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Rosario COLUCCIA

Rosario COLUCCIA. Progetto di italiano per il polo pugliese. Bari-Lecce, dicembre 2013-febbraio 2014. I LINCEI PER UNA NUOVA DIDATTICA NELLA SCUOLA: UNA RETE NAZIONALE. Prof. Lamberto Maffei , Presidente Coordinatori del progetto Prof . Francesco Bruni, Prof . Francesco Clementi,

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Rosario COLUCCIA

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Presentation Transcript


  1. Rosario COLUCCIA Progetto di italiano per il polo pugliese Bari-Lecce, dicembre 2013-febbraio 2014

  2. I LINCEI PER UNA NUOVA DIDATTICA NELLA SCUOLA: UNA RETE NAZIONALE • Prof. Lamberto Maffei, Presidente Coordinatori del progetto • Prof. Francesco Bruni, • Prof. Francesco Clementi, • Prof. Carlo Sbordone

  3. Poli della rete nazionale • Roma: Accademia dei Lincei, coordinamento naz., coordinatore prof. Giuseppe Macino • Milano: Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere, coordinatori prof. Gianpiero Sironi, prof. Francesco Clementi • Napoli: Accademia Pontaniana, coordinatore prof. Giancarlo Vecchio • PISA: Scuola Normale di Pisa, coordinatore prof.ssa Giuseppina Barsacchi • Venezia: Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, coordinatore prof. Gian Antonio Danieli A questi iniziali si sono aggiunti (o sono in via di attivazione): • BARI-LECCE: Università, coordinatore prof. Ferdinando Palmieri • BOLOGNA: Accademia delle Scienze, prof. Tommaso Ruggeri • PALERMO: Accademia di Scienze, Lettere e Arti,, coordinatore prof. Nicola Bonacasa • PERUGIA: Fondazione POST, coordinatore prof. Giuseppe Macino • Torino: Accademia delle Scienze di Torino, coordinatore prof. Aldo Fasolo

  4. Premesse Dal Rapporto Euridyce (novembre 2011), L’Educazione scientifica in Europa: politiche nazionali, pratica e ricerca, risulta che l’Italia al contrario di altri paesi non ha alcuna strategia nazionale innovativa per la promozione dell’educazione scientifica. Le principali indagini internazionali (PISA) dimostrano che gli alunni italiani che entrano nella scuole superiori hanno in Matematica e nelle Scienze una conoscenza non in linea con la dimensione europea. I rapporti OCSE-PISA sottolineano inoltre la necessità di migliorare l’educazionelinguisticaintesa come capacità di comprensione di un testo, sia letterario che scientifico e di elaborazione di un testo logico-argomentativo.

  5. La qualità dell’educazione scientifica è considerata elemento strategico per la crescita di una nazione, come suggeriscono i recenti documenti europei sull’istruzione. Presupposto di questo lavoro è una conoscenza adeguata e non settoriale della lingua italiana, obiettivo da perseguire di per sè e premessa per un accostamento proficuo alla scienza come a ogni altro sapere. Un'articolazione del programma si occupa perciò di promuovere una conoscenza evoluta dell'Italiano: in sostanza, saper usare (e comprendere) l’italiano nella complessità delle sue manifestazioni. Lingua italiana, scuola, sviluppo, Accademia della Crusca, Accademia dei Lincei, Associazione per la Storia della Lingua Italiana.

  6. Italiano scritto e italiano argomentativo. Conoscenza adeguata della lingua nazionale: ragion d'essere primaria della scuola. Ampliare l'uso, passivo (ascolto e lettura) e attivo (parlato e scritto) della lingua, con particolare ma non esclusivo riferimento alla lingua scritta. Competenza linguistica. Insegnare la dimensione colta della lingua, integrando l'italiano parlato e gli stili comunicativi della rete (e dei telefonini) ampiamente noti agli allievi. Insegnare a capire e produrre un periodare sintatticamente diverso dalla lingua parlata. Competenza testuale. Stimolare l'interesse intellettuale ed emotivo dei giovani proponendo scritture che veicolino significati. Scritture letterarie, e articoli o saggi scientifici sui problemi più rilevanti della storia naturale e umana Comprendere pienamente un testo di queste tipologie: requisito minimo per l'istruzione superiore ed essenziale per la comprensione del ragionamento scientifico.

  7. Tipologia di testi: narrativi, descrittivi, espositivi, regolativi, argomentativi. (tipologia di Egon Werlich, A text grammar of English, Heidelberg, Quelle & Meyer, 1976 [19822 ]) «I testi argomentativi sono usati per convincere (senza comandare) ad accettare ed eventualmente fare propria un’opinione o una posizione».

  8. F. Sabatini, Rigidità-esplicitezza” vs “elasticità-implicitezza”: possibili parametri massimi per una tipologia dei testi [1999], in ID., L’italiano nel mondo moderno. Saggi scelti dal 1968 al 2009, a cura di V. Coletti, R. Coluccia, P. D’Achille, N. De Blasi, D. Proietti. Bibliografia degli scritti a cura di R. Cimaglia, tomi I-III Napoli, Liguori Editore, 2001: II 183-216. • testi molto vincolanti scientifici, normativi, tecnico-operativi B) testi mediamente vincolanti espositivi, informativi C) testi poco vincolanti d’arte (“letterari”)

  9. Organizzazione del polo pugliese(R. Coluccia – P. Guaragnella) Sedi: Bari e Lecce. 5 incontri a Bari e 5 a Lecce, preceduti in entrambi i casi da una presentazione generale del progetto. Organizzazione degli incontri 1 ora di lezione introduttiva, 2 ore di laboratorio. Nomi dei docenti e contenuti. 1. «Scrivere»: lezione Coluccia/Maggio, laboratorio Maggio; 2. «Leggere»: lezione Coluccia/Tempesta, laboratorio Tempesta; 3. «Italiano letterario»: lezione Guaragnella, laboratorio Vitelli / Scianatico; 4. «Vocabolari»: lezione Aprile/Coluccia, laboratorio Aprile; 5. «Riflessioni linguistiche»: lezione Coluccia/DeMasi, laboratorio De Masi

  10. Numero massimo di professori frequentanti per ogni incontro: 25 [in realtà: Bari 33; Lecce 30). • Diverse le sedi di provenienza, diversa la natura delle scuole coinvolte (classico, scientifico, magistrale, tecnico commerciale, tecnico industriale, alberghiero, superiore). • Problema di equilibrio • Sedi di attività: Bari aule del dip di Lingue, Letteratura e Arte, II piano ex facoltà di Lingue, via Garruba6\b (aula 8); Lecce, Edificio “Codacci Pisanelli”, piazza A Rizzo, sala “Ferrari”, I° piano.

  11. Calendario. • Bari: «Scrivere» (12 dicembre 2013), «Leggere» (4 febbraio 2014), «Italiano letterario» (11 febbraio 2014), «Vocabolari» (18 febbraio 2014), «Riflessioni linguistiche» (25 febbraio 2014) • Lecce: « Scrivere » (19 dicembre 2013), «Leggere» (5 febbraio 2014), «Italiano letterario» (12 febbraio 2014), «Vocabolari» (19 febbraio 2014), «Riflessioni linguistiche»(26 febbraio 2014).

  12. The Programme for International Student Assessment (PISA) is a worldwide study by the Organisation for Economic Co-operation and Development (OECD) in member and non-member nations of 15-year-old school pupils' scholastic performance on mathematics, science, and reading. It was first performed in 2000 and then repeated every three years. 470,000 15-year-old students representing 65 nations and territories participated in PISA 2009.

  13. 1. Shangai, China • 2. Hong Kong, China • 3. Singapore • 4. Japan • 5. South Corea • 6. Finland • 7. Taiwan • 8. Canada • 9. Ireland • 10. Poland • …….. • ……..

  14. 19. Germany 20. Vietnam 21. France 22. Norway 23. United Kingdom 24. United States 25. Denmark 26. Czech Republic 27. Austria 28. Italy 29. Latvia 30. Luxemburg 31. Portugal

  15. … … 61. Indonesia 62. Albania 63. Kazakhistan 64. Qatar 65. Perù

  16. La nuova tornata del 'Programme for International Student Assessment' (Pisa), svolta in ambito Ocse nel 2012, riaccende i riflettori sulle falle nella preparazione scolastica degli adolescenti italiani, ma mette in luce anche i progressi fatti, oltre ad evidenziare statisticamente alcune realtà della vita scolastica italiana. L’Italia si situa attorno a metà classifica, al 32esimo posto su 65 Paesi (considerando insieme i tre campi) I liceali italiani migliorano, ma le loro competenze di matematica, lettura e scienze restano inferiori alla media dei coetanei negli altri Paesi industrializzati, per non parlare dei quindicenni asiatici che surclassano tutti, soprattutto nell’ambito scientifico.

  17. Tra i dati più eclatanti del rapporto vi è il netto divario nei risultati ottenuti dagli studenti delle diverse le regioni italiane. Eccellenze al nord est e prestazioni più scarse al sud si registrano nei campi della matematica, delle scienze e della lettura. Per quanto riguarda le competenze nella lettura il Veneto è al 13mo posto, seguito subito da Trento. La Sicilia occupa una posizione molto più bassa e viene dopo la Repubblica Slovacca.

  18. Sensibile il divario tra i sessi: i ragazzi fanno meglio delle ragazze di 18 punti contro un divario medio Ocse di 11 punti. Mentre i Paesi con i risultati migliori tendono a distribuire le risorse in modo più equo tra le scuole in funzione del contesto di partenza (puntando al riequilibrio), in Italia avviene il contrario: le scuole che hanno gli studenti piu’ svantaggiati ricevono meno risorse di quelle che hanno gli studenti più fortunati socio-economicamente. Secondo i calcoli dell’Ocse il 51% della variazione deriva proprio dalla scuola frequentata.

  19. CARROZZA - ‘’Non possiamo trascurare il fatto che l’Italia registri risultati inferiori alla media Ocse, tuttavia l’indagine rivela che siamo uno dei paesi che ha registrato i maggiori progressi in matematica e scienze e questo deve essere da stimolo per continuare a lavorare per migliorare le performance dei nostri studenti’’. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, commentando i risultati dell’indagine Ocse Pisa sulle competenze degli studenti quindicenni. E l’italiano? Molto si può fare.

  20. sentenze fallite: «la pratica della scrittura è in regresso»; « la scrittura è morta». • nuovi strumenti della comunicazione scritta (e atteggiamento da tenere) • presenza della scrittura nella scuola e nell’università.

  21. Totò, Peppino e la Malafemmina, film del 1956 (Camillo Mastrocinque). la lettera: «ma 700 000 lira; noi ci fanno specie che questanno c'è stato una grande moria delle vacche come voi ben sapete.: [punto, due punti. Abundantis in abundantis] questa moneta servono a che voi vi coninsolate dai dispiacere che avreta perché [è aggettivo qualificativo no?] dovete lasciare nostro nipote che gli zii che siamo noi medesimo di persona vi mandano questo perché il giovanotto è studente che studia che si deve prendere una laura che deve tenere la testa al solito posto cioè sul collo.;.; [punto; punto e virgola] Salutandovi indistintamente I fratelli Caponi (che siamo noi) » [e Peppino suda, asciugandosi il sudore copioso]

  22. Miseria e nobiltà (con Totò, di Mario Mattioli, del 1954, tratto dall’omonima opera teatrale di Eduardo Scarpetta del 1888) «Nun tengo nemmeno li sordi pe pagà lu scrivano che sta scrivendo». Livelli di analfabetismo di pochi decenni addietro. Specchio: le trasmissioni televisive. «Non è mai troppo tardi» che, dal 1959 al 1968, ha insegnato a scrivere e a leggere a - si stima - almeno un milione di italiani. Un signore alto e garbato così bravo a disegnare coi gessetti alla lavagna «Parlare, leggere, scrivere», trasmissione sulle vicende della lingua italiana raccontate da Tullio De Mauro, Umberto Eco, Piero Nelli, del 1973, con grande attenzione prestata alle vicende della lingua italiana, al suo divenire storico, al rapporto con i dialetti.

  23. «Parola mia»,gioco televisivo sulla lingua italiana condotto da Luciano Rispoli (1985-88, Anna Carlucci; 2002-3, Chiara Gamberale) e arbitrato da Gian Luigi Beccaria, tre rubriche: Conoscere l'italiano, Usare l'italiano, Amare l'italiano. In questo programma “si gioca” con la lingua italiana, ogni pomeriggio inoltrato, per cinque giorni la settimana. Uno dei migliori quiz culturali prodotto dalla Rai, immagine di una televisione intelligente e garbata, dove i veri protagonisti sono sintassi, grammatica, neologismi, figure retoriche, parole difficili. Gian Luigi Beccaria. I concorrenti devono cimentarsi in scrittura di brevi testi su un tema dato, realizzazione di slogan, risposte a quesiti sulla provenienza di alcuni termini italiani o sul loro significato. Il premio finale non consiste in soldi ma esclusivamente in libri, assegnati al concorrente che redige il miglior testo, valutato da Beccaria.

  24. «Mattina in famiglia», dal 2008-2009, con Tiberio Timperi e conduttrici varie (RAI1 la domenica mattina). Francesco Sabatini con Pronto soccorso linguistico risponde alle curiosità e risolve i dubbi degli ascoltatori sulla lingua italiana: parola misteriosa lenire, pudico, infingardo; dubbi: si può dire lui apparse ; il plurale di buio (agg. e sost.); confusione di apostrofo e accento nello scritto; il significato del verbo rimettere nel Padre nostro ecc. Si discute di: «come voi saprete» (invece di «come voi sapete»), futuro epistemico»; pronunzia bipartisan o baipartizän; grafia giungla, non jungla, che impropriamente assume la j- dell’inglese; significato del dantesco «sanza infamia e sanza lodo». Le trasmissioni, nella loro diversa impostazione, riflettono il mutare delle condizioni linguistiche italiane

  25. Metodologie didattiche utilizzate per le lezioni e i laboratori Lezioni introduttive Verifica preventiva per sondare i diversi approcci didattici relativi alle tematiche Scaletta dei contenuti da presentare e Trattazione vera e propria Laboratori Lavori di gruppo oppure discussioni guidate in plenum. Esempi di possibili percorsi didattici

  26. Modalità di verifica dei risultati raggiunti nelle classi • Modalità di raccolta dei prodotti realizzati dalle scuole • Verifica collettiva finale • Diffusione dei risultati

  27. Scheda a: scrivere e argomentare. Lezione: - presentare la nozione di testo, sollecitando l’attenzione per i processi di scrittura e di riscrittura; illustrare gli elementi dell’argomentazione, i diversi modi dell’argomentare e alcuni schemi logici di ragionamento. - richiamare, attraverso esempi, i concetti di coerenza (tematica, logica, semantica e stilistica) e coesione (connettivi, foricità, segni d’interpunzione), l’importanza della gerarchia delle informazioni, della paragrafazione e della gestione della superficie scrittoria, con qualche cenno alla videoscrittura e agli ipertesti. I processi saranno presentati in chiave didattica, suggerendo attività di scrittura guidata e di riscrittura, modalità di correzione dei testi scritti dagli studenti, strategie per l’autocorrezione.

  28. Laboratorio articolato in fasi: • lettura e commento di brevi testi argomentativi (tratti da giornali, riviste o enciclopedie), con attenzione per l’organizzazione testuale, i connettivi, ecc. e con la possibilità di accennare in questa fase a tipologie e tipi testuali; • elaborazione di consegne per la produzione di testi argomentativi; • nell’incontro successivo, discussione delle consegne con scelta di una o due per le quali elaborare uno schema di ragionamento.

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