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Porta di San Zeno. Le formelle. Si compone di due battenti in legno di abete, ognuno dei quali è decorato da ventiquattro formelle quadrate disposte in otto file di tre elementi ciascuna.
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Porta di San Zeno
Le formelle • Si compone di due battenti in legno di abete, ognuno dei quali è decorato da ventiquattro formelle quadrate disposte in otto file di tre elementi ciascuna. • Esse rappresentano storie tratte dall’Antico, da Nuovo Testamento e dalla vita di San Zeno. Sono in corrispondenza a dei montanti interni cioè due protomi che hanno la funzione di reggere degli anelli usati per aprire e chiudere i battenti. • L’insieme viene completato da una serie di formelle minori: • Sette rettangolari a colonnette grigliate. • Sette rettangolari rappresentanti cinque santi e due figure entro archetti a tutto sesto. • Diciassette quadrate con raffigurazioni di re e altri soggetti allegorici.
Alcuni elementi decorativi sono ancorati al legno da chiodi di ferro e per coprire l’irregolarità dei bordi delle formelle sono stati aggiunti dei coprigiunti realizzati in nove diverse fogge. La maggior parte di essi è in ottone, fissati da borchie in corrispondenza di ogni incrocio angolare. La datazione della creazione di questi elementi decorativi non è ancora del tutto certa. * Inizialmente viene attribuita a tre Maestri anonimi tra l’undicesimo e il dodicesimo secolo. * Oggi si fa risalire intorno al 1138.
Porta di San Ranieri Bonanno Pisano costruì questa porta reale per il Duomo di Pisa, nel 1180, ma sfortunatamente un incendio nel 1595 devastò l’edificio.
La struttura Si tratta di due ante di bronzo recanti la raffigurazione di un complesso ciclo cristologico, con scene della vita di Cristo e della Vergine, con aggiunta di scene dei profeti. Ciascun battente si compone di dieci formelle rettangolari a sviluppo verticale disposte su cinque file orizzontali. Al piede e sulle sommità, invece, le formelle si dilatano orizzontalmente.
Le formelle • Le singole formelle sono incastrate in una cornice bronzea, liscia e squadrata, senza segni di discontinuità. • I chiodi che le fissano sono nascosti da borchie a rosetta, disposte in corrispondenza dei vertici. • Il cordone di bronzo incornicia ogni singola immagine.