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Corso di Statistica e Gestione delle Imprese Insegnamento: MARKETING Docente: Roberto Grandinetti Università di Padova. Cap. 11 - I canali distributivi Testo: Grandinetti R., Marketing. Mercati, prodotti e relazioni, Roma, Carocci, 2008. Attività svolte nei canali distributivi.
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Corso di Statistica e Gestione delle ImpreseInsegnamento: MARKETINGDocente: Roberto GrandinettiUniversità di Padova Cap. 11 - I canali distributivi Testo: Grandinetti R., Marketing. Mercati, prodotti e relazioni, Roma, Carocci, 2008
Attività svolte nei canali distributivi • raccolta ed elaborazione delle informazioni per pianificare e facilitare lo scambio • trasporto e stoccaggio dei prodotti (logistica distributiva) • ricerca, contatto e comunicazione con i potenziali clienti • negoziazione per raggiungere l’accordo finale sul prezzo e sugli altri elementi relativi all’offerta in modo da poter completare lo scambio • finanziamento e assunzione del rischio in relazione allo svolgimento dell’attività distributiva • trasformazione dell’eterogeneità dell’offerta dei produttori in assortimenti significativi per i consumatori • adattamento commerciale del prodotto, che comprende a sua volta attività specifiche come il frazionamento e il confezionamento • altri servizi erogati alla clientela, oltre a quelli richiamati ai due punti precedenti
La presenza di intermediari riduce il numero di transazioninel canale distributivo Soluzione più efficiente
La presenza di intermediari rende compatibili lele differenze di scala/varietà tra Pi e Ci Alti volumi Bassa varietà Bassi volumi Alta varietà
Un sotto-insieme di attributi molto importante:il merchandising
Gli attributi che determinano una forma distributiva Livello di servizio alla clientela (sotto-insieme) Ipermercato Supermercato Hard discount Grande magazzino ecc. Prezzo medio Profondità dell’assortimento Ampiezza dell’assortimento
Gli indici di performance di un dettagliante Margine lordo = Ricavi netti - Costo delle merci vendute (acquisto delle merci, variazione delle scorte, trasporti) Fatturato annuo su scorte medie
Il trade-off tra copertura e penetrazione Vi Vi Vc,i QMi = ________ = ________________ VT Vc,i VT Grado di copertura ponderata Quota di mercato Grado di penetrazione
Strategie push e pull PULL PUSH
Confronto tra i costi relativi a diverse strutture della forza di vendita
Aree di collaborazione produzione-distribuzione nel trade marketing (grocery) • integrazione logistica • merchandising • comunicazione congiunta • category management
Sistemi verticali e orizzontali di marketing Sistema di franchising Gruppo di acquisto Unione volontaria
La strategia distributiva di Geox • Delle 25 società che compongono il Gruppo Geox al 31.12.2009 ben 22 sono società commerciali, attraverso le quali la casa-madre presidia un ampio scacchiere di mercati geografici. • I prodotti vengono trattati in oltre 10 mila punti vendita plurimarca e attraverso una rete di negozi monomarca, che a loro volta appartengono a due categorie: negozi in proprietà e quindi gestiti direttamente, che a fine 2009 sono 244, oppure affiliati con contratti di franchising, il cui numero è pari a 764.
La strategia distributiva di Geox • I Geox Shops e in particolare i cosiddetti DOS (Directly Operated Stores) sono il “cuore” del marketing e della strategia aziendale. Lo dimostra il fatto che la loro incidenza sulle vendite totali raggiunge nel 2009 il 36,0% (19,3% i soli DOS). • Dei 2.408 dipendenti occupati in Geox a fine 2009 (bilancio consolidato) la maggioranza (65,1%) è costituita da dipendenti che operano nei 244 negozi monomarca di proprietà del gruppo. Una composizione, quindi, che corrisponde più a un modello di business tipo Ikea che a quello tradizionale di un’impresa manifatturiera.