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Introduzione alla linguistica testuale. Analisi di testi disciplinari e apprendimento integrato lingua-contenuto. Elisa Bianchi 22 e 29 aprile 2008 Complesso Concetto Marchesi - Pisa. Panoramica dei contenuti. Definizione di linguistica testuale.
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Introduzione alla linguistica testuale. Analisi di testi disciplinari e apprendimento integrato lingua-contenuto Elisa Bianchi 22 e 29 aprile 2008 Complesso Concetto Marchesi - Pisa
Panoramica dei contenuti • Definizione di linguistica testuale. • Approccio alla diversità ed utilizzo dei testi semplificati: una riflessione sugli elementi critici. 2. I testi semplificati - Perché usarli? - Che cosa sono? - Quali sono le loro caratteristiche? - Come usarli? 3. Esercitazione in classe sui testi semplificati
Linguistica testuale • La linguistica testuale studia il testo (scritto e orale) come unità di comunicazione, e ne analizza le caratteristiche micro- e macro-linguistiche. Si occupa in particolare della coerenza e della coesione di un testo, della sua struttura informativa e delle caratteristiche pragmatiche e intertestuali.
La linguistica testuale si occupa quindi anche di classificare i testi sulla base di caratteristiche ricorrenti, e di individuare quindi le principali tipologie testuali.
Un esempio di classificazione dei tipi testuali • Descrizione • Narrazione • Esposizione/Informazione • Argomentazione • Istruzione
Esempio di descrizione “Paese contraddistinto dall'offerta di grandi tradizioni culturali, ideale per vacanze insolite, il Senegal offre un’immagine di Africa autentica le cui genti fiere e bellissime, e i loro coloratissimi mercati, non potranno che affascinarvi e stupirvi. Splendide spiagge dorate, immense savane e foreste di giganteschi baobab renderanno il vostro viaggio indimenticabile.”
Esempio di narrazione • Ancora tensioni per la fiaccola olimpica. La polizia indonesiana ha disperso una manifestazione a sostegno del popolo tibetano a Giakarta qualche ora prima dell'inizio del tour della fiamma dei Giochi nell'arcipelago, sottoposto a strette misure di sicurezza. Appena tre ore prima che avesse inizio la staffetta olimpica in programma alle 14 locali di oggi, le 8 del mattino in Italia, la polizia indonesiana ha infatti caricato un gruppo di attivisti per i diritti umani che protestavano contro la Cina all'esterno dello stadio nazionale 'Gelora Bung Karno' della capitale, teatro principale della cerimonia. Almeno nove le persone arrestate e portate via dagli agenti per essere sottoposte a interrogatorio: compreso uno straniero, a quanto pare di nazionalità olandese, che è stato trattenuto. La maggior parte dei suoi compagni sono invece stati rilasciati poco dopo. "Niente diritti umani, niente Giochi!" e "Un popolo unito sarà invincibile!", cantavano in coro i dimostranti, finché i poliziotti in borghese non li hanno sopraffatti. da www.repubblica.it, 22 aprile 2008
Esempio di esposizione/informazione “Lo studio, così com’è richiesto in ambito scolastico, si definisce come attività di lettura attenta e selettiva, finalizzata alla comprensione, memorizzazione e uso di conoscenze nell’esecuzione di un compito. Esso indica lo sforzo deliberato dell’allievo per imparare, al fine di raggiungere un determinato obiettivo: scrivere una relazione, rispondere a delle domande, e comprende un pattern complesso di abilità che si affinano a contatto con testi prevalentemente espositivi. Di questa definizione giova mettere in risalto l’aspetto strategico, in cui i processi del ricordo e della comprensione si integrano con la dimensione del controllo esecutivo, ossia con il carattere intenzionale dell’attività.” Da L. Cisotto, Didattica del testo. Processi e competenze, Roma, Carocci, 2006, p. 189
Esempio di argomentazione “Da sempre il linguaggio umano abbonda di luoghi comuni, ma nella modernità dominata dalla tecnica e dalle specializzazioni il luogo comune sembra l’unico modo per capirsi, per esprimersi. Prendete i calciatori famosi: sono ricchi, eleganti, smaliziati, ma non sanno parlare, le loro interviste procedono faticosamente per luoghi comuni del tipo: “quel che conta è il gruppo”, “dobbiamo crederci”, “la voglia di vincere”, “non mollare mai”. G. Bocca, “L’antitaliano” (L’Espresso 3 aprile 08)
Esempio di istruzione Lasagne al forno • Preparate la sfoglia base. Passate poi a preparare il sugo: pulite e tritate la cipolla, la carota, il sedano e l'aglio; tritate anche il prosciutto. • In un tegame fate rosolare la salsiccia con dell'olio,quindi unite il trito di verdure ed il prosciutto e mescolando lasciate ammorbidire. Prima che prendano colore aggiungete la polpa macinata e fate colorire uniformemente; bagnate con il vino, lasciate evaporare, quindi unite il pomodoro, l'alloro, le spezie ed il sale.
Coerenza e coesione del testo a. Coerenza del testo: “adeguatezza del testo alla situazione extralinguistica in cui viene prodotto” • Coesione: “Legami grammaticali e semantici tra le parole che li costituiscono”. “Fili linguistici del testo”. Gli elementi della coesione sono quindi: i. Anafore (ellissi, nomi pieni, pronomi catene anaforiche) ii. Accordi (es. persona, tempo, genere ecc…) iii. Parentele di significato tra le parole.
L’accessibilità del testo a. Comprensibilità: ha a che fare con le caratteristiche linguistiche del testo (organizzazione logico-concettuale, contenuto e aspetto qualitativo) b. Leggibilità: aspetto quantitativo del testo i. Grandezza del carattere, colore e forme del testo ii. Interesse che il lettore ha nei confronti del testo iii. Stile del testo: lunghezza delle frasi, lunghezza delle parole, rapporto tra totale delle parole e parole diverse. La leggibilità può essere espressa attraverso un indice numerico, detto appunto indice di leggibilità. Molto utilizzato in Italia è l’indice di leggibilità GULPEASE, basato sul numero delle lettere e sul grado di scolarizzazione del lettore.
I testi scolastici • A quale tipo appartengono? • Quali sono le loro caratteristiche?
Gli aspetti caratteristici dei testi scolastici • Alta densità informativa. • Fa riferimento ad una microlingua, cioè a un linguaggio specialistico (o settoriale). • Spersonalizzazione e atemporalità: • Forme impersonali (si osserva, si constata) • Forme passive con eliminazione del complemento d’agente • Presente indicativo come tempo generico. • Sintassi complessa (frasi incidentali, molte subordinate esplicite e implicite)
Presenza di molti elementi impliciti (conoscenze già acquisite, conoscenze enciclopediche) • Aspetti paratestuali specifici • Associazione testo – immagine • Glosse a margine • Strumenti di evidenziazione di termini e concetti chiave • Schede contestualizzate
L’importanza dei connettivi • Logici e di causa-effetto (poiché, allora, quindi, dunque, dato che…) • Avversativi (Ma, d’altra parte, tuttavia, mentre, invece…) • Temporali (quando, dopo che, poi…) • Metatestuali (in primo luogo, innanzitutto, in conclusione, insomma…)
L’analisi del lessico: il Vocabolario di Base della Lingua Italiana Elenco di lemmi elaborato prevalentemente secondo criteri statistici. Esso rappresenta la porzione della lingua italiana usata e compresa dalla maggior parte di coloro che parlano italiano. La scelta dei lemmi è stata fatta in base ai primi 5.000 lemmi del Lessico Italiano di Frequenza (LIF) [Bortolini et a. 1972] (ridotti a circa 4.750 dopo averne verificato la comprensibilità), integrati con un insieme di lemmi determinati per altre vie.
Il VdB si suddivide in 3 parti • Vocabolario fondamentale • Vocabolario di alto uso • Vocabolario di alta disponibilità
Vocabolario fondamentale I primi 1.991 lemmi del LIF. Sono i lemmi più frequenti in assoluto della nostra lingua. Es. mangiare, bere, casa, per, con, bello, bene ecc….
Vocabolario di alto uso • I successivi 2.750 lemmi dell'insieme preso dal LIF. Sono lemmi ancora molto frequenti, anche se molto meno di quelli del vocabolario fondamentale. • Es. Pianeta, eventuale, fase, formazione ecc…
Vocabolario di alta disponibilità • 2.337 lemmi determinati in vario modo, soprattutto con dizionari dell'italiano comune. L'integrazione è stata necessaria perché il LIF è il risultato dello spoglio di testi scritti, ed è ormai dimostrato che vi è in tutte le lingue un insieme di lemmi che, pur essendo quasi del tutto assenti nella lingua scritta, sono a tutti noti. Per esempio, lemmi come , abbronzare, forchetta, pepe, ecc.
Definizione di testo semplificato • Testo scritto, disciplinare o narrativo, caratterizzato da un alto grado di comprensibilità e leggibilità, costruito secondo precisi criteri di organizzazione delle informazioni e di formulazione delle frasi, che ha come obiettivo quello di favorire l’apprendimento di una serie di contenuti. • Il testo semplificato cerca di prescindere dalla competenza linguistica che sarebbe necessaria per comprendere contenuti analoghi in un testo non semplificato.
Criteri per la semplificazione testuale • Le informazioni sono ordinate in senso logico e cronologico; • Le frasi sono brevi (20-25 parole) e gli articoli in media non superano le 100 parole; • Si usano quasi esclusivamente frasi coordinate; • Nella scelta delle parole si usa solo il vocabolario di base e si fornisce la spiegazione delle parole che non rientrano in esso;
Le parole chiave vengono ripetute, evitando i sinonimi e facendo un uso molto limitato dei pronomi; • Nella costruzione sintattica della frase si rispetta l’ordine SVO (Soggetto, Verbo, Oggetto) • I verbi vengono per lo più usati nei modi finiti e nella forma attiva;
Si evitano le personificazioni, ad esempio “il Senato” diventa “i Senatori”; • Non si usano le forme impersonali; • Il titolo e le immagini sono utilizzati come rinforzo per la comprensione del testo.
E i testi semplificati? La riflessione sui testi semplificati, che è un discorso per molti versi di natura micro-linguistica, ha a che fare con la valutazione della diversità, e conseguentemente con la sua gestione all’interno dell’intervento didattico. Utilizzare un testo semplificato significa diversificare gli strumenti di accesso alla conoscenza, in relazione alle competenze linguistiche e cognitive dell’alunno straniero, ma pone alcune delicate questioni, che sono ancora oggi oggetto di dibattito.
Quali questioni? Impoverimento dell’input linguistico • Impoverimento dei contenuti • Conseguente diversità degli strumenti di valutazione • Problema generale dell’educazione linguistica anche degli alunni italiani: • Difficoltà di lettura • Difficoltà di lessico • Morfosintassi • “I nuovi italiani” (l’italiano di internet, degli sms, nuove scritture tachigrafiche ecc…)