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Dante Pallecchi. Prevenzione DCA nei gruppi giovanili. INTRODUZIONE . obiettivi della lezione:fornire conoscenze sui disturbi principali, anoressia e bulimiaindividuare strumenti e metodi di prevenzione nei gruppi giovanili. Dante Pallecchi. Prevenzione DCA nei gruppi giovanili. PROGRAMMA DI
E N D
1. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili DISTURBI ALIMENTARI PSICOGENI INTERVENTO E PREVENZIONE NEI GRUPPI GIOVANILI
2. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili INTRODUZIONE
obiettivi della lezione:
fornire conoscenze sui disturbi principali, anoressia e bulimia
individuare strumenti e metodi di prevenzione nei gruppi giovanili
3. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili PROGRAMMA DI LAVORO
4. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili Programma di lavoro prima parte
La prevenzione nei disturbi mentali
Origini multidimensionali dei Dca
Sintomatologia e dinamiche
Strumenti di rilevazione
Esercitazione sui tratti psicologici della bulimia e anoressia
5. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili Programma di lavoro II parte
Esercitazione: costruzione di un intervento
La prevenzione primaria nella scuola
La prevenzione secondaria
La prevenzione terziaria
Conclusioni e discussione finale
6. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 1. LA PREVENZIONE NEI DISTURBI MENTALI
7. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 1.1 La prevenzione nei disturbi mentali
sono necessarie:
Una definizione degli obiettivi
Una solida analisi sulle cause
Una accurata scelta dei metodi e un controllo sui risultati
8. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 1.2 La prevenzione nei disturbi mentali Obiettivi :
Ridurne l’insorgenza nella popolazione
Ridurne la prevalenza e la durata
Ridurne le disabilità conseguenti e le recidive
9. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 1.3 La prevenzione nei disturbi mentali Le cause :
Si parla di “origini”
Si notano le ricorrenze
Ci si muove su ipotesi di lavoro e si cercano verifiche
10. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 1.4 La prevenzione nei disturbi mentali
I metodi:
Si tenta di agire sul mondo cognitivo ed emozionale inducendo l’opportunità di modificazioni contenutistiche e metodologiche di percezione ed interpretazione.
Si verificano gli spostamenti ottenuti
11. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 2. ORIGINI MULTIDIMENSIONALI DEI DCA
12. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 2.1 Origini multidimensionali dei Dca
La diffusione:
Nei paesi avanzati in benessere e tecnologia
Dopo gli anni ’50
Nel sesso femminile > 95%
Attualmente in Italia circa 120000 casi ogni anno
13. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili
Riferimenti socio-culturali:
La trasformazione della famiglia
Il difficile “doppio ruolo” femminile
La trasmissione intergenerazionale dei modelli
I media e la moda 2.2 Origini multidimensionali dei Dca
14. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 2.3 Origini multidimensionali dei Dca
Riflessi nella dimensione intrapsichica:
Identificazione in crisi
Il contenitore mentale
la regressione orale
15. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 3. SINTOMATOLOGIA E DINAMICHE
16. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 3.1 Sintomatologia e dinamiche
la sindrome anoressica :
Regressione fisiologica (arresto delle funzioni ormonali maturate nella adolescenza)
Regressione estetica (scomparsa fianchi e seni)
17. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 3.2 Sintomatologia e dinamiche
la sindrome anoressica :
Costituzione di un “io ideale” onnipotente, duro e gratificante, imperniato sulla aspirazione alla libertà dal bisogno incorporativo (alimentare e affettivo)
18. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 3.3 Sintomatologia e dinamiche
la sindrome bulimica:
Regressione nel controllo della oralità (abbuffate e successivo comportamento eliminativo)
Dicotomia fra immagine pubblica esterna ordinata e caos interno privato
19. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 3.4 Sintomatologia e dinamiche
In sintesi:
Dal punto di vista psicodinamico l’atto del cibarsi viene investito di valenze simboliche che lo assimilano ad una attività incorporativa di sostanze desiderate e temute perché portatrici di valenze trasformative e potenzialmente pericolose.
20. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 3.5 Sintomatologia e dinamiche In sintesi:
Nella anoressia si rifiuta il cibo rivendicando una autonomia dalla fisicità e dal bisogno incorporativo.
Nella bulimia si cede al desiderio con l’abbuffata e poi si recupera il controllo con l’espulsione.
21. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 3.6 Sintomatologia e dinamiche
Tre fasi nel disturbo:
Iniziale
Avanzata
Grave
22. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 3.7 Sintomatologia e dinamiche
La fase iniziale del disturbo:
Nella anoressia la dieta è rigorosa, ma il dimagrimento è ancora contenuto.
Nella bulimia il ciclo abbuffata/vomito è molto saltuario
23. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 3.8 Sintomatologia e dinamiche
La fase iniziale del disturbo:
Con un intervento psicologico mirato la prognosi è favorevole
24. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 3.9 Sintomatologia e dinamiche
La fase avanzata:
Nella anoressia dimagrimento importante e amenorrea.
Nella bulimia il ciclo abbuffata/vomito è frequente e consolidato.
25. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 3.10 Sintomatologia e dinamiche
La fase avanzata:
E’ necessaria psicoterapia , controllo internistico ed intervento del nutrizionista.
26. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 3.11 Sintomatologia e dinamiche
L’aggravamento :
Grave decadimento fisico e complicanze di vario genere.
E’ indispensabile un seguimento medico internistico ed un ricovero nelle fasi di crisi
27. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 4. STRUMENTI DI RILEVAZIONE
28. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 4.1 Strumenti di rilevazione
strumenti di screening:
BSQ - Binge Scale Questionnaire (Hawkins e Clement 1980)
Bulit-R Bulimia Test (Thelen e coll. 1991)
Edi-2 -Eating Disorder Inventory (Garner et al. 1995)
29. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 4.2 Strumenti di rilevazione
Edi-2:
8 scale: (impulso alla magrezza, bulimia, insoddisfazione per il corpo, inadeguatezza, perfezionismo, sfiducia interpersonale, consapevolezza enterocettiva, paura della maturità)
3 scale sperimentali (ascetismo, impulsività, insicurezza sociale)
30. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 5. PREVENZIONE DEI DCA
31. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 5.1 Prevenzione dei Dca
livelli di prevenzione
primaria
secondaria
terziaria
32. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 5.3 La prevenzione primaria
Obiettivo:
ridurre l’incidenza del rischio di malattia nella popolazione considerata
33. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 5.3.1 La prevenzione primaria
Referenti:
Formatori e operatori sociali
Gruppi giovanili
34. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 5.3.2 La prevenzione primaria
Formare i formatori perché
Sono figure di identificazione importanti
Possono riconoscere il disturbo nello stato iniziale
35. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 5.3.3 La prevenzione primaria
Formare i gruppi giovanili nella scuola con il fine di:
Promuovere una maggiore accettazione di sé
Fornire elementi conoscitivi sui Dca
Creare una cultura critica verso i messaggi dei media
36. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 5.3.4 La prevenzione primaria
Metodo di intervento nella scuola:
Screening sul campione
Definizione del tipo di intervento
Verifica dei risultati
37. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 5.3.5 La prevenzione primaria
Intervento informativo-educativo su fattori che facilitano l’insorgere del Dca:
culturali e ambientali (la moda, i messaggi pubblicitari ecc.)
personali ( la sessualità, i rapporti con i genitori, tratti psicologici quali il perfezionismo, il pensiero dicotomico ecc.)
38. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 5.3.6 La prevenzione primaria
Nell’intervento informativo- educativo :
Il metodo deve basarsi su criteri partecipativi, quindi seminari, gruppi di lavoro, discussione collettiva.
39. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 5.3.7 La prevenzione primaria
Nell’intervento esperienziale:
Gruppi di discussione intorno ad un caso clinico
Iniziative di socializzazione (teatro, gruppi artistici)
Utilizzo partecipativo di strutture presenti nelle scuole (i CIC)
40. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 5.3.8 La prevenzione primaria
i CIC – Centri di Informazione e Consulenza.
Creati con DPR 309/90 per arginare le tossicodipendenze, hanno allargato molto le loro competenze.
Ponte fra l’interno della scuola e gli specialisti esterni
La “terapia dell’aiutante”
41. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 5.4 La prevenzione secondaria
interviene sui soggetti a rischio
li motiva a ricorrere ad una terapia
facilita i contatti con gli specialisti
42. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 5.4.1 La prevenzione secondaria
Richiede:
Personale competente nella scuola, al fine di superare resistenze anche dure dei ragazzi in crisi
Equipe presso la Asl, possibilmente multidisciplinare, in grado di raccogliere la domanda di terapia.
43. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 5.5 La prevenzione terziaria
Punta a contenere le conseguenze debilitanti nei soggetti colpiti dai Dca
Previene complicanze cliniche
44. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 5.5.1 La prevenzione terziaria
Può utilizzare il ricovero o day hospital
La struttura interessata è la Asl (Servizi Dca) oppure cliniche specializzate .
45. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 6. CONCLUSIONI
46. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 6.1 Conclusioni
abbiamo parlato di:
Aspetti problematici della prevenzione nei disturbi mentali
Origini multidimensionali e caratteristiche del Dca
Linee e metodi operativi di prevenzione
47. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 6.2 Conclusioni
Possiamo dire che …
Prevenzione primaria, secondaria e terziaria costituiscono:
un percorso temporale,
una sequenza di sbarramenti progressivi
che tendono ad ostacolare e poi ad arginare il disagio, permettendone l’accesso alla terapia
48. Dante Pallecchi Prevenzione DCA nei gruppi giovanili 6.3 Conclusioni
Forse sono in atto correzioni di rotta…
La moda ed i media valorizzano di nuovo il corpo femminile non androgino.
Nuovi rapporti fra i sessi
In diminuzione la anoressia restrittiva, in crescita la bulimia. Il disagio si trasforma?