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IL TRASPORTO SU STRADA DELLE MERCI PERICOLOSE LE PRINCIPALI NOVITA’ DELL’ADR 2007. relazione di Maurizio Tonutti OTC. Organizzazione Nazionale Ingegneri e Tecnici di Controllo e Formazione sulla Sicurezza. Udine, 16 marzo 2007. Associazione Industriali Udine. Cosa e’ l’ADR?.
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IL TRASPORTO SU STRADA DELLE MERCI PERICOLOSE LE PRINCIPALI NOVITA’ DELL’ADR 2007 • relazione di • Maurizio Tonutti • OTC Organizzazione Nazionale Ingegneri e Tecnici di Controllo e Formazione sulla Sicurezza • Udine, 16 marzo 2007 Associazione Industriali Udine
Cosa e’ l’ADR? • La parola ADR significa: • Agreement = accordo • Dangerous = pericoloso • Road = strada • Accordo internazionale per il trasporto • delle merci pericolose su strada
L’ADR: • È nata come • norma internazionale europea • stati che finora hanno recepito le norme ADR: Austria, Azerbaigian, Belgio, Bielorussia, Bosnia e Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, ex Repubblica Yugoslava di Macedonia, Federazione Russa, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Kazakistan, Lettonia, Lituania, Liechtenstein, Lussemburgo, Marocco, Moldavia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraina, Ungheria, Serbia e Montenegro.
ADR ONU Ginevra 30.9.1957 Legge N° 1839 12/8/1962 DIRETTIVA 2004/111/CE 09/12/2004 DIRETTIVA 2006/89/CE 03/11/2006 DIRETTIVA 2003/28/CE 7/4/2003 DIRETTIVA 94/55/CE 21/11/1994 DIRETTIVA 2000/61/CE 10/10/2000 DIRETTIVA 2001/7/CE 29/1/2001 Decreto Ministeriale 20.06.2003 Decreto 23.09.2005 (traduzione)* Decreto Ministeriale 02.08.2005 Decreto Ministeriale 4.9.1996 Decreto Ministeriale 3.5.2001 Decreto Ministeriale 21.12.2001 D.Lgs. N° 285 30/4/1992 Codice della Strada Art. 168 NORMATIVA
CLASSI ADR • Classe 1: Materie ed oggetti esplosivi • Classe 2: Gas • Classe 3: Liquidi infiammabili • Classe 4.1: Solidi infiammabili, materie autoreattive ed esplosivi solidi desensibilizzati • Classe 4.2: Materie soggette a combustione spontanea • Classe 4.3: Materie che a contatto con l’acqua sviluppano gas infiammabili • Classe 5.1: Materie comburenti • Classe 5.2: Perossidi organici • Classe 6.1: Materie tossiche • Classe 6.2: Materie infettanti • Classe 7: Materiali radioattivi • Classe 8: Materie corrosive • Classe 9: Materie ed oggetti pericolosi diversi
GRUPPI DI IMBALLAGGIO • Gruppo I: Sostanze che presentano un pericolo forte • Gruppo II: Sostanze che presentano un pericolo medio • Gruppo III: Sostanze che presentano un pericolo debole • Le classi 1, 2, 5.2, 6.2 e 7 non prevedono i Gruppi di Imballaggio
CODICI DI CLASSIFICAZIONE • A: ASFISSIANTE • F: INFIAMMABILE • S: COMBUSTIONE SPONTANEA • W: REAZIONE A CONTATTO CON L’ACQUA • O: COMBURENTE • T: TOSSICO • I: INFETTIVO • R: RADIOATTIVO • C: CORROSIVO • M: PERICOLO GENERICO • D: ESPLOSIVO DESENSIBILIZZATO • SR: AUTOREAGENTE • P: PEROSSIDO ORGANICO
NUOVI NUMERI ONU • Nell’ADR 2007 sono stati introdotte numerose materie classificate con nuovi numeri ONU e appartenenti a diverse classi, quali per esempio : • UN 3469 : pitture infiammabili e corrosive di classe 3 • UN 3470 : pitture corrosive e infiammabili di classe 8 • UN 1779, UN 3412, G.I. II o III : acido formico di classe 8 che risulta separato in tre diversi numeri ONU a seconda della percentuale di acido contenuta • UN 2814, UN 2900 : le materie infettanti per l’uomo e per gli animali di classe 6.2 • UN 3245 : gli organismi geneticamente modificati di classe 9 • UN 3471 : idrogenofluoruri in soluzione di classe 8 • UN 3463, UN 3472 : acido propionico e acido protonico liquido di classe 8 UN 3473 : le cartucce per pile a combustibile contenente liquidi infiammabili di classe 3 • UN 3291 rifiuti ospedalieri n.a.s., classe 6.2, G.I. II etichetta 6.2+2.2 in azoto liquido refrigerato
modifiche alla classificazione di: Liquidi infiammabili (classe 3) Materie tossiche (classe 6.1) Materie infettive (classe 6.2) Materie corrosive (classe 8)
nuova definizione del criterio di classificazione classe 3: variazione del limite superiore del punto di infiammabilità per la classe 3 (60°C rispetto ai 61°C precedenti) per cui le materie liquide aventi punto di infiammabilità compreso fra 60° e 61°C (precedente limite superiore) non appartengono più alla classe 3, a meno che non vengano trasportate a caldo ad una temperatura superiore al loro punto di infiammabilità Il gasolio resta una materia di classe 3 con UN 1202
DISPOSIZIONE SPECIALI modifiche capitolo 3.3 Tab. A 327e PP87per idispositivi di salvataggio autogonfianti UN 2990 601 per i prodotti farmaceutici V14 (relativa al trasporto in colli)i generatori di aerosol devono essere trasportati solamente in veicoli o contenitori aperti o ventilati capitolo 7.3disposizioni ex-novo per il trasporto alla rinfusa di rifiuti di classe 6.2 capitolo 7.5.7nuove disposizioni relative alla movimentazione e allo stivaggio delle merci pericolose
LIMITI DI ESENZIONE QUANTITA’ LIMITATE PER UNITA’ DI TRASPORTO (LIMITE DI ESENZIONE PARZIALE)
LIMITI DI ESENZIONE QUANTITA’ LIMITATE PER UNITA’ DI COLLO (LIMITE DI ESENZIONE TOTALE) tabella 3.4.6
DOCUMENTO DI TRASPORTO • Cap. 5.4 • Deve contenere la seguente sequenza: • il numero ONU preceduto dalle lettere “UN” • la designazione ufficiale di trasporto, completata se del caso, dal nome tecnico • i numeri di modelli di etichette; nel caso di più numeri, quelli che seguono il primo devono essere indicati tra parentesi • il gruppo di imballaggio, che può essere preceduto dalle lettere “PG” (“Packing Group”) o G.I. (“Gruppo di Imballaggio”)
DOCUMENTO DI TRASPORTO • Deve contenere inoltre: • il numero e la descrizione dei colli (che non può più essere costituita dal semplice codice dell’imballaggio) • la quantità totale della merce pericolosa caratterizzata da un diverso numero ONU, dalla sua designazione ufficiale di trasporto o, se applicabile, dal gruppo di imballaggio (espressa in volume o in massa lorda, o in massa netta secondo il caso) • il nome o l’indirizzo dello speditore o degli speditori • il nome e l’indirizzo del (dei) destinatario (i) • una dichiarazione conforme ad ogni accordo particolare, se prevista
DOCUMENTO DI TRASPORTO • Par. 5.4.1.1.6 • Per il trasporto di recipienti e cisterne vuote non ripulite l’ADR 2007 i documenti originali preparati in origine per il trasporto dei mezzi di contenimento pieni possono essere ancora utilizzati cancellando l’indicazione della quantità e sostituendola con i termini “ritorno a vuoto non ripulito”
ISTRUZIONI SCRITTE • Le istruzioni scritte devono, secondo quanto previsto nel capitolo 5.4.3 dell’ADR, contenere e rispettare nel dettaglio quanto segue: • la denominazione della materia, la classe, il numero ONU • la natura del pericolo, le misure che deve prendere il conducente e i mezzi di protezioni individuale che deve utilizzare • le misure di ordine generale da prendere (per esempio avvertire gli altri utilizzatori della strada e i passanti e chiamare la polizia e/o i pompieri) • le misure supplementari da prendere in caso di perdite o versamenti leggeri • le misure speciali da prendere, se del caso, per certe merci • l’equipaggiamento necessario, se del caso, per l’applicazione delle misure supplementari e/o speciali
CONTENITORI (imballaggi e colli) • Le materie pericolose trasportate in colli devono essere confezionate, secondo l’ADR, in imballaggi omologati e con determinate caratteristiche che dipendono dalla natura del prodotto da contenere. • L’omologazione dell’imballaggio si identifica con la marcatura, che consiste in una stringa di lettere e numeri, ognuna con un preciso significato, preceduta dalla sigla UN oppure ADR oppure ADR/RID e stampigliata sull’imballaggio stesso. • Le tipologie dei colli sono di vario tipo (per es. fusti, taniche, scatole, sacchi) e di varie dimensioni, i GIR (grandi imballaggi alla rinfusa) possono arrivare a fino a 3000 litri
FASCICOLO CISTERNA • Cap. 1.2 + par. 4.3.2.1.7 • Le cisterne utilizzate per il trasporto delle materie gassose, liquide e pulverulenti o solide riscaldate devono essere provviste, secondo le nuove disposizioni dell’ADR 2007, di determinati codici (codici cisterna) e di un “fascicolo cisterna” simile al libretto di cisterna, attualmente impiegato in campo nazionale. • Tale nuova documentazione contiene tutte le informazioni tecniche concernenti una cisterna comprese le relative attestazioni e vari certificati. • Esso deve venire conservato dal proprietario o dal gestore per tutta la durata della vita e almeno per 15 mesi dopo che la cisterna è stata ritirata dal servizio. • Copia di tale fascicolo deve venire messo a disposizione dell’esperto per le prove ed i controlli periodici e straordinari sulle cisterne.
Disposizione transitoria : le etichette di pericolo conformi alle disposizioni dell’ADR 2005 possono essere utilizzate fino al 31 dicembre 2010
ETICHETTATURADEI COLLI • Ogni sovraimballaggio deve riportare : • L’iscrizione “SOVRAIMBALLAGGIO” • Per i trasporti internazionali in italiano e una delle lingue ufficiali ADR (inglese, francese o tedesco) • Es. “SOVRAIMBALLAGGIO / OVERPACK” • Il numero ONU preceduto dalle lettere UN e l’etichetta per ogni merce pericolosa contenuta nell’imballaggio • Salvo se sono visibili le iscrizioni e le etichette rappresentative di tutte le merci pericolose contenute nel sovraimballaggio
PANNELLI DI PERICOLO • I pannelli di pericolo si applicano solamente al veicolo e indicano visivamente su strada un trasporto in ADR. • I pannelli di dimensioni 30x40 cm hanno sfondo arancione e si dividono in generici e con numeri di identificazione; nel trasporto in colli vanno esposti solo i pannelli generici, quelli con i numeri si usano esclusivamente per il trasporto in cisterna o alla rinfusa. • I pannelli generici vanno posti uno sulla parte anteriore e uno sulla parte posteriore dell’unità di trasporto. • E’ molto importante ricordarsi di chiudere o coprire i pannelli quando si è scaricata la merce pericolosa, in quanto è vietato viaggiare esponendo i pannelli di pericolo quando non si trasportano merci in ADR, questo per evitare di segnalare un pericolo di fatto inesistente.
DEFINIZIONI Capitolo 1.2 - Cap. 8.3 “Membro dell’equipaggio” Un conducente o ogni altra persona accompagnante il conducente per motivi di sicurezza, di formazione o di esercizio.
FORMAZIONE DEI CONDUCENTI capitolo 8.2 Certificato di Formazione Professionale C.F.P. – “patentino ADR” obbligo del CFP esteso a tutti i veicoli dal 1 gennaio 2007 entrano definitivamente in vigore gli adempimenti previsti dall’ADR 2005 (misure transitorie 1.6.1.9) che prevedono l’obbligo del CFP anche per i conducenti di veicoli aventi una massa complessiva inferiore a 3,5 ton.
FORMAZIONE DEI CONDUCENTI DECRETO MINISTERIALE 10 giugno 2004 modifiche al DM 15.5.1997: semplificazioni burocratiche procedure esami esperienza docenti organismi accreditati alla formazione CFP effettuati all’estero DECRETO MINISTERIALE 6 ottobre 2006 organizzazione dei corsi approvazione dei corsi esami CIRCOLARE MINISTERIALE 11 gennaio 2007 attuazione decreto 6 ottobre 2006
CONSULENTE PER LA SICUREZZA “Safety adviser” DECRETO LEGISLATIVO 40/2000 CAPITOLO 1.8.3 ADR
EQUIPAGGIAMENTO DEL VEICOLO • per ogni veicolo un ceppo di dimensioni adeguate alla massa del veicolo ed al diametro delle ruote; • due segnali di avvertimento autoportanti (per esempio coni o triangoli riflettenti o luci lampeggianti arancioni indipendenti dall’installazione elettrica del veicolo); • una bandoliera o un vestito fluorescente appropriato per ogni membro dell’equipaggio del veicolo; • una lampada tascabile per ogni membro dell’equipaggio del veicolo; • tutto quanto previsto nelle istruzioni scritte di sicurezza per l’autista.
PRESCRIZIONI PER LA COSTRUZIONE DEI VEICOLI • Il limitatore di velocità diventa obbligatorio anche per tutti i veicoli a motore, immatricolati dopo il 31.12.2007, aventi una massa complessiva superiore a 3,5 t e inferiore a 12 t. • A partire dal 1 gennaio 2010 tutti i veicoli del tipo EXIII-FL-OX-AT dovranno essere equipaggiati con regolatori automatici di frenatura, ABS e rallentatori di frenatura-retarder. • Le designazioni EX/II, EX/III, FL, OX, AT riguardano tutti i veicoli base (autotelai cabinati e rimorchi, semirimorchi) che devono possedere determinati requisiti per l’installazione di alcune carrozzerie da utilizzarsi nel trasporto di merci pericolose (trasporto di esplosivi e cisterne di vario tipo).
NUOVE NORME PER OMOLOGAZIONI CISTERNE • DM 19 settembre 2005 • disciplina il trasporto stradale delle merci pericolose in cisterna • DM 24 novembre 2006 • recepisce la Norma EN 12972 per tutte le cisterne diverse da classe 2 • come previsto dal cap 6.8.2.6 ADR • Circ. 60749 DIV 4 del 12 dicembre 2006 • rende obbligatoria la norma EN 12972 anche per le cisterne di classe 2
EN 12972:2001 • UNI EN 12972 aprile 2002 • prEN 12972:2005 • Serbatoi per il trasporto di merci pericolose • Prova, controllo e marcatura dei serbatoi metallici • Vengono specificate le prove, controllo e la marcatura per l’approvazione di tipo, l’ispezione iniziale, l’ispezione periodica, l’ispezione intermedia e il controllo straordinario di serbatoi metallici ( fasciame e attrezzature) di veicoli cisterna per trasporto su strada
NUOVE NORME PER OMOLOGAZIONI CISTERNE • Definizioni del tipo di cisterna • Versione del tipo di cisterna • Scheda tecnica (ex DGM 336) conforme allegato A EN 12972 • Fascicolo di approvazione (scheda tecnica, disegni, calcoli, qualifiche procedimenti di saldatura e qualifiche saldatori) • Identificazione della cisterna • Targhetta identificativa della cisterna • Approvazione del tipo (allegato 2 DM 24/11/06) • Modifica delle approvazioni • Ispezioni delle cisterne (EN 12972) • Immatricolazione dei veicoli cisterna • Abolizione MC 813 • Abolizione MC 452
Certificato di approvazione mod. DTT 306 • (barrato rosa / agreement / ex mod. DGM 306) • Par. 9.1.3 ADR • deve integrare la carta di circolazione: (*)certificato valido fino al 31/12/2009 (cap.9 ADR) vedasi anche la Circ. Prot. 572-MOT2/E del 21.2.2005
capitolo 1.9 (nuovo) e 8.6 “RESTRIZIONI AL TRASPORTO EMANATE DALLE AURTORITA’ COMPETENTI” CLASSIFICAZIONI DELLE GALLERIE entro il 31 dicembre 2009
GALLERIE • Tutte le gallerie stradali esistenti devono venire classificate in determinate categorie. • La determinazione delle categorie è basata su 3 pericoli principali suscettibili di causare molte vittime o danneggiare gravemente la struttura delle gallerie: esplosioni, perdite di gas liquidi o tossici e incendi. • Devono venire presi in considerazione gli itinerari e di modi di trasporto alternativi. • Una stessa galleria può venire assegnata a più di una categoria, per esempio in relazione a diverse ore del giorno o al giorno della settimana.
GALLERIE • Categorie: • Categoria di galleria A • Categoria di galleria B • Categoria di galleria C • Categoria di galleria D • Categoria di galleria E • Sono ordinate dalla meno restrittiva alla più restrittiva
GALLERIE Categoria di galleria A Nessuna restrizione al trasporto di merci pericolose Categoria di galleria B Restrizione al trasporto di merci suscettibili di provocare: un esplosione molto importante
GALLERIE Categoria di galleria C Restrizione al trasporto di merci pericolose che possono provocare un’esplosione molto importante, un’esplosione importante, una perdita importante di materie tossiche
GALLERIE Categoria di galleria D Restrizione al trasporto di merci pericolose che possono provocare un’esplosione molto importante, un’esplosione importante, una perdita importante di materie tossiche, un incendio importante
GALLERIE Categoria di galleria E Restrizione al trasporto di tutte le merci pericolose salvo alcune eccezioni (UN 2919-3291-3331-3359-3373)
GALLERIE Cap. 8.6 Dovranno venire indicate le interdizioni e gli itinerari alternativi alle gallerie mediante apposite segnalazioni stradali conformi a disposizioni internazionali diverse dall’ADR. La lista delle materie pericolose, contiene, in basso, nella casella tra parentesi, il codice di restrizione corrispondente alle restrizioni di transito nelle gallerie applicabili ai veicoli che trasportano la determinata materia
SECURITY Cap 1.10 • Disposizioni relative alla sicurezza e alla prevenzione contro l’uso improprio di merci pericolose ad alto rischio per fini terroristici • Prevede: • formazione delle persone coinvolte nel trasporto (Capitolo 1.3) • l’adozione di specifici “Piani di sicurezza”
Maurizio Tonutti Presidente OTC Ellera Umbra (Perugia) Organizzazione Nazionale Ingegneri e Tecnici di Controllo e Formazione sulla Sicurezza c/o capai srl via G. Ceconi 2 - Z.I.U. 33100 UDINE Tel. 0432-524410 Fax 0432 – 524452 www.capai.it