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Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Facoltà di Ingegneria - Sede di Modena Corso di Laurea in Ingegneria Informatica. Elaborazione di interrogazioni in un sistema a mediatore: Fusione dei dati Con Risoluzione di conflitti. Relatore Chiar.mo Prof. Sonia Bergamaschi Correlatore
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Università degli studi diModena e Reggio EmiliaFacoltà di Ingegneria - Sede di ModenaCorso di Laurea in Ingegneria Informatica Elaborazione di interrogazioni in un sistema a mediatore: Fusione dei dati Con Risoluzione di conflitti Relatore Chiar.mo Prof. Sonia Bergamaschi Correlatore Prof. Ing. Domenico Beneventano Tesi di Laurea di Marco Mattioli Controrelatore Prof. Ing. Paolo Tiberio
Sommario • Il modello a mediatore • La qualità dei dati e la risoluzione dei conflitti • - Funzione di risoluzione • L’interrogazione di database autonomi • - Full Disjunction • - Algoritmi risolutivi
Il Modello a Mediatore Approccio MOMIS Usando un motore di ricerca internet Altre Pagine Informazioni FIAT pagine web FIAT Informazioni Volkswagen MEDIATORE MOMIS Motore di ricerca pagine web Volkswagen ... ... Lista di auto dai cataloghi FIAT e Wolkswagen rispondenti alla richiesta query Voglio comprare un’auto con il motore tra i 1600 e i 2000cc, con un costo minore di 18000
Il Modello a Mediatore • L’utente esegue le richieste su uno SCHEMA GLOBALE • Il mediatore seleziona le fonti locali e traduce, la richiesta per renderla • comprensibile dalle fonti locali (MAPPING TABLE) • Ogni richiesta tradotta viene spedita alla rispettiva fonte locale ed eseguita • I risultati vengono raccolti e tradotti per lo schema globale • Approccio GAV: ogni attributo della classe globale è mappato • in almeno una classe locale. • Le classi locali sono autonome: i dati potrebbero • contenere delle inconsistenze.
I Conflitti nei Dati • Genericamente: quando una entità presenta • aspetti inconsistenti o contrastanti. • In ambito relazionale: quando i valori di uno o più attributi • comuni di tuple che vanno fuse hanno valori discordanti. • Esempio: Comune USL • Conflitto su Indirizzo nella prima tupla. Come comportarsi?
I Conflitti nei Dati • Non fornire in uscita le informazioni conflittuali (L. Bertossi, J. Chomicki 2003) • Fornire in uscita anche tutti i valori conflittuali (D. Lembo, M. Lenzerini 2002) • Fornire in uscita un solo valore per ogni conflitto (F. Naumann 2000) • (risoluzione dei conflitti)
La Qualità nei Dati • Utile per la selezione delle fonti (F. Naumann 1998) • Utile per risolvere i conflitti (H. J. Lenz, F. Naumann, M. Neiling 2003) Fonte più affidabile Dato probabilmente corretto • Concetto non ben definito • - Numerosi parametri (>60) e metodi per calcolarla. • - L’importanza dei parametri varia in base all’applicazione ed all’utente • Esempi: • *Tempo di risposta • *Consistenza • *Completezza • *Accuratezza • *Aggiornamento
La Funzione di Risoluzione Dati: R1,…,Rn: insieme di relazioni X1,…,Xn: valori assunti da R1…Rnper l’attributo A D+: D . Dove D è il dominio di A Allora si definisce funzione di risoluzione la funzione: frA= frA(X1,…,Xn) : D+nD+ se i Xi = Xi se !i|Xi g(X1,…,Xn) altrimenti frA = Doveg(X1,…,Xn) : D+nD+
La Funzione di Risoluzione • g(X1…Xn)preposta a risolvere i conflitti. • - deve essere commutativa • - Si possono identificare tre categorie, a seconda del tipo di attributo • *Funzioni per attributi numerici (media, mediana, somma) • *Funzioni per attributi non numerici (concatena, più corto, più lungo) • *Funzioni per ogni tipo di attributo (max qualità, random, fonte stabilita) • Si possono distinguere due tipi di funzione di risoluzione: • -Funzione di risoluzione standard • risolve i conflitti utilizzando i valori dell’attributo da risolvere • -Funzione di risoluzione generalizzata • si serve anche dei valori di altri attributi dello schema • Es.: attributo “prezzo” utilizza attributo “data”
Grafi ed Ipergrafi • Grafi secondo Galindo-Legaria • - i nodi rappresentano le relazioni • - gli archi rappresentano i join tra le relazioni • Ipergrafi secondo Fagin • - i nodi rappresentano gli attributi • - gli iperarchi rappresentano le relazioni • Un iperarco può congiungere un numero qualsiasi di nodi Esempio di grafo Esempio di ipergrafo
Full Disjunction • Operatore in grado di calcolare l’outerjoin di n relazioni • Preserva tutte le possibili connessioni tra i fatti • Esempio: L1 L2 L3 select * from (L1 full outer join L2 on L1.B=L2.B) full outer join L3 on (L2.C=L3.C or L1.A=L3.A) Metodo basato sull’OR
Gli Algoritmi SOJO e PSOJ • Calcolano la full disjunction • Utilizzano il natural outerjoin come unico operatore • Fanno l’ipotesi di omogeneità semantica • SOJO (Sound Ordering of OuterJoin) ideato da Ullman • PSOJ (Pseudo Sequence of OuterJoin) da utilizzare in ambito MOMIS Principali differenze • SOJO (Ullman 1996) • basato su ipergrafi • funziona correttamente solo per ipergrafi -aciclici • ogni relazione compare una ed una sola volta nella sequenza di join • necessita di un ordinamento per le relazioni • PSOJ • basato su grafi • funziona correttamente per ogni tipo di grafo/ipergrafo • ogni relazione può comparire più volte nella sequenza di join • non necessita di ordinamento
Il Natural Outerjoin • Funzionamento simile al full outerjoin • Proietta il risultato sull’unione degli schemi • Computa l’equijoin su tutti gli attributi comuni • Esempio: R S Natural Outerjoin Full Outerjoin
Le Modifiche al PSOJ • Rimozione del vincolo di omogeneità semantica • - Funzione di risoluzione • - Necessità di un ordinamento • - Fallimento in alcuni casi • E’ necessario che gli attributi di join siano compattati • Natural Outerjoin (non standard SQL92) • Full Outerjoin + Funzione di risoluzione sugli attributi di join
L’Algoritmo PSOJ Modificato • Input: • - R = {R1, … , Rn} su S (G) • - JM = {Fij : i<j , i = 1,…,n-1 ; j = 2,…,n} • - F = {fr1,…,frm} • Output: • - Full Disjunction • Operatore di join: full outerjoin
Esempio di applicazione dell’algoritmo PSOJ F2,3 F3,4 F2,4 F1,3 F1,2 F1,4 F2,4 [(R3 R2) (R4 R2)] [(R1 R2) (R4 R2)]
Conclusioni • Come procedere al calcolo della full disjunction?
Gradi di Ciclicità degli Ipergrafi • Per i grafi la nozione di ciclicità è standard: • Un grafo è ciclico se esiste un percorso che ha inizio e termine sullo stesso nodo • Per gli ipergrafi sono stati introdotti vari gradi di ciclicità: • -ciclicità • -ciclicità • -ciclicità • Berge-ciclicità • Si ha che: • Berge-aciclicità -aciclicità -aciclicità -aciclicità • Per la nostra trattazione sono importanti i concetti di -ciclicità e -ciclicità
-ciclicità e -ciclicità Schema -ciclico Schema -ciclico
I Limiti dell’Algoritmo Il limite dell’algoritmo sono gli ipergrafi -ciclici e -aciclici, ma utilizzando il full outerjoin invece che il natural outerjoin la situazione è diversa. Gli ipergrafi sono progettati per l’operatore di natural outerjoin e quindi su join basati su tutti gli attributi comuni alle relazioni. I -cicli portano al fallimento dell’algoritmo solo se sono formati da attributi di join; quindi alcuni ipergrafi -ciclici possono essere affrontati dall’algoritmo, a seconda delle condizioni di join. Riefinendo gli ipergrafi usando come nodi solo gli attributi di join e come iperarchi solo gli attributi di join delle relazioni quanto detto finora vale anche per il full outerjoin.
La Motivazione dell’Ordinamento L’algoritmo si basa sul concetto che: FD(Li,Lj) = Li=Fij=Lj Essendo la full disjunction una relazione: FD(FD(Li,Lj),FD(Li,Lk)) = FD(Li,Lj)=Fjk=FD(Li,Lk) Queste uguaglianze valgono se e solo se: Li=Fij=Lj = LiFijLj Li Lj che vale se e solo se Li ed Lj non hanno tuple sussunte. L’ipotesi di consistenza dei join assicura la validità della proprietà per le relazioni base, ma non viene assicurato niente per i passaggi successivi. Perché ciò avvenga è necessario preservare tale ipotesi attraverso un ordinamento.
L’Ordinamento da Utilizzare Dato un grafo G=(V,E) con V={R1,…,Rn} e E={(Ri,Rj) | Ri,Rj V, Fij NULL} si definisce nodo ammissibile un nodo Ri V se, essendo RJ=Rj1,…,Rjn l’insieme di tutti i nodi collegati direttamente a Ri, esiste un percorso di G=(V,E) con V=V - {Ri} e E={(Ri,Rj) | Ri,Rj V, Fij NULL} che colleghi tutti i componenti di RJ tra loro. Si definisce G l’insieme di tutti i nodi ammissibili del grafo G. Dato un grafo G=(V,E) con V={R1,…,Rn} e E={(Ri,Rj) | Ri,Rj V, Fij NULL} e dato l’insieme di tutti i nodi ammissibili di G, si definisce funzione di ricerca fric(G) una funzione che, dato G, restituisce l’insieme V V tale che: V={Ri G | (Ri,Rj) E, Rj | (Rj,Rk) E, Fjk ((S(Ri) S(Rj)) - (S(Ri) S(Rj)))= } con Ri Rj Rk V
L’Ordinamento da Utilizzare E’ necessario cercare un ordinamento un’unica volta, dati gli schemi delle relazioni e le condizioni di join. Non esiste sempre un ordinamento, ma se esiste va ricercato prima tra i nodi che ad ogni passo hanno join che coinvolgono il maggior numero di attributi. Esempio: Grafo non risolubile Grafo risolubile
Le Modifiche dell’Algoritmo • Nei grafi non totalmente connessi per evitare la disconnessione • si prendono per primi i nodi con un numero minore di connessioni FALSO esempio: Soluzione: Si può usare un nodo se e solo se dopo la sua eliminazione esiste un percorso che congiunga tutti i nodi a cui questo è direttamente connesso. Dato un grafo G ed un nodo Li G, l’utilizzo del nodo Li non disconnette G se e solo se Lj Fij NULL Lk Fjk NULL, Fik NULL con i j k dove Fij indica la condizione di join tra le fonti Li e Lj.
Le Modifiche dell’Algoritmo • La condizione di join “False” viene vista come un qualsiasi join ed affrontata • con l’operatore di outerjoin. ERRATO “False” indica che l’insieme degli oggetti contenuti nelle due classi è disgiunto. Un join produrrebbe un prodotto cartesiano, creando congiunzioni che non devono esistere. • Soluzione • Trattare le condizioni di join “False” come assenti • oppure • Utilizzare l’operatore di outerunion
Le Modifiche dell’Algoritmo • Nel caso di grafi completamente connessi non è necessario un ordinamento. ERRATO Esempio:
La Riscrittura della Query • Query globale: Q • Query locale per la classe L: QL • Normalizzazione della query Q • Si riscrive Q nella forma Qd=C1Cn dove Ci=P1Pn • con Pi predicati atomici • Scrittura della condizione where per QL: • Tutti i fattori di Qd che possono essere ricercati in L • Scrittura della condizione residua di Q • Tutti i fattori non compresi in tutte le condizione where locali • Scrittura della select list di QL • Per ogni classe locale L gli attributi: • della select list di Q + di join per L + della condizione residua Tutti gli attributi devono essere tradotti tramite la mapping table. La query globale viene riformulata tramite la full disjunction basata sulla join table e tramite la condizione residua
La Riscrittura e la Funzione di Risoluzione Generalizzata L1 L2 select * from G where prezzo<45 and data>1/2 select * from Li where prezzo<45 and data>1/2 tuple risultanti da L1 tuple risultanti da L2 Non ci sono conflitti: la tupla di L1 costituisce il risultato restituito
La Riscrittura e la Funzione di Risoluzione Generalizzata select * from Li select * from G tuple restituite da L1 tuple restituite da L2 Conflitto di prezzo su 11111. Si sceglie il valore più aggiornato. Conflitto di data su 11111. Si sceglie il valore più elevato. tuple restituite da G
La Riscrittura e la Funzione di Risoluzione Generalizzata select * from G where prezzo<45 and Data>1/2 select * from G tuple restituite da G tuple restituite da G I risultati della prima esecuzione non sono un sottoinsieme dei risultati della seconda e quindi sono errati. Le condizioni di selezione poste su attributi che usano funzioni di risoluzione generalizzate devono fare parte esclusivamente della clausola residua, senza considerare che siano o meno mappate su tutte le classi locali, e non devono essere spedite alla classi locali.
La Riscrittura e la Funzione di Risoluzione Generalizzata select * from G where prezzo<45 and Data>1/2 select * from Li where Data>1/2 tuple restituite da L1 tuple restituite da L2 tuple restituite da G G prezzo<45