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5.7 obiettivo Infermieristica Cronicità e Disabilità. Riconoscere i problemi della persona anziana con disturbi sensoriali uditivi e visivi ed i relativi interventi infermieristici, anche di tipo preventivo, basati su prove di efficacia. I DISTURBI SENSORIALI.
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5.7 obiettivoInfermieristica Cronicità e Disabilità Riconoscere i problemi della persona anziana con disturbi sensoriali uditivi e visivi ed i relativi interventi infermieristici, anche di tipo preventivo, basati su prove di efficacia
I DISTURBI SENSORIALI Rappresentano uno dei maggiori capitoli dell'epidemiologia geriatrica, per la loro elevata frequenza e per la conseguente perdita di autosufficienza negli anziani che ne sono affetti.
I riflessi negativi dei disturbi sensoriali riconoscono sostanzialmente due basi: • Disabilità: deriva dal deficit fisico • Handicap: deriva dal problema di interazione con gli altri e che porta, quindi, inevitabilmente ad un progressivo isolamento sociale. Vi sono significative associazioni dei disturbi sensoriali con depressione e disturbi cognitivi
Deficit sensoriale • E’ un alterato funzionamento della recezione o percezione sensoriale • La compensazione di un deficit di solito avviene quando la perdita funzionale è graduale.
I DISTURBI VISIVI La principale conseguenza dell’invecchiamento a carico dell’occhio è la Presbiopia ridotta capacità di accomodazione nella visione da vicino
Altre modificazioni principali a carico dell’occhio sono: • Riduzione del riflesso pupillare e quindi della tolleranza alla luce e di adattamento al buio • Riduzione del campo visivo • Comparsa del fenomeno delle “mosche volanti”, di nebbiosità e scintillii • Riduzione della capacità discriminatorie dei colori (soprattutto blu/grigio) • Sensazione di corpo estraneo ed occhio secco • Riduzione capacità di percepire il contrasto
Le patologie a carico dell’occhio • La cataratta: è l’evento più comune e grave che compare con l’avanzare dell’età, perché può portare l’anziano a cecità. • Degenerazione maculare: responsabile del 50% dei casi di cecità nella popolazione di 75 anni ed oltre. • Glaucoma: colpisce circa il 2% della popolazione al di sopra dei 40 anni
CATARATTA Opacizzazione del cristallino Il cristallino diventa meno elastico, assume una colorazione giallastra, inizia a perdere la sua trasparenza e il soggetto fatica a mettere a fuoco oggetti vicini L’intervento chirurgico è la terapia di elezione
CATARATTA: Segni e sintomi • Perdita della vista indolore e graduale • Scarsa visione alla lettura • Fastidiosi bagliori e visione scarsa con luce solare intensa • Frequentemente visione migliore con luce fioca che in piena luce • Pupilla di colore bianco lattiginoso • Area circostante la pupilla di colore bianco grigiastro (in caso di cataratta avanzata)
DEGENERAZIONE MACULARE Causata dall’indurimento e dall’occlusione delle arterie retiniche. La visione centrale viene oscurata dalla formazione di neovasi all’interno della regione maculare. Può portare a cecità
DEGENERAZIONE MACULARE: segni e sintomi • Comparsa di macchie nere (scotomi) al centro di una pagina durante la lettura • Offuscamento della vista centrale. Il fenomeno si presenta prima ad intermittenza per poi peggiorare gradualmente • Vista distorta dei contorni
GLAUCOMA Patologia caratterizzata dall’aumento della pressione endooculare che danneggia il nervo ottico Se non trattato può portare a cecità, ma una diagnosi precoce e un efficace trattamento permettono di ottenere una buona prognosi visiva
GLAUCOMA: segni e sintomi • Cefalea lieve e costante al mattino • Lieve dolore agli occhi • Perdita della visione periferica • Comparsa di aloni intorno alle luci • Acuità visiva ridotta (specialmente di notte) non corretta dall’uso di lenti • Infiammazione unilaterale dell’occhio • Cornea opacata • Pupilla moderatamente dilatata e non reattiva alla luce
I DISTURBI UDITIVI • Caratteristica dell’invecchiamento a carico dell’orecchio è la presbiacusia per la funzione uditiva e disturbi dell’equilibrio per la funzione cocleo-vestibolare. • La cronica esposizione durante la vita lavorativa a sorgenti particolarmente rumorose, il tipo di alimentazione (abuso di alcool), l’aver subito patologie dell’orecchio medio ed interno (otiti), aver assunto farmaci ototossici aumentano la suscettibilità dell’orecchio ad andare incontro a modificazioni anatomico strutturali tali da aumentare il rischio di disturbi uditivi.
Le modificazioni funzionali dell’orecchio sono quindi • presbiacusia: si riduce la percezione e la localizzazione dei suoni • si altera la sensibilità ai toni per le alte frequenze • si riduce la comprensione del linguaggio (specie i presenza di rumori di fondo) • si riduce la sensibilità ai cambiamenti di postura • compare insicurezza e instabilità nei movimenti al buio • tinnito
Si associa quindi: • Sordità e conseguentemente isolamento • Sospettosità • Depressione • Deficit cognitivo • Sbandamenti • Vertigini
ACCERTAMENTO • Raccolta dati dal paziente o dai suoi caregiver sulle sue capacità uditive o visive • Informazioni sugli ausili utilizzati per compensare il deficit • Per testare il campo visivo: si può far leggere qualcosa o indicare qualcosa e chiedere al paziente quello che ha visto • Per accertare una disfunzione dell’orecchio si può osservare la conversazione tra il paziente e altre persone, e conversare con lui modulando l’intensità del suono.
STRATEGIE DI GESTIONE • Informarsi sui deficit sensoriali già conosciuti e sugli ausili utilizzati per compensare il deficit • Promuovere l’utilizzo degli ausili • Adattare l’ambiente in modo da non procurare una sovrastimolazione sensoriale o una deprivazione sensoriale: luci troppo forti o al contrario penombra continua, spostare di continuo gli oggetti o il mobilio, rumori troppo forti.. • Per deficit visivi: far utilizzare gli occhiali, creare un ambiente non disordinato • Per deficit uditivi: far utilizzare gli apparecchi acustici, parlare lentamente e distintamente davanti al paziente, evitare i rumori di fondo • Visita medica specialistica