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Che cosa è la domanda educativa o il bisogno educativo?

Analisi della domanda educativa - dimensione antropologica della progettazione. Che cosa è la domanda educativa o il bisogno educativo? Modalità di analisi della domanda educativa Quadro ideale – dimensioni della domanda educativa Quadro reale – rilevazione della situazione. Educare:

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Che cosa è la domanda educativa o il bisogno educativo?

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Presentation Transcript


  1. Analisi della domanda educativa - dimensione antropologica della progettazione • Che cosa è la domanda educativa o il bisogno educativo? • Modalità di analisi della domanda educativa • Quadro ideale – dimensioni della domanda educativa • Quadro reale – rilevazione della situazione • Educare: • capitolo IV, par. 2, 3, 4. • Articolo obbligatorio da leggere: • CottiniG.P., La dimensione antropologica del progetto, in: L. Sanicola- G. Travisi, Il Progetto, metodi e strumenti per l’azione sociale, Napoli, Liguori, 2003, pp.21-43.

  2. Analisi della domanda educativa STATO /SITUAZIONE ATTUALE-REALE • Modalità di analisi della domanda educativa, del punto di partenza o di carenze che si riscontrano nei singoli o nel gruppo dei soggetti in educazione: • domanda educativa trasversale (ad es. OCSE-PISA) • le condizioni di partenza degli educandi • dimensioni psicologiche, sociologiche, antropologiche

  3. Analisi della domanda educativa STATO / SITUAZIONE DESIDERATO Caratteristiche: • È un sistema di finalità educative (mappe concettuali della qualità umane). • Serve per non rimanere prigionieri di impressioni situazionali. • È importante la concezione antropologica, psicologica, filosofica, teologica che l’educatore assume di fronte al suo compito.

  4. Analisi della domanda educativa STATO /SITUAZIONE ATTUALE-REALE STATO / SITUAZIONE DESIDERATA DISCREPANZA Bisogno educativo/Domanda educativa Bisogno educativoè la discrepanza o distanza esistente tra una situazione o stato educativo desiderato (o quale dovrebbe essere) e la situazione quale essa è. Domanda educativa– una richiesta educativa reale, oggettiva, ma non necessariamente espressa in modo esplicito dagli educandi, che deve essere avvertita dall’educatore. • Due tipi di rischi riguardo alla progettazione educativa: • concentrarsi solo sul quadro ideale (sulle finalità) – come risultato si rimane disincarnato è lontano dalla realtà, dalla situazione problematica che si deve affrontare • concentrarsi solo sul quadro reale senza un riferimento alle finalità generali – come risultato si ha un agire legato solo alle circostanze attuali che spesso cambiano, e quindi un agire casuale, poco coerente e poco orientato verso una meta chiara

  5. Le dimensioni della domanda educativa Mappe delle qualità umane (quadro ideale) offerte dal patrimonio della pedagogia: La progettazione non è soltanto una attività che si svolge in maniera tecnica e procedurale. E’ un’attività che contiene anche aspetti antropologici, valoriali e culturali (paragrafi 2 - 4 del IV capitolo). Si tratta di un insieme di qualità personali, di significati e valori, di competenze umane generali e specifiche, che dovrebbero caratterizzare una crescita umana equilibrata e valida sia sul piano individuale sia comunitario. (Educare, p.98) G.W. Allport; J. Maritain; Aristotele; Tommaso d’Aquino; G.Corallo; G.M.Bertin; H.Gardner

  6. Personalità matura Maturazione dei rapporti sociali e affettivi Cognizione Integrazione e sicurezza emotiva Propria filosofia di vita QUADRI DI RIFERIMENTO (dimensioni della domanda educativa) G. W. ALLPORT (1937), Personality, New York: Holt. L. BONCORI (1975), Un questionario per la formazione collegiale degli obiettivi educativi, Parte II, «Orientamenti Pedagogici», 5, 929-958. Nb. Orientamenti Pedagogici SLG-0-A-45

  7. Visione ANTROPOLOGICA CRISTIANA prospettata dalla filosofia cristiana dell’educazione J. MARITAIN, L’educazione al bivio, 1951: • «Primo fine dell’educazione è libertà interiore e spirituale». • Secondo Maritain l’educando deve avere: A, B, C, S per raggiungere una libertà interiore e spirituale Amore Conoscenza Libertà interiore e spirituale Saggezza Buona Volontà

  8. 3 VIRTU’ TEOLOGALI FEDE SPERANZA CARITA’ QUALITA’ UMANE PRUDENZA GIUSTIZIA FORTEZZA TEMPERANZA Tradizione ARISTOTELICO - TOMISTA

  9. EDUCAZIONE FISICA INTELLETTUALE SOCIALE MORALE RELIGIOSA G. CORALLO (1965), Pedagogia, Torino, SEI.

  10. EDUCAZIONE INTELLETTUALE ETICO-SOCIALE AFFETTIVA ESTETICA FISICA PROFESSIONALE G. M. BERTIN (1984), Educazione alla ragione, Roma, Armando, 5a ed., parte seconda, cap. II.

  11. DIMENSIONE COGNITIVA AFFETTIVA VOLITIVA Conclusione 1: • Ogni impostazionepedagogica, filosofica o psicologica prospetta un diverso quadro ideale, un diverso equilibrio e una differente importanza relativa alle dimensioni; • Queste prospettive si prestano tutte a fornire un QUADRO di possibili DOMANDE DI EDUCAZIONE; nell’elaborare un progetto educativo ci si limita a proporre un quadro ideale scelto che si riferisce alle dimensioni che si intende educare. • Per impostare un quadro di riferimento valido nella determinazione degli obiettivi “noi” seguiamo la tradizionale TRIPARTIZIONE delle dimensioni evolutive di ARISTOTELE: Conclusione 2: Le mappe delle qualità umane (i quadri ideali) presentati sopra non sono di natura tecnica o procedurale, bensì sono di natura antropologica e valoriale e sono molto importanti per i processi di progettazione educativa.

  12. La rilevazione della situazione – fattori che bisogna prendere in considerazione STATO /SITUAZIONE ATTUALE-REALE STATO / SITUAZIONE DESIDERATA DISCREPANZA Bisogno educativo/Domanda educativa

  13. La rilevazione della situazione – fattori, aspetti che bisogna prendere in considerazione (quadro reale) Per impostare una concreta azione in maniera ottimale occorre: • tenere conto della domanda educativa ampia - trasversale • scegliere una dimensione particolare • prendere in considerazione la condizione di ingresso • decidere l’urgenza e la rilevanza delle mete educative • tener conto delle istanze culturali presenti nel gruppo degli educandi (società pluraliste*) • superare le antinomie dell’educazione – riprodurre la cultura, ma anche favorire lo sviluppo individuale dei soggetti (Bruner, Pollo) • una apertura continua alla riprogettazione, all’adattamento, all’ideale, al reale, a una continua rimessa in discussione (circolarità). • * Crucifix in the Classroom – Joseph Weiler before the European Court of Human Rights

  14. Analisi della domanda educativa - dimensione antropologica della progettazione Conclusione: Tenere conto sia del «quadro ideale» (mappe delle qualità umane) che del «quadro reale» (rilevato dalla situazione concreta) fa parte della dimensione antropologica della progettazione. • Educare: • capitolo IV, par. 2, 3, 4. • Articolo obbligatorio da leggere: • CottiniG.P., La dimensione antropologica del progetto, in: L. Sanicola- G. Travisi, Il Progetto, metodi e strumenti per l’azione sociale, Napoli, Liguori, 2003, pp.21-43.

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