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Italiano come L2

Italiano come L2. 4^ - 5^ scuola primaria 1^-2^-3^scuola secondaria di primo grado. 4^- 5^ Scuola Primaria. Italiano per comunicare. Presentazione Salutare Le consegne Le estensioni di alcune consegne Le azioni opposte Combiniamo gli elementi appresi per creare frasi nuove Dialogo.

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Italiano come L2

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Presentation Transcript


  1. Italiano come L2 4^ - 5^ scuola primaria 1^-2^-3^scuola secondaria di primo grado

  2. 4^- 5^ Scuola Primaria

  3. Italiano per comunicare • Presentazione • Salutare • Le consegne • Le estensioni di alcune consegne • Le azioni opposte • Combiniamo gli elementi appresi per creare frasi nuove • Dialogo

  4. Valutare • Comprende semplici consegne e brevi frasi; • Comprende consegne più articolate e sa associarle alle immagine • Sa ripetere parole e frasi • Nomina oggetti quotidiani; • Risponde a semplici domande di tipo personale.

  5. Italiano per leggere e scrivere • Proporre prove di tipo orale e di tipo scritto. • Interrompere le singole attività qualora il bambino si blocchi e non riesca a proseguire. • Alcune attività si consiglia di realizzarle individualmente, evitando la presenza di altri allievi non italofoni che, in seguito, potrebbero effettuarle per imitazione.

  6. Valutare • Riconosce parole del lessico quotidiano e le associa al disegno; • Riconosce e comprende semplici frasi; • Legge e comprende un breve testo e ne ricava le informazioni principali; • Completa un breve testo con dati personali; • Conosce l’ordine delle parole all’interno di una proposizione; • Produce autonomamente un breve testo a partire da un’immagine.

  7. Italiano per studiare • Raccogliere informazioni su “ciò che sa e ciò che non sa fare” in matematica, storia e geografia; • Competenze e conoscenze adeguate all’età probabilmente ci sono, mancano le parole per comunicarle;

  8. Area logico - matematica

  9. Valutare • Sa orientarsi in un percorso; • Scrive i numeri naturali e li usa per contare, confrontare e ordinare raggruppamenti; • Opera con i numeri naturali; • Conosce differenti unità di misura e associa le marche di misura adeguate agli oggetti; • Riconosce e classifica figure geometriche.

  10. Storia Valutare • Riconosce relazioni “prima- dopo”; • Mette in ordine cronologico una serie di • avvenimenti;

  11. Scuola secondaria di primo grado

  12. Gli studenti non italofoni non devono subire l’insuccesso scolastico perché gli insegnanti non hanno ben chiaro il percorso che meglio può permettere a loro di impossessarsi non solo della lingua italiana per comunicare, ma anche della lingua italiana necessaria a studiare e a entrare in contatto con tutte le conoscenze alla base degli insegnamenti disciplinari nella scuola.

  13. Punti importanti • Un allievo non italofono che ha raggiunto il livello linguistico di comunicazione interpersonale, che è in grado di sostenere conversazioni faccia a faccia, non è pronto per affrontare, senza ulteriori sostegni, compiti linguistici intellettualmente impegnativi, di tipo cognitivo – accademico. • Per far apprendere i contenuti disciplinari bisogna prima aver lavorato a fondo sulla lingua necessaria per comprenderli e acquisirli. • Non si possono lasciare gli studenti soli di fronte al carico cognitivo e linguistico che le discipline scolastiche comportano: diviene fondamentale creare contesti educativi facilitanti, evitando in questo modo il fallimento scolastico.

  14. Insegnare Italiano per comunicare e per fare • Si impara a parlare per fare delle cose, per ottenere che gli altri le facciano e per interagire con gli altri. • Dare priorità alla lingua che serve per esprimere i bisogni, per inserirsi nei giochi e nelle attività scolastiche, per stabilire i contatti con gli altri.

  15. Insegnare Italiano per denominare • Ampliamento del lessico • Prendere in considerazione i campi lessicali più vicini all’esperienza e agli interessi dello studente: la scuola, il corpo, i giochi, il cibo, la famiglia, la strada, il paese o la città.

  16. Insegnare a leggere e a scrivere • La dimensione scritta della lingua dipendono dalla situazione di partenza dello studente. • Dobbiamo tener presente che uno studente già alfabetizzato in una qualsiasi lingua madre, per quanto lontana dall’italiano, non costituisce mai un ostacolo alla successiva alfabetizzazione in italiano.

  17. Insegnare la lingua per studiare • Facilitare la comprensione dei messaggi orali, delle consegne, delle spiegazioni, delle lezioni e dei testi scritti.

  18. Insegnare la lingua della scuola, delle discipline • I problemi degli allievi non italofoni sembrano essere di origine cognitiva, ma sono in realtà di comprensione linguistica. • Agire sulla lingua per semplificarla per permettere agli allievi di comprendere gli argomenti disciplinari.

  19. Insegnare la lingua della scuola, delle discipline • Uso de vocabolario di base • Evitare le forme figurate • Frasi brevi • Evitare le forme impersonali ed esplicitare sempre i soggetti delle frasi • Mantenere un tasso elevato di ridondanza • Utilizzare nomi pieni non pronomi • Ripetere le stesse forme piuttosto che cercare sinonimi

  20. Italiano come L2 Se aspiriamo offrire a tutti i nostri allievi pari opportunità di studio e di successo scolastico dobbiamo iniziare un percorso di trasformazione non solo in noi come persone che si educano alla interculturalità, ma anche in noi come esperti che sanno utilizzare gli strumenti più adatti ed efficaci per raggiungere gli scopi educativi e didattici che la scuola propone come caratterizzanti la sua offerta formativa. Essere consapevoli di che cosa significhi essere insegnanti oggi in una classe multietnica.

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