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Consapevolezza della sicurezza in oleodinamica. Luigi Totis Fluidtech dpt., Danieli & C. S.p.A. Dennis Mac HandS UK Health & Safety Resources. L’oleodinamica non è molto riconosciuta fra i rischi professionali.
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Consapevolezza della sicurezza in oleodinamica Luigi Totis Fluidtech dpt., Danieli & C. S.p.A. Dennis Mac HandS UK Health & Safety Resources
L’oleodinamica non è molto riconosciuta fra i rischi professionali • Se non c’è un fatto grave o un decesso, gli incidenti oleodinamici sono poco conosciuti • Risultato = ci sono pochi dati • Pochi dati = quasi nessun rischio riconosciuto
Ma questo è un problema. Ognuno dei casi illustrati quì sono incidenti che possono succedere in qualsiasi impianto. Il primo passo per la prevenzione, come per tutti i tipi di incidenti, sono l’addestramento e la preparazione tecnica.
I sistemi oleodinamici accumulano fluido sotto pressione – tipicamente a 120 bar… RISCHI: • energia accumulata • danneggiamenti di flessibili, proietto o caduta di componenti o parti di macchina • manutenzione effettuata senza il rilascio delle pressioni • manutenzione effettuata dopo un’incoretto rilascio delle pressioni • temperatura • fuoco • iniezione
Operatore ucciso dal braccio di un carrello elevatore a forche L’operatore #1 stava scaricando un pezzo di acciaio con il suo carrello elevatore a forche. Il suo collega si è piegato per sganciare la catena e ha visto del fluido idraulico che gocciolava dal raccordo del cilindro di sollevamento montante; ha detto all’operatore #1 di portare a riparare il carrello elevatore dall’addetto alla manutenzione. L’operatore ha parcheggiato il carrello elevatore nell’area di manutenzione e ha sollevato le forche. L’operatore #1 stava sostando sotto le forche quando il raccordo ha ceduto, causando un’improvvisa fuoriuscita del fluido e una repentina discesa del montante reggiforche. L’operatore #1 è rimasto ucciso. Nessuno ha visto l’incidente. Può darsi che stesse tentando di individuare la posizione della perdita prima di chiamare l’addetto alla manutenzione. C’era una chiave inglese sul pavimento vicino al corpo, ed è probabile che l’operatore #1 stesse tentando di stringere il raccordo per fermare la perdita, ma invece ha strappato le filettature, provocando un cedimento totale del montante. OSHA Accident: 515205 Report ID: 0625700 -- Event Date: 09/18/1990
La pelle si scotta a 48°C… Due o tre minuti di contatto a questa temperatura possono causare bruciature di 2° grado. Le temperature medie di lavoro di un sistema oleodinamico possono arrivare a 60°C e causare bruciature di 2° grado in pochi secondi.
L’olio aderisce alla pelle. Più a lungo è il contatto, più profonda è la bruciatura. Le bruciature sono i peggiori tipi di incidenti dal punto di vista riabilitativo. La regola classica è: un giorno di ospedale ogni 1% di area corporea bruciata.
Questo operatore è stato investito su tutto il corpo da un getto di olio caldo proveniente da un flessibile difettoso sfilatosi dal proprio raccordo.
Rischi di Fiamme ed Esplosioni • Flash point fluido: 145°C-315°C • Punto di autoaccensione: 260°C-400°C • Sotto pressione, un getto di fluido atomizzato può arrivare anche a 10 metri dal punto di uscita. • Facile autoaccensione a contatto di superfici calde o roventi. • Risultato simile ad un lanciafiamme. • Se il getto è atomizzato in aree confinate si possono avere esplosioni violente.
Saldatore innesca fluido idraulico e muore bruciato L’operatore #1 stava effettuando una saldatura ad arco nella cassa di zavorra anteriore della nave American Trader, operando a circa 20 metri dal ponte superiore in uno spazio chiuso. Il suo elettrodo di saldatura ha colpito una tubazione contenente fluido idraulico, che al momento si trovava a circa 42 bar, e ha innescato un incendio. L’operatore #1 è stato avvolto dalle fiamme e ha subito ustioni cutanee sull’80% del corpo a causa delle quali è morto. OSHA Accident: 967430 Report ID: 0932000 -- Event Date: 07/18/1991
Due operatori ustionati da un “flash fire” (vampata infiammata) Gli operatori #1 e #2, entrabi addetti alla pressa, stavano azionando la macchina per l’estrusione dell’alluminio quando un flessibile idraulico ha sviluppato una perdita. Il fluido idraulico è schizzato fuori in un piccolo getto sotto pressione nebulizzandosi parzialmente. Il calore e la fiamma di un forno lì vicino hanno innescato il fluido, causando una vampata persistente infiammata. Gli operatori #1 e #2 hanno subito ustioni di secondo e terzo grado. OSHA Accident: 170587760 Report ID: 0950631 -- Event Date: 02/19/1996
Immaginate il fuoco di una padella… Proiettato da un ugello in pressione…
La frequenza degli incendi causati dai fluidi derivati dall’olio minerale ha spinto all’introduzione sul mercato di fluidi resistenti al fuoco. La vostra azienda li usa?
Mai effettuare riscaldi o saldature su o vicino a componenti oleodinamici senza prendere le opportune misure di prevenzione. Per ogni 10°C di riscaldo in un volume intrappolato di olio, la pressione sale di 30-40 bar. VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Operatore muore per l’esplosione di un fusto metallico L’operatore #1 stava tagliando con una mola a disco la sommità di un fusto metallico commerciale da 180 litri che aveva contenuto olio minerale. Il fusto è esploso a causa dell’innesco dei vapori contenuti all’interno uccidendo l’operatore. OSHA Accident: 170568448 Report ID: 0751910 -- Event Date: 06/09/1995
Mai usare mani o dita per cercare perdite. Il fluido sotto pressione può iniettarsi sotto la pelle causando estremo pericolo, serie infezioni - cancrena - e amputazioni.
Tubo di alimentazione olio di un dispositivo per innalzare la pressione e testare la tenuta in un circuito, pressione di prova 400 bar … • L’operatore stava tarando la valvola di massima con una mano appoggiata al tubo quando nel tubo si aperta una cricca. • Un fine getto di olio del diametro di circa un millimetro è penetrato nella mano dell’operatore, sollevando la pelle attorno al forellino di ingresso. • L’entrata dell’olio è stata avvertita come una puntura di ape nel palmo della mano. • Nessun dolore…
Trasportato al Pronto Soccorso Ospedaliero • Il dolore si fà sentire e viene praticata un’endovenosa antidolorifica • In chirurgia, dopo circa 5 ore dall’incidente, iniziano a rimuovere/pulire l’olio • Il dolore diventa più intenso. • La mano viene anestetizzata localmente, cercando di pulire ove possibile l’olio con delle incisioni cutanee • Seconda operazione il giorno dopo
La pelle volge al necrotico sul mignolo • Gonfiore rilevante che causa pressione sui nervi. • Il tunnel Carpale viene aperto per alleviare la pressione. • Apertura del lato della mano devastata dall’olio. • Terza operazione al quinto giorno di ricovero • Vengono tolti ancora brandelli di carne e cominciati degli innesti cutanei. • Gli antidolorifici cominciano a fare effetto.
14 giorni di ospedale • Fisioterapia settimanale • 3 mesi dopo, quarta operazione per liberare il mignolo incurvato verso il palmo. • 9 mesi dopo, quinta operazione. • 6 mesi di assenza dal lavoro • 3 innesti cutanei con cicatrici evidenti • 2 anni di fisioterapia
Lavorare con fluidi oleodinamici • Evitare prolungate inalazioni dei fumi o vapori dei fluidi. • Evitare prolungati e ripetuti contatti della pelle con i fluidi. • Usare guanti chimicamente resistenti, protezioni oculari antischizzo e grembiuli di protezione. • Temperature alte di manipolazione possono causare il rilascio di vapori tossici pericolosi se inalati. • Prima di manipolare fluidi oleodinamici, conoscere l’esatta locazione della più vicina doccia di emergenza e/o stazione di lavaggio oculare.
Lavare immediatamente la pelle venuta a contatto con i fluidi e i dispositivi di protezione. Rimuovere gli indumenti contaminati che vanno eliminati o riusati previo opportuno lavaggio specifico.. • Dopo il contatto con fluidi oleodinamici (e specialmente prima di pause di lavoro o di pranzo e alla fine dei turni) pulire sempre la pelle con detergenti appositi e poi sciaquarsi per almeno un minuto con acqua e sapone.
Lavorare con i sistemi oleodinamici • Mai iniziare lavori sui sistemi oleodinamici se non siete completamente addestrati. • Mai iniziore lavori sui sistemi oleodinamici senza la Valutazione del Rischio.. • Esaminare attentamente tutta la manualistica relativa agli equipaggiamenti oggetto dell’intervento. Se ci sono dubbi od incomprensioni interpellate altre persone. • Esaminare i Material Safety Data Sheets (MSDS) per tutti i fluidi oleodinamici usati. • Mantenere pulite tutte le aree di intervento, specialmente per evitare rischi di scivolamento. • Usare sempre i dispositivi di protezione individuale (DPI).
• Bloccare in sicurezza o portare a terra tutti le parti di macchina che possono muoversi, ruotare o cadere. • Usare sempre apparecchiature di test per alta pressione fino a che il sistema non sia stato riparato. L’uso di manometri, flessibili, ecc., progettati per basse pressioni possono esplodere o rovinarsi. Iniziate i controlli sempre con manometri per alta pressione per poi passare a quelli più adatti. (Un buon sistema è quello di usare equipaggiamenti per pressioni doppie rispetto a quelle che vi aspettate. Esempio: per un sistema a 200 bar usate equipaggiamenti di 400 bar.) • Scaricare tutte le pressioni del sistema prima di qualsiasi intervento. • NON USARE MAI MANI O DITA per cercare perdite, usate pezzi di cartone od assicelle di legno
• Usare SEMPRE occhiali di sicurezza. • Usare estrema cautela quando si sconnettono linee oleodinamiche sia rigide che flessibili. • Pulire subito le eventuali perdite di fluido per evitare pericoli di scivolamento, caduta o perdita della presa del componente. • Non intervenite mai sotto gli equipaggiamenti o macchine sostenute da attuatori oleodinamici se non preventivamente bloccate da sistemi meccanici sicuri. • EVITATE SURRISCALDAMENTI IN PROSSIMITA’ DI LINEE PRESSURIZZATE.
Manutenzione oleodinamica Tutti i flessibili oleodinamici, le tubazioni pressurizzate e le relative raccorderie devono essere periodicamente ispezionate. Ogni deterioramento deve essere attentamente esaminato e valutato come rischio potenziale di pericolo.
Condizioni tali da consigliare la sostituzione immediata o preventiva di un componente: a. Qualsiasi evidenza di perdite sulla superfice dei tubi flessibili o sulle giunzioni di aggraffatura dei raccordi; b. Qualsiasi surriscaldamento o anomalo rigonfiamento della protezione esterna del tubo flessibile; c. Qualsiasi perdita su raccordi filettati o flangiati che non sia stata eliminata con normali serraggi o con le normali procedure consigliate dal costruttore.
e/o d. Evidenza di eccessiva abrasione o sfregamento esterno della superfice di tubi flessibili o tubazioni rigide.
QUINDI I pericoli relativi ad interventi su sistemi oleodinamici non sono solo quelli derivanti da iniezioni ad alta pressione, ma anche quelli relativi a scottature, fiamme, esplosioni, schiacciamenti, cadute e scivolamenti. A questi rischi sono esposti anche i non addetti ai lavori quali manovratori di macchine mobili a comando oleodinamico, saldatori, tubisti, operatori di macchine utensili, personale di produzione, visitatori, e qualsiasi altra persona che si trovi nell’area di operazione di macchine che usano sistemi oleodinamici.
VALUTAZIONE DEL RISCHIO Qualsiasi intervento manutentivo su sistemi oleodinamici deve essere preventivamente esaminato visivamente e valutati i rischi conseguenti. Specialmente se l’intervento ha carattere d’urgenza per mancata produzione. • La presenza di un sistema oleodinamico è un rischio • La presenza di tubi flessibili pressurizzati sono un rischio
Ricordi? Step 1: Esamina i rischi Step 2: Decidi chi potrebbe essere coinvolto e come. Step 3: Valuta i rischi e decidi se le precauzioni adottate sono adeguate o se devono essere potenziate. Step 4: Prendi nota delle conclusioni. Step 5: Riesamina le tue valutazioni e modificale se necessario HSE, “5 Steps to Risk Assessment”, INDG 163
Inadeguate competenze, non inadeguati operatori, sono le cause principali di molti incidenti associati all’oleodinamica. • Non ci sono strumenti più efficaci per aumentare le competenze se non quelli relativi all’addestramento e alla preparazione (training).
Assicurarsi che solo operatori addestrati o persone autorizzate eseguano interventi di manutenzione, riparazione o ricerca guasti. • Favorire le discussioni nelle riunioni dei comitati di sicurezza e gestione sulla necessità di opportuni addestramenti che possano prevenire questo tipo di incidenti per il personale che lavora a contatto di sistemi oleodinamici pressurizzati.
Formare il personale sulle competenze oleodinamiche • Formare il personale - non sulla teoria dell’oleodinamica - ma sui rischi dell’oleodinamica Per ulteriori approfondimenti visitate il sito www.dennismac.co.uk/hands e/o visionate il DVD “The Lethal Strike” del FPSI (Fluid Power Safety Institute)
Consapevolezza della sicurezza in oleodinamica Grazie per l’attenzione Luigi Totis Fluidtech dpt., Danieli & C. S. p. A. Dennis Mac HandS UK Health & Safety Resources