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CONTAMINAZIONE DA NITRATI DEGLI ALIMENTI PROVENIENTI DALL’AGRICOLTURA “CHIMICA”.
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CONTAMINAZIONE DA NITRATI DEGLI ALIMENTI PROVENIENTI DALL’AGRICOLTURA “CHIMICA” Le concentrazioni di nitrati negli alimenti crescono notevolmente con l’aumentare della concimazione azotata e della forma più rapidamente assimilabile. I nitrati, per azione di batteri presenti nello stomaco, possono trasformarsi in nitriti, i cui effetti tossici sono numerosi: metaemoglobinemia dei lattanti; formazione di nitrosamine cancerogene e teratogene; distribuzione della vit. A; diminuzione nei tessuti del tenore di vit. B1 e B6.
Tabella 1 - effetti di concimi azotati sul tenore di Nitrato nella foglia di spinacio (secondo Schuphan, qualitas plantarum 3-4; 45, 1958)
RESIDUI DI PESTICIDI • Uno studio recente condotto dal gruppo AAAF (ARPA-APAT-APPA Fitofarmaci) sul contenuto di pesticidi in un pranzo-tipo ha fatto emergere che: • Ben 39 pranzi sui 50 analizzati contengono da un minimo di 2,4 a un massimo di 10 residui; • Si è calcolato anche che un bambino assume una dose giornaliera di fitofarmaci pari al doppio di quella dichiarata accettabile dalla UE. 2. La regione Catania ha portato alla luce alcuni casi eclatanti: • Un’arancia con ben 10 principi attivi in contemporanea; • Due mele con rispettivamente 8 e 7 residui; • Due pere con 7 e 6 residui rispettivi; • Un peperone contenente 7 residui; • Una zucchina con 3 principi attivi tra cui un componente del DDT, vietato ormai da diversi anni; • Tra i campioni dichiarati “fuori legge”, sono stati individuati 7 lotti tutti irregolari per il superamento del limite concesso per il pesticida Dimetoato (organofosfato possibile cancerogeno per l’uomo).