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Il Cerca – costellazioni. Costruzione di uno strumento utile per misurare le posizioni reciproche delle Stelle e seguire il movimento del Cielo. Come osservare il Cielo notturno. Trovare un punti di riferimento fisso del paesaggio
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Il Cerca – costellazioni Costruzione di uno strumento utile per misurare le posizioni reciproche delle Stelle e seguire il movimento del Cielo.
Come osservare il Cielo notturno • Trovare un punti di riferimento fisso del paesaggio • Mettere la posizione della stella in relazione con il punto di riferimento • Se il movimento non si vede ad occhio in pochi minuti, ripetere l’osservazione una o due ore più tardi…
DOV’E’ FINITA LA STELLA? BOH?!
Il ruolo fondamentale delle costellazioni • Allora bisogna riconoscere un insieme di stelle che formano una certa figura (una costellazione), • Poi si prosegue riconoscendo altre due o tre costellazioni in una certa sequenza e a una certa distanza le une dalle altre; • una volta riconosciute e, messe in corrispondenza con altrettanti punti di riferimento fissi del paesaggio … • ripetere l’osservazione una o due ore più tardi.
Se si riconoscono le stesse costellazioni nella stessa sequenza anche se in un’altra posizione, è perché esse hanno mantenuto: • La stessa forma, • Le stesse dimensioni, • Le stesse distanze tra loro
Se si riconosce la stessa forma di stelle in un’altra posizione, ciò ci dice che: • le stelle si spostano nel Cielo • Le stelle di una stessa costellazione si spostano tutte insieme • Se poi si trovano allineamenti di stelle di diverse costellazioni e si vede che essi si mantengono si deduce che il movimento del Cielo è la “rotazione rigida” di una sfera: la Sfera celeste.
Il “cerca – costellazioni” • Riconoscere una costellazione non è semplice. Possiamo provare a costruirne una noi, localizzando delle stelle vicine. Tuttavia difficilmente possiamo trovare nel Cielo delle figure simili a quelle a noi familiari; questo rende complicato ritrovarle a meno che non ci aiutiamo con uno strumento che:
isola una zona di cielo dal resto; • la scompone in più caselle ordinate, ognuna delle quali contenga una o al massimo due stelle vicine.
Materiale da utilizzare: cartone, fogli a quadretti da mezzo centimetro, stecchi per spiedini Strumenti di lavoro: riga o righello, tronchesi per tagliare il filo di ferro, forbici e punteruolo (taglierino per i più grandi). Procedimento: disegniamo due cornici quadrate fatta a sua volta di quadrati ciascuno dei quali ha lato uguale a 5 quadretti.
Ora ritagliamo i bordi esterno ed interno delle cornici e incolliamola su due lastre di cartone. A questo punto ritagliamo la parte esterna e con il punteruolo (o con un chiodo lungo che faccia da punteruolo) pratichiamo una serie di piccoli buchi molto vicini l’uno all’altro lungo il bordo interno in modo da tagliare via il quadrato di cartone interno alla cornice. I più grandi possono tagliare l’interno della cornice con il taglierino.
Inseriamo dei pezzi di stecchini di misura uguale alla lunghezza di un lato in corrispondenza delle righe più interne …
1 2 3 1 2 3 … e attacchiamoli insieme con la colla incrociando gli stecchini; infine numeriamo le caselle come in figura.
1 2 3 1 1 1 1 2 1 3 2 2 1 2 2 2 3 3 1 3 2 3 3 3 Questo ci permetterà di identificare ogni casella con una coppia di numeri
e quindi di disegnare sul quaderno il gruppo di stelle che abbiamo visto con precisione. In questo modo potremo vedere se veramente le stelle di quel gruppo hanno mantenuto le stesse distanze tra loro e se le loro figure sono rimaste esattamente le stesse.
1 2 3 1 2 3 Possiamo usare il nostro strumento per riconoscere anche costellazioni note, come il grande Carro, o il Cigno.
1 2 3 1 2 3
Come si usa • Si inquadra una costellazione • Si riproduce con un disegno la mappa della costellazione segnando le stelle osservate nelle caselle in cui si sono viste, annotando sotto al disegno la data, l’ora, il punto di osservazione (il terrazzo di casa, il davanzale della propria finestra, il cortile della casa dei nonni ecc …) e l’elemento del paesaggio sotto la costellazione che si stava guardando (la casa del vicino, l’albero, il lampione sulla strada, ecc.)
Si ripete l’osservazione dallo stesso punto cercando la stessa costellazione una o due ore più tardi, e quando la si è trovata si cerca di sistemare le stelle nelle stesse caselle di prima. • Qual è l’unica cosa che è cambiata?
Una variante; posizioni reciproche delle Stelle e costruzione di una mappa celeste • Possiamo numerare i centimetri a partire dallo spigolo in basso (contrassegnato con il numero zero) a sinistra, verso destra e verso l’alto • Quindi invece di usare gli stecchini possiamo disegnare una lunga striscia di carta a quadretti di larghezza uguale a 3 cm e così lunga da potersi avvolgere interamente al quadrato di cartone; su un lato della striscia si disegna una punta triangolare che sporge per un centimetro sulla sinistra.
2 1 0 0 1 2
Come si usa • Facendo scorrere la striscia orizzontalmente e verticalmente, si indica con la punta triangolare il centro del quadrante e si scrivono sul quaderno i dati della posizione della Stella in orizzontale e in verticale (ascissa e ordinata); la prima viene letta dallo zero fino alla striscia, togliendo 1 al numero della tacca sulla quale c’è la striscia, mentre la seconda è la distanza dalla punta al lato orizzontale e viene letta in verticale lungo la striscia. • Si punta una stella nel centro del quadrante; • Quindi senza spostare il quadrante spostare rispetto ai riferimenti spostare la striscia orizzontalmente e verticalmente finché non si è puntata una seconda stella presente nel campo visivo del quadrante.