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L’osteotomia di addizione nel ginocchio varo: validità e risultati

I° Congresso Nazionale SIGASCOT Bologna , 4-6 Ottobre 2006. L’osteotomia di addizione nel ginocchio varo: validità e risultati. D. Santaiti , M. Tartarone, A.A. Patricola, M. Gallo, C. Mazzotta, A. Schiavone Panni. Università degli Studi del Molise.

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L’osteotomia di addizione nel ginocchio varo: validità e risultati

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Presentation Transcript


  1. I° Congresso Nazionale SIGASCOT Bologna , 4-6 Ottobre 2006 L’osteotomia di addizione nel ginocchio varo: validità e risultati D. Santaiti, M. Tartarone, A.A. Patricola, M. Gallo, C. Mazzotta, A. Schiavone Panni Università degli Studi del Molise

  2. Osteotomia tibiale • Eseguita per la prima volta da Volkman(1875) • Rimane tuttora una valida alternativa nel trattamento del ginocchio varo artrosico Riduzione e/o scomparsa del dolore e miglioramento della funzionalità articolare nel 55/57% a 10-15 aa dall’intervento Rinonapoli 1998, Choi 2001, Aglietti 2003

  3. Osteotomia di addizione:Indicazioni • Varismo “costituzionale” giovanile • Patologia iniziale della cartilagine dopo meniscectomia int. associata o meno ad instabilità anteriore • Artrosi monocompartimentale mediale di grado lieve o moderato al di sotto di 60 aa

  4. Osteotomia di addizione:Controindicazioni • Grave osteoporosi • Rotula bassa • Artrite reumatoide • Varismo > 20° • Sovrappeso (BMI >1.32 peso ideale)

  5. Obiettivi: varismo “costituzionale” Traslare l’asse meccanico al centro (50%) dei piatti tibiali Puddu et al. 2002

  6. Obiettivi: varismo “artrosico” Traslare l’asse meccanico al 62% dei piatti tibiali (ipercorrezione) Puddu et al. 2002, Prix 2005

  7. Planning: valutazione statica • proiezione A-P arti inferiori in toto sotto carico • A-P ginocchio appoggio monopodalico • Rosemberg P-A view a 45° 10°

  8. Planning: RMN Ruolo molto importante nella valutazione pre-op. dell’entità ed estensione delle lesioni catilaginee (sovraccarico del compartimento interno)

  9. Planning: valutazione dinamica • Deambulazione • Momento adduttorio (entità spinta med. o lat. del ginocchio durante il passo)

  10. Materiali e Metodi 1999 – 2002 20 pazienti: Gruppo A (età media 23 aa)10 Gruppo B ( età media 51 aa)10 Follow-Up Gruppo A (48-60) 52 mesi Gruppo B (52-70) 60 mesi

  11. Tecnica chirurgica • Tempo artroscopico - confermare la relativa integrità del compartimento est. e della F-R - trattamento patologie intrarticolari associate

  12. Tecnica chirurgica • Disinserzione zampa d’oca • Sezione orizzontale del collaterale superficiale • Osteotomia sotto controllo amplioscopico con rispetto della corticale esterna • Fissazione placca con viti da spongiosa/corticale • Cuneo di osso sintetico per correzioni > 10°

  13. Riabilitazione • Tutore bloccato in ext. per 4 settimane • CPM dal 1° gg. post-op • Potenziamento muscolare isometrico • Carico parziale a 30 gg. (dopo Rx) • Carico totale a 45 gg. (dopo Rx)

  14. Risultati • No complicanze intra e post-operatorie • Consolidazione completa a 8 settimane dall’intervento

  15. IKDC :Gruppo A (vari giovanili) Risultati soddisfacenti nel 90% dei casi

  16. IKDC:Gruppo B Risultati soddisfacenti nel 70% dei casi

  17. Lysholm (soggettiva) Pre-op Post-op Eccellente: 0 5 Buono: 1 4 Mediocre: 5 1 Scadente: 4 0 Gruppo A Eccellente: 0 3 Buono: 0 4 Mediocre: 5 3 Scadente: 5 0 Gruppo B

  18. Conclusioni Il “timing”, il “planning” pre-op e la selezione del paziente rimangono i fattori essenziali per il buon esito dell’intervento Odenbring 1990, Polivache 2000

  19. Conclusioni L’osteotomia tibiale di addizione con placca di Puddu rappresenta una metodica valida, semplice e riproducibile per il trattamento del ginocchio varo giovanile e dell’artrosi monocompartimentale mediale di grado lieve o moderato al di sotto dei 55-60 aa

  20. Grazie

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