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L’INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO E ALTRI APPRENDIMENTI LINGUISTICI. LINEE GUIDA MIUR Febbraio 2006 II parte: Indicazioni operative, punto C AREA EDUCATIVO-DIDATTICA.
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L’INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO E ALTRI APPRENDIMENTI LINGUISTICI LINEE GUIDA MIUR Febbraio 2006 II parte: Indicazioni operative, punto C AREA EDUCATIVO-DIDATTICA
Lo studio della lingua italiana deve essere inserito nella quotidianità dell’apprendimento e della vita scolastica degli alunni stranieri, con attività di laboratorio linguistico e con percorsi e strumenti per l’insegnamento intensivo dell’italiano.TUTTI GLI INSEGNANTI DELLA CLASSE, DI QUALSIVOGLIA DISCIPLINA, SONO COINVOLTI
Necessità di una programmazione mirata sui bisogni reali e sul monitoraggio • Necessità di strumenti adeguati per lo sviluppo della lingua per comunicare e, poi, della lingua per studiare • Valorizzazione, in un ottica policentrica, delle lingue originarie
PROBLEMATICHE INTERCULTURALI CNPI Pronuncia di propria iniziativa 19 dicembre 2005
Necessità di garantire l’integrazione linguistica: - lingua per comunicare - lingua per studiare • Necessità di supporti didattici utilinell’insegnamento a stranieri
LINEE DI INTERVENTO • Nuovi apporti e contenuti nella formazione degli insegnanti, evitando gli specialismi • Prepararsi all’insegnamento nella prospettiva interculturale (obiettivo di una professionalità docente compiuta) • Necessità di formazione in servizio nella prospettiva interculturale • Orientare la progettazione e l’azione curricolare delle scuole e dei singoli docenti • Rinforzare la didattica laboratoriale trasversale e investire su spazi, tempi, attività a carattere linguistico (vs il modello trasmissivo ancora largamente utilizzato)
PER LA COSTRUZIONE DI UN PROGETTO CURRICOLARE IN CHIAVE INTERCULTURALE CORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI
CONTENUTI E METODOLOGIE • Lo scenario e l’orientamento • I processi di apprendimento, acquisizione e comunicazione dell’alunno parlante • Strumenti e metodi per l’apprendimento scolastico della seconda lingua