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Lo sviluppo della società dell’informazione in Emilia-Romagna: i risultati del benchmarking. Gaudenzio Garavini Direttore Generale Organizzazione, Sistemi informativi e telematica - Regione Emilia-Romagna. Benchmarking: una definizione operativa.
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Lo sviluppo della società dell’informazione in Emilia-Romagna: i risultati del benchmarking Gaudenzio Garavini Direttore Generale Organizzazione, Sistemi informativi e telematica - Regione Emilia-Romagna
Benchmarking: una definizione operativa • Individua indicatori-chiave che assicurano comparabilità analitica fra processi industriali • Esteso di recente come strumento analitico a processi amministrativi, politiche e territori: ad esempio benchmarking delle politiche per l’innovazione, della semplificazione amministrativa, della competitività regionale • Non è esercizio statistico fine a se stesso ma volto a supportare le decisioni politiche
Perché fare benchmarking premesso che • Le metodologie d’indagine statistica sulla società dell’informazione sono in continua rivisitazione • L’approccio eEurope è finora applicato al livello nazionale, ma è la base di attuali e futuri adattamenti a contesti locali il benchmarking permette di: • Comparare la situazione regionale con altri contesti territoriali (locali ma anche nazionali) • Comparare fra loro performance di diverse aree della regione Emilia-Romagna • Osservare l’evoluzione dello sviluppo telematico nel territorio • Valutare l’impatto del Piano Telematico nel tempo
Linee d’attività • eGovernment (servizi pubblici on line) • Infrastruttura a larga banda • Internet nelle scuole • Diffusione di Internet nelle famiglie • Disponibilità di punti d’accesso ad Internet • Velocità di connessione dei centri di ricerca e università • Diffusione dell’e-commerce fra le imprese • Dimensioni del settore ICT e produzione di contenuti locali • Numero di laureati/corsi in ICT • Attività trasversali • Monitoraggio del piano telematico • Attività innovative e networking europeo
I risultati • I diversi studi realizzati hanno portato alla rilevazione di una notevole mole di dati comparativi. • I dati sono stati organizzati in un quadro logico unitario per diventare Il cruscotto regionale della società dell’informazione
La criticità evidenziate dal cruscotto sono state valutate sulla base di alcuni criteri: • Il valore assoluto del dato e relativo rispetto alla media europea • La rilevanza strategica dell’indicatore rispetto ai temi della competitività regionale • La possibilità concreta per la Regione di intervenire sulle criticità evidenziate dall’indicatore
Prime criticità emerse • La spesa pubblica e privata in ricerca e sviluppo, e l’insufficiente capacità di attrazione di fondi europei su questo: la regione è in ritardo rispetto all’Europa ma ha attivato nuovi interventi specifici • La diffusione disoluzioni evolute di e-business nelle imprese: Internet è utilizzato più a fini di comunicazione che di miglioramento dei processi strategici (come acquisti e vendite) • I servizi pubblici on line in aree come lavoro e sanità: esiste una domanda significativa ma l’offerta è più bassa della media europea o delle potenzialità di Internet • L’uso degli strumenti di eGovernment da parte di cittadini e imprese: benchè superiori alla media europea, i valori assoluti indicano che solo una minoranza di cittadini e imprese usa i servizi on line. La P.A. deve porsi il problema di comunicare, informare e formare su questo
Il benchmarking della Società dell’Informazione: le prospettive • Il benchmarking è uno strumento con grandi possibilità ma non sono ancora disponibili dati completi e omogenei, soprattutto a livello regionale. • Per sopperire a tale carenza la Regione Emilia-Romagna ha lanciato una collaborazione con altre regioni europee che hanno sottoscritto un protocollo d’intesa e lanciato il progetto europeo UNDERSTAND: • 10 regioni partner di 7 paesi europei, • Budget di 1,3 M€, da febbraio 2004 a luglio 2006 • coordinato dalla Regione Emilia-Romagna, • co-finanziato dalla Commissione Europea nel programma Interreg • ha l’obiettivo di definire indicatori comuni in materia di società dell’informazione a livello regionale.