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Impatto ambientale di differenti stili alimentari – una applicazione ad un campione di consumatori pugliesi Rocco Roma, Annalisa De Boni, Giuseppe De Blasi PROGESA – Dep. of Engineering and Management of the Agricultural, Livestock and Forest Systems . VII International conference on
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Impatto ambientale di differenti stili alimentari – una applicazione ad un campione di consumatori pugliesi Rocco Roma, Annalisa De Boni, Giuseppe De Blasi PROGESA – Dep. of Engineering and Management of the Agricultural, Livestock and Forest Systems VII International conference on Life cycle assessment in the agri-food sector Bari september 22-24 2010
Il lavoro è parte del progetto di ricerca MiPAAF’ “SafeBio”. Lead Partner: INEA – Roma. Partners: università di Perugia; Università del Molise (CB); Università di Bari. • Contenuti • il contesto teorico di riferimento • obiettivi, materiali e metodi • Stima degli impatti ambientali delle diete • Conclusioni e suggerimenti per una politica alimentare sostenibile Ringraziamenti Gli autori desiderano ringraziare i collaboratori di ricerca del Progesa : M. Bellezza, S. Guida, M. Moretti, D. Rolli, A. Sarcinelli, S. Tosto, per il loro sostanziale apporto al lavoro.
Teoria dell’ecologia della nutrizione • Approccio inter-disciplinare, che prende in esame tutte le componenti della catena alimentare e ne valuta gli effetti secondo 4 punti di vista principali: • la salute umana, • l'ambiente, • gli aspetti sociali • lo sviluppo economico • L'ecologia della nutrizione offre strumenti per confrontare tra loro: • Differenti stili alimentari • Processi produttivi e di consumo
Il contesto di riferimento: la produzione Contrazione dei redditi agricoli Incremento dell’agricoltura biologica
Il contesto di riferimento: I consumi Consumo domestico di prodotti trasformati (2000=100) Cambiamenti dei consumi alimentari; Destagionalizzazione e aumento del contenuto di servizio dei prodotti. Distribuzione tipologie punti vendita D% ‘98-’08 Cambiamenti della struttura distributiva
Scopi della ricerca • Analizzare e confrontare gli impatti ambientali di differenti “diete” utilizzando parametri oggettivi e confrontabili, • Suggerire interventi di politica per incentivare produzioni e consumi alimentari sostenibili.
Materiali e metodi Case studies Diete osservate Convenzionale-onnivora OC Onnivoro-biologico OO vegetariano V
Impatto ambientale delle diete (EcoIndicator 99)
Correzioni nelle diete/1 Contributo nutrizionale delle diete -1% +27% -13% -7% +14% +12%
Correzioni nelle diete/2 Impatto ambientale delle diete corrette (EcoIndicator 99)
Composizione delle diete (Kcal)
Onnivori corretti. Distribuzione per prodotto del contenuto nutrizionale e dell’impatto ambientale(%)
Vegetariani corretti. Distribuzione per prodotto del contenuto nutrizionale e dell’impatto ambientale(%)
Effetti degli allevamenti da carne sulle categorie di impatto fonte:LCA food DK database
Maiale-tecniche di allevamento Fonte: Basset- Mens (2003)
Vitellone-tecniche di allevamento Fonte: De Blasi (2009)
Maiale-tagli fonte:LCA food DK database
Consumi energetici /tazza Emissioni GHG/tazza fonte:Humbert (2009)
Latte –tipologie di allevamento Fonte: elab.Arpa Emilia Romagna- progetto Life 2008
Latte –tipologie di allevamento Pt 1,5 Pt 0,79 Pt 0,24 Pt 0,18 Pt 0,28 Fonte: elab.Arpa Emilia Romagna- progetto Life 2008
Effetti delle tecniche di produzione , convenzionale e bio, sulle categorie di impatto Fonte: Cederberg (2000)
Formaggio semistagionato (1kg)– risultati per categoria ambientale ed fase del processo Fonte: elab. Berlin J., 2002
Formaggio semistagionato – caratterizzazione del processo per fasi Fonte: elab. Berlin J., 2002
Parmigiano reggiano Il danno totale vale 1.53 Pt: 69.67% cottura del latte 23.56% pre-lattazione 5.89% stagionatura Fonte: elab. Storchi , 2004
Prosciutto di Parma-Eco-Indicator99 EQ Ingrasso Macellazione HH Re Energia elettrica • Danno totale = 0.0129 Pt : • 88.96% al processo di ingrasso maiale • ·5.43% macellazione (all’anno ) • 3.46% a Energia elettrica (consumi dell’industria di trasformazione) • . • Fonte: elab. dati Dellagiovampaola 2008
La fase di allevamentoè la più impattante. Segue il macello e i consumi energetici della fase di produzione del prosciutto. La parti critiche del processo di produzione sono la fase di coltivazione dei mangimi e di smaltimento del letame, depurazione degli scarichi idrici e di trattamento degli scarti. Il benessere del suino è un altro punto critico da non sottovalutare sia dal punto di vista etico sia perché è un fattore che influisce positivamente sulla qualità della carne
LCA olio oliva con differenti tecniche di produzione • Fonte: Roma, 2009
LCA olio oliva con differenti tecniche di produzione LCA olio oliva con differenti tecniche di produzione Valutazione dei danni per la categoria : Qualità degli ecosistemi • Fonte: Roma, 2009
LCA olio oliva con differenti tecniche di produzione Valutazione dei danni per la categoria : Salute Umana • Fonte: Roma, 2009
LCA olio oliva con differenti tecniche di produzione Valutazione dei danni per la categoria : Risorse • Fonte: Roma, 2009
Olio biologico vs Olio convenzionale Il maggior danno del convenzionale si spiega nel seguente modo: pur avendo, dalle analisi, costatato che il danno del biologico per l’occupazione del suolo è superiore rispetto al convenzionale in quanto abbiamo una resa inferiore in olive, per l’ipotesi di fine vita che abbiamo formulato, ossia, l’utilizzo del legno dopo l’espianto come materiale di produzione, il rapporto legno/kg olive è superiore nel biologico. Da qui il vantaggio. COLTIVAZIONE CONVENZIONALE COLTIVAZIONE BIOLOGICA PRODUZIONE di OLIVE 1000.000 kg 800.000 kg QUANTITA’ di LEGNA inviata al RIUSO 17420 kg 17420 kg RAPPORTO PRODUZIONE/LEGNA 0.17 0.217
LCA uva da tavola- confronto tra cultivar • Fonte: Roma, 2010
LCA uva da tavola- confronto tra cultivar Contributo degli input • Fonte: Roma, 2010
Conclusioni e suggerimenti/1 • trasformazionineglistili di vita e nelleabitudinialimentaripuòportare a ridurregliimpattiambientali • è necessario un migliorbilanciamentodeicontenutinutrizionalidellediete • per ivegetariani, evitareilconsumodiprodottidiorigineanimalepuòavere un importanteeffettosulPIL e sullabilanciadeipagamenti; esiste un forte legame con lo svilupporurale in quantol’abbandono del settorepuòportaresiaallamigrazionedeilavoratoridalsettoreprimario, siaallaperditadell’aspettomultifunzionale, dovutoallapresenzagiornalieradeipastorisulleterre.
Conclusioni e suggerimenti/2 • L’analisi LCA rappresenta un ottimo strumento per comprendere, in modo chiaro, oggettivo e semplice, l’implicazione ambientale delle attività umane e un ottimo strumento per la comunicazione • Suggerimenti per le politiche ambientali • migliorare l’educazione alimentare, sottolineando gli impatti ambientali • divulgare e promuovere i prodotti biologici • sostenere la ricerca nella selezione genetica di specie, che si adattano positivamente alle tecniche di agricoltura biologica.
Conclusioni e suggerimenti/3 • Per molti alimenti assumono particolare importanza, in termini di effetti sulle diverse categorie di impatto, alcune fasi specifiche del processo produttivo (hot-spot). • In generale per i prodotti trasformati è la fase agricola, spesso più lunga anche in termini temporali ad assumere peso rilevante, sull’impatto complessivo. • È opportuno scegliere con molta attenzione i confini del sistema, in quanto talvolta possono risultare rilevanti, sul punteggio complessivo, le fasi di consumo domestico e di waste management.
Environmental impact of different dietary habits of modern consumers Rocco Roma, Annalisa De Boni, Giuseppe De Blasi PROGESA – Dep. of Engineering and Management of the Agricultural, Livestock and Forest Systems University of Bari “Aldo Moro” People in this project refuse war Supper at Emmaus by Caravaggio, Oil on canvas, 139 x 195 cm National Gallery, London