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Prof. Pietro Cavagna Il peperone di Voghera merita una tutela, una promozione, un disciplinare

5°D a.s. 2006/07. Prof. Pietro Cavagna Il peperone di Voghera merita una tutela, una promozione, un disciplinare. Il lavoro svolto e che stiamo svolgendo ha evidenziato che sussistono le condizioni per una CERTIFICAZIONE DI QUALITA ’ :

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Prof. Pietro Cavagna Il peperone di Voghera merita una tutela, una promozione, un disciplinare

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  1. 5°D a.s. 2006/07 Prof. Pietro Cavagna Il peperone di Voghera merita una tutela, una promozione, un disciplinare

  2. Il lavoro svolto e che stiamo svolgendo ha evidenziato che sussistono le condizioni per una CERTIFICAZIONE DI QUALITA’: • 1) Il prodotto ha una fama storica e risaputa,ovvero un forte e preciso legame con il territorio ; • 2) Il prodotto possiede caratteri morfologici, cromatici ed organolettici distintivi; • 3) Il prodotto ha un contenuto biochimico - nutrizionalemolto interessante come risulta dalle analisi dell’I.V.T.P.A di Milano (Istituto di Valorizzazione dei Prodotti Agrari); slide • 4) Il prodotto ha una analisi di mercato con esiti positivi; slide • 5) Il prodotto è attualmente analizzato presso l’Istituto di Genetica della Università di Pavia (Biologia molecolare vegetale) con due tesi di Laurea.

  3. Analisi biochimiche nutrizionali condotte presso l'I.V.T.P.A.

  4. Analisi biochimiche nutrizionali condotte presso l'I.V.T.P.A. Caratteri fisici

  5. Analisi di mercato Intervista presso IPER Montebello • Conosce il peperone di Voghera ? • Conosce le caratteristiche nutrizionali ? • Lo comprerebbe rispetto ad altri ? • Lo pagherebbe di più ? Intervista ai Coltivatori di Ghiaie di Corana • Conosce il peperone di Voghera ? • Conosce le caratteristiche nutrizionali ? • Lo coltiverebbe ? • Lo coltiverebbe senza garanzia ?

  6. Per ottenere una Certificazione di Qualità DOP, IGP, DECO…., ed il disciplinare che ne consegue è necessario definire alcune realtà: • Un soggetto associativo responsabile – il Consorzio di tutela e promozione- slide • Un territorio specifico e definito atto alla produzione; slide • Un marchio unico e riconoscibile che solo il consorzio può usare • e che faccia riconoscere il prodotto ai consumatori; slide • Un disciplinare di coltivazione condiviso dai produttori del Consorzio; slide

  7. “ Consorzio di Tutela del Peperone di Voghera” da costituire su iniziative del Comitato Promotore formato dai Coltivatori che producono e trasformano il peperone di Voghera nel territorio con disciplinare e marchio Al consorzio ad esempio sono demandate la : • Possesso, tutela e miglioramento del seme • verifica che il disciplinare venga applicato dalle aziende agricole; • fornire ai produttori di “Peperoni di Voghera” i servizi di assistenza necessari per attuare il presente disciplinare; • curare la tenuta dell’albo dei produttori e la rilevazione di dati e informazione sui “Peperoni di Voghera”; • promuovere e gestire il marchio ed i piani di regolamentazione e programmazione della produzione tutelata al fine di salvaguardare il valore economico e commerciale nonché lo standard qualitativo; • esercitare attività di sorveglianza e vigilanza, anche in collaborazione con le autorità e gli organi dello stato, per impedire e reprimere le contraffazioni, le irregolarità e le illegittimità eventualmente commesse a danno del “Peperone di Voghera”. • ……………..

  8. Area indicata alla coltivazione “Zona di produzione” Voghera, Casei Gerola, Rivanazzano, Torrazza Coste, Retorbido, Codevilla, Casteggio, Montebello della Battaglia, Lungavilla , Verretto, Robecco Pavese, Casatisma, Pizzale,Corana Castelletto di Branduzzo, Pinarolo Po’, Verrua Po’, Bressana Bottarone, Bastida Pancarana, Pancarana, Cervesina,, Silvano Pietra, Cornale Mezzana Rabattone, altri….. .

  9. Area indicata alla coltivazione LEGENDA Piane alluvionali inondabili costituite da sedimenti recenti o attuali. Pianure alluvionali pedo- appenniniche sedimenti fluviali recenti dei torrenti appenninici. terreni di tipo alloctono con : buona tessitura scheletro poco presente drenaggio ottimale sostanza organica sufficiente

  10. IL MARCHIO un esempio

  11. DISCIPLINARE di PRODUZIONE del PEPERONE di VOGHERA bozza di studio ricavata dalle informazioni dei coltivatori e dalla esperienza delle parcelle sperimentali • E’ l'insieme delle indicazioni e/o prassi operative a cui il produttore del consorzio deve attenersi • Permette al coltivatore del consorzio di dichiarare una “tecnica di produzione in agricoltura integrata” estesa all’intero territorio. • E’ garanzia di qualità per il consumatore Modalità di Coltivazione a PIENO CAMPO a ROTAZIONE QUINQUENNALE • Lavorazioni Pre-Semina • Trapianto • Sesti di impianto • Concimazione in post-emergenza • Trattamenti fitosanitari contro le crittogame • Trattamenti fitosanitari contro la piralide (Ostrinia nubilalis) • Lotta a calendario a decorrere dalla metà di luglio a base di Deltametrine • Irrigazione e sistemi di irrigazione: scorrimento, aspersione, a goccia- • Raccolta • Pratica di conservazione (a fresco, sott’aceto, nel congelatore) • Etichettatura e presentazione”

  12. Lavorazioni Pre-Semina • Aratura autunnale mediamente profonda 35-40 cm • Erpicatura (2-3 passate) per ridurre la zollosità • Concimazione d’impianto con: • 450 kg/ha di Solfato potassico magnesiaco • 375-450 kg/ha di Perfosfato triplo • Erpicatura per interrare il fertilizzante • Trattamento erbicida sull’intero appezzamento in pre-emergenza (Glifosate) • Erpicatura pre-trapianto (Marzo) • Trapianto • l’epoca del trapianto va da fine Aprile ad inizio Giugno, a seconda della destinazione d’uso del prodotto • Sesti di impianto • Il sesto d’impianto prevede una distanza tra la file di 65-70 cm e una distanza sulla fila di 40 cm (3,825 piante/mq) in modo da creare una sorta di protezione reciproca tra le piante da eventuali ustioni della bacca (colpo di sole o scottatura) • Concimazione in post-emergenza • 1° concimazione azotata dopo 7 gg dal trapianto con 225 kg/ha di Nitrato di calcio • 2° e 3° concimazione azotata ad intervalli di 15 gg con 200-220 kg/ha di Nitrato di calcio • 1° fresatura interfila dopo 15 gg dal trapianto • Concimazione localizzata sulla fila con un complesso ternario ( 375-450 kg/ha) alla comparsa dei primi fiori • 2° fresatura interfila con rincalzatura per interrare il fertilizzante • Irrigazione • Irrigazione variabile, in quanto il peperone necessità di apporti idrici abbondanti, • 400-600 m3 /ha, e soprattutto di applicazioni frequenti, indicativamente turni di 7-10 gg • Sistemi di irrigazione: scorrimento, aspersione, a goccia.

  13. Trattamenti fitosanitari contro le crittogame: • 2-3 trattamenti sistemici intervallati di 14-15 gg a base di Ridomil a decorrere dall’insorgenza delle condizioni favorevoli per lo sviluppo dei patogeni; • Successivi trattamenti con prodotti di contatto a base cuprica (idrossido di Cu) fino alla raccolta, ad intervalli di 7-8 gg sospendendo i trattamenti 3-4 gg prima dalla raccolta. • Trattamenti fitosanitari contro la piralide (Ostrinia nubilalis) ed afidi: • Lotta a calendario a decorrere dalla metà di luglio a base di Deltametrine o similari fino a 7-8 gg prima della raccolta. • Raccolta • La produzione è di circa 30 t di peperoni per ettaro. La raccolta avviene manualmente 60/70 kg/h in modo molto scalare, raccogliendo solamente le bacche ancora di color verde, ma ormai prossime al viraggio verso il giallo. • Pratica di conservazione • La conservazione può avvenire per 6-7 gg a temperatura di 10°, in cassette di legno della capacità di 5 Kg oppure in contenitori di materiale plastico della capacità di 1 kg.; • Conservazione tradizionale del Peperone di Voghera in una soluzione di acqua, aceto e sale; . • Possibile la conservazione in congelatore con mantenimento di buone proprietà organolettiche. • Etichettatura e presentazione • Il “Peperone di Voghera “ deve essere immesso al consumo con un’etichetta contenente il marchio che identifica Il Consorzio e la certificazione DOP IGP od altro. Altre qualificazioni non sono consentite.

  14. Problematiche • Avvizzimento • Oidio, in particolare in coltura protetta • Afidi • Virosi anche trasmesse dagli afidi • Difformità delle piante e dei frutti • Coltivazione da seme in parcelle separate da altre varietà

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