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Concettualizzazione nella scuola dell’infanzia. Le Parole della Scienza Mancinelli Cesarina Guaglione Gabriella Istituto Comprensivo Falconara Centro. CURIOSITA’ DI ENTRARE DENTRO AI PROBLEMI E FORMULARE LE PRIME IPOTESI.
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Concettualizzazione nella scuola dell’infanzia Le Parole della Scienza Mancinelli Cesarina Guaglione Gabriella Istituto Comprensivo Falconara Centro
CURIOSITA’ DI ENTRARE DENTRO AI PROBLEMI E FORMULARE LE PRIME IPOTESI Partendo da una base percettiva, motoria e manipolativa, il bambino scopre, esplora, conosce, condivide attraverso attività ludiche (con più materiali e spazi diversi). La partecipazione attiva e creativa, l’osservazione attenta delle esperienze, stimolano il bambino a porsi dei perché e a formulare le prime ipotesi. Percorsi essenziali per la costruzione di un concetto scientifico
ESPERIENZA CON I BAMBINI: LA CARTAPESTA Tempi dell’esperienza: • Conversazione; • Manipolazione; • Parole della scienza: oggetto, proprietà; • Mappe concettuali
LA CONVERSAZIONE I bambini si dispongono in cerchio e si stabiliscono delle regole condivise di comportamento: parlare e lasciar parlare. In questo modo nasce tra loro la discussione e la riformulazione dei pensieri L'insegnante attraverso la conversazione cerca di comprendere le conoscenze spontanee dei bambini per poi collegarle ai nuovi saperi e attivare un apprendimento significativo.
LA CONVERSAZIONE attraverso i loro disegni • Sto ascoltando la maestra; • Ho la mano alzata, perché voglio parlare; • Sto pensando a quello che hanno detto i miei compagni; • Racconto con un disegno
PAROLE DELLA SCIENZA OGGETTO: GIORNALE I bambini osservano, toccano, esprimono le proprietà dell’oggetto Rachele: ha delle immagini; Alessandro: è bianco e nero; Loris: si piega ed è liscio; Cecilia: è liscio e fino; Michele: è stampato; Giorgia: è disegnato; Greta: se lo tiri in alto vola; Matilde: fa rumore quando lo muovo. Sara: è ruvido e ci sono delle seghette intorno; Caterina: è un rettangolo
MANIPOLAZIONE DELLA CARTA Esperimenti percettivi: acqua, giornale
SCOPERTA La carta è stata a macerare nell’acqua due giorni. I bambini notano subito il cambiamento. PROPRIETA’ Tommaso: ha cambiato colore, da grigio chiaro a scuro; Elisa: è più scura e morbida; Rachele: la carta è bagnata Lara: è morbida, bagnata e liscia.
Il bambino formula delle vere e proprie ipotesi, effettua esperimenti, ragionando secondo il modello ipotetico-deduttivo. Caterina: è mezzora che ho la mano alzata, perché voglio parlare, l’acqua è diventata più scura perché l’inchiostro della carta si è sciolto. Marta: prima l’acqua era trasparente; Loris: hanno dato colore all’acqua le scritte e i disegni.
“TRASFORMAZIONE” Elisa: la carta si è trasformata, è più morbida; Beatrice: è più moscia e si appiccica; Camilla: la carta è diventata appiccicosa dopo che abbiamo messo la colla di pesce e il vinavil. Francesco: è stata la colla che ha fatto cambiare la carta; Alice: è diventata una pasta per fare i mascheroni.
CONCETTUALIZZAZIONE L’osservazione attenta, le esperienze significative attraverso il “fare”, la conversazione clinica, sono essenziali per la costruzione di un concetto scientifico. I bambini raccontano i concetti acquisiti attraverso la rappresentazione di mappe concettuali.
ESPERIENZA: LA VENDEMMIA Uscita in campagna, raccolta dell’uva. OGGETTO UVA Manipolazione di un grappolo d’uva • Frasi dei bambini: • L’acino è rotondo; • L’acino è duro; • Il raspo sembra un albero; • L’uva è un po’ ovale e tonda; • tanti chicchi formano un grappolo
ESPERIENZA: LA VENDEMMIA I bambini toccano, dividono l’acino dal raspo e verbalizzano le proprietà
ESPERIENZA: LA VENDEMMIA PROPRIETA’ • Mi è piaciuto schiacciare l’uva e sentirla con i piedi; • L’uva è morbida; • Ho schiacciato l’uva, era liscia e scivolosa; • Ho sentito gli ossicini duri e l’uva morbida come il liquido; • Al mio piede si attaccavano gli acini e un po’ di ossicini; • La sentivo che mi faceva un effetto strano, i semini erano duri, l’uva era tutta spezzata. • E’ liscia, scivolosa e appiccicosa.
LETTURA DELLE MAPPE Le mappe facilitano la riflessione, l’organizzazione dell’esperienza, fanno emergere significati e le conoscenze dei bambini. Favoriscono lo sviluppo del linguaggio e la socializzazione.