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L’ordine delle parole nelle espressioni nominali latine: la sintassi dei dimostrativi FLTC, 2010 Venezia, 19 Novembre rossella.iovino@unive.it. Introduzione.
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L’ordine delle parole nelle espressioni nominali latine: la sintassi dei dimostrativi • FLTC, 2010 • Venezia, 19 Novembre • rossella.iovino@unive.it
Introduzione • Analisi della sintassi dei dimostrativi latini (hic, haec, hoc; ille, illa, illud; iste, ista, istud) nel quadro teorico della Grammatica Generativa (Oniga: 2007). • L’idea di base è che “l’ordre des mots en latin est libre, il n’est pas indifférent” (Marouzeau 1922:1).
Obiettivi • Analisi teorica della sintassi dei dimostrativi che presentano molte caratteristiche in comune, ma anche alcune differenze sostanziali; • Riflessione sui vantaggi che la teoria linguistica può recare all’insegnamento del latino nella scuola secondaria.
Il corpus (1) • La sintassi del dimostrativo sarà illustrata in prospettiva diacronica. • A questo scopo è stato selezionato un corpus di dati, dalla produzione di autori attivi dalle origini al IV secolo d.C.
Il corpus (2) • Espressioni nominali semplici (ENS), costituite, cioè, dal solo dimostrativo unito al nome, del tipo hichomo o illevir. • In opere di: Plauto, Cicerone, Livio, Seneca, Tacito, Gellio, Ammiano Marcellino e Agostino.
Il corpus (3) • Espressioni nominali complesse (ENC), in cui si trova oltre al dimostrativo e al nome almeno un altro elemento, come, ad esempio, un possessivo, un numerale e/o uno (o più) aggettivo/i , del tipo haec urbs praeclara; illa iudicia senatoria. • In opere tratte da: • B(ibliotheca) T(eubneriana) L(atina)
Osservazioni • hic, haec, hoc è attestato in età classica in posizione postnominale in un numero di casi limitato (8/131; 6%); • ille, illa, illud può seguire il nome più frequentemente (24/125; 19%); • iste, ista, istud in posizione postnominale è attestato in pochi casi (5/21; 24%); • In tutti i casi l’ordine postnominale è marcato, rispetto a quello prenominale.
Proposta • Percentuali nell’ordine del 94%, 81% e 76%, in cui, rispettivamente, hic, ille e iste precedono il nome fanno pensare che la posizione prenominale per il dimostrativo costituisca una ‘regola’, che potrebbe e dovrebbe trovare spazio nelle grammatiche latine scolastiche.
Dictionnaire frequentiel et index inverse de la langue latine • Dictionnairefrequentiel Corpus • 51% 47% • 41% 46% • 8% 7%
Osservazioni (1) • Processo di postnominalizzazionenei secoli III e IV d.C: • hic, haec, hoc segue il nome nel 13% dei casi (rispetto al 6% di età arcaica e classica); • ille, illa, illud segue il nome nel 45% del totale (rispetto al 19% dei casi in età arcaica e classica);
Osservazioni (2) • L’aumento delle occorrenze di iste, ista, istud in posizione postnominale è meno importante che per gli altri due dimostrativi; • Inoltre aumentano le occorrenze assolute di iste, ista, istud (21 59) (Harris 1978:69; Roberts-Roussou 2003:132).
I dati, ENC Totale 259 • Il dimostrativo può trovarsi in diverse posizioni rispetto agli altri elementi. • In prima posizione • Può precedere un possessivo 16/259; 6%: • Dim > Poss > N • Huncsuumdolorem(Cic., Sext., 32) • Illammeamcladem(Cic., Sext., 31) • Ista tua sponte (Cic., Fin., 1,25)
I dati, ENC Totale 259 • Può precedere un numerale 30/259; 12% • Dim > Num > N • Hac una medicina (Cic., Sext., 43) • Illum primum motum (Cic., Lael., 29) • In istis duobus generibus (Cic., Or., 2,71)
I dati, ENC Totale 259 • Può precedere un aggettivo, che può appartenere a diverse classi semantiche (Cinque 1994, 2005) 97/259; 37,5% • Dim > Agg > N • Haec magna diligentia (Plaut., Rud., 820) • In illo epidictico genere (Cic., Orat., 42) • Ista divina studia (Cic., Senect., 24)
I dati, ENC Totale 259 • Può immediatamente precedere il nome, a sua volta seguito da Num/Poss/Agg 52/259 20% • Dim > N > Num/Poss/Agg • Hicpagusunus (Caes., B.G. 1,12,5) • Illeamicusnoster (Gell., 5,219) • In isto artificio accusatorio (Cic., Amer., 49)
I dati, ENC Totale 259 • In seconda posizione • Può seguire un aggettivo 35/259 13,5% • Agg>Dim >N • Maximamhanc rem (Liv., 6,41,8) • Furiosumillumtribunum (Cic., Sext., 25) • Miserumistumpuerum (Apul., Apol., 85)
I dati, ENC Totale 259 • Può seguire un possessivo prenominale 8/259 3% • Poss > Dim > N • Noster hic populus (Cic., Rep., 3,24) • Meum illum casum (Cic., Sext., 53) • Meus iste Lucius (Apul., Met., 2,20)
I dati, ENC Totale 259 • Può seguire un numerale prenominale 6/259 2% • Num > Dim > N • Una haec pugna (Liv., 8,30,7) • Tresillifratres (Apul., Met., 9,35) • Duoisti versus (Gell., 2,3,5)
Osservazione • I dati presentati sopra mettono in evidenza un’ampia libertà nella posizione del dimostrativo, anche se tale libertà è circoscritta alla posizione prenominale del dimostrativo stesso.
I dati, ENCTotale 259 • !!! Solo ille, illa, illud può seguire il nome e precedere un altro modificatore (15/259; 6%): • N > ille > Poss • Cato ille noster (Cic., Rep., 3,30b) • N > ille > Agg • Terram illam beatam (Cic., Mil., 105)
Il dimostrativo è un modificatore (1) • Il dimostrativo occupa lo specificatore di una proiezione funzionale adiacente al NP (Giusti: 1993; 1997): • [DP … [XPDim [NP]]] • Il dimostrativo si sposta poi dalla sua posizione di base a quella di SpecDP per verificare la referenzialità dell’espressione nominale (Brugè:1996): • [SpecDPDim … [XPDim[NP]]]
Il dimostrativo è un modificatore (2) • Per il latino, Oniga (2007: 95) ha messo in evidenza che, sebbene tradizionalmente si parli di ‘pronomi’ dimostrativi, non si tratta in realtà di veri e propri pronomi, dal momento che la loro funzione non è quella di sostituire il nome, bensì quella di accompagnarlo, anche quando il nome resta sottinteso. Sono, dunque, modificatori come gli aggettivi che però possono più facilmente che gli aggettivi ricorrere con un nome non esplicito.
Formalizzazione • Dim preN: • [SpecDPhoc[AgrPhomine [XPDim … ]]] • [SpecDPille [AgrPvir [XPDim … ]]] • Dim postN: • [TopPActor [SpecDPhic [XPDim … ]]] • [TopPModerator [SpecDPille [XPDim … ]]]
La sintassi di hic (e di iste)nelle ENC • Hunc suum doloremDim > Poss > N • Huic uni criminiDim > Num > N • Haec magna diligentiaDim > A > N • Hancvirginem adultam Dim > N > A • Hic pagus unusDim > N > Num • Hanc solitudinem vestram Dim > N > Poss • Maximamhanc rem A > Dim > N • Nosterhicpopulus Poss > Dim > N • Unahaecpugna Num > Dim > N • Hoc ipso die Dim > Raff > N
Formalizzazioni • [SpecDPhunc [AgrPsuum[AgrPdolorem …]]] • [SpecDPhuic [NumPuni [AgrPcrimini …]]] • [SpecDPhaec [APmagna [AgrPdiligentia …]]] • [SpecDPhanc [AgrPvirginem [APadultam …]]] • [SpecDPhic [AgrPpagus [NumPunum …]]] • [SpecDPhanc [AgrPsolitudinem …]]] • [TopPmaximam[SpecDPhanc [AgrPrem …]]] • [TopPnoster[SpecDPhic [SpecDPpopulus …]]] • [TopPuna[SpecDPhaec [SpecDPpugna …]]] • [SpecDPhoc ipso [AgrPdie … ]]
Proposta • Il dimostrativo ricorre sempre nella medesima posizione, vale a dire SpecDP. • Siamo giunti, dunque, a dare una spiegazione della posizione prevalentemente prenominale del dimostrativo.
Nuova definizione di REGOLA • Si può suggerire una nuova definizione di regola, intesa come generalizzazione che si può ottenere non solo partendo da dati osservabili, ma anche interpretando i processi mentali che li producono nella GU. La regola è, dunque, un’ipotesi esplicativa e non un ipse dixit da accettare e memorizzare acriticamente.
Osservazione • !!!! Si noti che il corpus non ha restituito casi di ENC in cui il dimostrativo hic occorra in posizione postnominale: • *N > hic > X (Poss, Num, Agg … ) • È agrammaticale in latino?
La sintassi di ille nelle ENC • Medicumillum suum (Cic., Cluent., 40) • Causamillam integram (Cic., Sext., 70) • Vim illam nefariam (Cic., Sext., 76) • Lectum illum genialem (Cic., Cluent., 14) • Terram illam beatam (Cic., Mil., 105) • Orationes illae ipsae horridulae Catonis (Cic., Orat., 152) • Bello illo maximo (Cic., Rep., 1,25) • Piraeusille magnificus (Cic., Rep., 3,44)
La sintassi di ille nelle ENC • Stillicidiailla infinita (Sen., Nat., 1,3,6) • Aetasilla simplicior (Sen., Nat., 1,17,5) • Sonusille celestis (Sen., Nat., 2,27,3) • Chiloille sapiens (Gell., 1,3,17) • Librumillum divinum (Gell., 2,18,2) • Vitamillam tranquillam (Cic., Cluent.,153)
Restrizione • Ille, illa, illudpuò essere seguito da aggettivi che possono avere solo un valore predicativo (cioè aggettivi di modificazione indiretta, Cinque: 2010).
Problema • Definire la struttura N+ille+Agg
Ipotesi • Nel delineare la tipologia del germanico comune, Ramat (1984) afferma che i dimostrativi condividono la loro origine con le frasi relative posposte e ipotizza un costrutto di base del tipo N(ome) + DET(erminatore)+AGG(ettivo), a cui si può aggiungere al simbolo DET l’indice, Dim(ostrativo), Rel(ativo) a seconda del contesto
Osservazione (1) • L’espressione nominale latina del tipo N+ille+AGG pare coincidere perfettamente con il costrutto di base riconosciuto da Ramat (1984): • Chilo ille sapiens • (a) Chilone, quello sapiente • (b) Chilone, che è sapiente • (c) Chiloneil sapiente
Osservazione (2) • In romeno, oltre a strutture con “bare adjectives” come (a) è possibile trovare alcune espressioni nominali introdotte dal cosiddetto “articolo-dimostrativo” cel/cea(b): • (a) profesoarabătrână • Professoressa-la anziana • (b) profesoaraceabătrână • professoressa-la quella anziana
Osservazione (3) • Cel può introdurre soltanto aggettivi predicativi: • (a) Zăpada (cea) albă • neve-la quella bianca • (b) Commedia (*cea) musicală • commedia-la quella musicale
Proposta • Analogamente a N+cel+AGG (Coene: 1999) anchenel nesso latino N+ille+AGG ille è un determinante che costituisce insieme all’aggettivo una costruzione nominale appositiva. Il nome, essendo un elemento noto, si sposta dalla sua posizione di base a una posizione nella periferia sinistra dell’intero costituente nominale. • [TopPN [DP [illeAGG N]]
Conclusioni teoriche • Il ricorso a pochi riferimenti teorici può essere di grande aiuto per fare ordine nella vexata quaestio sull’ordine delle parole in latino; • Gli elementi costitutivi delle espressioni nominali sono inseriti in posizioni ben precise e individuabili di una struttura sintattica coerente, che la grammatica generativa ha dimostrato essere universale.
Auspici per l’insegnamento (1) • Un approccio di questo tipo mette al centro la grammatica, intesa come disciplina scientifica, come scienza del linguaggio e non come un insieme di regole da memorizzare con comprensibile difficoltà da parte degli studenti; • La regola è un’ipotesi esplicativa e non un ipse dixit da accettare e memorizzare acriticamente;
Auspici per l’insegnamento (2) • Sarebbe auspicabile che quest’approccio fosse a disposizione non solo degli addetti ai lavori, ma anche delle insegnanti e degli insegnanti della scuola secondaria, in quanto “i meccanismi formali introdotti ci aiuteranno a spiegare meglio le regolarità dei fenomeni linguistici osservabili nella concretezza dei testi” (Oniga: 2007:17).
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