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VI Focus di approfondimento. Il sistema portuale laziale: il ruolo della autostrade del mare per una mobilità sostenibile. Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio. Aeroporto di Viterbo. Interporto di Orte. Porto di Civitavecchia. Aeroporto di Fiumicino.
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VI Focus di approfondimento Il sistema portuale laziale: il ruolo della autostrade del mare per una mobilità sostenibile Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
Aeroporto di Viterbo Interporto di Orte Porto di Civitavecchia Aeroporto di Fiumicino Interporto di Tivoli Aeroporto di Ciampino Porto di Fiumicino Interporto di Fiumicino Interporto di Frosinone Porto di Gaeta
I porti laziali ed i relativi collegamenti Il sistema dei porti di Roma e del Lazio rappresenta, nel nuovo contesto mediterraneo, uno degli Hub principali in grado di ribaltare integralmente vecchie condizioni che per anni hanno visto le attività concentrate soprattutto sui collegamenti con la Sardegna. Il Network dei Porti Laziali, con Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, è divenuto negli ultimi tre anni e mezzo una vera piastra logistica in grado di garantire non solo attività di movimentazione ma anche di stoccaggio e di manipolazione delle merci. Il Porto di Civitavecchia, grazie alle risorse stanziate con la legge 166/2002 e grazie agli interventi programmatici già approvati dall’Anas e RFI, nell’arco dei prossimi anni sarà funzionalmente integrato con le grandi arterie stradali e ferroviarie, cioè con i Corridoi Tirrenico e Trasversale Civitavecchia-Mestre. Il porto di Gaeta è oggetto di alcuni progetti di adeguamento delle strutture che hanno lo scopo di rafforzare il suo ruolo di centro di riferimento per il trasporto dell’agroalimentare. A conoscere un vero e proprio boom sono state, recentemente, proprio le Autostrade del Mare, che contano oggi a Civitavecchia linee per Barcellona, Palermo, Tolone, Tarragona e Tunisi. E i risultati per quanto riguarda i traffici sono stati ottimi, a partire da quelli per la Sardegna. Il Lazio può contare anche su una buona dotazione di infrastrutture retroportuali per la logistica e l’intermodalità fattore essenziale per lo sviluppo del trasporto combinato Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
I porti laziali ed i relativi collegamenti Il porto di Fiumicino Il porto canale di Fiumicino ha funzione diportistica e cantieristica; lungo 1.400 metri, largo 40 m all’interno e 36 alla foce. È compreso tra la foce del canale omonimo ed il ponte levatoio “due giugno” ed è protetto da due dighe. Ad 800 metri dalla foce, sulla riva sinistra del porto canale, nel lato sud, si trova la Darsena Traiano completamente banchinata, con pontili galleggianti, dove ormeggiano le imbarcazioni da diporto con circa 200 posti barca. Una banchina di 30 m è destinata alla pesca don 30 punti di attracco. Da fine luglio a metà settembre sono attivi i collegamenti con la Sardegna (Golfo Aranci ed Arbatax) e dal 2007 sono ripresi i collegamenti con le isole pontine. Le principali merceologie movimentate nel porto di Fiumicino sono rinfuse e prodotti petroliferi, vista la vicinanza delle piattaforme che riforniscono le raffinerie dell’entroterra. Il porto assorbe il 59% del traffico di petrolio regionale. Tabella 1: andamento del traffico passeggeri e merci nel porto di Fiumicino Fonte: Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
I porti laziali ed i relativi collegamenti Il porto di Fiumicino • Le principali direttici di collegamento sono da e per Roma attraverso: • l’autostrada Roma-Aeroporto, via Portuense e via del Mare; • nella zona nord il territorio è attraversato dalla SS Aurelia e dall’autostrada A12 Roma-Civitavecchia. • È servito dalle linee ferroviarie: • Fiumicino-Ponte Galeria, con la stazione di Fiumicino Aeroporto • linea Roma-Genova, con le stazioni di Maccarese e Palidoro. Sul territorio comunale oltre al porto insistono l’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci con la relativa Cargo City ed il costruendo interporto. Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
I porti laziali ed i relativi collegamenti Le infrastrutture retroportuali per la logistica Interporto di Fiumicino Il progetto dell’interporto nasce da un’idea di alcuni trasportatori che operano nell’area romana. Per la realizzazione dell’infrastruttura nel 1999 è stato costituito il Consorzio Interporto di Roma-Fiumicino SpA. L’interporto si trova a 4 km dalla Cargo City dell’aeroporto e a 16 km dal raccordo Anulare ed avrà accesso diretto all’autostrada Roma-Civitavecchia ed alla linea ferroviaria Roma-Pisa • Caratteristiche: • Superficie: 715.000 mq • Area Magazzini: 335.000 mq • Area Parcheggi: 158.000 mq • Centro Servizi: 106 mq • Piazzale di manovra: 224.000 mq • Lunghezza binari: 800 ml • Area Intermodale: 90.000 mq • Area per attività artigianali: 70.000 mq Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
I porti laziali ed i relativi collegamenti Le infrastrutture retroportuali per la logistica • Cargo City • La nuova cargo City dell’aeroporto Leonardo da Vinci è operativa dall’agosto 2004. la struttura è stata realizzata nella zona est dell’aeroporto con accesso diretto all’autostrada Roma-Fiumicino. • La cargo City dispone di: • Cargo terminal: 25.000 mq • Magazzino di oltre 7.000 mq dotato di un Electronic Transport Vehicle (E.T.V.) • Edificio Servizi comuni con oltre 4.000 mq di uffici • Edificio Spedizionieri con oltre 3.000 mq di magazzini e 1.500 mq di uffici • Piazzale di sosta per aeromobili con capacità fino a tre B767/400 oppure due B747/400 Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
I porti laziali ed i relativi collegamenti Il POT e gli investimenti previsti Lo sviluppo del porto di Fiumicino nel periodo 2007-2010 Sul piano programmatico il primo fondamentale impegno dell’Autorità Portuale è costituto dalla necessità di giungere alla definizione l’iter relativo alla Variante al Piano regolatore del nuovo porto commerciale che potrà considerarsi conclusa con l’emanazione da parte del Ministero dell’Ambiente del decreto V.I.A. e la successiva approvazione della Variante stessa da parte della Regione (ex art.5, comma 4, legge n.84/94). Dal punto di vista operativo, l’Autorità portuale persegue l’obiettivo di migliorare le infrastrutture ed i servizi offerti all’utenza in transito attraverso la messa in sicurezza dei piazzali e della banchina di imbarco/sbarco nonché l’operatività di un servizio di vigilanza ai varchi, assistenza ai passeggeri ed incolonnamento delle autovetture. Nel corso del 2007 l’AP ha realizzato la nuova stazione marittima che diverrà operativa nella stagione turistica 2008 Le questioni da risolvere nell’immediato sono: la messa in sicurezza dal pericolo esodazioni del canale dell’abitato di Fiumicino e di Isola Sacra; il dragaggio dei fondali e la protezione del passo di accesso a mare dalle traversie di ponente. Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
I porti laziali ed i relativi collegamenti Il porto di Gaeta Il porto di Gaeta costituisce una struttura per il trasporto marittimo e la logistica delle merci nell’area del lazio meridionale soprattutto per quanto riguarda le linee di cabotaggio. Il golfo di Gaeta è considerato uno degli approdi più sicuri del Mediterraneo per la sua particolare struttura morfologica caratterizzato da fondali per imbarcazioni ad alto pescaggio e per le favorevoli condizioni meteorologiche. Il porto è dotato di 400 m di accosti e di 40.000mq di piazzali con circa 200 prese frigo a temperature controllata e una piattaforma intermodale con magazzino di 1.300 mq. Le merci movimentate sono prevalentemente di natura siderurgica. Il pontile petroli, per l’ormeggio di navi petrolifere, è in concessione all’AGIP. Il molo Porto Salvo è destinato alla pesca. La restante costa è caratterizzata da cantieri navali Il porto movimenta 2,3 milioni di tonnellate all’anno di merci di cui 1,3 milioni di prodotti petroliferi. Le navi mercantili approdate sono circa 300. Il traffico crocieristico è formato da circa 10 navi all’anno che hanno sbarcato un totale di circa 900 passeggeri, oltre al traffico estivo di yacht e da diporto Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
I porti laziali ed i relativi collegamenti Il porto di Gaeta Per quanto riguarda i collegamenti il porto non ha un accesso diretto all’autostrada A1 o alla rete ferroviaria. I progetti di sviluppo del territorio prevedono la realizzazione di una bretella di collegamento con il tratto autostradale Roma – Latina e interventi di adeguamento sulla Pontina. Per quanto riguarda le ferrovie, la messa in esercizio del troncone Formia – Gaeta permetterà l’accesso alla rete nazionale. L’Autorità Portuale ha previsto adeguati interventi alla viabilità per supportare la crescita del porto,al fine di rendere compatibili i flussi turistici con quelli commerciali. Importante è il progetto “Viabilità esterna sottopassi via Flacca”. Il progetto prevede che il tratto della SS Flacca venga interrato nella parte antistante il porto commerciale consentendo lo sdoppiamento dei flussi di viabilità e l’accesso al porto mediante una rotonda a raso. Altri interventi sulla viabilità riguardano il rafforzamento della connessione tra Porto e viabilità principale (Formia –Pedemontana, Cassino-Autostrada) e Porto e centro intermodale previsto in località Arzano con interscambio con la rete ferroviaria Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
I porti laziali ed i relativi collegamenti Il POT e gli investimenti previsti • Lo sviluppo del porto di Gaeta nel periodo 2007-2010 • Con Deliberazione della Giunta Regionale del 7 marzo 2006, n. 123, pubblicata sul BUR Lazion. 21 del 29 luglio 2006, è stata approvata la variante al piano regolatore del Porto Commerciale di Gaeta. • Il Piano prevede in una prima fase: • Il Dragaggio del Porto • La realizzazione di una cassa di colmata. • Altri interventi sono previsti e finanziati lungo il waterfront cittadino come la Riqualificazione del Molo Santa Maria. • L’AutoritàPortualeha inoltre avviato gli studi per la riqualificazione del waterfront cittadino e per la Variante al Piano regolatore Portuale. • Gli obiettivi strategici sono di rendere lo scalo un gate marittimo del mercato dell’ortofrutta e dei prodotti agroalimentari, senza penalizzare i traffici esistenti sempre che siano compatibili con la normativa esistente, ma anche di realizzare interventi finalizzati alla riqualificazione turistica del Porto nell’ambito del segmento croceristico. Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
I porti laziali ed i relativi collegamenti Le infrastrutture retroportuali per la logistica Centro Agroalimentare di Fondi Il Centro agroalimentare all'ingrosso di Fondi ospita circa 120 aziende grossiste con punto vendita. La sua collocazione tra Roma e Napoli lo rende un'importantissima piattaforma logistica tra il nord e il sud Europa, ponendolo come maggior centro di approvvigionamento sia delle metropoli italiane, sia della grande distribuzione.Occupa una superficie di oltre 335 ettari divisa in due grandi aree.L'area A ospita circa 116 concessionari di stand, di cui 10 grandi strutture cooperative e 2000 produttori locali. L'area B ospita circa 80 magazzini privati di vaste dimensioni, attrezzati secondo le ultime tecnologie e specializzati per la conservazione, la lavorazione ed il condizionamento personalizzato dei prodotti.Molta attenzione è stata data alle strutture per garantire un alto grado di vivibilità e sicurezza per gli operatori, a loro disposizione vi è un grande parcheggio multipiano con oltre 500 posti macchina, vari e comodi punti dedicati alla ristorazione come tavole calde, ristoranti e bar, due istituti bancari e altri servizi commerciali. Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
I porti laziali ed i relativi collegamenti Il porto di Civitavecchia Il porto di Civitavecchia occupa una posizione centrale nella penisola e questo consente agli autotrasportatori di operare su un elevato numero di itinerari terrestri anche se la maggior quota di traffico viene da itinerari del centro nord. Il porto commerciale è un vero punto di riferimento per il Centro Italia e assume un ruolo sempre più importante nel traffico di navi Ro/Ro e Ro/pax, oltre che un considerevole movimento di merci di massa. Il porto si trova lungo il corridoio intermodale n.1 Berlino–Palermo. I collegamenti con l’hinterland sono svolti principalmente da veicoli merci che si imbarcano e sbarcano dalle navi Ro/Ro e quindi hanno generalmente origine/destinazione nelle regioni confinanti. La legge Obiettivo ha riconosciuto a Civitavecchia il ruolo di hub fondamentale del Centro ed ha previsto lo stanziamento di fondi per completare le opere necessarie affinché potesse divenire un nodo di riferimento nelle Autostrade del Mare. Punto focale nel settore dei traffici portuali della nuova Europa allargata, che sposterebbe a sud il tracciato del corridoio 5 sfruttando la modalità marittima oltre alle tratte terrestri che partono dalla Spagna. I porti laziali si candidano anche a terminale marittimo del corridoio Venezia-Cesena-Terni, incrementando così tutte le infrastrutture viarie collegate ed in particolar modo il collegamento con Livorno Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
I porti laziali ed i relativi collegamenti Dati di traffico Tabella 2: Dati di traffico Cabotaggio – Autostrade del Mare – Short Sea Shipping Fonte: Autorità Portuale di Civitavecchia Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
I porti laziali ed i relativi collegamenti Dotazione infrastrutturale Tabella 3: Principali aree del porto di Civitavecchia, stato attuale e futuro Fonte: Autorità Portuale di Civitavecchia Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
I porti laziali ed i relativi collegamenti Dotazione infrastrutturale Al fine di sostenere lo sviluppo delle Autostrade del Mare l’Autorità Portuale ha trasformato le vecchie banchine della Darsena petrolifera in terminale per l’accosto di navi Ro/Ro ed ha realizzato ampie superfici per la soste dei mezzi in transito. Per quanto riguarda le merci, nel porto è stato realizzato un complesso di aree di sosta per gli autoveicoli con un terminal per la sosta breve dopo lo sbarco di 80.000mq in area portuale e sono state acquisite aree di sosta contigue al porto per 40.000mq per il lungo termine. I passeggeri trasportati nel segmento “cabotaggio nazionale” ed autostrade del mare sono circa 25.650 al giorno con incrementi fino a 32.650 passeggeri nel periodo estivo, escludendo i collegamenti con le isole minori. Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
I porti laziali ed i relativi collegamenti Le infrastrutture retroportuali Interporto di Civitavecchia L’interporto di Civitavecchia si trova a circa 2 km dal porto di Civitavecchia e dista da 1,5 km dallo svincolo autostradale della A12 e a 65 km dall’aeroporto di Fiumicino ed è stato inaugurato nel 2006. L’interporto di Civitavecchia si colloca in una posizione determinante per quanto concerne i traffici transeuropei marittimi, terrestri ed aerei, essendo in diretto contatto con: - il porto di Civitavecchia, al quale sarà collegato dalla bretella porto-interporto; - la rete stradale nazionale ed europea, connettendosi, tramite la Trasversale Nord al corridoio Tirrenico e poi con il completamento della Civitavecchia-Orte con l’autostrada A1; - la rete ferroviaria, grazie alla realizzazione di un raccordo con la linea internazionale tirrenica; - l’aeroporto intercontinentale di Fiumicino tramite l’autostrada A12. Tale legame è rafforzato dalla sottoscrizione di un Accordo tra l’ICPL e la Aeroporti di Roma, in particolare con la nuova Cargo City aeroportuale in fase di realizzazione. La società di gestione è la “Interporto di Civitavecchia Piattaforma Logistica S.p.A.. Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
I porti laziali ed i relativi collegamenti Il POT e gli investimenti previsti Lo sviluppo del porto di Civitavecchia nel periodo 2007 – 2013 Una delle priorità indicate nel POT è lo sviluppo delle aree a nord dello scalo con la realizzazione di infrastrutture che tengano conto della vocazione e dell’identità della zona a nord del porto e degli impegni assunti dall’Autorità Portuale in sede istituzionale. E’ necessaria una razionalizzazione delle superfici e delle capacità disponibili all’attività portuale eliminando, ove possibile, la promiscuità tra le varie attività con particolare attenzione ad una compiuta divisione tra i vari traffici e tra le operazioni portuali dedicate alle merci ed a quelle dedicate ai passeggeri nazionali ed internazionali. La Pianificazione contenuta nel PRG portuale comprende la realizzazione di una nuova darsena per le “Autostrade del Mare” . La ex Darsena Petroli costituita dalle banchine 18 – 20- 21 è stata rapidamente trasformata in un terminale per la ricezione di traffico Ro/Ro per naviglio veloce di terza generazione con lunghezza superiore ai 225 mt lineari. I nuovi dieci accosti, inoltre, saranno ubicati nella zona antistante i Terminals delle autovetture nuove favorendo economie di scala nelle operazioni di imbarco e sbarco. Agli inizi del mese di febbraio 2008 il CIPE ha approvato un ulteriore stanziamento di 71,5 milioni di euro per il finanziamento del progetto definitivo per la realizzazione della darsena servizi destinata alla flotta peschereccia, alle forze dell’ordine alla capitaneria di porto ed ai servizi tecnico-natici del porto Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
I porti laziali ed i relativi collegamenti Gli operatori, le linee e le Autostrade del Mare Civitavecchia – Palermo Civitavecchia - Tunisi Civitavecchia – Olbia Civitavecchia - Catania Civitavecchia - Barcellona Civitavecchia - La Valletta Civitavecchia – Tolone Civitavecchia - Tripoli Civitavecchia - Tunisi Civitavecchia - Cagliari Civitavecchia – Olbia Civitavecchia - Arbatax Civitavecchia - Cagliari Cagliari - Civitavecchia Civitavecchia – Olbia Civitavecchia – Tolone Civitavecchia - Bastia Civitavecchia – Tarragona Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
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Le autostrade del mare Definizione Con il termine “Autostrade del Mare” (Motorways of Sea) la Commissione Europea definisce quelle azioni volte a: …to improve existing maritime links or to establish new viable, regular and frequent maritime links for transport of goods between Member States so as reduce road congestion and/or improve access to peripheral and island regions and States… Il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica a sua volta da questa definizione Servizio di linea di trasporto marittimo di autocarri, rimorchi, casse mobili e container che garantiscono condizioni di frequenza, rapidità, economicità e che sono integrati in una catena di operazioni logistiche, in modo da assicurare il trasporto della merce a condizioni comparabili a quelle dei servizi di trasporto stradale delle merci. Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
Le autostrade del mare Definizione Secondo la normativa comunitaria, affinché un progetto possa essere definito Autostrada del Mare deve rispettare i seguenti criteri: • deve essere proposto da almeno due Stati membri tramite gare pubbliche svolte in maniera trasparente e non discriminatoria • deve porre in essere collegamenti marittimi, regolari e frequenti per il trasporto di merci tra Stati membri onde ridurre la congestione stradale e/o migliorare l’accessibilità delle regioni e degli stati insulari e periferici • può riguardare il trasporto misto di persone e merci, a condizione che le merci siano predominanti • può ammettere varie forme di aiuto, anche nella fase di avviamento, ma solo su base temporanea. Non è pertanto possibile un sistema permanente di sovvenzioni che si tradurrebbe in soluzioni a corto respiro, destinate ad entrare in crisi in tempi brevi • deve collegare almeno due porti situati in due Stati membri diversi Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
Le autostrade del mare Impatto nell’organizzazione dei trasporti • Rispetto al tutto strada il trasporto intermodale strada- mare permette vantaggi in termini di: • Minor impatto ambientale • Minor rischio di furto o danno alle merci • Minor incidentalità • Maggiore certezza dei tempi (di navigazione) • D’altro canto esistono ancora aspetti negativi che rendono il trasporto strada-mare meno competitivo: • Minor competitività su distanze inferiori a 1000 km • Operazioni di imbarco e sbarco • Difficoltà di accesso ai porti sul lato terra • Maggior costo dei viaggio Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
Le autostrade del mare Il masterplan nazionale • L’elaborazione del Master Plan Nazionale delle Autostrade del Mare ha permesso a Rete Autostrade Mediterranee di • rilevare le principali criticità strutturali che condizionano lo sviluppo e l’evoluzione della domanda di stiva • individuare i colli di bottiglia nell’accessibilità portuale e retro-portuale • individuare le azioni di miglioramento prioritarie e più efficaci. • Gli obiettivi del Master Plan, quindi, sono quelli d’individuare e programmare gli interventi che consentono di sviluppare i flussi di traffico con maggiore attrattiva per gli operatori, d’incrementare i porti destinatari dei flussi, di far emergere nicchie di mercato non ancora sufficientemente sfruttate per nuove linee e di rilevare le esigenze dell’utenza delle linee in servizio. • Il Master Plan è diviso in tre parti, prevedendo una sezione dedicata all’analisi delle infrastrutture portuali, viarie, ferroviarie, informatiche, richieste per sostenere il futuro sviluppo del traffico sulla modalità marittima. Nel documento è stato individuato il fabbisogno infrastrutturale complessivo, valorizzando anche l’aspetto telematico pari a 1.118,92 milioni di euro, di cui 590 milioni di euro per i porti localizzati nel Centro-Nord e circa 530 milioni di euro per i porti del Sud Italia. • L’elenco completo degli interventi infrastrutturali individuati è stato inserito nell’allegato tecnico del Documento di Programmazione Economico-Finanziaria (DPEF) 2006-2009 del Governo. • RAM sta procedendo anche alla promozione di specifici accordi con le Regioni e, ove necessario, con le singole Autorità Portuali e con i soggetti privati interessati. Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
L’ECOBONUS • L’Ecobonus è l’incentivo nazionale diretto a tutti gli autotrasportatori riconosciuto dalla legge 265/02. • L’importo messo a disposizione è di circa 240 milioni di euro da distribuirsi in 15 anni • L’obiettivo dell’Ecobonus è sostenere le imprese di autotrasporto a fare il miglior uso possibile delle rotte marittime, al fine di trasferire quote sempre maggiori di merci che viaggiano su mezzi pesanti dalla strada alle più convenienti vie del mare. • La Finanziaria 2008 ha attualizzato tale importo stanziando 77 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008, 2009. • La misura principale è finalizzata a sostenere la scelta della nave da parte degli autotrasportatori in alternativa alla strada. • Le misure di accompagnamento sono destinate ad: • incoraggiare le forme di associazione tra imprese di piccole dimensioni aventi l’obiettivo specifico di utilizzare in modo efficiente le alternative marittime al trasporto su gomma • agevolare misure di formazione finalizzate a promuovere l’accesso alle rotte marittime e il loro utilizzo e l’acquisto di attrezzature elettroniche (hardware) e programmi informativi (software) volti ad ottimizzare la catena del trasporto in condizioni di massima sicurezza. • Allo stato attuale i mezzi pesanti che utilizzano abitualmente le così dette “Autostrade del Mare” sono circa 1.500.000 l’anno. In tali condizioni le navi delle Autostrade del Mare possono contare su una capacità di riempimento di stiva che si attesta intorno al 50%. Un ulteriore aumento pari al 50% è pertanto ottenibile senza aggiuntivi costi economici, sociali ed ambientali. Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
L’ECOBONUS Il confronto MARE-STRADA Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
L’ECOBONUS Le percentuali per il 2008 L’incentivo viene corrisposto sotto forma di un rimborso di parte del costo del passaggio via nave e potranno usufruirne le imprese di autotrasporto che avranno effettuato almeno 80 viaggi in un anno su una stessa tratta. Le percentuali del rimborso, che vanno dal 10% al 20%, possono essere consultate nelle tabelle pubblicate nel Decreto ministeriale dell’8 gennaio 2008. Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio
Le opere ferroviarie previste per il Lazio Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio
Le opere ferroviarie previste per il Lazio Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio
Le opere stradali previste per il Lazio Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio
Le opere stradali previste per il Lazio Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio
Le infrastrutture di nodo previste per il Lazio Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio