1 / 46

LA RICERCA DELLE SOSTANZE INIBENTI NEL LATTE OVINO

LA RICERCA DELLE SOSTANZE INIBENTI NEL LATTE OVINO. GLI ANTIBIOTICI SONO COMPOSTI CAPACI DI UCCIDERE O INIBIRE LA CRESCITA DI AGENTI PATOGENI SONO PRODOTTI DA BATTERI E FUNGHI PER LIMITARE O IMPEDIRE LA CRESCITA DI ALTRI MICRORGANISMI. LA CLASSIFICAZIONE SI BASA PRINCIPALMENTE SUL

jalia
Download Presentation

LA RICERCA DELLE SOSTANZE INIBENTI NEL LATTE OVINO

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. LA RICERCA DELLE SOSTANZE INIBENTI NEL LATTE OVINO

  2. GLI ANTIBIOTICI SONO COMPOSTI CAPACI DI UCCIDERE O INIBIRE LA CRESCITA DI AGENTI PATOGENI SONO PRODOTTI DA BATTERI E FUNGHI PER LIMITARE O IMPEDIRE LA CRESCITA DI ALTRI MICRORGANISMI

  3. LA CLASSIFICAZIONE SI BASA PRINCIPALMENTE SUL • MECCANISMO D’AZIONE • CONTRO L’AGENTE PATOGENO • ALCUNI ANTIBIOTICI ATTACCANO LA PARETE CELLULARE BATTERICA, • ALTRI ROMPONO LA MEMBRANA CELLULARE • LA MAGGIOR PARTE DI ESSI INIBISCE LA SINTESI DEGLI ACIDI NUCLEICI E DELLE PROTEINE, MOLECOLE ESSENZIALI PER LA VITA DEGLI ORGANISMI.

  4. GLI ANTIBIOTICI POSSONO ESSERE ANCHE CLASSIFICATI IN BASE ALLA • STRUTTURA CHIMICA • SI POSSONO ALLORA DISTINGUERE: • RIFAMICINE • CLORAMFENICOLO • AMMINOGLICOSIDI • TETRACICLINE • MACROLIDI • BETA-LATTAMICI • SULFAMIDICI

  5. TETRACICLINE • ANTIBIOTICI BATTERIOSTATICI CHE INIBISCONO LA SINTESI PROTEICA DELLE CELLULE BATTERICHE • BETA LATTAMICI • AZIONE BATTERICIDA, DOVUTA ALLA CAPACITA’ DI INIBIRE LA FORMAZIONE DELLA PARETE CELLULARE BATTERICA

  6. L’IMPIEGO DI FARMACI AD ATTIVITA’ ANTIMICROBICA SU LARGA SCALA HA DETERMINATO E DETERMINA LA PRESENZA DI RESIDUI DI FARMACI NEGLI ALIMENTI.

  7. DIVERSE SONO LE CAUSE DELLA PRESENZA DEI RESIDUI NEGLI ALIMENTI E TRA LE PIU’ FREQUENTI SI POSSONO CITARE: • MANCATO RISPETTO DEI TEMPI DI SOSPENSIONE PREVISTI PER IL FARMACO • MANCATA O ERRONEA INDIVIDUAZIONE DEGLI ANIMALI TRATTATI • USI IMPROPRI DEL FARMACO ( ES.DOSAGGI TROPPO ELEVATI )‏

  8. GLI ANTIBIOTICI RAPPRESENTANO • RISCHIO PER LA SALUTE PUBBLICA • PROBLEMA TECNOLOGICO: INIBISCONO LE COLTURE DI STARTER IMPIEGATI NELLA PRODUZIONE DI LATTI FERMENTATI • PRESSIONE SELETTIVA IN GRADO DI SELEZIONARE CEPPI DI BATTERI ANTIBIOTICO - RESISTENTI NON PATOGENI PER GLI ANIMALI, MA POTENZIALI AGENTI TOSSINFETTIVI PER L’UOMO. ( DEPAUPERAMENTO DELLA FLORA MICROBICA INTESTINALE CHE FAVORISCE L’EVENTUALE ADESIONE DI BATTERI PATOGENI )‏

  9. LA CONSAPEVOLEZZA DEI POTENZIALI RISCHI PER LA SALUTE DEL CONSUMATORE HA INDOTTO I GOVERNI DEI VARI PAESI A INTRODURRE NELLE PROPRIE LEGISLAZIONI CONCENTRAZIONI MASSIME DI RESIDUI ( Reg. 2377/90/CE )‏ ( LMR= LIMITI MASSIMI DI RESIDUI ) TOLLERATE NEGLI ALIMENTI

  10. IL TERMINE LMR SI PUO’ DEFINIRE COME LA MASSIMA CONCENTRAZIONE DEL RESIDUO INDICE DERIVANTE DALL’USO DI MEDICINALI VETERINARI, ESPRESSO IN ppm(mg/Kg) O ppb (μg/kg)‏ LEGALMENTE TOLLERATO.

  11. IN PARTICOLARE LE TOLLERANZE AMMESSE PER LE SOSTANZE PIÙ LARGAMENTE IMPIEGATE IN MEDICINA VETERINARIA PER IL TRATTAMENTO DEGLI OVINI SONO : TETRACICLINE 100 ppb (μg/kg)‏ PENICILLINA G 4 ppb (μg/kg)‏

  12. OCCORRE SAPERE CHE I LIMITI MASSIMI RESIDUI SONO STABILITI E FISSATI PER ALIMENTI NON TRATTATI. SAREBBE PERCIO’ IMPORTANTE AVERE INFORMAZIONI SULL’INFLUENZA DI ALCUNI TRATTAMENTI ( ES. CALORE ) CHE SUBISCE L’ALIMENTO PRIMA DI ESSERE CONSUMATO E CHE POSSONO DETERMINARE UN CAMBIAMENTO NELLA STRUTTURA DELLE MOLECOLE AD ATTIVITA’ FARMACOLOGICA

  13. QUESTI TRATTAMENTI POSSONO RIDURRE, LASCIARE INVARIATA O PEGGIORARE LA PERICOLOSITA’ DELLE MOLECOLE ( ATTIVITA’ ALLERGENICA, TERATOGENA, MUTAGENA ).

  14. IN GENERALE SI PUÒ AFFERMARE CHE L’ATTIVITÀ ANTIMICROBICA TENDE AD DIMINUIRE DURANTE I PROCESSI DI PREPARAZIONE DEGLI ALIMENTI ANCHE SE ANCORA NON SI È IN GRADO DI ESCLUDERE LA POSSIBILE FORMAZIONE DI METABOLICI TOSSICI IN SEGUITO AI DIVERSI PROCESSI.

  15. AL GIORNO D’OGGI SI CONOSCONO E VENGONO NORMALMENTE IMPIEGATE DIVERSE METODICHE PER LA RICERCA DEI RESIDUI DI FARMACI AD AZIONE ANTIMICROBICA NEGLI ALIMENTI:

  16. METODI BASATI SU: • INIBIZIONE DELLA CRESCITA MICROBICA • TEST DEL RECETTORE MICROBICO • TEST ENZIMATICO-COLORIMETRICI • METODICHE CROMATOGRAFICHE • TEST IMMUNOCHIMICI

  17. ALCUNI TEST DANNO RISPOSTE DI TIPO QUALITATIVO, ALTRE QUANTITATIVO, ALTRE SEMIQUANTITATIVO.

  18. TEST QUALITATIVI: RICHIEDONO CHE SIA STABILITO UN VALORE SOGLIA PER CLASSIFICARE I CAMPIONI IN POSITIVI E NEGATIVI ( QUESTO VALORE DOVRÀ ESSERE DEFINITO TENENDO CONTO DEI LMR ).

  19. TEST QUANTITATIVI: È NECESSARIO TESTARE UN CAMPIONE E PARAGONARLO A VALORI DI RIFERIMENTO CERTIFICATI CON CUI COSTRUIRE UNA CURVA DI CALIBRAZIONE.

  20. TEST SEMIQUANTITATIVI: SONO SIMILI A QUELLI QUANTITATIVI MA LE RISPOSTE NON SONO ESPRESSE COME PRECISI VALORI DI CONCENTRAZIONE MA COME RANGE DI CONCENTRAZIONE ( AD ES. CAMPIONI NEGATIVI, DEBOLMENTE POSITIVI, POSITIVI , MOLTO POSITIVI )‏

  21. LA DIVERSITA’ DELLE METODICHE PUO’ ESSERE SFRUTTATA IMPIEGANDO I DIVERSI TEST IN RAPPORTO ALLE DIVERSE ESIGENZE

  22. UNA METODICA CHE PERMETTE DI SAGGIARE UN GRANDE NUMERO DI CAMPIONI, DANDO UN BASSO NUMERO DI FALSI NEGATIVI E UN ACCETTABILE NUMERO DI FALSI POSITIVI POTREBBE ESSERE IL TEST DI INIBIZIONE DELLA CRESCITA MICROBICA.

  23. UNA METODICA IN GRADO DI SVELARE IL TIPO DI RESIDUO POTREBBE ESSERE IL TEST IMMUNOENZIMATICO O RECETTORIALE

  24. PER LA CONFERMA DELLA POSITIVITA’ E LA QUANTIFICAZIONE DEL RESIDUO OCCORREREBBE UTILIZZARE METODI QUANTITATIVI TECNICHE CROMATOGRAFICHE ASSOCIATE ALLA SPETTROMETRIA DI MASSA PER UNA CONFERMA DI CERTEZZA (EU 93/256 “Methods based only on chromatographic analysis without the use of molecular spectometric detection are not suitable for use as confirmatory methods”)

  25. CONCENTREREMO LA NOSTRA ATTENZIONE SU QUELLI PIU’ FREQUENTEMENTE UTILIZZATI IN AMBITO VETERINARIO E IN PARTICOLAR MODO NEGLI OVINI

  26. ALLO SCOPO DI COMPARARE LA PERFORMANCE DI DUE DIVERSI TEST PRESENTI SUL MERCATO E DI DETERMINARE LA SENSIBILITÀ DEI DUE TEST ( TEST 1 E TEST 2 ) AI PRINCIPALI PRINCIPI ATTIVI ( PENICILLINA E TETRACICLINA ), IL LABORATORIO ANALISI LATTE DELL’ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI DELLA SARDEGNA HA CONDOTTO NEL 2003 UNO STUDIO DI VALIDAZIONE IN LATTE DI PECORA .

  27. LO STUDIO ERA RIFERITO A 1165 CAMPIONI DI LATTE OVINO DELLA RACCOLTA DI ROUTINE NEL PERIODO LUGLIO- AGOSTO 2003. LA TOTALITÀ DEI CAMPIONI È STATA ANALIZZATA CON DUE DIVERSI TEST ENTRAMBI BASATI SULL’INIBIZIONE DELLA CRESCITA MICROBICA, ED È STATA ESEGUITA SIA UNA LETTURA VISIVA CHE UNA SPETTROFOTOMETRICA

  28. SONO STATI PRESI IN CONSIDERAZIONE SIA I RISULTATI POSITIVI E NEGATIVI CHE QUELLI DUBBI O INTERMEDI

  29. COMPARAZIONE DELLE PERFORMANCE IN ROUTINE: SI È REGISTRATO UN 100% DI COINCIDENZA TRA I DUE TEST SUI CAMPIONI POSITIVI, CI SONO STATI 5 CASI CON RISULTATI DISCORDANTI (+- vs. -) lo 0,4%

  30. ALLO SCOPO DI DETERMINARE LA SENSIBILITÀ AI DIVERSI ANTIBIOTICI SONO STATI ADULTERATI DEI CAMPIONI DI LATTE CON 7 CONCENTRAZIONI DI PRINCIPI ATTIVI E SONO STATI ANALIZZATI IN DOPPIO CON I DUE TEST I CAMPIONI DI LATTE PROVENIVANO DA PECORE DI RAZZA SARDA DELL'AZIENDA SPERIMENTALE DELL'IZCS DI BONASSAI COMPLESSIVAMENTE 20 CAMPIONI 10 DELLA MUNGITURA DELLA MATTINA E 10 DELLA SERA

  31. CONCENTRAZIONE DI ANTIBIOTICO NEI CAMPIONI CONTAMINATI

  32. IL TEST 1 È RISULTATO PIÙ SENSIBILE DEL TEST 2 NELLA RILEVAZIONE DELLA TETRACICLINA SIA SUI CAMPIONI POSITIVI CHE SU QUELLI “ NON NEGATIVI”.

  33. SENSIBILITÀ IN PPB SU LATTE OVINO TEST 1 POSITIVI TEST 1 NON NEGATIVI TEST 2 POSITIVI TEST 2 NON NEGATIVI PENICILLINA 2,97 2,48 2,97 2,50 TETRACICLINA 650 483 > 800 725

  34. DETECTION LIMITS OF ANTIMICROBIALS IN EWE MILK BY DELVOTEST PHOTOMETRIC MEASUREMENTS( J. DAIRY SC. 2003 )SENSIBILITÀIN PPB SU LATTE OVINO

  35. DAGLI STUDI DI SENSIBILITÀ È EMERSO UN DATO IMPORTANTE PER ALTRO GIÀ NOTO DA STUDI EFFETTUATI PRECEDENTEMENTE SUL LATTE BOVINO (M.BENEDETTI, G.VARISCO, G.BOLZONI: VALUTAZIONE DEI LIMITI DI SENSIBILITÀ METODO MICROBIOLOGICO PER LA DETERMINAZIONE DELLE SOSTANZE INIBENTI NEL LATTE ) OGGI CON L’INTRODUZIONE DI SISTEMI AUTOMATICI DI INCUBAZIONE E LETTURA E’ POSSIBILE MIGLIORARE LA SENSIBILITA’ DEL METODO SENZA MODIFICHE DEL KIT DI PARTENZA. (DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE LAVORO SU LATTE DI PECORA E CAPRA –AGRIS SARDEGNA)

  36. MENTRE LA SENSIBILITÀ ALLA PENICILLINA DEI TEST DI SCREENING E DEI TEST BASATI SU SAGGIO ENZIMATICO RECETTORE SPECIFICO ( ES. SNAP ) È AL DI SOTTO DEI LMR, LA SENSIBILITÀ DEI TEST DI SCREENING BASATI SULL’INIBIZIONE DELLA CRESCITA MICROBICA ( ES DELVOTEST ) SI RIVELA INADEGUATA ALLA RILEVAZIONE DELLE TETRACICLINE. ( LMR 100 PPB TEST DI SCREENING LETTURA > 650 PPB, BEN AL DI SOPRA DEI LIMITI MASSIMI CONSENTITI. )‏

  37. QUESTO SOPRATTUTTO IN CONSIDERAZIONE DEL FATTO ESTREMAMENTE IMPORTANTE CHE NELLA REALTÀ DELLA SARDEGNA PER IL LATTE OVINO L’ANTIBIOTICO PIÙ LARGAMENTE UTILIZZATO (ANZI QUASI ESCLUSIVAMENTE ) È L’OSSITETRACICLINA ( DATI ESTRATTI DA INDAGINI SVOLTE DAI VETERINARI ARAS PRESENTI SU TUTTO IL TERRITORIO REGIONALE)‏

  38. SNAP TEST SAGGIO ENZIMATICO RECETTORE SPECIFICO CHE DETERMINA LA PRESENZA DI RESIDUI DI PENICILLINA G O TETRACICLINA A CONCENTRAZIONI UGUALI O INFERIORI AI VALORI DI TOLLERANZA E /O DI SICUREZZA IN LATTE DI MASSA NON TRATTATO SENSIBILITA’ PENICILLINA G: 4 ppb SENSIBILITA’ OSSITETRACICLINA 50 ppb

  39. DALL’ANALISI DEI DATI RELATIVI AL LAVORO DI CONFERMA CON LO SNAP TEST, DEI RISULTATI POSITIVI O DUBBI AL DELVOTEST EFFETTUATO DAL LABORATORIO ARAS NEL PERIODO 2008-2009 SUL LATTE OVINO EMERGONO I SEGUENTI DATI :

  40. Latte Ovino

  41. N° CAMPIONI OVINI ANALIZZATI CON IL DELVOTEST 100.289 N° CAMPIONI POSITIVI 400 ( 0,40% )‏ N° CAMPIONI DUBBI 248 ( 0,25% )‏

  42. N° CAMPIONI OVINI POSITIVIAL DELVOTEST E ANALIZZATI CON LO SNAP TEST: 400 N° CAMPIONI POSITIVI AI BETA LATTAMICI : 211 ( 52,75 % )‏ N° CAMPIONI POSITIVI ALLE TETRACICLINE: 32 ( 8 % )‏

  43. N° CAMPIONI OVINI INTERMEDI AL DELVOTEST E ANALIZZATI CON LO SNAP TEST: 248 N° CAMPIONI POSITIVI AI BETA LATTAMICI : 50 ( 20,16% )‏ N° CAMPIONI POSITIVI ALLE TETRACICLINE: 25 ( 11% )‏

  44. TRA I CAMPIONI POSITIVI AL DELVOTEST SI SONO VERIFICATI 4 CASI NEI QUALI SONO RISULTATI POSITIVI SIA AI BETA LATTAMICI CHE ALLE TETRACICLINE CON LO SNAP TEST

  45. DALL’ANALISI DEI DATI EMERGONO I SEGUENTI DUBBI : • QUALI SONO LE RAGIONI CHE GIUSTIFICANO UNA COSÌ BASSA PERCENTUALE DI CAMPIONI POSITIVI ALLE TETRACICLINE DAL MOMENTO CHE L’OSSITETRACICLINA È L’ANTIBIOTICO PIÙ UTILIZZATO? • E’ UN PROBLEMA DI SENSIBILITÀ DEL METODO DI SCREENING O PIUTTOSTO DIPENDE DALLE MODALITÀ DI UTILIZZO DEL FARMACO ( SI FA PRESENTE CHE NEL CASO DEL LATTE OVINO LA SOMMINISTRAZIONE È QUASI ESCLUSIVAMENTE PARENTERALE )‏ E DELLA SUA FARMACOCINETICA? • SE PROVASSIMO A ESEGUIRE IL TEST SNAP SULLA TOTALITÀ DEI CAMPIONI ( ANCHE SU QUELLI NEGATIVI ) CI DOVREMMO ATTENDERE UN INCREMENTO DELLA PERCENTUALE DI POSITIVITÀ ALLE TETRACICLINE ?

  46. E LE SEGUENTI NECESSITA’: • SAREBBERO NECESSARI STUDI SU CARRYOVER E UTILIZZO DELLE TETRACICLINE NEI PICCOLI RUMINANTI IN MODO DA DEFINIRE LA REALE CONSISTENZA DEL PROBLEMA • LA DISPONIBILITA’ DI UN BUON METODO DI CONFERMA POTREBBE AIUTARE A RISOLVERE MOLTI DUBBI.

More Related