in Italia si contavano 700 aziende agrituristiche e l’agriturismo era presente in 16 paesi europei.Oggi il numero delle aziende è notevolmente cresciuto, ma va detto che non sempre le aziende agrituristiche perseguono gli obiettivi indicati e spesso si configurano come strutture “alberghiere” annesse all’azienda agricola.
Questo non consente, dunque, l’attivazione di quei processi d’interazione e socializzazione che rendono l’esperienza turistica un’esperienza turistica di “maturazione” ed evoluzione psicosociale.
L’agriturismo va considerato un particolare tipo di turismo culturale: “Nous entendons pour tourisme culturel les circuits liés tant au patrimoine artistique et culturel, qu ’aux activités creatrices actuelles d’une région” (C.E, 1988) L’agriturismo, strettamente connesso alle attività agricole di una Regione è, senza dubbio, sintesi della cultura di un popolo, espressione di un territorio.
Già nel 1991 studi sul “turismo all’aria aperta” promossi dalla Provincia Autonoma di Trento evidenziano comportamenti di valorizzazione della vacanza all’aperto, in stretto contatto con l’ambiente agricolo e indicano come prioritaria la valorizzazione delle condizioni ambientali, ecologiche per un turismo di qualità.
L’agriturismo è, come esamineremo successivamente, anche attività formativa per studenti degli Istituti Tecnici Agrari e Istituti Tecnici per il Turismo: stages e casi di studio possono attivare nuove professionalità nei giovani, nuove professioni manageriali nel turismo come già indicato nel Convegno nazionale “Agriturismo” promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione ad Alghero (A. Albanese, 1991)
Agriturismo e turismo scolastico si intrecciano, allora, in un unico percorso formativo. Le attività formative valorizzano la relazione ottimale organismo-ambiente, in una ri-scopertadi valori ambientali e sociali (ospitalità, autenticità, stili interattivi familiari).L’incontro tra diverse identità culturali (identità “rurale” e “cittadina”) modifica il rigido stereotipo, amplifica le relazioni e accorcia le distanze psicologico-relazionali (L. Arcuri, F. Marini, G. Minuti, A. Albanese, 1991-2007).
L’attività agrituristica è, inoltre, fattore di crescita socio-culturale ed economica dell’ambiente rurale.L’atteggiamento di accoglienza e la culturadell’ospitalità diventano due componenti fondamentali dell’offerta turistica; “la cultura dell’accoglienza di un luogo influenza ed è a sua volta influenzata dalle modalità con cui si evolve il fenomeno turistico in un interagire complesso (G. Grandi, S. Miniato, 2003).
La sinergia tra Aziende agricole, Ente provinciale per il turismo, Associazioni agrituristiche, Associazioni per la difesa dell’ambiente, Università, può garantire l’articolazione di un progetto articolato, fondato sulla multidisciplinarietà.
QUESITI L’agriturismo è: • Un turismo rurale □ • Un turismo culturale in cui l’offerta turistica è connessa e complementare all’agricoltura □ • Un turismo culturale in cui l’ospitalità turistica è svincolata rispetto l’agricoltura □