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LO STUDIO DEGLI INFORTUNI NELLE AZIENDE DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE Reggio Emilia 25 Ottobre 2007 Servizio Sanità Pubblica Direzione Sanità e Politiche Sociali Regione Emilia Romagna Giuseppe Iannini. Motivo dell’indagine La ricerca ha preso avvio nel 2006:
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LO STUDIO DEGLI INFORTUNI NELLE AZIENDE DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE Reggio Emilia 25 Ottobre 2007 Servizio Sanità Pubblica Direzione Sanità e Politiche Sociali Regione Emilia Romagna Giuseppe Iannini
Motivo dell’indagine • La ricerca ha preso avvio nel 2006: • - dalle indicazioni dell’Agenzia Europea per la sicurezza e salute sul lavoro che pone la propria attenzione sul settore sanitario ed assistenziale sulla base delle seguenti considerazioni: • il settore è uno dei più grandi della comunità impiegando il 10% dei lavoratori; • ha un tasso di infortuni più alto del 34% rispetto la media UE; • il secondo tasso più elevato di incidenza di disturbi muscoloscheletrici dopo il settore costruzioni; • gli infortuni a matrice biologica da puntura d’ago o contatto con liquidi contaminati, le manifestazioni irritativo-allergiche in particolare da lattice contenuto nei guanti e i disturbi osteoarticolari da sollevamento di carichi sono i problemi di salute più preoccupanti e ricorrenti; • - dall’approvazione delle Delibere di Giunta Regionale n. 1012 del 27.06.05 e n. 426 del 27.03.06“ Piano Regionale della Prevenzione 2005-2008” con all’interno il progetto specifico salute e sicurezza nel comparto sanità.
Obiettivo • - Costruire un quadro completo di tutti gli infortuni in e fuori franchigia nelle 17 Aziende Sanitarie della Regione Emilia Romagna. • - Iniziare un percorso virtuoso alla luce delle aree di miglioramento individuate.
Le fasi del processo a spirale della tutela della salute e sicurezza. Danno Rischio Invalidità Inidoneità Azione protettiva Azione preventiva Risarcimento Visione sistemica = gestione fenomeno
Idoneità Inidoneità Tav. n. Per trovare una linea guida condivisa Fonte: Medici competenti Aziende Sanitarie
Metodologia di indagine Per inquadrare gli aspetti critici del fenomeno infortuni e malattie professionali e predisporre strategie di miglioramento abbiamo utilizzato: DATI INAIL A)- I dati tradizionali degli infortuni fuori franchigia riconosciuti dall’INAIL Le tabelle presentano i dati estratti dalla banca Inail-Ispesl-Regioni per il periodo: - 2000-2002; questo triennio è indicato come significativo, completo e stabile per trarre indicazioni in quanto nel 2003 è entrato il sistema European statistics on accidents at works- Esaw non ancora perfettamente a regime; -2003-2005 nuovo sistema ( infortuni non ancora definiti al 100%).
Tav. n. 1: Numero infortuni riconosciuti, % casi di infortuni stradali ed itinere, casi di morte e con postumi permanenti. Triennio 2000-02 (*) non rilevato per cambio di modalità di rilevazione (da agente forma ad esaw) • Dati estratti dai nuovi flussi informativi Inail-Ispesl-Regioni • Infortuni definiti al 100%
Tav.2 Numero infortuni riconosciuti,% casi di infortuni stradali ed itinere, casi di morte e con postumi permanenti. Triennio 2003-2005 (*) non rilevato per cambio di modalità di rilevazione (da agente forma ad esaw) • Dati estratti dai NFI Inail-Ispesl-Regioni ed. 2006 • Infortuni non definiti al 100 %
Tav.n.3: Gli infortuni riconosciuti dall’Inail nel triennio 2000-2002 - Le prime 6 forme di accadimento su oltre 250 combinazioni con l’agente materiale, rappresentano il 37.1% del totale. (N. Totale infortuni nel triennio = 7095) Dati estratti dai nuovi flussi informativi Inail-Ispesl-Regioni
Tav.n. 4: Le malattie professionali riconosciute dall’Inail nel triennio 2000-2005. I primi sei tipi di patologia raccolgono 253 casi pari al 89,71 del totale delle malattie professionali( N. 282). Dati estratti dai nuovi flussi informativi Inail-Ispesl-Regioni
ANALISI DATI ESTRATTI BANCA INAIL- ISPESL- REGIONI • Le tavole 1,2,3,4 permettono di individuare le principali aree di miglioramento: • gli infortuni stradali sono un problema generale in tutti i settori produttivi; • il sollevamento delle persone, i disturbi muscolo-scheletrici e le dermatiti da contatto sono un problema specifico del comparto sanità. • Questi dati, estratti della Banca Inail-Ispesl-Regioni sono solo la punta dell’iceberg del fenomeno in quanto prendono in considerazione soltanto i casi riconosciuti e non gli altri casi.
Per questo motivo si è deciso di avviare questa ricerca ( prima nel suo genere) che permette la costruzione di un quadro conoscitivo di riferimento completo di tutti i dati: quelli in franchigia, quelli fuori franchigia e gli incidenti a matrice biologica che molte volte non vengono registrati non superando la prognosi di un giorno. • Questa indagine è stata effettuata con il contributo dei Servizi di Protezione e Prevenzione Aziendale della Regione • B) DATI SPPA • La raccolta completa dei dati inviati dai Servizi di Prevenzione e Protezione Aziendale, prevedeva l’analisi dal 2000 al 2006 ma per problemi di aggregazione omogenea siamo riusciti solo dal 2003 a raccogliere i dati con una griglia unica i dati di tutte le Aziende. • B) I dati Inviati dai Responsabili dei Servizi di Prevenzione e Protezione Aziendale (SPPA), oltre gli infortuni, ci hanno permesso di valutare vari aspetti del fenomeno infortunistico.
Tav. n. 5: Quadro generale con dati per misurare i principali aspetti del fenomeno infortunistico. Fonte: Responsabili SPPA Aziende Sanitarie
Tav. n. 6: Totale infortuni distribuiti tra fuori e dentro la franchigia e infortuni biologicitriennio 2003-2006 Fonte: Responsabili SPPA Aziende Sanitarie
Tav.7 Fonte: Responsabili SPPA Aziende Sanitarie
Tav.n. 8: Percentuale di incidenti-infortuni biologici a livello regionale in ogni Azienda rapportato al numero di dipendenti. Fonte: Responsabili SPPA Aziende Sanitarie
Tav.n. 9: Percentuale di incidenti-infortuni biologici a livello regionale ed in ogni Azienda rapportato al numero di dipendenti. Fonte: Responsabili SPPA Aziende Sanitarie
ANALISI DEI DATI DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE AZIENDALE -Gli incidenti/infortuni a matrice biologica sia percutanei (da punture d’ago o taglienti) che mucocutanei ( da contatto con liquidi contaminanti) sono in flessione; nel 2006 la % sul totale degli infortuni è del 32% e mediamente investe il 4% degli operatori. - Il monitoraggio dei dati negli anni evidenzia che la maggior parte degli infortuni e malattie professionali è ricorrente per forma di accadimento, agente e patologia e che un elevata percentuale si verifica durante l’assistenza nello spazio intimo operatore-utente
ASPETTO ECONOMICO Il D. M. del 12.12.2000 sancisce che ogni Azienda che effettua interventi di miglioramento della sicurezza, sorveglianza sanitaria e formazione può chiedere all’INAIL la riduzione del tasso medio di tariffa e del premio assicurativo (del 5% nelle Aziende con oltre 500 lavoratori-anno; del 10% nelle Aziende fino a 500 lavoratori-anno); la riduzione può arrivare fino al 35% agendo su tutti gli aspetti del fenomeno infortunistico. L’importo complessivo del premio INAIL pagato dalle Aziende della Regione nel 2006 è di circa 20 milioni di euro per cui una riduzione del 5% può produrre un risparmio di circa 1 milione di euro, che reinvestito, può aumentare la tutela della salute e sicurezza. Questa azione, indirettamente, può inoltre introdurre la possibilità di richiedere una riduzione sul premio della assicurazione per la responsabilità professionale, che è di gran lunga superiore al premio INAIL. Questa spirale virtuosa inoltre può ridurre il numero di rivalse Inail alle Aziende per infortuni accaduti in presenza di violazione di norme antinfortunistiche.
La lettura di tutti i dati delle tabelle, le indicazioni della letteratura, degli enti preposti alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, le normative a livello regionale, nazionale ed internazionale, le raccomandazioni sindacali e suggerimenti dei rappresentanti dei lavoratori ed il buon senso portano a individuare le seguenti strategie, azionidi miglioramento e considerazioni finali .
STRATEGIE ED AZIONI DI MIGLIORAMENTO • Le indicazioni sulle strategie prioritarie ed azioni da introdurre: • l’integrazione dei servizi ed attori in particolare interni all’Azienda che producono dati e informazioni sul fenomeno (control room); • l’individuazione di una figura con la responsabilità di coordinare dati ed informazioni provenienti dall’area sanitaria, tecnica ed amministrativa; • un sistema informatico-informativo comune per una analisi in tempo reale andamenti e una garanzia di confrontabilità dei dati; • corsi di formazione-aggiornamento da inserire obbligatoriamente nel piano della formazione sulle cause specifiche più frequenti e gravi, in particolare quelle legate al processo assistenziale (punture d’ago, patologia osteoarticolare da sollevamento persone); • la predisposizione di percorsi di affiancamento ed addestramento per gli operatori trasferiti o neoassunti; • l’adozione di buone pratiche con sistemi di sicurezza nell’ambiente di lavoro e di protezione degli operatori in particolare per gli infortuni e le malattie ricorrenti; • - la richiesta all’INAIL della riduzione del tasso medio di tariffa del premio assicurativo nel rispetto del Decreto Ministeriale del 12.12.2000 per chi effettua gli interventi dettati dalla norma.
Considerazioni finali • Questa indagine: • può rappresentare la base di riferimento ovvero un esempio per iniziare un percorso di miglioramento e per valutare i diversi aspetti degli infortuni; sarebbe opportuno estenderla anche alle malattie professionali; • è la prima iniziativa del progetto nel comparto sanità del Piano Regionale per la Prevenzione 2005-2008; • è spendibile sul tema gestione del rischio nelle Aziende Sanitarie in quanto completa l’analisi dei rischi per i pazienti, l’organizzazione e gli operatori; • sottolinea che la visione sistemica permette di monitorare il processo infortunistico in tutte le fasi e gli aspetti; • evidenzia che la gestione efficace del fenomeno infortunistico può portare ad un risparmio economico che, reinvestito, aumenta la tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori; • - mostra che il trend del fenomeno infortunistico nella sanità èin controtendenza rispetto agli altri settori per cui ci si pone la domanda su cosa stia succedendo: ci sono nuovi rischi? è cambiata la percezione del rischio? è migliorato il sistema di registrazione? oppure….. • promuove una nuovacultura delle salute e sicurezza non fatalista ma di studio delle cause che determinano gli eventi; • - è allineata con la strategia dell’Agenzia Europea “la prevenzione degli infortuni correlati al lavoro ed ai problemi sanitari comporta una riduzione dei costi e contribuisce a migliorare il rendimento organizzativo con un conseguente miglioramento dell’assistenza ai pazienti”;