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Giorno della Memoria 27 gennaio 2013 Classe IIIB Presenzano. Germania 1933. Fig. 1 – Adolf Hitler al potere in Germania , 1933.
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Giorno della Memoria27 gennaio 2013Classe IIIB Presenzano Classe III B - Presenzano- A.S. 2012/2013
Germania 1933 Fig. 1 – Adolf Hitler al potere in Germania , 1933. Nel 1933 con l’avvento di Hitler al potere, il razzismo antisemita divenne dottrina ufficiale e in nome della «purezza della razza ariana» iniziò la persecuzione di ebrei, omosessuali, zingari, slavi, malati inguaribili e malati di mente….. Classe III B - Presenzano- A.S. 2012/2013
I treni della vergogna Le mogli furono separate dai mariti. Fig.2e 3 - Ebrei condotti ai treni dei nazisti I figli furono separati dai padri e dalle madri nulla fu più come prima…il loro viaggio era iniziato in modo incomprensibile ed assurdo, nei loro occhi si scorgeva la speranza di ritrovarsi presto e l’inquietudine dell’incertezza. Classe III B - Presenzano- A.S. 2012/2013
I treni della vergogna Uomini, donne e bambini vennero divisi e condotti su autocarri e treni in modo che nessuno di essi sapesse dove venissero condotti e per quali motivi fossero stati separati…all’ingresso nei campi ci sarebbe stata la prima dura SELEZIONE. Fig.4 e 5 - Ebrei nei treni dei nazisti «Ci caricarono su un autocarro, accanto a noi due guardie armate. Kristi non salì con noi, la fecero entrare in una vettura parcheggiata più avanti.» («Profumo delle viole», Liliana D’Angelo) Classe III B - Presenzano- A.S. 2012/2013
Latrocinio nazista I tedeschi confiscavano tutto agli ebrei… cercavano di arricchirsi con i frutti del lavoro altrui. La maggior parte degli ebrei, infatti, erano uomini colti e con impieghi di prestigio: dottori, avvocati, notai, ingegneri etc. etc.. Fig.6 –Oggetti di valore sottratti agli ebrei Fig. 7 –Enorme cumulo di scarpe appartenute ad ebrei di ogni età , depositate dai nazisti dopo la deportazione nei lager Classe III B - Presenzano- A.S. 2012/2013
I campi di concentramento erano presenti in tutta Europa Fig. 10– Campo di Dachau Fig. x8– Campo di Auschwitz II Fig. 9 – Campo di Flossenburg Classe III B - Presenzano- A.S. 2012/2013
I campi di sterminio e di concentramento Auschwitz (Polonia) «L’intero complesso era cintato da una rete di filo spinato alta 4 metri e percorsa dall’alta tensione..» (Vita e morte nei campi di concentramento e di sterminio – F. Sarcinelli) Fig. 11– Gruppo di bambini prigionieri Fig. 12– Cancello principale del campo di concentramento di Auschwitz recante la scritta «Arbeit macht frei» («il lavoro rende liberi») Classe III B - Presenzano- A.S. 2012/2013
I campi di sterminio e di concentramento Tutti gli ebrei catturati furono costretti a vivere in baracche di legno fredde ed umide in condizioni disumane: senza acqua, senza nulla con cui difendersi dal gelo dell’inverno… senza più nemmeno un nome Fig. 13 e 14 – Baracche in un campo di concentramento e cristalli di ghiaccio formatisi su una rete metallica Classe III B - Presenzano- A.S. 2012/2013
I campi di sterminio e di concentramento I Nazisti trasformarono NOMI in numeri…PERSONE in oggetti cercando di distruggere gli ebrei e tutti coloro che li aiutavano, prima nel corpo e poi nell’anima… Fig. 15– Gruppo di bambini che mostrano il numero d’ identificazione Fig. 16 – Foto laterale e frontale di un bambino schedato dopo essere stato rasato Classe III B - Presenzano- A.S. 2012/2013
I campi di sterminio e di concentramento «La sveglia suonava alle 4….era severamente proibito parlare. Chi cadeva sfinito dalla fatica come chi si allontanava arbitrariamente dal proprio posto veniva immediatamente fucilato…» (Vita e morte nei campi di concentramento e di sterminio – F. Sarcinelli) Fig. 17– Ebrei fucilati Classe III B - Presenzano- A.S. 2012/2013
I campi di sterminio e di concentramento Campo di Dachau (Germania a nord-ovest di Monaco di baviera) «Dachau fu il primo campo di concentramento istituito dai nazisti. Le condizioni di vita in esso erano peggiori rispetto agli altri campi…i capannoni avevano una capacità di 500 prigionieri…. ma accoglievano in tempo di guerra fino a 4000 uomini.» (Vita e morte nei campi di concentramento e di sterminio – F. Sarcinelli) Fig. 18 e 19 – Dormitori e brande nel campo di Dachau Classe III B - Presenzano- A.S. 2012/2013
Il «lavoro» nei campi di Auschwitz Il lavoro nei campi di concentramento era intensivo e distruttivo. Gli Ebrei venivano considerati una forza lavoro a bassissimo costo e con rendimento sicuro. Essi vennero impiegati per fabbricare armi, nelle miniere, nei campi e per lavori stradali. «Non avremmo potuto sopravvivere ancora per molto a quel lavoro, la sera spesso dovevamo riportare al campo i corpi dei nostri compagni morti» («Profumo delle viole», Liliana D’Angelo) Fig. 20 – Prigionieri al lavoro Classe III B - Presenzano- A.S. 2012/2013
La giubba • Le giubbe indossate dai deportati erano contrassegnate da triangoli di stoffa di differente colore: • Rosso: prigionieri politici; • Verde: criminali comuni; • Rosa: omosessuali; • Nero: prostitute ; • Blu: emigranti; • Viola: preti; • Giallo: ebrei. Fig. 22 – Giubba appartenuta ad un ebreo Fig. 21 – Registro in cui venivano riportati i nomi dei prigionieri e i rispettivi «numeri» Classe III B - Presenzano- A.S. 2012/2013
Camere a gas e forni crematori Quando gli alleati sovietici liberarono i prigionieri di Auschwitz l’immagine che trovarono dinanzi ai loro occhi fu orribile: morti, malati e l’odore acre e asfissiante dei fumi che venivano liberati dai camini dei forni crematori…. c) a) b) Fig. 23 – Foto relative ai forni crematori di Auschwitz. a) forni; b) foto aerea che mostra i fumi liberati dai camini; c) struttura dei forni. Classe III B - Presenzano- A.S. 2012/2013
Camere a gas e forni crematori Appena giunti nei campi, i prigionieri venivano separati in due file: in una finivano gli uomini e le donne sane, capaci di attività produttiva, nell’altra coloro che erano o apparivano più deboli per l’eliminazione immediata. «I deportati destinati all’eliminazione immediata venivano avvertiti che dovevano sottoporsi alla doccia e alla disinfezione per motivi igienici……» (Vita e morte nei campi di concentramento e di sterminio – F. Sarcinelli) Fig. 25 – Particolare di un ‘imitazione di impianto di doccia che mascherava la fuoriuscita del gas Fig. 24– Camera a gas Classe III B - Presenzano- A.S. 2012/2013
Camere a gas e forni crematori Ciò che rimaneva all’interno dei forni non era che cenere e brandelli di vite barbaramente spezzate. Eppure, in quell’inferno, per alcuni la morte era una liberazione. Fig. 26 – Fossa comune colma di corpi e forno crematorio Classe III B - Presenzano- A.S. 2012/2013
La liberazione 27 gennaio 1945 «La voce di una vicina liberazione passò di bocca in bocca e per tutto il campo dilagò un fremito nuovo, un palpito di vita.» («Profumo delle viole», Liliana D’angelo) Fig. 27 e 28– cancello di Auschwitz e foto di prigionieri che festeggiano l’arrivo degli americani Classe III B - Presenzano- A.S. 2012/2013
Oggi…. Oggi noi ragazzi siamo chiamati a ricordare tutto il male e l’orrore perpetrato dai nazisti nei confronti di ebrei, preti, emigranti, prostitute, omosessuali, rom….nei confronti dei più deboli e degli indifesi. Tocca a noi trasformare i colori della morte in colori della vita, affinché tutto ciò non si ripeta mai più. Classe III B - Presenzano- A.S. 2012/2013
Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto CONTINUITA’ «Il filo di Arianna». In particolare, noi alunni della classe IIIB di Presenzano e i docenti Capraro, Russo e Spaziano per la stesura degli elaborati linguistici, grafici e informatici. Cogliamo, inoltre, l’occasione per ringraziare la Dirigente Scolastica del liceo scientifico «Leonardo Da Vinci», la nostra Dirigente che ci ha dato l’opportunità di partecipare, i professori che ci hanno supportato in questa realizzazione e che ci ha visti diventare una squadra di lavoro. Classe III B - Presenzano- A.S. 2012/2013