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Progetto realizzato dagli alunni delle classi IV e V della Scuola Primaria di Gallignano

Religione e Arte per le vie di Gallignano. Progetto realizzato dagli alunni delle classi IV e V della Scuola Primaria di Gallignano – Istituto Comprensivo di Soncino – A.S. 2005/06.

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Progetto realizzato dagli alunni delle classi IV e V della Scuola Primaria di Gallignano

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Presentation Transcript


  1. Religione e Arte per le vie di Gallignano Progetto realizzato dagli alunni delle classi IV e V della Scuola Primaria di Gallignano – Istituto Comprensivo di Soncino – A.S. 2005/06

  2. Dopo la realizzazione del cd “Gallignano… che passione!”, nel quale abbiamo approfondito alcuni aspetti storico-culturali del nostro paese, in questo anno scolastico, all’interno del progetto “Gioca Provincia”, abbiamo voluto realizzare un percorso alla scoperta di Santelle e Dipinti murali distribuiti sul nostro territorio, al fine di conoscere una tra le espressioni artistiche meno note legate alla religiosita’ popolare. Le opere lasciate dai nostri predecessori, come cartelli indicatori della loro fede, ci hanno permesso di ricostruire parte della loro storia e di operare come piccoli studiosi attraverso l’esplorazione dell’ambiente, l’osservazione, la ricerca, la ricostruzione e il riordino di fatti accaduti. In particolare, i racconti degli anziani del nostro paese si sono rivelati preziose testimonianze per il nostro lavoro e ci hanno fatto comprendere come la devozione alla Madonna, come “Mamma Celeste” fosse parte integrante della loro quotidianita’.

  3. Il nostro lavoro La ricerca - ricerca di santelle e di dipinti murali sacri in campo uso di mappe e carte topografiche sopralluoghi e rilievi fotografici - interviste - consultazione di testi La Rielaborazione dati - stesura di griglie di analisi e testi descrittivi - interpretazione grafico-pittorica delle opere - realizzazione di cartelloni - allestimento di una mostra - stampa di un volume (in fase di realizzazione Il trasferimento dati al computer - trasferimento dei testi con la videoscrittura - inserimento dei disegni con l’uso dello scanner - rielaborazione delle fotografie con programmi specifici - strutturazione del lavoro come ipertesto - presentazione lavoro con il programma Power Point

  4. Il progetto, realizzato dagli alunni di cl. IV e V, è stato coordinato dalle insegnanti Merlini Paola Laura, per la ricerca e la rielaborazione dati e Bassi Gabriella per la parte multimediale.Hanno collaborato le insegnanti Spadari Anacleta e Perrucci Antonella. Gli autori Guarda nelle pagine seguenti le fotografie ingrandite

  5. Classe V Kevin Mattia Giovanni Vittoria Michele Parminder Debora

  6. Valentina Elena Ivonne Irene Alex Michael Davide Serena Marzia Asim Elisa Camilla Classe IV

  7. Leggendo attentamente la cartina topografica, con l’aiuto del maestro Occhio Franco, esperto conoscitore del nostro territorio, abbiamo individuato e numerato tutte le santelle e i dipinti murali di Gallignano, seguendo un percorso ideale.Da via Bergamo e lasciando alle nostre spalle Soncino, siamo entrati in Gallignano e abbiamo esplorato la zona est del paese percorrendo Via Valsordella.Dalla strada per Santa Maria siamo giunti in Via Fiorano, abbiamo visitato il centro e ci siamo diretti verso la “Cascina Casello”. La tappa successiva è stata a “San Gabriele” per poi dirigerci alla “Cascina Marzuole”, ai confini con Fontanella.Il nostro viaggio si è concluso visitando la zona nord del paese, passando in via Regina della Scala. Il nostro percorso

  8. Clicca sui numeri per vedere i dipinti o le santelle corrispondenti; clicca nel riquadro rosso per trovare quelli al centro del paese. 18 17 4 19 3 20 2 13 14 15 16 *Legenda* 1

  9. 5 8 7 22 6 21 9 10 12 11 - Legenda -

  10. 12. Dipinto “Madonna del Mondo” 13. Santella Cascina “San Carlo” 14. Santella “S. Gabriele” 15. Dipinto “Madonna del sacco” 16. Santuario “Madonna di Villavetere” 17. Santella “Marzuole” 18. Santella “Siepelunga” 19. Grotta Cascina Serine 20. Dipinto “Villa Teresita” 21. Dipinto “Madonna del Terremoto” 22. Dipinto “Casa Pola” Legenda 1. Santella Cascina Scoticarda 2. Santella “Madonna dei Prati” 3. Dipinto Cascina Fienile 4. Santella “I Murtì de S. Martì” 5. Dipinto Casa Moro 6. Santella “Filipponi” 7. Dipinto “Sacra Famiglia” 8. Dipinto “La Pietà” 9. Dipinto “Gesù Misericordioso” 10. Dipinto “Rosa Mistica” 11. Dipinto “Madonna del Rosario”

  11. Sitrova presso la cascina Scoticarda di proprietà Cangini.Costruita sulla riva di un fossato, un tempo la santella era a livello della strada; ora, in seguito ai numerosi lavori di asfaltatura, si trova a un livello inferiore.La piccola santella è tinteggiata di rosa e di giallo; la nicchia che custodisce il dipinto della Madonna è chiusa da un cancello di ferro tinteggiato di bianco. Santella“Cascina Scoticarda”

  12. Il dipinto Tipologia: dipinto su lamieraPeriodo: fine ‘800 (recentemente restaurata)Soggetto: Madonna col BambinoPittore: sconosciutoRestauratore: sconosciutoLocalità: Gallignano, strada statale per Soncino Stato di conservazione: ottimo Il dipinto rappresenta la Madonna con in braccio Gesù Bambino; entrambi hanno un espressione seria. La Madonna ha il viso ovale, gli occhi azzurri, il naso lungo, le labbra ombreggiate di rossetto; i capelli sono lunghi, castani e lisci.Gesù ha invece i capelli ricci, gli occhi come sua madre, il naso e la bocca piccoli.

  13. Santella “Madonna dei prati” E’ stata costruita nell’ottocento dove il fossato Livrera si divide in due corsi d’acqua. La storia dice che in questo luogo apparve la Madonna a dei poveri soldati in cerca di salvezza; la Vergine indicò loro il cammino. Salvi, tornarono e costruirono questa chiesetta in onore a Maria.La cappella è costituita da un piccolo portico con due colonne intonacate di bianco che sorreggono il tetto, una parete di fondo con il dipinto e due bassi muretti laterali.I muri sono in mattoni rossi, il pavimento di tavelle di cotto. Davanti si può leggere la scritta “Madonna dei prati”. La santella è circondata da robinie e canne di bambù. In seguito ai recenti lavori di ristrutturazione, sotto il dipinto esistente è stato ritrovato l’affresco originale. Il 14 maggio 2006 è stato riposto nella nicchia della santella, il nuovo affresco. Per l’occasione è stata celebrata dal parroco di Gallignano, Don Lino Viola, una messa molto partecipata dai gallignanesi, preceduta dalla benedizione del dipinto.

  14. Madonna Dei Prati Tipologia: affresco Periodo: 2006Soggetto: Madonna con BambinoPittore: Saverio ColomboLocalità: Via Valsordella, al confine con il territorio di Santa Maria Stato di conservazione: ottimo Il dipinto rappresenta la Madonna che tiene fra le braccia Gesù. Il suo volto è dolce ed ha lo sguardo rivolto verso il Bambino. Indossa una veste rosso porpora ed un velo azzurro che le copre il capo. I suoi piedi sono avvolti da nuvole bianche e due paffuti angioletti la contemplano. Gesù Bambino, dagli occhi azzurri e dai riccioli d’oro, sembra dominare la scena. Ha una manina alzata come se stesse per benedire chiunque si rivolge a lui. Sullo sfondo si estende un paesaggio tipico della nostra zona: la cascina con i campi circostanti.

  15. Dipinto “Cascina Fienile” Tipologia: dipinto muralePeriodo: fine ‘800Soggetto: Madonna con BambinoPittore: sconosciutoLocalità: cascina Fienile,Via per Santa MariaStato di conservazione: pessimo Da ciò che si può intravedere, dato il pessimo stato di conservazione, il dipinto rappresenta Maria con in braccio Gesù. La Madonna sembra seduta su un trono e ai suoi lati si intravedono due figureche fanno pensare a San Martino e a Sant’Antonio.

  16. Il dipinto è stato “strappato” nel novembre del 2006 ed è stato restaurato dal pittore Cavalli Antonio di Soncino. Ora è conservato nell’abitazione del sig. Premoli, proprietario della cascina Fienile. L’affresco rappresenta la Madonna del Rosario con il Bambino Gesù. La Vergine è seduta su un trono sul quale appare evidente la scritta “Ave Maria”. Indossa una veste rossa, un manto verde e tiene in mano la corona del rosario. Gesù, in fasce, porge la sua corona a S. Domenico, rappresentato a destra del Bambino. Il monaco indossa un saio bianco e un mantello marrone. S. Benedetto mostra il testo “ORA ET LABORA” che racchiude la “regola” dei monaci. Indossa un saio marrone con un mantello azzurro. Entrambi i santi, a piedi nudi, indossano i sandali tipici dei monaci.

  17. Santella “Murtì de S. Martì” Costruita sulla sponda di un fosso, ha una struttura semplice a capanna. Sul colmo del tetto è posta una croce di pietra; la cappella è tinteggiata di bianco e, in alcuni punti, scrostata.La nicchia che raccoglie il quadro della Madonna è chiusa da un cancelletto con rete metallica, tenuto fermo da una sbarra di ferro posta diagonalmente. La santella è così chiamata poiché conserva le ossa dei caduti, trovate dagli agricoltori, nei campi circostanti.

  18. Il dipinto Tipologia: Stampa(Madonna di Filippo Lippi)Periodo: recenteSoggetto: MadonnaLocalità: Via per Santa Maria, strada campestre per Cascina CaselleStato di conservazione: buono L’ immagine rappresenta una Madonna con le mani giunte che prega.E’ molto bella: ha un viso dolce, i capelli raccolti, abbelliti da una coroncina; in testa porta un velo bianco. Indossa una elegante veste blu decorata da perline argentate. Sullo sfondo si vede il mare con degli scogli.La cornice è piuttosto rovinata.

  19. Dipinto Casa Moro Tipologia: dipinto murale Periodo: fine ‘800 Soggetto: Madonna con Bambino Pittore: sconosciuto Località: Via Fiorano Stato di conservazione: pessimo Il dipinto rappresenta la Madonna con in testa una corona dorata che tiene fra le braccia Gesù. Maria indossa una veste rosso porpora e un velo blu, il Bambino è coperto da un panno bianco. Entrambi sono avvolti da un fascio di luce divina proveniente dall’alto. Il loro sguardo è rivolto verso due santi che potrebbero essere S. Giovanni a sinistra e S. Benedetto a destra. Posti in alto, lateralmente, si intravedono due putti alati.

  20. E’ costruita all’uscita di Gallignano per Santa Maria, dove la Via Fiorano volge a sinistra, lasciando sulla destra una stradina non asfaltata che porta nei campi.La santella sembra un piccolo santuario. Due finte colonne sorreggono il tetto ricoperto di tegole.Le pareti sono intonacate e tinteggiate di bianco.Nella cappella si accede attraversando un cancello di ferro sopra il quale si legge la scritta: “Ave Maria”. All’interno è conservato il dipinto della Madonna di Caravaggio.Ai lati dell’apertura ci sono due cippi di pietra che sembrano sgabelli. Santella “Filipponi”

  21. Il dipinto Tipologia: dipinto muralePeriodo: 1968Soggetto: Madonna di CaravaggioPittore: Don Germani (Salesiano di Milano)Località: via Fiorano, Casa FilipponiStato di conservazione: ottimo Il dipinto rappresenta la Madonna di Caravaggio apparsa a una giovane sposa. La Madonna è vestita con abiti semplici: una veste rossa, un mantello turchese e un velo azzurro in capo. Intorno alla Madonna si irradia una luce che fa risaltare la corona di dodici stelle posta sul suo capo. La giovane è inginocchiata ai piedi della Madonna con le braccia aperte, in contemplazione. La Madonna invece, con le sue mani, indica il viso della sposa in segno di benedizione. Ai piedi della giovane si intravede una falce probabilmente da lei usata, nel suo lavoro di contadina. Tra la Vergine e la giovane c’è una pianticella di rose e un ruscello ricco d’acqua che ha iniziato a scaturire nel momento dell’apparizione. Sullo sfondo si nota il Santuario di Caravaggio costruito in onore a Maria e la casa dei signori Filipponi. Il dipinto originale che risaliva a fine ‘800, rappresentava sempre la Madonna di Caravaggio

  22. Dipinto“Sacra Famiglia” Tipologia: dipinto muralePeriodo: 1700Soggetto: la Sacra FamigliaPittore: sconosciutoRestauratore: non restauratoLocalità: casa Ambrogi Via FioranoStato di conservazione: pessimo Il dipinto, situato sotto il portico di una piccola cascina all’interno del centro abitato, raffigura Maria che tiene in braccio Gesù Bambino. Alla sua sinistra c’è Giuseppe e in alto le teste di due angioletti. Da ciò che si può intravedere, dato il pessimo stato di conservazione, Maria indossa una veste rossa e un manto giallo e azzurro che le copre la testa e parte della veste. Giuseppe indossa un abito scuro e un ricco manto giallo.Sotto il dipinto c’è un vaso di fiori.

  23. Dipinto “La Pietà” Tipologia: dipinto muralePeriodo: fine ‘800Soggetto: la PietàPittore: sconosciutoLocalità: Via Fiorano, casa MazzettiStato di conservazione: buono Il dipinto è diviso in due parti: la parte superiore rappresenta Dio Padre con le braccia aperte; ai suoi lati ci sono due angeli.La parte inferiore rappresenta la Pietà: Maria tiene sulle sue ginocchia il corpo di Gesù appena deposto dalla croce. Sullo sfondo si intravedono la croce di Gesù, con appoggiata una scala di legno, e le croci dei due ladroni.

  24. Dipinto “Gesù Misericordioso” Tipologia: dipinto muralePeriodo: 2004Soggetto: Gesù MisericordiosoPittore: Antonio Cavalli di SoncinoLocalità: via Fiorano - casa PolaStato di conservazione: ottimo Il dipinto rappresenta Gesù della Divina Misericordia che si festeggia la seconda Domenica di Pasqua. Gesù si è mostrato sotto queste sembianze a una suora polacca. Dal petto di Cristo escono due fasci di luce: uno rosso e uno azzurro che indicano rispettivamente il sangue di Gesù e l’acqua. In basso si legge: “Gesù confido in Te”; sulla destra è posto un lumino sempre acceso, in segno di devozione. Il dipinto originale, che risaliva a fine ‘800, rappresentava la Pietà ed è stato completamente coperto da quello attuale.

  25. Dipinto“Rosa Mistica” Tipologia: dipinto muralePeriodo: 2005Soggetto: Rosa MisticaPittore: Uber Luciano Gatti di OrzinuoviLocalità: via Castello, casa MarconiStato di conservazione: ottimo La Madonna “Rosa Mistica” è raffigurata in mezzo a un roseto con in braccio Gesù Bambino che tiene, in entrambe le mani, una rosa. La Madonna indossa una veste color rosso vivace e un manto azzurro che le copre la testa e le spalle. Il suo volto è sereno. Il dipinto è stato realizzato in una nicchia sull’angolo del caseggiato. Precedentemente esisteva un dipinto di fine ‘800 raffigurante la Pietà, rivolto verso via Castello.

  26. Dipinto “Madonna del Rosario” Tipologia: dipinto muralePeriodo: fine ‘800 restaurato nel 2004Soggetto: Madonna del RosarioPittore: sconosciutoRestauratore: A. Cavalli di SoncinoLocalità: via Casello - casa MazzettiStato di conservazione: ottimo Il dipinto rappresenta la Madonna del Rosario con in braccio Gesù Bambino. Tutti e due tengono fra le mani la corona del rosario, indossano sontuosi vestiti e hanno sul capo una corona dorata. Alla destra della Madonna è raffigurato Sant’Antonio, protettore degli animali, con accanto un maialino.Il santo indossa il saio; con la mano destra tiene una fiamma e nella sinistra un bastone con appeso un campanellino. A sinistra è rappresentato San Martino che indossa un vestito da soldato con il mantello strappato perché donato ai poveri. Il dipinto originalmente si trovava su una parete esterna della casa padronale. Nel 2004 è stato “strappato” dalla parete dal restauratore A. Cavalli e attualmente l’affresco è conservato dalla famiglia Mazzetti nella propria abitazione. Nella nicchia dove si trovava il dipinto, il pittore Cavalli ha riprodotto la stessa Madonna.

  27. Dipinto “Madonna del mondo” Tipologia: dipinto muralePeriodo: fine ‘800 - restaurato nel 2004Soggetto: Madonna del MondoPittore: sconosciutoRestauratore: A. CavalliLocalità: cascina Casello, casa MazzettiStato di conservazione: ottimo Questo dipinto è chiamato “La Madonna del Mondo” perché il Bambino tiene nella mano destra una sfera raffigurante il globo terrestre. A sinistra della Madonna c’è S. Martino con in mano una lancia e un ramo di palma.A destra S. Francesco tiene fra le mani un mazzo di fiori.In basso sono rappresentate le anime del Purgatorio. Il dipinto è stato trovato sotto l’affresco della “Madonna del Rosario”. Nel 2004 è stato tolto dalla parete, con la tecnica dello strappo, dal restauratore A. Cavalli ed attualmente l’affresco è conservato dalla famiglia Mazzetti nella propria abitazione.

  28. La santella è stata costruita nel 1987 in un campo adiacente alla Cascina S. Carlo di proprietà del sig. Pola Giorgio, in memoria della moglie Franca.Rivolta verso via Villavetere, la santella ha una struttura semplice “a capanna”. I muri sono in mattoni a vista e il tetto, con travi di legno, è coperto da tegole di cotto. Dal cancelletto di ferro battuto, appare la statua della Madonna sorretta da un piedistallo. Santella Cascina “San Carlo”

  29. La statua della Madonna La statua rappresenta l’Immacolata che con un piede calpesta la testa del serpente. La Vergine indossa una veste bianca con un manto azzurro con profili dorati. Ha un viso molto dolce e giovanile. Il suo capo è contornato da una corona di dodici stelle lucenti. L’immacolata tiene le braccia semiaperte come ad accogliere chiunque a Lei si rivolga. Appeso alla parete di fondo c’è un “ex voto”, posto da Roberto Pola, figlio del proprietario, per una grazia ricevuta nel 2005.I numerosi fiori e ceri che sempre ci sono all’interno, testimoniano la grande devozione della famiglia verso la Madonna.

  30. Santella “S. Gabriele” E’ stata costruita sulla curva della strada che porta da Gallignano al santuario di Villavetere, presso i cascinali detti “di S. Gabriele”.Costruita con mattoni a vista, è costituita da due nicchie: in quella superiore vi è un quadro dipinto, in quella inferiore sono conservate le ossa dei morti, ritrovate dagli agricoltori, nell’arare i campi circostanti. Le ultime ossa qui deposte sono state trovate nel 1977 presso la chiesetta della Madonna di Villavetere, in parte dal sig. Silvestro Ferrari ed in parte nella successiva ricerca fatta dal maestro Franco Occhio con i suoi alunni.Le nicchie sono chiuse da cancelletti di ferro con rete metallica attraverso la quale si intravede l’interno.

  31. Tipologia: dipinto su telaPeriodo: fine ‘900Soggetto: Madonna con il Bambino Pittore: sconosciuto Località: S. Gabriele Stato di conservazione: discreto Il dipinto Il dipinto rappresenta la Madonna seduta su un muretto. Indossa un abito azzurro e un lungo velo bianco con il quale copre il Bambino Gesù che tiene tra le braccia. Il volto della Madonna è serio e ha lo sguardo rivolto verso il basso: sembra guardare il Bambino.

  32. Dipinto “Madonna del sacco” Tipologia: Dipinto muralePeriodo: 1895Soggetto: Madonna del saccoPittore: sconosciutoRestauratore: A. Cavalli di SoncinoLocalità: via Villavetere, cascina Mulino del signor Turmolli FrancoStato di conservazione: ottimo Il dipinto rappresenta la Madonna del sacco, protettrice dei mugnai. La Madonna è avvolta completamente in un sacco di iuta ed ha in braccio il Bambino Gesù. Dal sacco spuntano solo le loro teste abbellite da corone dorate. Il dipinto è racchiuso in una specie di nicchia con una cornice bianca. Sopra il dipinto c’è scritto l’anno in cui è stato fatto (1895). È qui che si nota un supporto di ferro alla cui estremità c’è una piccola carrucola: serviva un tempo per portare i lumini sul davanzale che si trova sotto il dipinto. Questa Madonna è chiamata dagli anziani del posto “Madonna d’Oropa” o “Madonna nera” poiché il dipinto originale raffigurava la Vergine con la pelle scura.

  33. Santuario “Madonna di Villavetere” La StoriaIl ritrovamento di una preziosa ara votiva dedicata a Giove, conferma l’ipotesi che, già dai tempi dei Romani, Villavetere fosse un luogo di culto.La presenza in zona dell’altare pagano e il nome Villavetere (che è latino o germanico) possono quindi dar conferma alla tradizione che vuole il santuario molto antico, costruito nei primi secoli del Cristianesimo quale tangibile simbolo della conversione del popolo di Gallignano alla nuova religione. Purtroppo non vi sono documenti che possano testimoniare in quale epoca sia stato trovato questo monumento e quando venne costruito il santuario.

  34. Dalle notizie riportate si può ipotizzare che l’altare sia stato trovato nel territorio circostante la chiesa durante i lavori di disboscamento che si svolsero verso la fine del 1600 e l’inizio del 1700 e che solo allora sia stato posto a sostituire il basamento precedente in laterizio. Le notizie certe sulla chiesa sono contenute nelle relazioni delle visite pastorali che i vescovi della diocesi di Cremona hanno eseguito,nel tempo,alla parrocchia di Gallignano. Inoltre, dai pochi documenti esistenti, possiamo avere un’idea abbastanza precisa della struttura originale: aveva dimensioni più vaste dell’attuale chiesetta e una pianta a croce.

  35. Il santuario crollò quasi completamente con il terremoto del 1802; quasi per miracolo rimase in piedi l’altare dell’Addolorata. Sulla facciata, un tempo, vi era scritto: “Oh voi che passate: fermatevi e vedete se vi è un dolore simile al mio”.Da questa frase e dall’antico affresco della Deposizione, posto in capo all’altare, si capisce perché il piccolo santuario sia stato dedicato alla Madonna Addolorata. Nel 1855, gli abitanti di Gallignano ricostruirono il santuario a proprie spese, allo scopo di essere liberati dal colera con l’aiuto della Beata Vergine. Nel 1910, alla chiesetta venne aggiunta la sacrestia e venne costruito, dal fabbro ferraio di Gallignano, il campanile in ferro.

  36. Questa è la pianta attuale della chiesetta formata da un’unica navata con annessa la sacrestia. L’altare dell’Addolorata è situato nell’abside. Entrando nella chiesetta, ai lati della porta d’ingresso, possiamo vedere, inserite nel muro, due eleganti acquasantiere di marmo a forma di conchiglia. Il pavimento del santuario è in mattonelle rettangolari di cotto antico, disposte trasversalmente.

  37. Sulla parete di sinistra dell’abside era affrescata l’immagine di S. Rustico, su quella di destra l’immagine di S. Fermo. Recentemente questi affreschi sono stati “strappati”, restaurati ed ora sono conservati nella Chiesa Parrocchiale.

  38. Vicino all’abside, sulla sinistra, vi è la statua di Maria Bambina in fasce, simbolo di particolare devozione da quando, nel 1925 la festa annuale venne spostata dal 9 agosto, (giorno dedicato a S. Fermo e S. Rustico) all’8 settembre (giorno in cui si ricorda la Natività di Maria). Da sempre, tutti i sacerdoti di Gallignano hanno assecondato e favorito questa grande devozione popolare alla Madonna di Villavetere, mettendo in rilievo la grande valenza religiosa di questa chiesetta. Ogni anno, l’8 settembre viene celebrata una S.Messa molto sentita dai Gallignanesi. Da quanto hanno scritto i parroci che si sono succeduti nella nostra parrocchia, abbiamo saputo che, in passato, avvenivano celebrazioni anche in occasioni di altre ricorrenze liturgiche: durante le Rogazioni, in Tempo di Passione, con la benedizione della carta usata nell’allevamento del baco da seta e per S. Fermo. Le Preghiere

  39. A Maria Santissima Bambina di VillavetereDolce Maria Bambina, che destinata ad essere Madre di Dio, sei pur divenuta augusta Regina ed amatissima Madre nostra, per i prodigi di grazie che compisti fra noi, ascolta pietosa le mie umili suppliche.Nelle necessità che mi premono da ogni parte, e specialmente nell’affanno che ora mi tribola, tutta la mia speranza è riposta in te.O santissima Bambina, in virtù dei privilegi che a te sola furono concessi e dei meriti che hai acquistati, mostrati oggi ancora pietosa verso di me. Mostra che la sorgente dei tesori spirituali e dei beni continui che dispensi è la tua potenza sul cuore paterno di Dio.Per quell’immensa profusione di grazie di cui l’Altissimo ti arricchì fin dai primi istanti del tuo immacolato concepimento, esaudisci, o celeste Bambina, la mia supplica, e loderò in eterno la bontà del tuo cuore. Amen Alla Vergine Addolorata di VillavetereO Madre Santissima, che sul Calvario hai consolato con la tua presenza il dolore del figlio Gesù e dopo la sua morte hai accolto sulle ginocchia il corpo piagato, guarda le nostre necessità e accogli le nostre suppliche.Vieni in nostro soccorso, poveri peccatori, ed ottienici dal tuo Figlio, crocifisso per i nostri peccati, la virtù della conversione.Guarda con predilezione ai nostri ammalati e tribolati che, ogni giorno, come Gesù sulla croce, non cessano di bagnare le loro labbra nelle amarezze della vita.Soccorri la debolezza della nostra fede; proteggi l’innocenza dei nostri fanciulli; preserva i giovani dalle seduzioni del mondo; allontana dalla terra l’odio tra i popoli e l’orrore della guerra; affretta il ritorno a casa dei profughi e dei perseguitati.Guidaci, o Mamma Santissima, tra le tempeste di ogni giorno, verso il porto della salvezza eterna.Te lo chiediamo con il grido degli esuli in questa valle di lacrime: ascoltaci, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. Torna

  40. Il dipinto Tipologia: Affresco Periodo: ‘800(recentemente restaurato) Soggetto: MadonnaAddolorata Pittore: sconosciuto Località: strada per Villavetere Stato di conservazione: ottimo Il dipinto rappresenta la Madonna che tiene sulle ginocchia Gesù, deposto dalla croce, su un lenzuolo bianco; alle sue spalle c’è S. Giovanni. La Madonna indossa un manto azzurro e una veste rossa; il suo volto è triste e addolorato. S. Giovanni ha una veste verde e un manto marrone. Nei recenti lavori di ristrutturazione del santuario, la tavola raffigurante la Madonna Addolorata (Giovanni Pisano 1942), che copriva l’affresco originale, è stata restaurata ed ora è conservata nella Chiesa Parrocchiale.

  41. Santella “Marzuole” Si trova in territorio cremonese al confine con la provincia di Bergamo; è costruita sulla riva del fosso Calciana. La cappella è stata restaurata da poco ed è molto bella.Le pareti sono tinteggiate nella gradazione del rosa. Due colonne grigie sostengono una trave portante, sopra la quale si regge il tetto rivestito di tegole con sopra una croce. Un cancello di ferro, tinteggiato di nero, racchiude una nicchia che conserva il dipinto della Madonna.

  42. Il DipintoTipologia: Dipinto su telaPeriodo: Recente Soggetto: MadonnaPittore: Signor Duina di FontanellaLocalità: Via Regina della Scala, strada statale per FontanellaStato di conservazione: ottimo La Madonna rappresentata nel quadro è avvolta da un velo azzurro che la copre interamente, lasciandole scoperto solo il viso. Il capo è chinato verso il basso, gli occhi sono socchiusi e la sua espressione è seria. L’immagine è illuminata da una grande aureola. Sotto il quadro c’è un basamento di cemento rivestito di marmo bianco con la seguente scritta: “Iustorum animae in manu dei sunt et non tanget illos tormentum malitiaevisi sunt oculis nsipientiummori: illo autem sunt in pace” “Le anime dei giusti sono nelle mani di Dioed il tormento della malizia non li tocca.Agli occhi degli ignoranti sono visti come morti, ma loro sono nella pace.”

  43. Santella “Siepelunga” Si trova in territorio cremonese, sul confine della provincia di Bergamo. Costruita sulla sponda di un fosso è immersa nel verde e protegge il grande giardino della cascina Siepelunga. Ha una struttura semplice: le pareti sono un po’ scrostate. La nicchia che conserva il dipinto di S. Antonio con Gesù Bambino, è chiusa da un cancelletto di ferro arrugginito. Il dipinto Tipologia:dipinto su tela Periodo: secolo scorsoSoggetto: S. Antonio con Gesù Bambino Pittore: sconosciutoLocalità: cascina Siepelunga dei sigg. Calcini-FontanellaStato di conservazione: discreto Il dipinto rappresenta S. Antonio con Gesù Bambino. Il santo indossa un saio marrone ed è in atteggiamento di contemplazione. Gesù Bambino invece porta una veste candida, tiene in una mano un giglio bianco e poggia con un piede sopra un testo sacro che si trova su un altare. Il capo ricciuto di Gesù è chinato verso il santo.

  44. Grotta – Cascina Serine Pur non essendo una cappella, merita di essere ricordata in questa nostra ricerca, la grotta della Madonna che si trova presso la cascina Serine, di proprietà dei sigg. Premoli, come ulteriore testimonianza della devozione dei gallignanesi alla “Mamma Celeste”. La grotta fu costruita da Don Ennio Sozzi (parroco di Gallignano dal 1966 al 1975), che seppe coinvolgere i giovani in molteplici attività. Con l’aiuto dei ragazzi della cascina, don Ennio realizzò questa magnifica grotta con sassi e pietre raccolte nel territorio circostante e vi pose la statua della Madonna.

  45. Dipinto “Villa Teresita” Tipologia: dipinto muralePeriodo: 2002Soggetto: Madonna con Bambino ed AngeliPittore: Prof. Marchetti di Torre PallavicinaLocalità: via Regina della Scala -Casa Caffi Avogadri- Stato di conservazione: ottimo Il dipinto rappresenta Maria che tiene in braccio Gesù; in mano ha il Vangelo. Indossa una veste azzurra ed un manto rosso; la sua testa è coperta da un velo chiaro. La Vergine ha gli occhi rivolti verso il basso, sembra guardare i due angioletti che le stanno ai piedi. Il dipinto rappresenta anche due angioletti fra le nuvole.

  46. Dipinto “Madonna del terremoto” Tipologia:dipinto muralePeriodo: 1802Soggetto: Madonna del TerremotoPittore: sconosciutoLocalità: via Regina della Scala, vecchia casa Scotti, tuttora abitata dalla famiglia Ghisleri Stato di conservazione: pessimo. DescrizioneQuesto dipinto è stato fatto in onore alla Madonna che, durante il terremoto del 1802, ha risparmiato moltissime vite. Il dipinto raffigura la Madonna con in braccio Gesù Bambino. A lato la scritta: “Terra tremuitAnno Domini XI – V – MDCCCII” “La Terra tremò Anno del Signore11 - 5 – 1802”

  47. Dipinto “Madonna Casa Pola” Tipologia: dipinto muralePeriodo: 2004Soggetto: Madonna Pittore: Vittorio Ribaudo di PalermoLocalità: Casa Pola CristianStato di conservazione: ottimo Per rappresentare la Madonna il pittore si è ispirato alla padrona di casa.Maria, che indossa una veste rossa e un velo bianco, è racchiusa in una nicchia con un arco di mattoni. Ai suoi piedi c’è un davanzale in cemento.

  48. Qui termina il nostro viaggio per le vie di Gallignano alla scoperta di santelle e dipinti murali. Per noi è stato un lavoro lungo e faticoso ma, sicuramente, un’esperienza significativa che ci ha permesso di avvicinarci alla cultura del nostro paese e di sentirci sempre più, parte viva di esso. Ringraziamo di cuore tutte le persone di Gallignano che gentilmente ci hanno fornito le loro testimonianze e ci hanno permesso di vedere, analizzare e fotografare dipinti e santelle di loro proprietà.Un contributo significativo ci è stato offerto da:- Don Lino Viola- Maestro Occhio Franco- Gruppo “Aquaria” per la documentazione- Ufficio Tecnico del Comune di Soncino

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