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L’articolo di Heisenberg del 29 luglio 1925. “Sull’interpretazione quantoteorica delle relazioni cinematiche e meccaniche”. 1925. 1926. L’articolo di Heisenberg del 29 luglio 1925. “Sull’interpretazione quantoteorica delle relazioni cinematiche e meccaniche”. Heisenberg ca. 1955.
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L’articolo di Heisenberg del 29 luglio 1925 “Sull’interpretazione quantoteorica delle relazioni cinematiche e meccaniche”
L’articolo di Heisenberg del 29 luglio 1925 “Sull’interpretazione quantoteorica delle relazioni cinematiche e meccaniche”
Helgoland 1925 Nella notte fra il 15 e il 16 giugno 1925 Werner Heisenberg, che per curare una febbre da fieno si trovava sull’isola di Helgoland nel mare del nord, compì un passo cruciale sulla via della formulazione della meccanica quantistica. Quarant’anni dopo, in una lettera a B. L. van der Waerden, ricorda così l’avvenimento. “In Helgoland war ein Augenblick, in dem es mir wie eine Erleuchtung kam, als ich sah, dass die Energie zeitlich konstant war. Es war ziemlich spaet in der Nacht. Ich rechnete es muehsam aus, und es stimmte. Da bin ich auf einen Felsen gestiegen und habe den Sonnenaufgang gesehen und war glucklich.” “In Helgoland ci fu un momento in cui mi venne come una illuminazione, quando vidi che l’energia era costante nel tempo. Era piuttosto tardi di notte. Eseguii i calcoli piuttosto complicati e tutto tornava. Quindi salii su uno scoglio e vidi il sorgere del sole; ed ero felice.” Nel giugno 2000 fu eretta una stele vicino allo scoglio scalato da Heisenberg. Questo fu distrutto durante gli eventi bellici della seconda guerra mondiale.
Helgoland 1925 La storia è raccontata qui con maggiori dettagli (“Fisica ed oltre”, cap. 5)
Da una lettera di Heisenberg a Pauli Göttingen, 9 luglio, 1925 “…Sono realmente convinto che una interpretazione della formula di Rydberg in termini di orbite circolari ed ellettiche in geometria classica non abbia il minimo significato fisico e tutte le mie povere idee mirano a smantellare completamente il concetto di orbite, che sono inosservabili, e rimpiazzarlo in maniera adeguata. Perciò oso spedirti il manoscritto del mio lavoro poichè penso che almeno nella parte critica, cioè nella parte negativa, contenga relmente della fisica. Ho un grande rimorso poichè ti debbo chiedere di rispedirmi il lavoro entro due o tre giorni. Infatti negli ultimi giorni del mio soggiorno qui, è mia intenzione di finirlo o bruciarlo. La mia opinione riguardo alla presentazione, della quale non sono molto soddisfatto, è che sono profondamente convinto riguardo alla parte critica, ma che considero la parte positiva piuttosto formale e magra; ma forse persone più capaci potranno trarne qualcosa di ragionevole. Quindi, per favore leggi principalmente l’introduzione…”
Collaborazione con Born e Jordan Pascual Jordan (1902-1980) Max Born (1882-1970) premio Nobel 1954
Abstract dell’articolo “Sulla meccanica quantistica” di Born e Jordan, 27 settembre 1925
“Dreimännerarbeit” del 16 Novembre 1925 Alla fine dell’articolo c’è una nota aggiunta in bozze dove si legge: in un lavoro di P. Dirac, che è stato pubblicato nel frattempo e indipendentamente dal nostro, sono presentate alcune delle leggi derivate nella prima parte e nel presente aricolo ed ulteriori conclusioni derivate dalla teoria. Paul A.M. Dirac (1902 - 1984) Premio Nobel 1933
L’energia contenuta nel piccolo volume v fra n e n+ dn è, sperimentalmente: Denotando con Esl’s-esimo grado di libertà, abbiamo: Possiamo allora applicare il principio di Boltzmann al piccolo volume v La fluttuazione quadratica media è data dalla media del quadrato della differenza tra l’energia effettivamente posseduta e la sua media:
Non essendoci correlazione fra i vari gradi di libertà si ottiene : con: Se <E> è data come funzione di T , si ottiene facilmente la seguente espressione per la fluttuazione quadratica media: Se per <E> utilizziamo la formula di Planck: otteniamo la formula notevole: dove il primo termine si otterrebbe dalla formula di Wien: ed il secondo termine dalla formula di Rayleigh – Jeans: