Possibilità nel quinto conto energia per giovani imprenditori

1. Possibilità nel quinto conto energia per giovani imprenditori • A cura di Oriano Sacchetti

2. In questo periodo si è molto discusso di “conto energia”, cercheremo di capire se per piccoli imprenditori è possibile cogliere delle occasioni di risparmio o di nuova imprenditoria. Premessa

3. Cenni storici • L' idea di incentivare massicciamente le fonti energetiche alternative risale al II° governo Prodi ed al ministro Pecoraro Scanio. • Negli anni fondi pensione soprattutto tedeschi e alcuni imprenditori hanno approfittato massicciamente degli aiuti statali, consideriamo che nel primo conto energia lo stato dava 0,78 cent per Kwh ora al quinto conto siamo a 0,10 cent per Kwh. • Finora la piccola imprenditoria è rimasta ai margini di questo settore e come vedremo più avanti le condizioni sono profondamente mutate.

4. Lo stato dell' arte Nelle nostre zone si deve parlare solo di solare poiché eolico non è vantaggioso e come tipologie di associati non penso che si possa parlare di bio-gas. Con l' attuale conto energia per il privato è vietata la creazione di cooperative per la produzione in comune di energia da vendere , l' esatto contrario di quanto avveniva qualche tempo fa. Ogni sito produttivo può impiantare un impianto solare che servirà a soddisfare il bisogno energetico della propria attività. Come abbiamo già accennato il costo del KW al gestore unico è semplicemente crollato a 0,10 cent. Rimane una deduzione fiscale che si protrae per 11 anni.

5. Ci sono ancora dei vantaggi per le aziende ? Per prima cosa i costi degli impianti si sono notevolmente abbassati, si consideri che installare un mega-watt costava 5 milioni di Euro 10 anni fa, ora ne “basta” 1 milione. Le maggiori aziende si stanno orientando ad una nuova formula di servizio denominato “check energetico”, per fornitura sia di corrente elettrica sia di gas. La possibilità di poter pubblicizzare il fatto di essere un' attività “green” per un diversa percezione verso la clientela.

6. Esempio pratico di “check energetico” Consumo energetico di 2500 Kwh annuali. Costo luce e gas pari a euro 2.000,00 annui. Il costo di inizio pratica è pari a 2.500,00 euro di cui il 50% restituiti dallo stato in 2 anni come incentivo statale. Alla ditta verrà corrisposto la somma di euro 2.000,00 annui dedotti di un 15% ( Incentivo quinto conto energia) per un numero di anni pari al raggiungimento della quota di inizio pratica non restituita (in questo caso 1.250,00 Euro). Dopo ciò l' impianto fotovoltaico, la pompa di calore per il riscaldamento ed il resto dell' impianto sono di proprietà dell' esercente e per la durata degli impianti nulla è più dovuto e gas e luce sono gratis eccetto una piccolissima quota per noleggio contatori.

7. Considerazioni finali Spiace notare che finora né la nostra associazione né nessun gruppo di piccoli imprenditori abbiano approfittato degli incentivi statali ed anche bancari che hanno caratterzzato il settore negli scorsi anni . L' attuale formula di “check energetico” è interessante se non si deve chiedere finanziamento bancario e se assemblee condominiali ed uffici tecnici non metteno impedimenti. Fra un mese il governo dovrà ripensare o rifinanziare il conto energia, per i piccoli imprenditori sarebbe interessante poter tornare a creare piccole cooperative energetiche. Bisognerebbe approfondire l' eventuale collaborazione con i vari enti statali che potrebbero accedere a formule per noi interessanti.

8. Bibliografia http://www.mercatoelettrico.org/it/ http://www.sviluppoeconomico.gov.it/