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Miriam Battistella, Clara Fabris, Federico Felicetta, Francesca Roso. La moda nell’antica Roma.
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Miriam Battistella, Clara Fabris, Federico Felicetta, Francesca Roso La moda nell’antica Roma
L’estetica nella Roma antica diventò un aspetto molto importante soprattutto dopo la conquista di popoli fini ed eleganti come greci ed egiziani, ai quali imitarono, oltre alla cultura, anche vari modi di vestire e di imbellettarsi. introduzione
Abbigliamento • Trucco • Capigliatura e accessori • Calzature Indice
Nell'abbigliamento dell'antica Roma venivano distinti due generi di indumenti: gli indumenta, che si portavano di giorno e di notte, e gli amictus, che venivano indossati solo di giorno. Durante l'età imperiale i romani erano soliti indossare due tuniche: una intima (chiamata subucula) e un'altra esterna (chiamata exterior). Abbigliamento
I tessuti più usati per l'abbigliamento furono inizialmente: • la lana • il lino Con l'età imperiale, i ricchi cominciarono ad acquistare tessuti di cotone e di seta, entrambi costosissimi perché arrivano rispettivamente dall’India e dalla Cina. Nelle regioni più fredde si usavano anche pellicce e cappelli di feltro. ABBIGLIAMENTO
Solo chi godeva della cittadinanza romana aveva il diritto di indossare la toga e l'autorità doveva vigilare che gli stranieri non la indossassero. Chi, per esempio, veniva condannato all'esilio perdeva lo ius togae. Di solito in occasione della solennità religiosa della festa di Bacco del 17 marzo nelle famiglie romane più in vista si celebrava il passaggio alla maggiore età del giovanetto tra i 15 e i 17 anni, che smettendo d'indossare la toga praetexta (indossata anche da funzionari e sacerdoti), orlata da un nastro purpureo, acquisiva il diritto di vestire la bianca toga virilis, entrando così a far parte della comunità dei cittadini romani. ABBIGLIAMENTO
Pur rimanendo l'abito formale per eccellenza, ben presto i Romani preferirono l'uso del più pratico pallium. I cittadini comuni indossavano la toga solo durante le feste religiose, le cerimonie pubbliche e i funerali. Essa era invece il segno distintivo dei senatori. ABBIGLIAMENTO
Le donne avevano un abbigliamento molto simile a quello degli uomini, con l’aggiunta di una fascia per il seno chiamata strophium e la tunica, che era più lunga, e poteva arrivare fino ai talloni. ABBIGLIAMENTO
Le schiave addette erano chiamate cosmeticae • I trucchi erano conservati in una specie di Beautycase di legno • Le donne più agiate si potevano permettere di comprarli in botteghe, le più povere li ottenevano dalla natura • Molti dei cosmetici utilizzati erano nocivi per la pelle o le zone di viso trattate. Trucco
VOLTO • Crema idratante • come base viene usato un fondotinta ottenuto da ingredienti naturali • mascara (fatto con cenere di insetti quali formiche) sulle ciglia • sopracciglia allungate • occhi contornati con una specie di kohl • ombretti di colori diversi, che variavano a seconda delle mode • rossetti ottenuti dal minio (ossido di piombo molto nocivo).
CORPO • ceretta (con mistura a base di olio, • pece e resine) • bagno con oli profumati, o latte e petali di fiori per ammorbidire la pelle • creme idratanti • profumi molto costosi, venduti in vere e proprie profumerie.
Era molto comune il problema delle calvizie per questo si usavano vari rimedi: • Laudano e mirra • Soda + infuso di vino, zafferano, pepe, aceto, laserpizio e sterco di topo • Pomate colorate • Parrucche e toupet capigliature e ACCESSORI
Le ancelle, dette ornatrix, si occupavano dei capelli delle padrone • All’inizio dell’età imperiale: capelli tirati all’indietro o si usava la pettinatura a melone • Si passò poi all’uso di un ferro rovente (calamistrum) per arricciare i capelli Capelli delle donne
Dal II secolo d.C. si ritornò ad usare nastri, diademi e spilloni cavi all’interno, da poter così contenere perfino veleno • Le parrucche erano confezionate con capelli veri e provenivano dall’India e quelle bionde dal nord Europa
tinture Per capelli molto neri: • si usavano minerali derivati dall’antimonio mescolati a grassi animali • cenere d’assenzio mista a olio di rosa • Infusi di foglie di cipresso inzuppate nell’aceto Per capelli rosso tiziano: • foglie della pianta Lawsoniainermis Per il biondo: • Grasso di capra e cenere di faggio
Orecchini (inaures) • Spicchio di sfera, uno dei pochi che non deriva da influssi ellenistici • I più alla moda erano con pendenti di perle • Orecchini «a grappolo»
collane • Con pietre di colore turchese • Collana con catene di maglia accostate • Girocollo in oro con pendente
anelli • Con gemma corniola • Verga liscia che si allarga verso il castone • A corpo di serpente • Con funzione di sigillo
bracciali Periscelides Tondo e cavo Spire di serpente Con calotte ovoidali
Nella Roma antica esistevano varie tipi di calzature: • I socci: un tipo di ciabattine molto semplice fatte con suola e pelle che i romani in casa usavano in casa. Questo tipo di scarpa era utilizzato anche dagli attori del teatro. • La sculponea: un tipo di zoccoli con la suola realizzata in sughero o in legno. Alcuni erano snodati al centro della pianta, con una cerniera, per agevolare l'articolazione del piede. Questo tipo di calzatura era usata dai contadini e dagli schiavi. CALZATURE
La caliga: è un sandalo militare molto robusto, con suola molto spessa munita di grossi chiodi alla base. Occorre ricordare che i soldati romani erano sottoposti a lunghe marce giornaliere, che facilitavano il logoramento delle scarpe. CALZATURE
I sandali (solae o sandalia): erano tenuti fermi ai piedi mediante striscioline di cuoio che partivano direttamente dalla suola e che, infilandosi tra le dita, salivano sul collo del piede, mentre nella parte posteriore o sui fianchi queste strisce s'infilavano in anelli di cuoio che partivano dalla suola e proseguivano verso l'alto dove erano fermate alle altre strisce in un collare di cuoio che scendeva dalla caviglia. CALZATURE
Il pero: si tratta di un tipo rozzo di calzatura costituito da pelle non conciata e avvolta intorno al piede. Il pero era un tipo di scarpa utilizzata da gente povera. • I calcei: era la calzatura nazionale dei cittadini romani, e faceva parte dell'abbigliamento forense . Questo tipo di calzatura era di colore rosso per i patrizi e di colore nero per i senatori. CALZATURE
I materiali usati per la realizzazione di tutti questi tipi di calzature erano sostanzialmente: • cuoio conciato o meno, • pelli con o senza il pelo, • tessuti dai più comuni ai più fregiati, tipo la seta, il legno, il sughero e chiodi piccoli, robusti con testa pronunciata. CALZATURE: MATERIALI
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