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Prof. Ernesto Caffo Ordinario di Neuropsichiatria infantile, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia SOS il Te

LA SCOMPARSA DEI MINORI NELL’ESPERIENZA NAZIONALE E INTERNAZIONALE. Prof. Ernesto Caffo Ordinario di Neuropsichiatria infantile, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia SOS il Telefono Azzurro ONLUS Roma, 18 ottobre 2010. La situazione italiana.

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Prof. Ernesto Caffo Ordinario di Neuropsichiatria infantile, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia SOS il Te

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  1. LA SCOMPARSA DEI MINORI NELL’ESPERIENZA NAZIONALE E INTERNAZIONALE Prof. Ernesto Caffo Ordinario di Neuropsichiatria infantile, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia SOS il Telefono Azzurro ONLUS Roma, 18 ottobre 2010

  2. La situazione italiana Secondo i dati della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, nel 2009 sono stati 1.033i minori per i quali sono state attivate nuove segnalazioni di ricerca sul territorio nazionale o che risultano ancora inseriti nell’archivio delle ricerche. Dal 2007 al 2009si è verificato uncostante incremento, dovuto a nuove segnalazioni, ma anche al persistere di casi irrisolti. Fonte: dati della Direzione Centrale Polizia Criminale – Sistema Informativo Interforze – CED. Elaborazione effettuata dalla DCA – SCO in data 22 marzo 2010

  3. La situazione italiana - 2 • La fascia più consistente di minori da rintracciare è quella di età compresa tra i 15 e i 18 anni, per lo più ragazzi che si allontanano volontariamente dal domicilio o dalla comunità • Il numero di minori stranieri scomparsi è significativamente più elevato rispetto agli italiani.

  4. La situazione europea MISSING PEOPLE UK: nel 2009 - 5.087 situazioni di fuga, 394 minori persi, feriti o scomparsi in altri modi. NCMEC-USA: nel 2009 12.649 nuovi casi ovvero 34 nuovi casi al giorno CHILD FOCUS BE: nel 2009 - 1019 di fuga, 467 sottr.familiare, 39 da parte di terzi, 279 di minori non accompagnati FOCUS ROMANIA: nel 2009 - 621 casi di fuga, 26 casi di minori persi, feriti o scomparsi in altri modi, 18 sottrazioni da parte di genitori e 1 da parte di terzi. Foundation pour l’Enfance : nel 2009 - 226 fughe, 272 sottrazioni da parte dei genitori e 7 da parte di terzi. SMILE OF CHILDREN GRECIA: nel 2009 - 150 casi di minori persi, feriti o scomparsi in altri modi, 63 fughe, 53 sottrazioni da parte dei genitori e 4 minori stranieri non accompagnati. I nuovi casi gestiti nel 2009 dal 116.000 in 7 paesi europei (Italia, Belgio, UK, Romania, Ungheria, Francia e Grecia) sono 8602 ovvero 23 nuovi casi al giorno.

  5. Chi è il bambino “scomparso”? Missing Children Europe ha evidenziato la necessità di utilizzare sistemi di classificazione del fenomeno condivisi. Rientrano oggi nella definizione di bambini scomparsi le seguenti categorie: • Runaways,minori scappatidall’abitazione familiare o dalla comunità/istituto; • Sottrazione da parte di una terza persona; • National or international parental abdution - sottrazione nazionale o internazionale attuata da un genitore o da un familiare; • Minori stranieri non accompagnati scomparsi; • Minori smarriti, feriti e comunque scomparsi senza motivazione apparente.

  6. Come si è evoluto il fenomeno dei bambini scomparsi fino ad oggi? • La grande libertà che i cittadini europei hanno di muoversi all’interno dell’“area Schengen” crea nuovi pericoli di aumento dei numeri di casi transfrontalieri di scomparsa dei minori. • L’aumento di matrimoni tra cittadini di diversi stati membri può anche aumentare maggiormente il pericolo di sottrazione di minori da parte di uno dei genitori. • Infine il fenomeno di minori non accompagnati scomparsi è continuamente in aumento negli ultimi anni, anche se ancora non rappresenta una priorità nell’agenda politica degli Stati membri dell’Unione europea

  7. Linea diretta per i bambini scomparsi è stata istituita dalla Commissione Europea che esorta i Paesi membri a introdurlo e renderlo operativo. Il 116.000 è coordinato daMissing Children Europe, la Federazione Europea per i Bambini Scomparsi e Sfruttati Sessualmente che rappresenta 24 organizzazioni non governative attive in 16 Paesi dell’Unione Europea e la Svizzera. Il Servizio è attualmente attivo in13 Paesi (UK e Spagna implementati a settembre 2010). Il 25 maggio 2009 Telefono Azzurro ha firmato con il Ministero dell’Interno il protocollo di intesa per la gestione del servizio. L’intervento in emergenza: il 116.000

  8. Dal 25 maggio 2009 al 10 Ottobre 2010 la Linea 116.000 ha accolto circa 10.200telefonate, tra le quali sono state identificate 195segnalazioni relative a casi scomparsa e 55 aggiornamenti dei casi accolti. • Il maggior numero di segnalazioni riguarda casi di sottrazione internazionale(42% del totale). • Nel periodo considerato, le chiamate relative a situazioni di avvistamento sono state 16% • Nel periodo considerato, le chiamate relative a situazioni di fuga da casa/istituto sono state l’11%

  9. 116.000 e casi cross border La gestione dei casi di scomparsa richiede sempre più la collaborazione tra 116000 nazionali. Dal 25 maggio 2009:

  10. La sfida dei casi transfrontalieri Dagli ultimi incontri internazionali è emersa la necessità di lavorare su procedure operative di cross cooperationsempre più delineate e comuni nel rispetto delle normative vigenti in materia di ciascun Paese. Telefono Azzurro, oltre che gestire il servizio 116.000, è partner di diversi progetti internazionali sul tema della scomparsa: • Partner del Programma europeo Daphne (Progetto ECAAS- European Child Alert Automated System) • Partner del progetto ICAAS (Italian Child Abduction Alert System) • Progetto “The European 116.000 network: towards a high quality and effective cross border co-operation”

  11. ICMEC: la cornice di riferimento internazionale L’International Centre of Missing & Exploited Children (ICMEC) - di cui Telefono Azzurro è componente del Board of Directors - è il movimento internazionale che guida la lotta alla scomparsa e allo sfruttamento sessuale di minorenni. Tra gli altri, i suoi obiettivi sono: • Definire risorse destinate a trovare un bambino scomparso e a prevenire le situazioni di abuso e disagio; • Promuovere la creazione di centri operativi a livello nazionale secondo il modello della partnership pubblico-privato; • Organizzare percorsi formativi rivolti a Forze dell’Ordine, operatori del sistema giuridico, NGO, etc.; • Svolgere funzione di advocacy e proporre modifiche normative, accordi e convenzioni a livello internazionale; • Guidare una coalizione finanziaria per contrastare la pedopornografia in Internet; • Organizzare conferenze di esperti per accrescere la consapevolezza del fenomeno e incoraggiare la collaborazione tra paesi.

  12. Quale può essere il ruolo delle nuove tecnologie nel contrasto al fenomeno? • Le nuove tecnologie rappresentano un importante potenziale per combattere il fenomeno dei bambini scomparsi e sfruttati sessualmente. • In modo particolare i mezzi di comunicazione come gli sms, le chat e i social network possono essere utilizzati per comunicare con i bambini scappati di casa in un modo meno invadente e, in determinate e specifiche circostanze, essere utilizzati per una più estesa e rapida divulgazione di informazioni su un bambino scomparso.

  13. Bambini scomparsi: forse è Estelle Mouzin la bambina la cui foto è stata ritrovata su un sito pedopornografico. Secondo un’indagine di Telefono Azzurro* pubblicata nel 2009: al40%degli adolescenti è statochiesto un incontro da parte di uno sconosciuto il 6% dei bambini e il 30% degli adolescenti hanno comunicato con una persona che fingeva di essere un’altra. La rete come risorsa e come rischio 10° Rapporto nazionale sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza – Telefono Azzurro e Eurispes 2009

  14. Quale responsabilità dei media? Nei casi di scomparsa il bambino può essere: - Fruitore del servizio giornalistico - Soggetto coinvolto in fatti di cronaca e, dunque, “fonte” di cronaca • LE SFIDE. Il problema non era e non è se informare o non informare. Il problema esiste su COME informare, nei casi di scomparsa e abuso, quando si tratta di minorenni.

  15. Una nuova lettura per il fenomeno dei bambini scomparsi? • Da anni assistiamo ad una lettura criminologica del fenomeno della scomparsa: ci si interroga sulla rapidità con cui vengono esposte le foto segnaletiche, sulla tempestività delle ricerche sul territorio, sul coordinamento tra le forze dell’ordine, sulla severità delle condanne da infliggere agli autori di simili violenze. • In realtà le situazioni di scomparsa, così come quelle di violenza in famiglia non possono essere gestite solo con interventi a posteriori: è necessario, invece, focalizzare l’attenzione sulla prevenzione dei fenomeni della scomparsa e dell’abuso, coinvolgendo i ragazzi stessi, le famiglie, le agenzie educative e l’intera società.

  16. La prevenzione fa meno scalpore della cronaca nera ma rimane il più efficace strumento di contrasto della scomparsa di bambini e adolescenti. Dare ai ragazzi la possibilità di chiedere aiuto anche senza la mediazione degli adulti e per problematiche che possono nascere all'interno del contesto familiare è dunque fondamentale. Il ruolo centrale della prevenzione

  17. Il caso delle fughe: la necessità di prevenire raccogliendo tempestivamente i segnali del disagio La fuga da casa o dalla comunità rappresentano la manifestazione di diverse forme di disagio: • Fuggire da casa può essere sintomo ed espressione di un disagio di natura psichica o relazionale, con vari livelli di gravità: difficoltà relazionali intrafamiliari, abusi psicologici, abusi fisici e/o abusi sessuali. In tal caso, fuggire da casa significa per un bambino/adolescente reagire ad una situazione insostenibile. • In altri casi, all’origine dell’allontanamento volontario di un adolescente, ci sono un eccessivo controllo esercitato dai genitori/tutori e le loro aspettative elevate, unitamente ad uno stile educativo autoritario.

  18. 19696 e 114: le altre linee di Telefono Azzurro Telefono Azzurro gestisce casi di scomparsa di minorenni anche attraverso le sue linee di ascolto (19696 per i bambini e gli adolescenti e 199151515 per genitori, insegnanti e altri adulti che intendano segnalare situazioni di disagio riferibili a soggetti in età evolutiva) e attraverso il 114 Emergenza infanzia. Nel 63% dei casi la casistica ha riguardato FUGHE DA CASA O DA COMUNITA’ Anno 2008 – 2010 (al 30 giugno)

  19. I casi di fuga a livello europeo CHILD FOCUS BE: nel 2009 - 1019 di fuga MISSING PEOPLE UK: nel 2009 - 5.087 situazioni di fuga. FOCUS ROMANIA: nel 2009 - 621 casi di fuga Foundation pour l’Enfance : nel 2009 - 226 fughe SMILE OF CHILDREN GRECIA: nel 2009 - 63 fughe

  20. La raccolta dei primi segnali di disagio Lavorare per la prevenzione, raccogliendo segnalazioni anche in forma anonima, come da sempre fa Telefono Azzurro attraverso le linee d’ascolto 1.96.96e 199.15.15 .15, il 114 Emergenza Infanzia e il 116.000, linea europea per i minori scomparsi, è la sola strada per evitare il ripetersi di vicende drammatiche di scomparsa e abuso come quella di Sara.

  21. L’ascolto nei casi di fuga da casa:una presa in carico globale del disagio Lo scorso luglio è arrivata al Servizio 116.000 la chiamata di un’educatrice di una casa famiglia del centro Italia che si è fatta portavoce delle preoccupazioni di una piccola ospite di 14 anni di nazionalità romena. Dalla chiamata è emerso che la ragazza era stata collocata in comunità con provvedimento d’urgenza poiché minore non accompgnata,fuggita dal proprio Paese di origine per una situazione familiare di grave disagio: la madre abusa di alcool mentre il padrè è gravemente malato. La minorenne è preoccupata perché all’interno del nucleo familiare sono rimasti a vivere tre fratellini rispettivamente di anni 13, 6 e 4. Il 116.000 italiano attiva il 116.000 romeno il quale non solo informa le Autorità Romene sul ritrovamento della minore in Italia, ma verifica lo stato di grave disagio in cui versano gli altri minori tanto da attivare il Child Protection Service che nei giorni successivi interviene a protezione dei bambini.

  22. L’ascolto nei casi di sottrazione da parte di un genitore Sul fronte della sottrazione da parte di un genitore, nazionale e internazionale, è necessario promuovere una precoce identificazione dei genitori a rischio di violazione delle disposizioni di affidamento/visita e di sottrazione. La determinazione di “profili di rischio” potrà avvenire anche confrontando le famiglie nelle quali si verifica una sottrazione con quelle caratterizzate da conflittualità in caso di separazione (ma non da sottrazione).

  23. L’ascolto nei casi di sottrazione da parte di un genitore - 2 Fino ad oggi sono stati identificati quali possibili profili di rischio (Rohrbaugh, 2007; US Department of Justice, 2001): • un genitore ha già minacciato di sottrarre il bambino; • un genitore ritiene che il bambino sia vittima di abusi e non ritiene di essere sufficientemente considerato dalle autorità competenti • Un genitore presenta disturbi mentali che lo portano a convincersi che l’ex coniuge costituisca un danno per sé e per il bambino • Un genitore presenta disturbi sul versante della sociopatia e dell’antisocialità • Si interrompe un matrimonio misto tra genitori di diversa nazionalità/cultura • Un genitore non riesce ad interagire con il sistema della giustizia per la separazione/l’affidamento dei figli e trova il proprio supporto familiare/sociale in un’altra comunità

  24. Molte situazioni di scomparsa si configurano come veri e propri traumi per il bambino. Lo sradicamento dal suo ambiente di vita, la violenza che spesso accompagna il rapimento, possono incidere profondamente sul suo sviluppo. Similmente i genitori che vivono la scomparsa di un bambino sono esposti ad un trauma. Telefono Azzurro offre consulenza e supporto ai bambini che fuggono da casa e alle loro famiglie Oltre alla prevenzione: la necessità di fornire un supporto terapeutico ai bambini scomparsi e ai familiari

  25. Il Centro per i Bambini Scomparsi • Telefono Azzurro, in linea con la sua mission e con il suo patrimonio di competenze acquisite in oltre 23 anni di lavoro, basandosi su analoghe esperienze internazionali, sta curando l’attivazione del primo Centro Nazionale per i Bambini Scomparsi, che includerà al suo interno il servizio 116.000. • Il Centro si articolerà nelle diverse aree di competenza professionale che consentano un intervento articolato, complesso e comprendente i diversi aspetti interessati dalla tematica dei minori scomparsi.

  26. Il Centro per i bambini scomparsi In particolare gli obiettivi che il Centro Nazionale si prefigge di realizzare sono: • intervenire nelle situazioni di trauma conseguenti alla scomparsa di un bambino; • sensibilizzare l’opinione pubblica nonché i mezzi di informazione per quanto riguarda il fenomeno dei bambini scomparsi; • lottare contro il fenomeno attraverso programmi di prevenzione rivolti a bambini e genitori, nonché a tutti i soggetti della rete, creando una “ cultura sulla sicurezza” per far sentire ciascun membro della comunità parte attiva nella prevenzione della scomparsa dei bambini; • organizzare seminari di formazione sulla gestione dei casi di bambini scomparsi per gli organismi nazionali ed internazionali; • elaborare e fornire materiali scientifici sulla tematica dei minori scomparsi.

  27. Cultura della prevenzione e supporto alle famiglie • E’ necessario lavorare con i ragazzi, gli educatori e le famiglie per promuovere quella cultura della prevenzione che rappresenta la sola strada possibile per garantire la tutela del benessere e della crescita di bambini e adolescenti vittime di abusi e altre situazioni di disagio che possono sfociare in una fuga, o coinvolti in situazioni di conflittualità familiare che sono fattore di rischio per la sottrazione da parte di familiari. • In quest’ottica Telefono Azzurro sta lavorando anche a livello internazionale, contribuendo alla creazione di un modello di intervento condiviso sul fronte della prevenzione del fenomeno della scomparsa e del supporto alle famiglie.

  28. www.azzurro.it www.116-000.it

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