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I CARE: 5 obiettivi e risultati strategici e 2 punti dolenti

I CARE: 5 obiettivi e risultati strategici e 2 punti dolenti. prof. Dario Ianes Università di Bolzano www.darioianes.it. 1. La scuola assume la responsabilità della lettura dei reali bisogni di inclusione.

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I CARE: 5 obiettivi e risultati strategici e 2 punti dolenti

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  1. I CARE:5 obiettivi e risultati strategici e 2 punti dolenti prof. Dario Ianes Università di Bolzano www.darioianes.it

  2. 1. La scuola assume la responsabilità della lettura dei reali bisogni di inclusione valutazione bio-psico-sociale deglialunni con Bisogni Educativi Speciali (special educational needs) su base antropologica ICF (OMS, 2002) o certificazione sanitaria ICD-10?

  3. 2. La scuola attiva le risorse per l’inclusione secondo l’approccio della “Speciale normalità” • Il valore e la necessità della normalità relazionale e didattica, ma la sua insufficienza • Il valore della specialità/tecnica, ma la sua pericolosità • La “dialogica” della speciale normalità: la normalità si arricchisce e la tecnica si normalizza (apprendimento cooperativo, tutoring, didattica individualizzata,TEACCH, nuove tecnologie, ecc)

  4. 3. La scuola espande il Piano Educativo Individualizzato nel Progetto di Vita “pensami adulto!!” • Corresponsabilizzazione e costruzione di alleanze strategiche tra scuola, famiglia e comunità locale • Attenzione specifica alle competenze dell’ adultità ed alle attività formative

  5. 4. La scuola elabora modelli di inclusione e fa cultura • Costruzione di Buone Prassi e non di Buone azioni (Stabilità istituzionale, strutturale) su cui negoziare le risorse aggiuntive • Documentare e diffondere i benefici dell’integrazione/inclusione • Superare la concezione privato-quantitativa delle “mie ore di sostegno” • Sviluppare una cultura della Qualità dell’inclusione

  6. 5. Le Buone Prassi portano ai Livelli Essenziali di Qualità dell’integrazione/inclusione • Omogenei ed esigibili • Basati su concetti di Qualità condivisi e misurabili con indicatori • Fondamentali nella dialettica Stato e Autonomie degli Enti locali e delle Istituzioni scolastiche

  7. PUNTO DOLENTE 1 Formazione iniziale e specializzazione degli insegnanti • Percorso universitario comune con sufficienti crediti di competenze per l’integrazione/inclusione • Specializzazioni diverse post lauream in una prospettiva di sviluppo profes-sionale e di carriera

  8. PUNTO DOLENTE 2 Fare ricerca sull’integrazione/inclusione Al di là delle indagini descrittive (INVALSI): • Ricerca teorica • Ricerca empirica • Ricerca applicativa • Ricerca Canevaro-D’Alonzo-Ianes sulle percezioni delle famiglie dei nati dal 1955 al 1999. www.pedagogiaspeciale.it

  9. Geographical distribution of the first questionnaires for disabled people’s families(actually about 2000 questionnaires) South-Islands; 19 Center; 53 North-West; 25 North-East; 649

  10. The first 649 North-Eastern families: distribution of the children’s age not specified; 29 after 2000; 13 1995-1999; 98 until 1969; 102 1970-1974; 60 1990-1994; 120 1975-1979; 71 1985-1989; 86 1980-1984; 70

  11. Situation/level of integrationSI=nursery school-kindergarten; SP=primary school; SS I=secondary school (1st grade); SS II= secondary school (2nd grade); FP=vocational school 51% 50% 46% 44% SI 39% SP 30% SS I 25% 23% SS II 21% 20% FP 15% 14% 13% 12% 12% 11% 10% 9% 9% 9% 7% 7% 6% 5% 4% 3% 2% 2% 0% 1% always OUT not specified mix of IN and OUT always IN the classroom mix of IN/OUT (prevalently OUT) not always IN the classroom

  12. Satisfaction degree by scholastic levels

  13. Grazie e in bocca al lupo!

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