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Progetto Docente. Percorso didattico sulle geometrie non euclidee. Realizzato dalle Proff.sse. Astone Maria Rosa Thiella Catterina Silene Tonizzo Raffaella. Contesto curricolare. È possibile collocare il percorso alla fine del primo anno di scuola superiore per un totale di
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Percorso didattico sulle geometrie non euclidee Realizzato dalle Proff.sse Astone Maria Rosa Thiella Catterina Silene Tonizzo Raffaella
Contesto curricolare • È possibile collocare il percorso alla fine del primo anno di scuola superiore per un totale di 10 ore • Tale percorso può essere eventualmente ripreso nel corso degli anni scolastici successivi, nel momento in cui si affronta la crisi del concetto di teoria scientifica e di significato di “verità scientifica”.
Prerequisiti • Definizione di assioma o postulato. • Definizione di teorema e dimostrazione. • Elementi di Geometria Euclidea (proposizioni del primo libro dell’opera di Euclide). • Elementi essenziali di Fisica classica.
Obiettivi • Rendere gli studenti consapevoli che la verità non è sempre quella che appare. • Scardinare la convinzione del carattere epistemico delle scienze, in particolare della Geometria euclidea. • Sviluppare un nuovo atteggiamento mentale e cognitivo promuovere un sapere riflessivo.
Metodologie e strategie didattiche • Lezione interattiva (“apprendimento attivo”). • Mappe concettuali costruite dai ragazzi alla fine dell’esposizione della Questione sulle Parallele e alla fine dell’introduzione alla Geometria Iperbolica. • Far riassumere ad uno studente dopo ogni lezione i “concetti fondamentali “ esposti, guidandolo con domande socratiche al fine di promuovere la comprensione e la riorganizzazione degli argomenti spiegati. • Fornire agli studenti appunti o fotocopie del percorso didattico seguito.
Validità didattica del percorso La trattazione dell’argomento proposto nonostante le indubbie difficoltà di comprensione, in quanto poggia su riflessioni astratte e lontane dalla vita quotidiana degli allievi, può costituire un’esperienza molto stimolante proprio perché nell’adolescenza l’essere umano è maggiormente portato alla riflessione e tende a mettere in discussione tutto ciò che è determinato e imposto dall’esterno.
Problema del V° postulato e sua evoluzione storica Cambiamento concettuale agli inizi dell’800 Problema delle parallele
Problema del V° postulato • Le prime 28 proposizioni del I libro di Euclide sono dimostrate senza l’uso del V° postulato, quasi Euclide volesse servirsene il più tardi possibile, consapevole della difficoltà della sua evidenza. • A causa di ciò sin dall’inizio si cerca di dimostrarlo a partire dagli altri quattro, con la convinzione che non fosse indipendente da questi.
I primi tentativi modificano la definizione di rette parallele, in modo da far apparire ovvia l’esistenza di una sola retta, passante per un punto, parallela alla retta data.
POSIDONIO (135-50 a.C.) definisce complanari due rette equidistanti, quindi non dà una definizione logicamente equivalente
WALLIS (1616-1703) nel 1693 tenta di ricavare il V° postulato introducendo i triangoli simili, quindi lo sostituisce con uno equivalente
SACCHERI (1667-1733) usa un nuovo tipo di dimostrazione, quella “per assurdo” e nel 1733 scrive un’opera in cui presagisce la soluzione moderna delle parallele
Il quadrilatero di SACCHERI costruiti gli angoli retti e , e potrebbero essere: entrambi retti entrambi acuti entrambi ottusi
CAMBIAMENTO CONCETTUALE agli inizi del 1800, si cerca di dimostrare la coerenza delle teorie nate dalla negazione del V° postulato anziché la sua dipendenza dagli altri quattro
Geometria ellittica • postulato: non esistono rette passanti per P, parallele alla retta AB P • A B Riemann
Geometria iperbolica • postulato: due sono le rette passanti per P, parallele alla retta AB P A B Gauss Lobacevskij Bolyai
Lo spazio fisico • Rivoluzione dei concetti di spazio assoluto e di tempo assoluto • Introduzione del concetto di spazio curvo • La relatività di Einstein