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°Anna Rita Pelliccioni, *Elsa Ravaglia. L’ABC DELL’EBP: PARTE SECONDA Il Laboratorio EBP in ASUR: un’esperienza di formazione “active learning”. Qualche domanda …. In un mondo che cambia, gli interventi di prevenzione possono restare invariati?
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°Anna Rita Pelliccioni, *Elsa Ravaglia L’ABC DELL’EBP: PARTE SECONDA Il Laboratorio EBP in ASUR: un’esperienza di formazione “active learning”
Qualche domanda … • In un mondo che cambia, gli interventi di prevenzione possono restare invariati? • Di fronte alle nuove conoscenze scientifiche si possono mantenere vecchie impostazioni legislative? • Al crescere culturale della popolazione, la comunità scientifica e tecnica può restare ancorata alle vecchie risposte?
Qualche domanda … • Si può continuare a lavorare senza domandarsi se ciò che si fa quotidianamente ha un significato, è efficace e ci aiuta a tutelare realmente la salute? • Le risorse possono essere assegnate e spese indipendentemente da una riflessione continua sull’utilità reale degli interventi prodotti e senza verifica dei risultati attesi e prodotti?
Il punto sull’uso delle evidenze Il movimento che promuove l’uso delle evidenze sta crescendo, ma: • Quando si hanno abbastanza evidenze per agire? • Molte barriere • Culturali: rendicontazione prestazioni fornite vs valutazione intervento • Economiche: costo delle revisioni di letteratura • Sociali: resistenza al cambiamento • In salute pubblica resta molto da lavorare • Necessaria una strategia per disseminare e promuovere l’uso delle evidenze Alberto Perra CNESPS-ISS
Il percorso di lavoro La parola ad ANNA RITA
GRUPPO CHE HA ELABORATO I DATI (grazie!!) Dr. Massimo Agostini, Direttore Dipartimento di Prevenzione ASUR ZT 3 FANO Dr.ssa Alessia PesaresiDr. Daniel FiacchiniDr. Marco MorettiDr. Alfredo Vaccaro
Sono pervenute 9 griglie corrispondenti alle 9 Z.T rappresentate nel Laboratorio EBP: • ( ZT n° 1- 3- 4- 5- 6- 7- 8- 10- 11) ma la compilazione spesso non è stata completa per tutti i campi.
- Pratiche analizzate - 1 • 1. Sana e robusta costituzione • 2. Idoneità fisica per l’assunzione nel pubblico impiego • 3. Idoneità fisica per l’assunzione di insegnanti e altro personale di servizio nelle scuole • 4. Idoneità fisica al servizio civile volontario • 5. Idoneità per vendita dei generi di monopolio • 6. Idoneità fisica a fare il giudice onorario e il giudice di pace • 7. Idoneità per i lavoratori extra-comunitari dello spettacolo • 8. Certificazione per ottenere sovvenzioni contro cessione del quinto della retribuzione
- Pratiche analizzate - 2 • 9. Isolamento di animali per il controllo dell’infezione rabbica • 10. Procedure per morso di animale • 11. LISA libretto sanitario per alimentaristi • 12. Trattamenti antiputrefattivi • 13. Certificazioni dello stato delle condizioni igieniche dei carri funebri e dell’autorimessa per carri funebri • 14. Certificato di trasporto da Comune a Comune • 15. Assistenza alle operazioni di esumazione ed estumulazione
- Pratiche analizzate - 3 • 16. Rilascio dei pareri per la costruzione di edicole funerarie e di sepolcri privati • 17. Disposizioni in materia di cremazione. Obbligo di verifica della firma del sanitario certificatore • 18. Delega ai medici di medicina generale della visita e certificato necroscopico • 19. Partecipazione a commissione pubblico spettacolo ed edilizia • 20. Partecipazione a commissione per barbiere, parrucchiere ed estetista
Il tempo complessivo stimato nella Regione Marche per l’espletamento delle pratiche ritenute ormai obsolete è di 16.982 ore lavorative
Qualche considerazione … Metodologia EBP: • Si sta dimostrando interessante, al di là di una certa complessità dei modelli che la sostengono • Utilizzabile come elemento propulsore per un cambiamento non fine a se stesso, ma motivato • Potenzialmente applicabile anche nel concreto • Utile strumento per sua natura dinamico, ma poco flessibile • Interessante strada da percorrere, ma non l’unica …
Quale strategia di promozione dell’uso delle evidenze? • Non scoraggiarsi se la situazione reale è molto distante da quella ideale • Aumentare la consapevolezza • Mirare le azioni su gruppi e individui responsabili per mettere in pratica • Realizzare progetti innovativi e pilota • Lavorare a strategie nazionali o istituzionali per la presa di decisioni basate sulle evidenze Alberto Perra, CNESPS-ISS
Deliberazione Giunta Regionale Marche n. 899 del 18/7/2005 Approvati i seguenti progetti relativi al Piano regionale di prevenzione 2005-2007: • Progetto prevenzione del rischio cardiovascolare attraverso la diffusione della carta del rischio cardiovascolare • Progetto prevenzione delle complicanze del diabete • Progetto screening tumori della mammella, del collo dell'utero e del colon-retto- Protocollo diagnostico nello screening del carcinoma della mammella- Protocollo diagnostico nello screening del carcinoma della cervice uterina- Programma di screening per la diagnosi precoce dei tumori del colon retto • Progetto regionale per migliorare l'offerta delle vaccinazioni
Deliberazione Giunta Regionale Marche n. 77 del 30/1/2006 Approvata la seconda parte delle linee operative, relativa alla realizzazione dei seguenti progetti: • Prevenzione delle ricadute degli eventi cardiovascolari maggiori • Prevenzione dell'obesità • Sorveglianza e prevenzione degli incidenti domestici • Incidenti stradali • Sorveglianza e prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro
UN NUOVO MONDO? • Queste le premesse…. Ieri Giuliano Tagliavento diceva: “Si può fare…” Che sia finita l’epoca dell’immobilismo e della rassegnazione lavorativa?