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La fase adolescenziale ed i fenomeni di disagio: dalla trasgressione alla devianza. Enrico Girmenia Ufficiale medico CM CRI. Alcuni dati. Secondo i dati dell’ultimo Summit mondiale per l’infanzia ( dati ONU raccolti ogni dieci anni/ 9-12 maggio 2002):
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La fase adolescenziale ed i fenomeni di disagio: dalla trasgressione alla devianza Enrico Girmenia Ufficiale medico CM CRI
Alcuni dati • Secondo i dati dell’ultimo Summit mondiale per l’infanzia ( dati ONU raccolti ogni dieci anni/ 9-12 maggio 2002): • Circa 250 milioni di bambini tra i 5 e i 14 anni lavorano; di essi 50/60 milioni in condizioni pericolose • Oltre due milioni di bambini sono stati uccisi nei conflitti armati e sei milioni sono rimasti feriti o mutilati
Drammi odierni • 300.000 bambini soldato • 4 milioni di adolescenti sono morti di AIDS negli ultimi 10 anni e altrettanti sono infetti da HIV • Oltre 10 milioni sono orfani a causa dell’AIDS • Ogni giorno si infettano di AIDS 7000 bambini
Confrontarsi con il sottosviluppo • Il 30% dei bambini sotto i 5 anni in Africa e il 46% in Asia soffrono la fame o sono malnutriti • Circa 50 milioni di bambini non viene registrato alla nascita e non compare in alcuna statistica • Nell’Africa sub-sahariana poco più del 50% della popolazione beneficia di acqua potabile
adolescenza • L’adolescenza è l’età dei conflitti. • Conflitti di “separazione” con l’identità dell’infanzia e lotta per acquisire un nuovo status che consacri la separazione dalle figure genitoriali da cui si è dipeso strettamente fino a quel momento.
adolescenza • Secondo la tradizione occidentale, la giovinezza è un periodo un po’ burrascoso in cui l’individuo attraversa una malattia di crescenza destinata a finire con l’assunzione di responsabilità sociali precise. Bisogna solo aspettare che la baldanza giovanile trovi la sua naturale modulazione nella progressiva maturazione della persona.
romanticismo • Proprio per questo insieme di ragioni, il giovane, soprattutto nella società patriarcale, non veniva più di tanto ascoltato sulle questioni importanti. Solamente il romanticismo tedesco ha ribaltato questa prospettiva e ha attribuito alle tempeste dell’animo giovanile un valore fondamentale.
Lo spirito eversivo del giovane • I turbamenti e le passioni giovanili, secondo questa visione, sono molto importanti per la costruzione del futuro individuo adulto. Secondo i Romantici, nello spirito del giovane vi è la fonte delle future ispirazioni e in esso si annida quella purezza ideale che smuove e sconvolge gli equilibri delle società.
Il gruppo • Il gruppo dei pari assume grande importanza nel periodo dell’adolescenza. • Ogni membro del gruppo è vissuto come una parte del Sé • Il gruppo sembra sostituire la famiglia di origine.
antisocialità • L’antisocialità è un fenomeno che privilegia l’età adolescenziale. • Essa si condensa attorno ad un particolare tipo di personalità definita “antisociale” • In tale tipo di personalità vi è una marcata incapacità di provare il senso di colpa per le proprie azioni
adolescenza • L’adolescente partecipa sempre meno alla vita familiare • A volte manifesta aperto disprezzo nei confronti del modello di vita e degli ideali dei genitori ( ritenuti troppo conformisti e perbene) • Assume atteggiamenti ( vestiti, frequentazioni) che ne rimarcano la distanza con i propri parenti
La droga • Per molti anni, ed in maniera conformistica, l’uso della droga è stato considerato uno strumento di contestazione da adottare nella ricerca della propria identità • Il consumo in gruppo ha favorito tale convinzione. • Per molti anni la droga è stata presentata come mezzo per incrementare la propria capacità di relazione interpersonale
Una panoramica • Disgregazione del nucleo familiare • Inadeguatezza educativa • Dispersione scolastica • Condotte violente nei rapporti genitori figli ed in famiglia • presenza di genitori tossicodipendenti o malati mentali o isituzionalizzati • Molestie o violenza sessuali in famiglia
Gruppo dei pari • Per moltissimi ragazzi la trasgressione è un modo per essere riconosciuti parte di un gruppo che diviene molto più importante della stessa famiglia di appartenenza • In tali gruppi si afferma sempre una figura leaderistica, spesso forte o violenta, fonte di ammirazione (sostituto del padre)
Noia esistenziale • Il distacco dalla vita familiare è spesso veicolato dall’appartenenza al gruppo. Esso diventa il nucleo che dispensa le verità morali cui l’adolescente deve adeguarsi, pena la sua fuoriuscita. • La noia esistenziale e il senso di vuoto emergono con forza da tali realtà ( gratuità di molti gesti vandalici o violenti)
bullismo • Fenomeno in crescendo • Non solo in ambito scolastico • Molestie verbali ( derisione o insulto), violenze fisiche, atti di razzismo e discriminazione su base etnica e religiosa, omofobia, scritte murali, minacce, molestie sessuali, etc, compiuti da minori su altri coetanei più deboli e vulnerabili. Assoluta gratuità di questi atti
diffusione • Molto diffuso nei paesi scandinavi ed anglosassoni a partire dagli anni ’60, si è imposto attualmente all’attenzione dell’opinione pubblica anche italiana. • Si è giunti, in alcuni casi al suicidio delle vittime, incapaci di sopportare le violenze e le umiliazioni inflitte da alcuni loro coetanei.
strategie • Una strategia molto diffusa è quella di isolare la vittima, impedendogli di sviluppare normali rapporti di amicizia con altri coetanei. Tale obiettivo si raggiunge con l’emarginazione e con la diffusione di calunnie e pettegolezzi sul conto della vittima.
cyberbullismo • Una tecnica in crescendo a causa della diffusione sempre maggiore del mondo informatico • Il bullo invia messaggi molesti alla propria vittima per mezzo di chat o sms • Spesso si procura filmati o foto della vittima che vengono successivamente diffusi nella rete
sesso • Il fenomeno è prevalentemente maschile, anche se negli ultimi anni sono stati segnalati molti casi di bullismo al femminile ( in cui più che la violenza, sembra prevalere la diffusione di calunnie e pettegolezzi malevoli sulla vittima)
età • L’età più a rischio sembra essere quella tra i 12 e i 18 anni, anche se ricerche recenti segnalano un abbassamento dell’età.
Le cause • Modelli familiari • Violenza del nucleo di appartenenza • Necessità di emergere in un “branco” di pari • Antisocialità • Rabbia e frustrazione • Esposizione precoce a violenze da parte degli adulti
evoluzione • Molti ragazzi protagonisti di episodi di bullismo commettono in età più adulta azioni violente molto distruttive ( Fatti di Columbine del 1999 in cui due ragazzi uccisero 13 studenti e ne ferirono 24)
Aspetti psicologici • Personalità violente che entrano difficilmente in empatia con i propri simili, rimanendo indifferenti di fronte al loro dolore • E’ frequente che il bullo abbia a sua volta subito abusi e violenze
futuro • Numerose evidenze ci informano del fatto che il bullo può avviarsi più facilmente ad una carriera criminale
Gli astanti • Gli astanti tendono spesso a prendere le parti del bullo, anche per deviare l’aggressività di quest’ultimo su altri e non essere a propria volta vittime. • Gli episodi di bullismo avvengono per lo più in presenza di un folto gruppo di astanti di cui il bullo si serve per aumentare il proprio prestigio
impunità • Il bullo conta su una generale impunità, in quanto sa che difficilmente verrà chiamato a rispondere per le conseguenze delle proprie azioni • A scuola molti temono di entrare nel mirino dei bulli e difficilmente prendono le difese della vittima ( bullismo passivo)
Le vittime • Numerosi episodi in Italia e all’estero hanno visto coinvolte come vittime dei minorati fisici e psichici ( alunni Down, etc) • Non sempre i protagonisti appartengono ai ceti poveri ed emarginati. Anche ragazzi delle famiglie benestanti sono stati coinvolti in pesanti fenomeni criminali (massacro del Circeo)
Delinquenza minorile • La maggior parte degli autori concorda sul fatto che essa attecchisce in contesti sociali e culturali degradati o dove prevalgono atteggiamenti antisociali o criminali ( affiliazione a organizzazione criminose, come la camorra o la mafia)
I coetanei • Essa è stimolata dalle pressioni e dai condizionamenti che si ricevono nel gruppo dei pari, soprattutto se quest’ultima ha caratteri devianti
Fattori di rischio • Basso livello di istruzione • Basso profitto a scuola • Abbandono scolastico precoce • Scarso controllo da parte delle figure significative • Precoce uso di sostanze psicotrope • Fuga da casa e vagabondaggio • Precoci abusi • Contrasti esasperati con i familiari • Precoce carcerazione
DSM IV • Tali adolescenti sono classificati come portatori di una patologia definita “disturbo della condotta” • In questi adolescenti si evidenzia un deficit di empatia, una incapacità nel leggere i sentimenti altrui e un forte disprezzo per le sofferenze della vittima
I reati • Al primo posto vengono quelli contro il patrimonio ( furto, rapine, ricettazione). • Segue lo spaccio di stupefacenti. • Altri reati diffusi sono la guida in stato di ebbrezza e gli omicidi colposi alla guida di automezzi
suicidio • I suicidi di minorenni italiani si aggirano sulla cinquantina l’anno. Si tratta in prevalenza di adolescenti e giovani maschi. I tentativi di suicidio sono più frequenti tra le femmine ( in media cira 120 l’anno)
Sfruttamento sessuale • Si segnala la crescita della domanda di minori, specialmente bambine, nel commercio sessuale. In Italia circa 30.000 sono oggetto di traffici sessuali. Di questi il 38% sarebbero minori ( in maggioranza provenienti dai paesi dell’Est. • In Italia i clienti si aggirano sui 9 milioni, soprattutto al Nord.
povertà • La povertà socioeconomica è spesso accompagnata dalla povertà culturale, morale e relazionale. • Molti ragazzi eleggono a proprio domicilio la strada a causa di insopportabili conflitti familiari e si sottraggono al controllo delle figure di autorità che dovrebbero vigilare sulla loro crescita.
Comprendere i giovani • “ In tal senso è superfluo sottolineare o dimostrare l’esplicito bisogno che i giovani avvertono di esprimersi e l’insufficienza a tale scopo del rapporto tra genitori e figli o fra alunni e insegnanti.” ( V. E. Frankl, psichiatra viennese sopravvissuto ad Auschwitz)
I centri per giovani • “ Il punto di partenza è una semplice considerazione psicologica, ossia l’evidente osservazione di quanto raramente e scarsamente vengano offerte ai giovani delle occasioni per potersi esprimere a proposito di questioni vitali che a loro sembrano, e lo sono di fatti, molto importanti”
Centri per la prevenzione del suicidio • “ Si tratta allora di dar vita a delle strutture che sappiano conquistarsi la fiducia dei giovani, comprendendoli e stando loro vicini sia con consigli che con azioni”.
L’ascolto dei giovani • “ I giovani hanno oggi poche opportunità di parlare, con persone giudiziose e pronte ad aiutare, dei problemi della vita che li angustiano e dei conflitti intimi che per loro significano tutto. Né il rapporto con i genitori, né quello con gli insegnanti permettono loro di aprire il cuore e di ottenere gli opportuni aiuti.
Riflessioni … • “Solo casi singoli sono da attribuire a disagi economici …” • “ Sappiamo che la situazione di bisogno materiale, come tale, non ha conseguenze psichiche dirette. Si deve notare che talvolta le difficoltà finanziarie sono prese a pretesto per qualunque insufficienza personale. “
Un giovane … • Lettera di un giovane a Frankl: “ Mi accontento di una vita semplice, a condizione che abbia un senso e che i miei pensieri e i miei sentimenti abbiano un orientamento”
Il significato • “ Alla base di una tale di una tale nevrosi è presente un radicale sentimento di mancanza di significato …. • Le forme nevrotiche di oggi, in molti casi, sono da ricondurre ad una frustrazione esistenziale, ad una mancata realizzazione dell’aspirazione umana verso un’esistenza il più possibile significativa
Reazioni psicologiche dei minori • I bambini e gli adolescenti che sono stati esposti a lungo ad atti di violenza perdono la fiducia negli adulti che dovrebbero garantire loro sicurezza e protezione ( come già verificato nei minori sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti)
Curriculum vitaeDoctor. Girmenia EnricoE-mail: egirmen@tin.it • 1980 Degree in Anthropology ( Faculty of Modern Literature, University of Rome) • 1990 Degree in Medicine and surgery ( Faculty of Medicine and Surgery, University of Rome) • 1994 Specialist in Clinical Psychology ( Faculty of Medicine and Surgery, University of Rome) • 1994 Begin to work in a Public Ambulatory for drug addiction ( SERT) in Rome • 1995 Work in the Emergency service in Rome ( ARES 118 ) • !999 member of the ALAEF ( Association of Logo therapy and existential analysis) • Begin to work in a Penitentiary ( Third Home of Reclusion in Rome Rebibbia) teaching about health problems of drug addiction • 2003 publish the book “L’analisi esistenziale” • 2005 publish the book “ Essere o apparire” • 2008 Master International Humanitarian law University of Rome • 2009 Legal adviser International Humanitarian law