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BENI CONFISCATI una corsa contro il tempo Giuseppe Giuffrida -LIBERA in Lombardia - Beni Confiscati. Dal bene confiscato al bene comune come si confisca e come si riutilizza dalla legge Rognoni-La Torre alla legge 109/96 … ed oltre Il ruolo e l’esperienza di LIBERA nel Nucleo di Supporto.
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BENI CONFISCATIuna corsa contro il tempoGiuseppe Giuffrida -LIBERA in Lombardia - Beni Confiscati Dal bene confiscato al bene comune come si confisca e come si riutilizza dalla legge Rognoni-La Torre alla legge 109/96 … ed oltre Il ruolo e l’esperienza di LIBERA nel Nucleo di Supporto
Conoscere per Comprendere • L’antimafia legislativa • La figura di Pio La Torre • L’antimafia sociale
ANTIMAFIA LEGISLATIVA • Il primo intervento normativo dopo l’istituzione della Commissione antimafia del 1961: legge 31 maggio 1965, n. 575 recante "Disposizioni contro la mafia". • L'avvenuto mutamento della realtà criminale e le difficoltà riscontrate nei processi contro mafiosi, di raccogliere il materiale probatorio sufficiente per giungere ad una sentenza di condanna, indusse il legislatore ad allargare l'ambito di applicabilità delle misure di prevenzione, già introdotte nel nostro ordinamento con la legge n. 1423 del 1956 • Attraverso l'emanazione della legge n. 575/65, il legislatore allargò la sfera soggettiva di applicazione delle misure di prevenzione, prevedendo che queste sarebbero state attivabili anche nei confronti dei soggetti "indiziati di appartenere ad associazioni mafiose".
LA FIGURA DI PIO LA TORRE Poco più di trent’anni fa, il 13 settembre 1982, veniva approvata la legge n. 646, nota come “legge Rognoni – La Torre”, che introdusse per la prima volta nel codice penale la previsione del delitto di associazione a delinquere di tipo mafioso (articolo 416 bis) e la confisca dei beni alle organizzazioni criminali, modificando ed integrando la precedente legge 575/1965)
LA FIGURA DI PIO LA TORRE PIO LA TORRE paga con la vita il prezzo del suo impegno e viene assassinato alla vigilia della festa dei lavoratori, il 30 aprile 1982
L’ANTIMAFIA SOCIALEBeni confiscati: Come, Dove, Perché • COME si confisca • DOVE si confisca • PERCHE’ si confisca
L’ANTIMAFIA SOCIALEBeni confiscati: Come, Dove, Perché Lo strumento del sequestro finalizzato alla confisca dei beni è previsto: • come misura cautelare reale nella fase delle indagini preliminari • comemisuradiprevenzione patrimoniale, prescindendo dall’indagine penale e dal suo giudicato
L’ANTIMAFIA SOCIALEBeni confiscati: Come, Dove, Perché 12 marzo 1992 omicidio di Salvo Lima - 23 maggio 1992 Strage di Capaci -19 luglio 1992 Strage di via D’Amelio 17 settembre 1992 omicidio di Ignazio Salvo - 14 maggio 1993 fallito attentato via Fauro Roma-27 maggio1993 Strage di via dei Georgofili Firenze - 27 luglio 1993 Strage di via Palestro Milano - 28 luglio 1993 bomba a San Giovanni in Laterano Roma - 28 luglio 1993 bomba a San Giovanni al Velabro Roma - 15 settembre 1993 omicidio di don Pino Puglisi - 31 ottobre 1993 fallito attentato allo stadio olimpico Roma - 23 novembre 1993 sequestro ed omicidio di Giuseppe Di Matteo - 14 aprile 1994 fallito attentato a Totuccio Contorno …ed intanto la “trattativa Stato – Mafia” 25 MARZO 1995 dal bene confiscato al bene comune…nasce
L’ANTIMAFIA SOCIALEBeni confiscati: Come, Dove, Perché L’ANTIMAFIA LEGISLATIVA TRAE LINFA DALL’ANTIMAFIA SOCIALE PARTE LA RACCOLTA FIRME DI LIBERA SUL RIUTILIZZO A FINI SOCIALI DEI BENI CONFISCATI Legge 7 marzo 1996 n. 109 introduce gli artt. da 2 nonies, a due duodecies della legge 31/5/1965 n. 575. I beni immobili sono: • mantenuti al patrimonio dello Stato per finalita' di giustizia, di ordine pubblico e di protezione civile; • trasferiti al patrimonio del comune ove l'immobile e' sito, per finalita' istituzionali o sociali. Il comune puo' amministrare direttamente il bene o assegnarlo in concessione a titolo gratuito a comunita', ad enti, ad organizzazioni di volontariato di cui alla legge 11 agosto 1991, n.266, e successive modificazioni, a cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381, o a comunita' terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti di cui al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309.
L’ANTIMAFIA SOCIALEBeni confiscati: Come, Dove, Perché Grandi passi, grandi risultati le Cooperative Libera Terra (Placido Rizzotto, Pio La Torre, Valle del Marro, Terre di Puglia, Beppe Montana, Le Terre di Don Peppe Diana, Rita Atria) ed altre, Cascina Caccia, in Piemonte
Ma non si aveva ancora la possibilità di partecipare “istituzionalmente” all’iter di gestione del processo decisionale avviato sul bene confiscato L’ANTIMAFIA SOCIALEBeni confiscati: Come, Dove, Perché
L’ANTIMAFIA SOCIALEBeni confiscati: Come, Dove, Perché Nasce l’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati D.L. 4 febbraio 2010 n. 4, convertito in legge 31/3/2010 n. 50 … le cui norme, poco dopo, confluiscono,unitamente a gran parte della disciplina antimafia, nel D.lgvo 6 settembre 2011 n. 159 - Codice Antimafia. Viene previsto che l’Agenzia venga coadiuvata dalle Prefetture che, a tal fine, costituiscono Nuclei di Supporto dei quali possono far parte anche associazioni impegnate nella materia. Il mondo delle Associazioni e LIBERA entra, o può entrare, nel processo decisionale e di controllo della destinazione del bene confiscato
L’ANTIMAFIA SOCIALEBeni confiscati: Come, Dove, Perché Dopo la confisca definitiva: Art. 45 d.lgvo 159/2011 Devoluzione allo Stato. A seguito della confisca definitiva di prevenzione i beni sono acquisiti al patrimonio dello Stato liberi da oneri e pesi. La tutela dei diritti dei terzi e' garantita entro i limiti e nelle forme di cui al titolo IV. Il provvedimento definitivo di confisca e' comunicato, dalla cancelleria dell'ufficio giudiziario che ha emesso il provvedimento, all'Agenzia, nonche' al prefetto e all'ufficio dell'Agenzia del demanio competenti per territorio in relazione al luogo ove si trovano i beni o ha sede l'azienda confiscata.
L’ANTIMAFIA SOCIALEBeni confiscati: Come, Dove, Perché Art. 48 - Destinazione dei beni e delle somme I beni immobili sono: • mantenuti al patrimonio dello Stato per finalita' di giustizia, di ordine pubblico e di protezione civile e, ove idonei, anche per altri usi governativi o pubblici connessi allo svolgimento delle attivita' istituzionali di amministrazioni statali, agenzie fiscali, universita' statali, enti pubblici e istituzioni culturali di rilevante interesse, salvo che si debba procedere alla vendita degli stessi finalizzata al risarcimento delle vittime dei reati di tipo mafioso; • mantenuti al patrimonio dello Stato e, previa autorizzazione del Ministro dell'interno, utilizzati dall'Agenzia per finalita' economiche;
L’ANTIMAFIA SOCIALEBeni confiscati: Come, Dove, Perché Segue …Art. 48 - Destinazione dei beni e delle somme I beni immobili sono: c) trasferiti per finalita' istituzionali o sociali, in via prioritaria, al patrimonio del comune ove l'immobile e' sito, ovvero al patrimonio della provincia o della regione. Gli enti territoriali provvedono a formare un apposito elenco dei beni confiscati ad essi trasferiti, che viene periodicamente aggiornato. L'elenco, reso pubblico con adeguate forme e in modo permanente, deve contenere i dati concernenti la consistenza, la destinazione e l'utilizzazione dei beni nonche', in caso di assegnazione a terzi, i dati identificativi del concessionario e gli estremi, l'oggetto e la durata dell'atto di concessione.
L’ANTIMAFIA SOCIALEBeni confiscati: Come, Dove, Perché • Gli enti territoriali, anche consorziandosi o attraverso associazioni, possono amministrare direttamente il beneo, sulla base di apposita convenzione, assegnarlo in concessione, a titolo gratuito e nel rispetto dei principi di trasparenza, adeguata pubblicita' e parita' di trattamento, a comunita', anche giovanili, ad enti, ad associazioni maggiormente rappresentative degli enti locali, ad organizzazioni di volontariato di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266, a cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381, o a comunita' terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti di cui al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, nonche' alle associazioni di protezione ambientale riconosciute ai sensi dell'articolo 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349, e successive modificazioni….
L’ANTIMAFIA SOCIALEBeni confiscati: Come, Dove, Perché La convenzione disciplina la durata, l'uso del bene, le modalita' di controllo sulla sua utilizzazione, le cause di risoluzione del rapporto e le modalita' del rinnovo. I beni non assegnati possono essere utilizzati dagli enti territoriali per finalita' di lucro e i relativi proventi devono essere reimpiegati esclusivamente per finalita' sociali. Se entro un anno l'ente territoriale non ha provveduto alla destinazione del bene, l'Agenzia dispone la revoca del trasferimento ovvero la nomina di un commissario con poteri sostitutivi. Alla scadenza di sei mesi il sindaco invia al Direttore dell'Agenzia una relazione sullo stato della procedura;
L’ANTIMAFIA SOCIALEBeni confiscati: Come, Dove, Perché I beni di cui al comma 3, di cui non sia possibile effettuare la destinazione o il trasferimento per le finalita' di pubblico interesse ivi contemplate, sono destinati con provvedimento dell'Agenzia alla vendita, osservate, in quanto compatibili, le disposizioni del codice di procedura civile. Fatto salvo il disposto dei commi 6 e 7 del presente articolo, la vendita e' effettuata agli enti pubblici aventi tra le altre finalita' istituzionali anche quella dell'investimento nel settore immobiliare, alle associazioni di categoria che assicurano maggiori garanzie e utilita' per il perseguimento dell'interesse pubblico e alle fondazioni bancarie.
L’ANTIMAFIA SOCIALEBeni confiscati: Come, Dove, Perché E le Aziende? I beni aziendali sono mantenuti al patrimonio dello Stato e destinati, con provvedimento dell'Agenzia che ne disciplina le modalita' operative: • all'affitto, quando vi siano fondate prospettive di continuazione o di ripresa dell'attivita' produttiva, a titolo oneroso, a societa' e ad imprese pubbliche o private, ovvero a titolo gratuito, senza oneri a carico dello Stato, a cooperative di lavoratori dipendenti dell'impresa confiscata. Nella scelta dell'affittuario sono privilegiate le soluzioni che garantiscono il mantenimento dei livelli occupazionali.
L’ANTIMAFIA SOCIALEBeni confiscati: Come, Dove, Perché b) alla vendita, per un corrispettivo non inferiore a quello determinato dalla stima eseguita dall'Agenzia, a soggetti che ne abbiano fatto richiesta, qualora vi sia una maggiore utilita' per l'interesse pubblico o qualora la vendita medesima sia finalizzata al risarcimento delle vittime dei reati di tipo mafioso. c) alla liquidazione, qualora vi sia una maggiore utilita' per l'interesse pubblico o qualora la liquidazione medesima sia finalizzata al risarcimento delle vittime dei reati di tipo mafioso, con le medesime modalita' di cui alla lettera b).
L’ANTIMAFIA SOCIALEBeni confiscati: Come, Dove, Perché La vera sfida adesso è riutilizzare a fini sociali le AZIENDE confiscate. Come? Un esempio: proposta di legge “Io riattivo il Lavoro” Occorre ridare vita alle aziende sequestrate e confiscate, valorizzando lo straordinario potenziale che hanno in dotazione. Per questo è necessario costituire una banca dati nazionale che ne tuteli la posizione di mercato, sostenere il percorso di reinserimento dei lavoratori, favorire la riconversione e la ristrutturazione aziendale e agevolare l’emersione dei rapporti di lavoro irregolari. È importante, inoltre, incentivare la costituzione di cooperative dei lavoratori disposti a rilevare l’azienda oggetto della confisca e favorire, per gli stessi, un adeguato percorso di formazione e aggiornamento.
L’ANTIMAFIA SOCIALEBeni confiscati: Come, Dove, Perché Riassumendo quindi, Il ruolo di LIBERA Il ruolo che la legge assegna all'Agenzia Nazionale, e che viene svolto dalle Prefetture, non è soltanto statico in rapporto all'adempimento "assegnazione" o "destinazione", ma è, per così dire, dinamico ed investe anche le necessarie funzioni di controllo della congruità delle destinazioni, del corretto riutilizzo, giungendo infatti a prevedere la possibilità di revoca di quelle stesse assegnazioni. Ecco perchè il programma di lavoro che deve essere svolto all’interno dei Nuclei di Supporto consiste nell'ascoltare le singole amministrazioni che hanno ricevuto beni in assegnazione e verificare, nel necessario ed indispensabile contraddittorio con enti, associazioni e istituzioni chiamati al Tavolo, il puntuale soddisfacimento delle prospettive segnate dalla legge e realizzate (o meno) da quella assegnazione.
L’ANTIMAFIA SOCIALEBeni confiscati: Come, Dove, Perché Questo infatti l'estratto dell'art. 112 D.lgvo 159/2011 che riprende l’originaria previsione inserita nella legge istitutrice dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati 3. L'Agenzia per le attivita' connesse all'amministrazione e alla destinazione dei beni sequestrati e confiscati anche in via non definitiva puo' avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, delle prefetture territorialmente competenti. In tali casi i prefetti costituiscono senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, un nucleo di supporto cui possono partecipare anche rappresentanti di altre amministrazioni, enti o associazioni.
L’ANTIMAFIA SOCIALEBeni confiscati: Come, Dove, Perché Ed ancora l’art. 112 D.lgvo 159/2011…. L’Agenzia… • richiede la modifica della destinazione d'uso del bene confiscato, in funzione della valorizzazione dello stesso o del suo utilizzo per finalita' istituzionali o sociali, anche in deroga agli strumenti urbanistici; • verifica l'utilizzo dei beni, da parte dei privati e degli enti pubblici, conformemente ai provvedimenti di assegnazione e di destinazione; • revoca il provvedimento di assegnazione e destinazione nel caso di mancato o difforme utilizzo del bene rispetto alle finalita' indicate nonche' negli altri casi stabiliti dalla legge
L’Antimafia socialeBeni confiscati: Come, Dove, Perchéla situazione al 7 gennaio 2013
L’Antimafia socialeBeni confiscati: Come, Dove,Perché Immobili 11238 Aziende 1708 Totale beni 12946 • SICILIA 5515 • CAMPANIA 1918 • CALABRIA 1811 • LOMBARDIA 1186 • PUGLIA 1126 • LAZIO 645 • PIEMONTE 181 • EMILIA ROMAGNA 112 • SARDEGNA 104 • VENETO 88
L’ANTIMAFIA SOCIALEBeni confiscati: Come, Dove, Perché IMMOBILI Immobili in gestione 3995 Immobili destinati consegnati 5859 Immobili destinati non consegnati 907 Immobili usciti dalla gestione 477 Totale immobili 11238 • SICILIA 4892 • CALABRIA 1650 • CAMPANIA 1571 • PUGLIA 995 • LOMBARDIA 963
L’ANTIMAFIA SOCIALEBeni confiscati: Come, Dove, Perché AZIENDE Aziende in gestione 1211 Aziende uscite dalla gestione 497 Totale Aziende 1708 • SICILIA 623 • CAMPANIA 347 • LOMBARDIA223 • CALABRIA 161 • PUGLIA 131
IL NUCLEO DI SUPPORTO DI BRESCIA Il Nucleo di Supporto presso la Prefettura di Brescia viene costituito in data 15/9/2011 ai sensi e per gli effetti del D.L. n. 4 del 4/2/2010, convertito nella legge n. 50 del 31/3/2010
IL NUCLEO DI SUPPORTO DI BRESCIA Libera raccoglie la sfida. Primo Nucleo di Supporto in Lombardia, tra i primissimi su tutto il territorio nazionale. Efficace la pianificazione delle attività secondo le direttiva impartite dall’ANBSC Dati alla prima riunione del 3 ottobre 2011IMMOBILI CONFISCATIDESTINATI E CONSEGNATI 62 distribuiti su 22 ComuniIMMOBILI CONFISCATIIN GESTIONE25 distribuiti su 9 Comuni
Immobili destinati e consegnati: Bovegno, Breno, Brescia, Caino, Capriano del Colle, Castel Mella, Castenedolo, Cellatica, Concesio, Corte Franca, Desenzano del Garda, Lumezzane Manerba del Garda, Nuvolera, Ospitaletto, Passirano, Pezzaze, Poncarale, Prestine, Rezzato, Soiano del Lago, Villa Carcina Immobili in gestione: Bovegno, Caino, Castel Mella, Concesio, Flero, Lonato, Padenghe sul Garda, Roncadelle, Travagliato IL NUCLEO DI SUPPORTO DI BRESCIA
Criticità interne Mancata consapevolezza Mancata disponibilità di risorse Mancata progettualita’ Criticità esterne Ipoteche Come rispondiamo? IL NUCLEO DI SUPPORTO DI BRESCIA
IL NUCLEO DI SUPPORTO DI BRESCIA CriticitàMancata ConsapevolezzaStruttura Tecnica – Elenco pubblicoMancata Disponibilità Risorse Fondi Regionali - Consorzi Mancata Progettualità: Rete Associative
IL NUCLEO DI SUPPORTO DI BRESCIA LE IPOTECHE Cosa fare?
IL NUCLEO DI SUPPORTO DI BRESCIA Il Nucleo di Supporto attiva le procedure previste dall’ANBSC per la verifica dell’avvio dell’azione per l’accertamento del requisito della “buona fede” in capo all’Istituto bancario che erogò il mutuo e trascrisse l’ipoteca
IL NUCLEO DI SUPPORTO DI BRESCIA Il risultato sperato ed auspicato con la legge 109/96 può essere gravemente compromesso nei casi (frequentissimi) di beni gravati da ipoteca. Questa circostanza rende di fatto impossibile il riutilizzo a fini sociali del bene stesso e ciò accade quando, nonostante la confisca definitiva, la Banca riesce a dimostrare la propria buona fede (requisito soggettivo) nell'erogazione del mutuo a favore del soggetto al quale il bene è stato poi confiscato e quando la trascrizione nei registri immobiliari della relativa ipoteca sia antecedente (requisito oggettivo) alla trascrizione del provvedimento di sequestro, poi trasformato in confisca definitiva.
IL NUCLEO DI SUPPORTO DI BRESCIA La proposta: un meccanismo legislativo che consentirebbe, laddove comunque la Banca dimostri la predetta buona fede, di disancorare il bene dal diritto di credito. In sostanza il bene immobile, ove confiscato, cessa di essere la garanzia di quel mutuo pregresso, si svincola dal meccanismo di garanzia che rappresentava all'atto dell'erogazione del mutuo e può quindi realizzare il concetto ed il fine della confisca pronunciata con sentenza irrevocabile. Il diritto di credito, invece, verrà a quel punto garantito non più dal bene, che lo Stato ha così indirizzato verso il riutilizzo garantito da legge (109/96) ma sul valore economico corrispondente contenuto, per quota parte, nel F.U.G. il Fondo Unico Giustizia, che sarebbe quindi, nei casi ripeto di provata buona fede, garanzia di quel credito.
IL NUCLEO DI SUPPORTO DI BRESCIA In definitiva il diritto di credito, del quale è riconosciuta la buona fede con sentenza irrevocabile (questo è già disciplinato in questi termini) è garantito dal F.U.Ge non più dal bene immobile, che una volta confiscato può essere in definitiva riutilizzato a fini sociali realizzando il dettato della legge 109/1996.
BENI CONFISCATI: PERCHE’ Ma perché tutto questo? Perché dobbiamo capire, comprendere, informarci ed informare?
BENI CONFISCATI: PERCHE’ Per tutti Loro per tutte le Vittime innocenti di mafia, per quei tanti nomi che conosciamo e per quelli che non conosciamo Per quelle Storie, per quei Volti …e per NOI ! Giuseppe Giuffrida -LIBERA in Lombardia - Beni Confiscati