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Progetto SKILL LAB. Centro Giovanile Meltin Pop di Aron a. R gazzi del CIOFS FP E milia R omagna. Una Sperimentazione finalizzata a sviluppare competenze in un contesto non formale e informale . che ha coinvolto 18 ragazzi dei percorsi di IeFP I loro tutor e coordinatori
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Progetto SKILL LAB Centro Giovanile Meltin Pop di Arona R gazzi del CIOFS FP Emilia Romagna
Una Sperimentazione finalizzata a sviluppare competenze in un contesto non formale e informale che ha coinvolto 18 ragazzi dei percorsi di IeFP I loro tutor e coordinatori 5microimpresegiobanili Una cooperativasociale Due agenzie formatve Trespazi giovanili di seconda generazione Skillabexperience…COS’E’? Per due giorni…realizzando5 laboratori
ParKour LaserCutting Serigrafia Fotografia Cucina
Si costruisce come un’opportunità (gita delle competenze!!) da inserire nei percorsi formali e non formali (scuola, IeFP) Il focus specifico di SKILLAB è pedagogico ed è duplice: Questa sperimentazione nasce per indagare l’esperienza informale come spazio potenzialmente efficace per l’acquisizione di competenze offrire un metodo per… Skillabexperience… PERCHÈ?
1°: lavorare fuori contesto formale Prima condizione: creare un contesto decisamente informale, con attività che piacciono, interessano, assomigliano o coincidono con una «passione». Skillabexperience… COME?
2°: FAR FARE Seconda condizione Creare un contesto decisamente di azione, dove il fare è immediatamente luogo di apprendimento • Che cosa secondo voi ha funzionato nel metodo di lavoro? • Ramona: Una cosa buona è che la spiegazione iniziale era breve, venti minuti, mezz’ora al massimo e poi eravamo al lavoro. Certo, bisogna saper essere molto chiari e anche la cosa da fare, diciamo l’obiettivo, deve essere uno solo, concentrato, se no le spiegazioni teoriche diventano lunghe e noiose. È importante la soddisfazione di arrivare a un prodotto finito, una cosa fatta. Skillabexperience… COME ?
Due META-competenze • Skillab permette di sviluppare in particolare due meta-competenze: • riflettere sull'esperienza • essere attivi rispetto al proprio apprendimento. Skillabexperience… quali competenze?
Riflettere • Riflettere sull’esperienza, tornare sul vissuto, ripensarlo, interpretarlo… • percepire la responsabilità nell'apprendimento; questo, attraverso attività diverse ed attraenti per aumentare la capacità e possibilità di scelta. Skillabexperience… COME?
Essere attivi rispetto al proprio apprendimento • Imparare ad imparare, rendersi conto che così apprendere è più efficace, più divertente, ma chiede responsabilità. Diventare consapevoli che quanto imparato può essere trasferito in altri contesti e aiutare ad imparare cose nuove. Skillabexperience… COME?
Anche la soddisfazione di mangiare insieme quello che abbiamo fatto è stata bella. In genere è bello avere un momento dove gli altri vedono, dove si condivide quello che si è fatto e tu dici a te stessa “ho imparato questo”. Per certe attività è più facile, per altre meno, ma credo di aver visto che è importante avere un modo per cui il risultato concreto si condivide, … si ride, si commenta, si spiega agli altri. Pensandoci però non c’è sempre stato in tutti i laboratori.
Il metodo funziona già perché le cose stesse sono interessanti, io volevo proprio fare parkour; laser cut me lo hanno assegnato, ma quando ho visto cos’era devo dire che lo avrei scelto. Quindi le cose devono essere belle in sé, poi molto dipende anche da come le proponi e le insegni.
Per me gli insegnanti sono stati proprio bravi e competenti, questo è importante, se no mi sento presa in giro. Va bene che ci siano poche persone per laboratorio, così ti seguono da vicino. Questo modo di imparare è molto personale, mi piace prendermene la responsabilità. Certo, se uno non ci mette del suo non impara niente, non saprei dire quindi se funziona sempre.
Per avere voglia di imparare qualcosa è importante sapere cosa ce ne possiamo fare. A questo è stata utile l’attività finale dove mettevamo dei biglietti di cose imparate sotto delle voci di competenza. È stata però un po’ troppo veloce, dopo mi sono accorta che potevo dire più cose, ma avevo avuto poco tempo per pensare. In genere tutta l’esperienza è stata troppo veloce, anche la fotografia non si è potuta curare bene. Se si fa un esperimento è meglio avere tempo per capirlo.
Io sono contento di aver provato queste cose. Posso andare in un officina di laser cut e so di poter dire che l’ho fatto, so usare il laser da solo. È una bella soddisfazione. Se continuavo, nel senso che io volevo poi riprovare e mettere a punto la cosa, imparavo davvero e avrei cominciato a creare di mio. Credo che tutte le cose che uno prova e impara alla fine servono, io ho imparato delle cose.
Cucina ParKour LaserCutting Fotografia Serigrafia