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Albez edutainment production. Lezioni di analisi logica. Lezione 3 Analisi di una proposizione semplice: complementi. In questo modulo: Il complemento oggetto Uso dei pronomi “che” e “chi” Complemento predicativo del soggetto Complemento predicativo dell’oggetto. Complementi .
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Albez edutainment production Lezioni di analisi logica Lezione 3 Analisi di una proposizione semplice: complementi
In questo modulo: • Il complemento oggetto • Uso dei pronomi “che” e “chi” • Complemento predicativo del soggetto • Complemento predicativo dell’oggetto Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
Complementi La parte del discorso indispensabile ad esprimere un nostro pensiero è il verbo, sia pure col soggetto sottinteso. ESEMPIO Dormo, mangio, leggo La proposizione più semplice è quella formata dal soggetto e dal predicato verbale o nominale. ESEMPI I bimbi giocano. I guerrieri combattevano. C’erano delle persone. La rosa è un fiore. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
Complementi A questi elementi fondamentali possiamo aggiungerne altri, come: I bambini giocano nel giardino. I guerrieri combattevano per la patria. C’erano delle persone in piazza. La rosa è un fiore dai bei colori. Tali elementi aggiunti, poiché completano la proposizione, prendono il nome di complementi. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
a) Complemento oggetto Il termine, che riceve l’azione compiuta dal soggetto ed espressa da un verbo transitivo attivo, si chiama complemento oggetto e si traduce in latino in caso accusativo. Il complemento oggetto risponde alla domanda “chi?, che cosa?”, ma anche altri elementi della proposizione (per esempio il soggetto, posto dopo il verbo) possono rispondere a questa domanda. Perciò riconoscerete più facilmente il complemento oggetto, ponendovi la domanda “su chi, su che cosa cade l’azione del verbo transitivo attivo?” Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
a) Complemento oggetto ESEMPI La mamma loda Giovanni: su chi cade l’azione di lodare (verbo trans. att.)? Su Giovanni: compl. oggetto, caso accusativo) Maria legge unlibro: su chi cade l’azione di leggere (verbo trans. att.)? Su un libro: compl. oggetto caso accusativo Abbiamo rivisto con gioia il nostro maestro (compl. oggetto; caso accusativo) Ti (compl. oggetto; caso accusativo) lodo per la tua diligenza. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
a) Complemento oggetto ATTENZIONE! Osservate: Nel vaso ci sono le rose (soggetto) Ho ammirato le rose (complemento oggetto) Questi fiori sono rose (predicato nominale) Vedete perciò che dopo il verbo essere non c’è mai il complemento oggetto. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
a) Complemento oggetto Ricordate che il complemento oggetto, per quanto sia nelle maggior parte dei casi un nome o un pronome, può anche essere un’altra parte del discorso. ESEMPI Tutti amano viaggiare (l’infinito viaggiare è complemento oggetto). Le persone di buon gusto ammirano il bello (l’aggettivo sostantivato il bello è complemento oggetto). Non dire “ahi” per un nonnulla (l’interiezione ahi è complemento oggetto). Non mi hai spiegato il perché delle tue parole. Non rispondere no prima di avermi ascoltato. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
a) Complemento oggetto Il complemento oggetto può essere preceduto dalla preposizione “di”, ma, se vi porrete la domanda “su chi, su che cosa cade l’azione espressa dal verbo reggente?”, lo riconoscerete facilmente anche in questo caso. ESEMPI Ho visto dei pioppi lungo il fiume. Ho visto… che cosa? dei pioppi: compl. oggetto Prendi del pane (compl. oggetto) Abbiamo visto a Roma degli amici (compl. oggetto) Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
a) Complemento oggetto Alcuni verbi, pur essendo intransitivi, possono talvolta essere usati in forma transitiva con un particolare complemento oggetto di significato affine a quello del verbo. Questo complemento si chiama oggetto interno e si traduce anch’esso in caso accusativo. ESEMPI Ho dormito un sonno tranquillissimo. Anche molti piloti stranieri correvano la “Mille Miglia”. La nostra squadra ha giocato una bellissima partita. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
b) Uso dei pronomi “che” e “chi” Speciale attenzione merita il pronome relativo che. Potrete trovarlo usato come soggetto o come complemento oggetto. ESEMPI Il ragazzo che(soggetto) verrà, è mio cugino. Il ragazzo, che(complemento oggetto) vedi, è mio cugino. Per farne compiutamente l’analisi dovete considerare che il caso dipende dalla funzione che il pronome relativo compie nella proposizione di cui fa parte (che verrà, che vedi), mentre il genere e il numero dipendono dal termine a cui si riferisce (il ragazzo). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
b) Uso dei pronomi “che” e “chi” Il pronome relativo chi comprende un dimostrativo ed un relativo: per analizzarlo dovrete perciò scomporlo nelle sue due parti (colui il quale). ESEMPI Chi dice questo sbaglia (colui:soggetto il quale: soggetto). Loderò chi fa bene il compito (loderò colui: oggetto il quale: soggetto). Quando il pronome chi è interrogativo non è scomponibile: si riferisce perciò soltanto alla proposizione di cui fa parte. ESEMPI Chi è venuto? (chi: soggetto). Chiedevamo chi fosse venuto (chi: soggetto). Chi avete visto? (chi:oggetto). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
b) Uso dei pronomi “che” e “chi” ATTENZIONE! Ricordate quello che avete studiato in grammatica: il che può essere congiunzione o pronome relativo. ESEMPI Non sapevo chetu fossi partito (che: congiunzione). Son rimasto a casa,chèero malato (chè: congiunzione). Stai attento alle cose che ti dico (che = le quali: pronome relativo). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
c) Complemento predicativo del soggetto Vi sono alcuni verbi che si comportano come il verbo “essere”, cioè non sono sufficienti a dare un senso compiuto alla frase. Posso dire: “Tu diventi” o “Cesare rimase”? No, devo completare: “Tu diventi pallido”; “Cesare rimase vittorioso”. Come il verbo essere si chiama copula, tali altri verbi prendono il nome di copulativi, perché anch’essi congiungono il soggetto ad un termine, che compie la stessa funzione del nome del predicato e si chiama perciò complemento predicativo del soggetto. Il predicativo del soggetto si traduce in latino allo stesso caso del soggetto, cioè al nominativo. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
c) Complemento predicativo del soggetto I verbi copulativi si possono dividere in diversi gruppi: • Copulativi propriamente detti, significanti un modo di essere: diventare, parere, sembrare, apparire, riuscire, rimanere, restare, ecc.; Intransitivi • Verbi detti impropriamente copulativi, perché hanno già di per sé senso compiuto: nascere, crescere, morire, perire, ecc. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
c) Complemento predicativo del soggetto • elettivi: essere eletto, essere creato, essere nominato, ecc.; • appellativi: essere chiamato, essere detto, essere soprannominato, ecc.; Transitivi passivi • estimativi e giudicativi: essere stimato, essere giudicato, essere ritenuto, essere considerato, ecc.; • effettivi: essere fatto, essere reso, essere lasciato, ecc. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
c) Complemento predicativo del soggetto ESEMPI Quel ragazzo diventa ogni giorno più diligente (predicativo del soggetto; nominativo). Carlo mi sembra pallido (pred. del sogg.; nom.). Molti uomini celebri morirono poveri (pred. del sogg.; nom.). Cicerone fu eletto console (pred. del sogg.). Il bambino è stato chiamato Giovanni (pred. del sogg.). La casa fu giudicata pericolante (pred. del sogg.). Socrate fu considerato il più sapiente (pred. del sogg.) dei Greci. Sei reso vile (pred. del sogg.) dalla paura. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
c) Complemento predicativo del soggetto È in funzione di predicativo del soggetto anche l’aggettivo che,riferito al soggetto, si accompagna a qualsiasi verbo, determinandone meglio il significato. ESEMPI I ragazzi camminavano alacri (pred. del sogg.; nom.). Socrate bevve lieto il veleno. La neve cadeva bianca e soffice. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
c) Complemento predicativo del soggetto Talvolta il predicativo del soggetto può essere preceduto dalle espressioni “in conto di…, a guisa di…, come…, per…, a…., da…, di….”, che non si traducono in latino. ESEMPI Cicerone fu giudicato dai Romani come salvatore (pred. del sogg.) della patria. Era tenuto in conto di finanziere astuto (pred. del sogg.)dai suoi clienti. Carlo giunse per primo (pred. del sogg.) Venne da solo. Combattè da valoroso. Mi sembrate dei bravi ragazzi. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
d) Predicativo dell’oggetto I verbi elettivi, appellativi, estimativi, giudicativi ed effettivi, costruiti alla forma passiva, sono accompagnati dal predicativo del soggetto. Se tali verbi si costruiscono alla forma attiva, il soggetto diventa complemento oggetto ed il predicativo del soggetto diventa perciò predicativo dell’oggetto e si traduce in caso accusativo. ESEMPI Cicerone (sogg.) fu eletto console (pred. del sogg.; nom.) dai Romani. I Romani elessero Cicerone (ogg.) console (pred. dell’ogg.; accusativo) Il bambino è stato chiamato Giovanni (pred. del sogg.; nom.) Hanno chiamato il bambino (ogg.) Giovanni(pred. dell’ogg.; acc.) Giudicarono la causa (ogg.) perduta(pred. dell’ogg.; acc.) La paura ti (ogg.) rende vile (pred. dell’ogg.; acc.) Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
d) Predicativo dell’oggetto Hanno un predicativo dell’oggetto anche i verbi: mostrarsi, dimostrarsi, comportarsi, ecc. ESEMPI Tu ti (ogg.) dimostri diligente (pred. dell’ogg.; acc.) Il nemicosi (ogg.) mostrò valoroso(pred. dell’ogg.; acc.) Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
d) Predicativo dell’oggetto Anche il predicativo dell’oggetto può essere preceduto dalle espressioni “in conto di…, a guisa di…, come…, per…, da…, di…, a…”, che non si traducono in latino. Il complemento oggetto con alcuni di questi verbi può trovarsi preceduto da “in”. ESEMPI I clienti lo (ogg.) tenevano in conto di mercante astuto(pred. dell’ogg.; acc.) Vi (ogg.) giudico dei bravi ragazzi(pred. dell’ogg.; acc.) Ti (ogg.) comporti da uomo onesto(pred. dell’ogg.; acc.) Ho conosciuto in tuo figlio(ogg.; acc.)un vero amico(pred. dell’ogg.; acc.) Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
RIASSUMENDO Fa, riceve, l’azione del verbo (Maria legge – Maria è lodata) Indica uno stato (Maria è educata) SOGGETTO (NOMINATIVO) Qualunque verbo esclusa la copula (Maria legge – Maria è lodata) VERBALE Esserci – esservi – essere nel senso di esistere, trovarsi (C’è un libro – Un passero è sul ramo) PREDICATO Formato dalla copula + il nome del predicato (nominativo) (Maria è diligente) NOMINALE COMPLEMENTO OGGETTO (Accusativo) Dopo un verbo transitivo attivo (Maria legge un libro – Abbiamo visto dei fiori) Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
RIASSUMENDO Dopo i verbi copulativi intransitivi (Tu mi sembri pallido) Dopo le forme passive dei verbi (Cicerone fu eletto console) PREDICATIVO DEL SOGGETTO (Nominativo) Elettivi Appellativi Estimativi Giudicativi effettivi Elettivi Appellativi Estimativi Giudicativi effettivi Dopo la forma attiva dei verbi (I Romani elessero Cicerone console) PREDICATIVO DELL’OGGETTO (Accusativo) Dopo i verbi:mostrarsi, dimostrarsi, comportarsi,… (Tu ti mostri diligente) Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
Analisi….. predicati…… ………ausikiari… ..complemento oggetto… essere…..o non essere… ..dormire..sì F I N E Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
Bibliografia • Diatto – R. Mortara “Analisi logica per la scuola media inferiore” • Editore Petrini Torino 1961 Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze