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Comitato per la promozione istituzionale della città di S anremo e del comprensorio intemelio. Un progetto a servizio della popolazione e delle imprese. Quali sono i servizi pubblici essenziali?. Sicurezza Forze dell’Ordine Previdenziale INPS, INAIL
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Comitato per la promozione istituzionale della città di Sanremo e del comprensorio intemelio Un progetto a servizio della popolazione e delle imprese
Quali sono i servizi pubblici essenziali? • Sicurezza Forze dell’Ordine • Previdenziale INPS, INAIL • Giustizia Tribunale, Giudice di Pace • Fisco e catasto Agenzia delle Entrate Agenzia del Territorio • Sanità Ospedali e presidi locali • Servizi locali Uffici provinciali, CCIAA • Istruzione Scuole medie superiori università
Presidi persi o a rischio o ridotti Tribunale di Sanremo e Ventimiglia Polizia di Frontiera Polizia Stradale INPS Agenzia delle Entrate e del Territorio Ospedali di Ventimiglia e Bordighera Camera di Commercio
E’ giusto razionalizzare i presidi? • SÌ, se ciò porta ad un miglioramento del servizio che vada incontro all’efficienza del sistema senza compromettere l’utenza e assicurando risparmi di scala • NÒ, se ciò priva l’utenza di servizi essenziali, o ne rende difficile ed oneroso l’accesso, e non comporta risparmi apprezzabili o addirittura ne crea di indotti
Dove deve essere prestato il servizio? • Dove è accessibile alla maggior parte dell’utenza potenziale compatibilmente alle infrastrutture di accesso • Infatti l’interesse meritevole di tutela è la prestazione del servizio al cittadino, all’utente, al sistema economico, e solo in subordine il risparmio di scala dei costi • Una distribuzione dei servizi irrazionale infatti determina un aumento dei costi all’utenza
Dove sono prestati i servizi? • Ad Imperia quale capoluogo provinciale è garantita la presenza di tutti i servizi in quanto per il dato formale previsto dalla legge nazionale Prefettura, Questura, VVFF, CCIAA, Tribunale, Uffici provinciali, Agenzia delle Entrate e del Territorio, devono aver sede nel capoluogo, sul presupposto, valido per tutte le province tranne che per quella di Imperia, che la città capoluogo coincida con quella baricentrica, più popolosa e più importante per fattori economici, demografici e sociali. • Nella Sanità la Regione Liguria ha previsto l’ospedale unico a Taggia, per la baricentricità dell’ambito Sanremese, facendo prevalere il dato sostanziale su quello formale, privilegiando l’accessibilità al servizio della maggior parte della popolazione.
Popolazione provinciale 2012 • Intera provincia: 214.290 • Sanremo: 53.936 • Imperia: 42.246 • Ventimiglia: 23.907 • Taggia: 14.012 • Bordighera: 10.436 • Vallecrosia: 6.998 • Diano Marina: 6.077 • Camporosso: 5.423 • Ospedaletti: 3.321 • San Bartolomeo: 3.088 • Riva Ligure: 2.925
Qual è l’area più popolosa?e quella più servita? • Il 65% della popolazione della provincia di Imperia risiede tra Ventimiglia e Santo Stefano al Mare; • A Imperia sono presenti tutti i servizi • Ventimiglia dista da Imperia 54 km ( SS1 +A10) ( 40 min in A10; 65 min in SS1); • Sanremo dista da Imperia 40 km ( SS1+A10) ( 28 min in A10; 43 min in SS1); • Imperia città col reddito pro capite più alto della provincia ( 13.760 euro; Sanremo 12.200 euro; Ventimiglia 11.800 euro; media provinciale 11.606 euro)
Cosa si propone il Comitato? • Distribuire in modo omogeneo i servizi sul territorio; • Garantire uguale accesso ai servizi a tutta la cittadinanza ed a tutte le imprese della provincia; • Assicurare sviluppo bilanciato di tutti gli ambiti geografici della provincia;
Come fare? • Superando i campanilismi che da decenni ostacolano lo sviluppo del ponente, rivedere la circoscrizione provinciale, con la creazione della PROVINCIA DI IMPERIA – SANREMO col doppio capoluogo, e con pari status delle due città capoluogo, di modo che i servizi statali e locali decentrati siano divisi più razionalmente sul territorio tra i tre ambiti che lo compongono ( Imperiese, Sanremese ed Intemelio) così come avvenuto a Pesaro – Urbino, Forlì – Cesena, Massa – Carrara, Barletta – Andria – Trani.
La procedura • (Art. 133 Cost.) tanti consigli comunali che rappresentino la metà della popolazione provinciale e dei comuni interessati possono, a maggioranza assoluta, chiedere di rivedere le circoscrizioni provinciali e lo Stato centrale, acquisito parere della Regione interessata, adotta gli atti normativi conseguenti ( art. 16 legge 142/1990).