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Alcol e sicurezza stradale: l’esperienza del SISP

Alcol e sicurezza stradale: l’esperienza del SISP. Dott.ssa Anna-Maria Migazzi Mirano, 25 maggio 2011. Stili di vita sani: dalla sorveglianza di popolazione alle strategie d’azione. Consumatori di alcol (2010). Il 55% in Italia il 66% in Veneto il 72% nell’ULSS 13

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Alcol e sicurezza stradale: l’esperienza del SISP

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Presentation Transcript


  1. Alcol e sicurezza stradale: l’esperienza del SISP Dott.ssa Anna-Maria Migazzi Mirano, 25 maggio 2011 Stili di vita sani: dalla sorveglianza di popolazione alle strategie d’azione

  2. Consumatori di alcol (2010) Il 55%in Italia il 66%in Veneto il 72%nell’ULSS 13 degli intervistati, tra 18 e 69 anni, ha riferito di aver bevuto almeno una unità di bevanda alcolica, nell’ultimo mese.

  3. L’alcol: questione di quantità? • Il consumo di alcol, i danni alcol-correlati e la dipendenza da alcol fanno parte di un continuum  il rischio cresce con l’aumento delle quantità • Non è possibile stabilire veri limiti prefissati o un vero effetto soglia • Man mano che avanzano le ricerche, il livello di consumo, sotto il quale i danni non sono rilevabili, si abbassano

  4. Consumatori a rischio (2010) Il 19% in Italia il 26% in Veneto il 28% in ULSS 13 degli intervistati è classificabile come consumatore a rischio. Consumatori a rischio Pool di Asl, PASSI 2010 (%)

  5. Consumatori a rischio Definizioni: Forte bevitore: chi negli ultimi 30 giorni, ha consumato, anche in una singola occasione, 2 o più unità alcoliche (uomini) e 1 o più unita alcoliche (donne) INRAN Bevitore fuori pasto Bevitore binge: chi negli ultimi 30 giorni ha consumato almeno una volta in una singola occasione 5 o più unità alcoliche (uomini) e 4 o più unità alcoliche (donne)

  6. Che cosa è l’Unità Alcolica 12 grammi di etanolo contenuti in: • 1 lattina di birra (330 ml) • 1 bicchiere di vino (125 ml) • 1 bicchierino di liquore (40 ml)

  7. L’impatto dell’alcol sulla salute L’alcol è associato a oltre 60 malattie: Malattie cardiovascolari Tumori Epatopatia alcolica Diabete mellito Malattie neuropsichiatriche Basso peso alla nascita e Sindrome feto alcolica Malattie sessualmente trasmesse Dipendenza L’alcol è un importante causa di traumi: Violenza Suicidio Incidenti stradali Infortuni sul lavoro Il danno si estende alle famiglie e alla collettività.

  8. Obiettivo di salute pubblica Riduzione delle quantità di alcol consumate non più di 2 unità alcoliche per gli uomini; non più di 1 unità alcolica per le donne, in media al giorno in nessun caso il consumo di alcol deve essere raccomandato per motivi di salute Eliminazione del consumo in determinate situazioni o condizioni guida, lavoro, gravidanza, allattamento, adolescenza, obesità, presenza di patologie, uso di farmaci, presenza di problemi alcol-correlati

  9. Interventi di provata efficacia Interventi individuali Interventi sul sistema sociale (norme, politiche) Interventi di comunità

  10. Interventi rivolti agli individui Interventi (anche brevi) da parte dei medici risultano efficaci nella riduzione delle quantità di alcol consumate, della mortalità, della morbosità e dei traumatismi legati all’alcol Fonti: Evidence for the effectiveness and cost-effectiveness of interventions to reduce alcohol related harm, World Health Organization, 2009 Anderson P., Effectiveness and cost-effectiveness of policies and programmes to reduce the harm caused by alcohol, The Lancet, Vol. 373, June 23, 2009 Kaner EFS et al., Effectiveness of brief alcohol interventions in primary care populations, Cochrane Database of Systematic Rewievs, 2007

  11. Interventi di modifica del sistema sociale Politiche e normative che intervengono sulle modalità di commercializzazione dell’alcol far diventare l’alcol più caro meno facilmente reperibile eliminare la pubblicità di bevande alcoliche Rinforzo dei controlli della guida sotto l’effetto dell’alcol Fonte: Evidence for the effectiveness and cost–effectiveness of interventions to reduce alcohol-related harm, World Health Organisation, 2009

  12. Interventi rivolti alla comunità Interventi di informazione ed educazione: utili per aumentare l’attenzione sull’argomento e per favorire l’accettazione pubblica di politiche e misure rivolte alla riduzione del consumo Fonte: Evidence for the effectiveness and cost–effectiveness of interventions to reduce alcohol-related harm, World Health Organisation, 2009

  13. CAMPAGNA REGIONALE Non lasciamoci con l'amaro in bocca... ma con un gesto di salute

  14. Obiettivi Obiettivo generale: acquisizione di una maggiore conoscenza e consapevolezza dei rischi che si corrono bevendo. Obiettivi specifici: 1. sensibilizzare ed informare la popolazione in merito al consumo di bevande alcoliche; 2. ridurre gli incidenti sulle strade, sui luoghi di lavoro o in ambiente domestico; 3. creare una cultura “alcol free”, in particolare nelle nuove generazioni; 4. mantenere alto il livello di attenzione delle comunità locali; 5. rinforzare il sistema epidemiologico locale con un osservatorio permanente sul consumo di alcol.

  15. Metodologia Il progetto è articolato in diversi sottoprogetti coordinati tra loro: UNA COMUNITA’ CHE SI ATTIVA SCUOLE: PER UNA NUOVA GENERAZIONE SENZA ALCOL: scuole primarie scuole secondarie di primo grado scuole secondarie di secondo grado MONDO DEL LAVORO EVENTI E SAGRE IL GUIDATORE DESIGNATO Bar e locali happy hours Pubs, paninoteche e pizzerie Ristoranti GROSSA DISTRIBUZIONE ASSOCIAZIONI E REALTA’ AGGREGATIVE PATENTI DI GUIDA OSSERVATORIO PERMANENTE ALCOL

  16. Guida sotto l’effetto dell’alcol (2010) Il 9,8% in Italia l’11%nel Veneto il 13%nell’ULSS 13 degli intervistati non-astemi dichiara di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol (dopo aver bevuto nell’ora precedente almeno 2 unità alcoliche). Guida sotto l’effetto dell’alcol tra i bevitori 18-69 anni che hanno guidato l’auto/moto negli ultimi 12 mesi Pool di Asl, PASSI 2010 (%)

  17. Controlli con etilotest (2010) Controllo da parte delle Forze dell’Ordine negli ultimi 12 mesi Pool di Asl, PASSI 2010 (%) VENETO Il 39%degli intervistati che hanno viaggiato in auto o moto è stato fermato per controlli dalle Forze dell’Ordine nell’ultimo anno Il 13% dei casi, il guidatore è stato sottoposto anche a etilotest Etilotest riferito più di frequente dai giovani dai 18 ai 34 anni

  18. Progetto del SISP Target: utenti che hanno richiesto un certificato di idoneità alla guida negli ambulatori di Sanità Pubblica dell’ULSS13 Durata: ottobre 2010 – febbraio 2011 Metodologia: raccolta dati (intervista) Intervento di informazione ed educazione (consegna materiale informativo e regolo) counseling breve

  19. Raccolta dati • N° persone coinvolte: 1155 • Maschi: 538 (46,6%) Femmine: 617(53,4%) • Tipo patente: • A / patentino: 32 (2.8%) • B: 1111 (96.2%) • C / D: 12 (1%) • Rilascio: 55 (4.7%) Rinnovo:1100 (95.3%)

  20. Tasso alcolemico tollerato per legge • Zero alcol per: • Conducenti di età inferiore a 21 anni • Conducenti nei primi tre anni dal conseguimento della patente di guida di categoria B • Conducenti che esercitano l’attività di trasporto di persone e di cose • Conducenti di autoveicoli di massa complessiva a pieno carico >3.5t • 0.5 g/l per: tutti gli altri casi • Conoscenza da parte del campione intervistato

  21. Fattori determinanti alcolemia • A parità di quantità di alcol consumate, ciascun individuo può raggiungere livelli di alcolemia diversi a seconda di: • genere (le femmine raggiungono livelli più elevati) • età (giovani e anziani sono più sensibili) • peso corporeo • assunzione o meno di cibo (a digiuno l’alcolemia è più elevata) • modo di bere • presenza di malattie o condizioni psicofisiche individuali o genetiche • assunzione di farmaci anche di uso comune (antistaminici, ansiolitici,…) • Conoscenza da parte del campione intervistato

  22. Guidatori sottoposti ad etilotest • Dati corrispondenti a quelli rilevati dallo Sorveglianza PASSI • Le circostanze più frequenti di in cui i guidatori sono stati sottoposti ad etilotest sono risultate essere: • incidenti stradali • orario notturno • in vicinanza di discoteche e autostrade

  23. Effetto dell’etilotest

  24. Intervento di informazione… • Modalità di calcolo dell’alcolemia raggiunta in seguito alle quantità di alcol consumate • Effetti sulla persona, e conseguenti rischi per la guida, dell’alcol correlati al tasso alcolemico • Normativa e sanzioni per guida in stato di ebbrezza …ed educazione • Evitare l’alcol quando ci si deve mettere alla guida (non esistono quantità di consumo alcoliche che permettono di essere sicuri alla guida) • Riduzione quantità di alcol consumato (secondo dose alcol tollerata)

  25. Counseling • L’intervento di counseling effettuato è un intervento di tipo breve, unico, occasionale (durata di circa 5 minuti su persone che non stanno cercando aiuto per problemi alcol correlati) • In letteratura questo tipo di intervento viene considerato efficace nella riduzione del consumo alcolico per una persona su otto contattate, sia nei giovani che negli anziani, nelle femmine o maschi. • Per essere efficace il counseling deve: • - comunicare il rischio • - fornire informazioni • - definire gli obiettivi.

  26. CONCLUSIONE Una minoranza mette a repentaglio la propria vita e quella degli altri guidando sotto l’effetto dell’alcol Occorrono maggiori interventi a tutti i livelli della società per provocare una modifica di comportamento di questa minoranza

  27. SCEGLIERE LA SICUREZZA E’ FACILE… COME BERE UN BICCHIER D’ACQUA

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