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Coherence 1999 – 2014 Lunedì 28 Aprile 2014 - ore 14.30/20 Casa dell’Aviatore - Viale dell’Università 30. Lo sviluppo della coscienza nell’ottica della Teoria Quantistica: ricordando E. Del Giudice Prof. Dr. Emilia Costa Neuropsichiatra - Docente Sapienza Università di Roma
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Coherence 1999 – 2014 Lunedì 28 Aprile 2014 - ore 14.30/20 Casa dell’Aviatore - Viale dell’Università 30 Lo sviluppo della coscienza nell’ottica della Teoria Quantistica: ricordando E. Del Giudice Prof. Dr. Emilia Costa Neuropsichiatra - Docente Sapienza Università di Roma e.mail: prof.e.costa@gmail.com Siamo tutti ignoranti ma non siamo tutti ignoranti delle stesse cose Albert Einstein
Per secoli la Coscienza è stata descritta da teologi, filosofi, psicologi, neurologi, psichiatri, sociologi e quant’altri secondo le sue varie funzioni, e sempre cercando di attribuirle una sede precisa, cioè quella del cervello, dove tra vigilanza e consapevolezza il dibattito è sempre stato ed è a tutt’oggi aperto. Dal punto di vista neurologico la coscienza è caratterizzata da due componenti: la vigilanza e la consapevolezza. La vigilanza è caratterizzata da uno stato variabile di veglia, la consapevolezza da una percezione variabile del mondo che ci circonda e del proprio essere. Lo stato di coscienza è stabilito dal funzionamento delle due componenti. Quando si ha vigilanza senza consapevolezza la persona si trova in una condizione denominata stato vegetativo. Quando mancano vigilanza e consapevolezza la persona si trova in condizione di coma. Quando vigilanza e consapevolezza sono dissociate la persona si trova in stato di sonnambulisno.
Lo stato di coscienza può avere diversi livelli che sono classificati in modo diverso secondo le diverse culture, dai quattro livelli dell’Induismo, ai sette della Kabala, ai nove del Buddismo e molti altri ancora. Nella nostra cultura in Psichiatria si parla di stati alternati e/o alterati di Coscienza (Costa 1998), in cui l’attività della Coscienza viene intesa secondo le sue qualità, potendola così distinguere in 1) Coscienza lucida, chiara, attenta, detta anche stato di vigilanza, che ci accompagna durante le attività della giornata, anche se non sempre con la stessa intensità, in quanto la vigilanza subisce piccole periodiche fisiologiche fluttuazioni, anche inerenti alla stanchezza, alle emozioni, alla capacità individuale di tener desta l’attenzione e la concentrazione, anche secondo gli interessi e le condizioni ambientali;
: 2) Coscienza obnubilata, soffusa, disattente, caratteristica dei momenti di torpore, che possono verificarsi spontaneamente durante il giorno per le condizioni su esposte o per induzione attraverso tecniche perlopiù di distensione, come ad esempio Training Autogeno o Ipnosi; è tipica degli stati di passaggio dalla veglia al sonno, o dal sonno alla veglia; 3) Coscienza ristretta, intesa come restringimento del campo della coscienza, perlopiù ad un solo contenuto particolare, scisso dal resto del reale che ci attornia, che può manifestarsi spontaneamente in seguito a forte concentrazione o essere indotto o autoindotto con tecniche di Ipnosi, Training Autogeno, Meditazione;
4) Coscienza allargata, condizione in cui è stata descritta una maggiore lucidità, una estrema chiarezza, limpidità di pensiero, vivacità di interesse, relativa a persone di grande elevatura o a stati di elevato misticismo; più raramente ascritta a condizioni patologiche; 5) Coscienza oscurata, o sospensione temporanea dello Stato di Coscienza, legato alla condizione fisiologica di sonno e di sogno. Come durante il giorno, anche in questa condizione notturna, la sospensione dello Stato di Coscienza subisce una modulazione ben strutturata a quattro scalini, legata all’approfondimento delle fasi del sonno ed alla risalita della fase di sogno, documentate dalle variazioni delle onde elettriche cerebrali (elettroencefalogramma);
6) Autocoscienza, definita come quella funzione che media i vari passaggi dei diversi livelli di coscienza, così come il sogno media attraverso l’Io onirico le varia fasi del percorso notturno; • 7) Consapevolezza, la si può definire, infine, come la funzione “trascendente” che integra le diverse funzioni ed i vari livelli di coscienza e che ci rende sempre più pienamente consapevoli di tutte le dimensioni del nostro divenire. • Tali condizioni dello Stato di Coscienza sono considerate normali ed in genere fanno parte del bagaglio di esperienza di ogni essere umano.
Altre condizioni dello Stato di Coscienza, come l’Offuscamento, la Confusione, le Lipotimie, le Assenze, il Vuoto della Coscienza, lo Stato Crepuscolare, lo Stato Oniroide, lo Stato Confusionale vengono descritte come patologiche. Altre condizioni ancora, prodotte spontaneamente o anche artificialmente sono considerate potenzialmente curative, come ad esempio certi stati di coscienza che si attivano mediante alcune tecniche di Meditazione, come la Meditazione chiamata Mindfulness o Shamatha, la Meditazione Trascendentale, la Meditazione del Sahaja Yoga.
Alcuni Stati di Coscienza possono attivarsi spontaneamente in persone particolarmente sensibili o essere indotti a scopo iniziatico e religioso per ottenere gradi più elevati di coscienza o di spiritualità o per trascendere il reale ed entrare in contatto con divinità o spiriti o per comunicare con i defunti. Stati alterati di coscienza possono essere stimolati con tecniche psicologiche quali Ipnosi, Training Autogeno, Metodi di Concentrazione/Respirazione/Meditazione o con farmaci ipnoinducenticome nella narcoanalisi, o stimolanti come le anfetamine o con droghe allucinogene per motivi sperimentali o a scopo curativo per lenire stati di fatica, di dolore, di ansia, o per ridurre lo stress o la tensione durante la gestazione, per ottenere migliori prestazioni professionali o sportive o sessuali o per la desuefazione dei tossicomani.
Ed infine esistono diverse altri Stati di Coscienza, su cui la Scienza ha espresso le sue riserve, in quanto non sono ancora state sufficientemente studiate, vedesi il Volo dell’Anima, l’Estasi Mistica, la Near Death Experience o la Sindrome da Abduction.Esperienze in cui le persone si sentono uscire dal corpo, o trasportati per mezzo di un raggio di luce, che richiama il tunnel di luce delle esperienze premorte o sentono particolari messaggi riguardo al futuro dell’umanità o si mettono in contatto con le divinità.
L’attività della Coscienza sembra legata all’integrità delle strutture cerebrali e sembra avere la funzione di illuminare o offuscare, allargare o restringere, approfondire o innalzare in misura diversa e con intensità variabile i diversi contenuti della stessa coscienza; contenuti rappresentati sia dagli oggetti esterni (luoghi, persone, oggetti, tempi) sia dagli oggetti interni (pensieri, sentimenti, sensazioni, intuizioni). Ne deriva la grande complessità della struttura cervello e dell’ attività -funzione degli Stati di Coscienza.
Ma la struttura cervello, come le sue funzioni, pur rappresentandosi come sistema complesso, è stato perlopiù studiato secondo il modello della causalità lineare, che prevede lo studio indipendente di organi e funzioni, senza mai riuscire a concepire la coscienza come emergente da una rete collettiva di strutture, funzioni ed eventi interconnessi. Né tanto meno si è mai pensato all’organo cervello come mediatore della vigilanza
Se pensiamo agli stati di coma o di anestesia profonda ed alle esperienze delle persone uscite dal coma, o risvegliate dopo l’anestesia, che raccontano che mentre noi le vedevamo immobili e mute, mentre il cervello mostrava una minima attività elettrica, loro riuscivano a percepire e sentire con modalità cenestesiche, assolutamente diverse da quelle dello stato di vigilanza. Forse potremmo immaginare che l’architettura della Coscienza non si fonda solo sull’organo cervello, ma forse può derivare dall’insieme degli organi e delle loro funzioni interconnesse in uno stato di coerenza perfetta; mentre dalle diverse attività dell’organo cervello potrebbero dipendere i vari stati di vigilanza.
Esistono oggi moltissimi studi su soggetti che utilizzano tecniche di meditazione trascendentale, meditazione yoga, introspezione, autoconoscenza, intelligenza intrapsichica, training autogeno, ipnosi, che mostrano con la fRM (Risonanza Magnetica Funzionale) ed il Neurofedback con elettroncefalogramma computerizzato, come man mano che il soggetto si rilassa, abbandona le tensioni di tutto il corpo ed i pensieri ansiogeni e negativi si va sincronizzando verso uno stato di benessere psicofisico, dove lo stato di coscienza diventa più ampio, più nitido e sereno. E’ tutto il corpo che collabora ad uno stato di coerenza sempre più elevato con altrettanto sempre più elevato livello di chiarezza e consapevolezza; in cui si può sperimentare la comprensione della connessione con l’intero Universo, ed in cui si possono sperimentare le fluttuazioni e le progressioni dei diversi livelli di coscienza.
Questa descrizione che perviene dalle neuroscienze si amplia con la QFT che ci dice che essere coscienti al livello del campo quantico equivarrebbe ad essere in comunicazione istantanea con tutto e con tutti, di fatto con tutta l’informazione contenuta nell’Universo a tutti i livelli. Fin’ora siamo stati abituati a considerare solo tre aspetti della comunicazione nel nostro corpo: la comunicazione neurologica attraverso gli impulsi nervosi, la comunicazione biochimica attraverso le molecole, la comunicazione biofisica attraverso le onde di pressione, ma oggi dobbiamo necessariamente considerare la comunicazione energetica o bioelettromagnetica, perché questa energia elettromagnetica pervade tutte le cellule del corpo fisico, creando un legame particolare tra esse.
Come dimostrato dagli esperimenti prima citati quando siamo turbati da emozioni negative (paure, ansia, frustrazioni, fatica, stress) il campo diventa caotico e disordinato, cioè ha uno spettro incoerente; mentre quando proviamo emozioni positive come la calama, la serenità, la gratitudine, l’amorevolezza, il campo diventa ordinato e si ottiene uno spettro coerente. Oggi sappiamo anche che il sistema nervoso è esteso in tutto l’organismo, il Centrale governa le varie parti dell’encefalo: cervello, tronco cerebrale e cervelletto, ed il midollo spinale; il Neurovegetativo governa tutti i visceri dal cuore, al polmone, al sistema gastroenterico, alla pelle, ai muscoli ed alle ossa
Il sistema nervoso umano é inteso come l'unità morfo-funzionale caratterizzata da tessuto altamente specializzato nell'elaborazione di segnali bioelettromagnetici ed è la centrale di controllo e di comando dell'intero organismo perché, coordinando tutti gli altri sistemi mantiene l'equilibrio che permette la vita e la salute. • Quanto delineato ci permette di affermare che il modello della Causalità Circolare e la Teoria Quantistica dei Campi ci portano ad intravedere la coscienza come un prodotto di interazioni intermolecolari, molecole che attraverso tutto il corpo si muovono in modo correlato producendo un campo elettromagnetico che genera un insieme di segnali oscillatori che stimolano lo sviluppo della struttura e della stessa coscienza.
Il corpo umano fatto di cellule ed atomi solido e circoscritto, non è più visto secondo il vecchio modello cartesiano come un tutto composto da parti sempre analizzabili e scomponibili, che agiscono separatamente ed indipendentemente, ma secondo la Teoria dei Sistemi Aperti di Bertalanffy come un tutto fatto di organi e funzioni, cioè processi fisici orientati verso un comportamento che mira ad uno scopo ed agisce come parte di una rete collettiva di eventi interconnessi.
Da questa dinamica collettiva del corpo umano emerge l’evidenza della biocomunicazione, che può essere affrontata secondo l’ottica della Teoria Quantistica dei Campi, che ci spiega come le biomolecole acquistano la capacità di muoversi in modo correlato in fase tra di loro e con un campo elettromagnetico autoprodotto e che questa dinamica da luogo ad un insieme di segnali oscillatori. L’insieme di segnali alla base dell’ordine biochimico del corpo umano è un prodotto spontaneo della dinamica fisica delle molecole, ma è anche un prodotto della funzione delle molecole, sicché struttura e funzione verrebbero a coincidere (Del Giudice 2014).
E quando uno stimolo oscillatorio entra all’interno della struttura dinamica del nostro corpo e ne stimola l’evoluzione, questa non è determinata solo dalla struttura del segnale fornito, ma dipende anche dalla struttura del nostro corpo e dalla sua storia, diventando uno stimolo allo sviluppo della dinamica spontanea del nostro organismo. • Ciò che percepiamo come materia solida è di fatto un assemblaggio di infiniti e minuscoli potenziali di energiache vibrano a frequenze diverse, detti “stringhe” o, in una traduzione più corretta dell’inglese strings, “corde” auto-organizzate di “potenziali di energia”.
Ciò significa tra l’altro che essere coscienti a livello del campo quantico equivarrebbe ad essere in comunicazione istantanea con tutto e con tutti, di fatto con tutta l’informazione contenuta nell’universo, a tutti i livelli. Questa visione straordinaria ha ormai aperto le porte a nuove indagini sulla Coscienza, e altre ricerche cominciano ad arrivare dalla Fisica e dalle neuroscienze. • Il prof. Del Giudice così concludeva nella sua ultima relazione “Lo sviluppo spontaneo della conoscenza negli organismi viventi: unità di funzione e struttura”, presentata all’Ordine dei Medici di Roma il 25/01/14 al Convegno “Acqua veicolo di informazione e nuove frontiere in Medicina”:
“Il sistema fisico fondato sull’acqua può generare una dinamica spontanea, capace di costruire sulla base di stimoli relativamente semplici strutture complesse, e cioè un sistema capace di generare conoscenza. Siamo allora forse alle soglie della comprensione della dinamica capace di far emergere una psiche all’interno della materia?” Inoltre diversi suoi lavori pubblicati insieme alla psicoanalista e moglie Maria Margherita Tosi, affermano che, mentre la fisica classica e la biologia molecolare si sono dimostrate inadeguate, la QFT ha aperto la strada alla conoscenza di una psiche profondamente inserita nel corpo.
Potremmo forse allora oggi definire un altro percorso della coscienza, che usi il “cervello” di tutto il corpo e tutto il suo potenziale di oscillatore principale? • Potremmo dire che dalla messa in comune di un ritmo di oscillazione, denominato fase, si raggiunge lo stato di coerenza del sistema fisico, che potrebbe corrispondere ad un livello di coscienza? • Potremmo immaginare, dato che l’utilizzazione dell’energia avviene attraverso processi ciclici che sono mutuamente correlati e caratterizzati da ritmi biologici i cui periodi di oscillazione possono variare da secondi ad anni, che i cambiamenti di livello della coscienza sono processi ciclici correlati ai passaggi di energia? • Potremmo forse immaginare che non è il cervello a generare la coscienza, ma è il livello di coscienza che determina quali parti del corpo e del cervello vengono usate?
Bibliografia • E. Costa - Da Mesmer, Freud, Jung e Reich al Checkup elettromagnetico - Coherence 2013/13 - Progressi sulle Frontiere della Scienza. Auletta CIRPS - Piazza San Pietro in Vincoli, 18 ottobre 2013 - ore 9.30 - 19. • E.Costa - Il campo elettromagnetico del cuore e del cervello - Corso di formazione su biofisica dell’informazione cellulare - Circolo Ufficiali Aeronautica Militare -Viale dell’università, Roma – 22.06.2013 ore 9 • E. Del Giudice – Lo sviluppo spontaneo della conoscenza negli organismi viventi: unità di funzione e struttura - Relazione presentata al Convegno dell’Ordine dei Medici di Roma il 25/01/14 “Acqua veicolo di informazione e nuove frontiere in Medicina”. • E. Del Giudice– (2002)Una via quantistica alla teoria dei sistemi -International Institute of Biophysics, Neuss , Germania. • G. Preparata, G, (2001) L’architettura dell’Universo, Bibliopolis , Napoli
Bibliografia • G. Preparata, G., (2002) An introduction to a Realistic Quantum Physics, World Scientific, New Jersey, Singapore, London. • G. Nicolis, I. Prigogine, (1977), Self-organization in non equilibrium systems, Wiley&Sons, New York. • A. Szent-Gyorgyi, (1957), Bioenergetics, Academic Press, New York • A.Tedeschi, (2010), Is the living dynamics able to change the properties of water?, International Journal of Design & Nature and Ecodynamics, 5,60-67 • Von Bertalanffy, L., (1968), General System Theory. Development, Applications. George Braziller, NewYork (trad. it. Teoria Generale dei Sistemi, Oscar Saggi Mondadori, 2004). • M.N. Zhadin, L.Giuliani, (2006), Some problems in modern Bioelectromagnetics- Electromagnetic Biology and Medicine,25, 269-280.