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Personalità e analisi delle opere. FRANCESCO PETRARCA. La personalità. Biografia esteriore : uomo particolarmente felice; ebbe tutto ciò che desiderava, ammirazione, amicizie, onori e privilegi tali da soddisfare la sua vanità.
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Personalità e analisi delle opere FRANCESCO PETRARCA
La personalità Biografia esteriore: uomo particolarmente felice; ebbe tutto ciò che desiderava, ammirazione, amicizie, onori e privilegi tali da soddisfare la sua vanità. Biografia interiore: spirito inquieto ,travagliato da un insanabile dissidio interiore, che lo portò ad oscillare tra la rinuncia e il disprezzo dei piaceri (tipici della concezione cristiana della vita) e la dolcezza che questi gli procuravano, soprattutto 2: l’amore e la gloria.
Analisi delle opere L’Epistolario è costituito da 24 libri di Familiari, 17 libri di Seniles e da 1 libro Sine nomine + 1 raccolta di varie A parte va ricordata l’epistola Posteritati, che è la sua biografia fino al 1371. L’E. non deve essere inteso in senso moderno, cioè come una raccolta di lettere, ma come strumento per comunicare agli altri dotti il proprio pensiero su argomenti di carattere culturale e di interesse generale.
Un’autentica crisi epocale • In lui si riflette la realtà storica del momento e cioè: • Il contrasto tra civiltà medievale e la nuova civiltà umanistica e rinascimentale. • Petrarca è perciò il tipico uomo dei periodi di transizione, oscillante tra le esigenze della Fede cattolica e i richiami delle attrattive della vita.
Opere di ispirazione storico -umanistica L’Africa – Poemaepico in 9 libri, che valse a Petrarca l’incoronazione poetica in Campidoglio L’opera è scritta in latino e in esametri. Ha come argomento la 2° guerra punica, vista come lotta tra l’humanitas di Scipione e la barbarie dei Cartaginesi. Petrarca ebbe come modello Virgilio per lo stile e la struttura del poema; come fonte storica scelse Tito Livio
Opere in latino d’ispirazione morale De vita solitaria De otio religioso De remediis utriusque fortunae Il Secretumo De secretu conflictu curarum mearum – In prosa e in forma di dialogo con Sant’Agostino, che rappresenta la sua coscienza religiosa, che scruta nel suo animo, mettendone a nudo le debolezze e additandogli l’ideale della perfezione, raggiungibile solo attraverso la rinuncia alle gioie terrene. L’impossibilità di questa rinuncia gli procura grande dolore, in cui però il poeta si compiace, diventando anche la fonte ispiratrice della sua poesia
Il Canzoniere L’opera più importante, che comprende 366 liriche, tra sonetti, canzoni, ballate, madrigali. Il titolo fu dato dai posteri, così come quello di Rime sparse, ricavato dal primo verso del sonetto: Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono. Il Petrarca chiamò la sua opera: Rerum vulgarium fragmenta: cioè <<frammenti di composizioni in volgare>>, che denotava un certo distacco del poeta da essa, ritenendole piccole cose.
La struttura Petrarca compose le rime in tempi e occasioni diverse, si pose quindi il problema di ordinarle in un complesso organico. Nel far ciò, seguì il gusto medievale di dare struttura unitaria a ogni opera d’arte, come avveniva nella costruzione delle cattedrali.
Nell’ordinarle seguì 3 criteri: CRITERIO CRONOLOGICO nella prima parte dispose le rime scritte quando Laura era ancora in vita, mentre nella seconda quelle scritte dopo la morte dell’amata. CRITERIO ESTETICO accostò componimenti che avevano affinità di stile e di temi. CRITERIO PSICOLOGICO le rime furono disposte in modo da tracciare un itinerario spirituale del poeta che, attraverso…
..tristi e liete vicende d’amore, tra illusioni e delusioni, si solleva dall’amore terreno per Laura all’ amore per Dio.
Il sonetto di apertura : una triste constatazione… Una volta ordinate le sue rime, Petrarca vi pose all’inizio il sonetto che probabilmente compose per ultimo, quello che contiene cioè un “ resoconto” della sua esperienza di vita: un resoconto amaro e fallimentare, visto che si conclude con una confessione di pentimento e divergogna per tutto quello che ha fatto, con la constatazione che “ciò che piace al mondo è breve sogno”.
A chiusura del Canzoniere pose la “Canzone alla Vergine, di sol vestita, coronata di stelle”, alla quale il poeta chiede pietà e aiuto per il giorno non lontano della morte Tuttavia, anche se questa suddivisione conferisce all’opera una certa organicità, va riconosciuto che ogni componimento del Canzoniereha in sé la sua unità e bellezza, indipendentemente dal posto che occupa all’interno dell’opera.
Per quanto riguarda poi l’ opera nel complesso, la sua unità è molto più profonda di quel che pensava Petrarca: consiste nello stato d’animo, misto di dolcezza, amarezza e malinconia, con cui il poeta vive ogni momento della sua storia intima; consiste nel tono elegiaco, composto e misurato dello stile; consiste nella purezza e freschezza della lingua, che sembra aver trovato le parole necessarie e definitive per esprimere certi sentimenti e certe situazioni.
Motivi poetici d’ispirazione L’amore per Laura Il paesaggio L’interiorità del poeta L’ansia di assoluto e d’infinito Il tema della caducità delle cose umane L’inconciliabile dissidio tra l’umano e il divino Il suo perenne dissidio interiore, la sua inquietudine
La poesia del Canzoniere Elementi caratteristici della poesia di Petrarca sono: L’eleganza La pacatezza di tono Il nitore delle forme Dal punto di vista formale l’espressione è limpida, raffinata e soavemente musicale. È questo l’aspetto più tipico del suo classicismo
I Trionfi Sono un poemetto allegorico – didascalico in terzine, divise in 6 canti Il poeta racconta di assistere, durante alcune visioni, ai trionfi di Amore, sugli uomini, della Pudicizia sull’Amore, della Fama sulla Morte, del Tempo sulla Fama, dell’Eternità sul Tempo. Ogni visione è accompagnata da una rassegna minuziosa di uomini e donne celebri della mitologia e della storia