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DISTURBI DELLA CRESCITA DEI CAPELLI. Pietro Santoianni Università di Napoli “Federico II” Dipartimento di Patologia Sistematica - Dermatologia.
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DISTURBI DELLA CRESCITA DEI CAPELLI Pietro Santoianni Università di Napoli “Federico II” Dipartimento di Patologia Sistematica - Dermatologia
La crescita dei capelli avviene a cicli, con attività intermittentePeriodi di crescita sono seguiti da periodi di quiescenza- il periodo di crescita attiva, definito anagenè seguito fisiologicamente da - una fase transitoria di breve durata, definita catagen, in cui la crescita si arresta- dopo la quale i follicoli entrano nella fase di riposo detta telogen
La fase telogen - rispetto a capillizio e barba - è di maggiore durata a livello di : sopracciglia, ciglia, peli ascellari e pubici ------------------------------------------------------------La caduta dei capelli è denominata effluvium o defluviume la condizione che ne può risultare è definita alopeciaVi sono diversi tipi di effluvium ed alopecia
Le malattie caratterizzate da caduta dei capelli sono classificate inAlopecie non cicatriziali, nelle quali dal punto di vista clinico non vi è alcun segno di infiammazione tessutale, cicatrizzazione o atrofia della cute,Alopecie cicatriziali, in cui è evidente una distruzione del tessuto sotto forma di infiammazione, atrofia e cicatrizzazione
Alopecia areata: una larga chiazza di perdita di capelli, segno di iniziale alopecia areata
ALOPECIA AREATA- è una caduta localizzata di peli in aree rotonde od ovali senza evidente infiammazione della cute;- la sede più comune è il capillizioL’alopecia a. totale è rappresentata dalla caduta di tutti i capelli e delle sopraccigliaL’alopecia a. universale è la perdita completa di tutti i peli del corpo ALOPECIE NON CICATRIZIALI
Alopecia areata: una chiazza perfettamente circolare di perdita di capelli sul vertice del c.c. di un ragazzo
Alopecia areata: perdita completa dei capelli del c.c. Sono presenti alcune aree di ricrescita dopo iniezione di steroidi intralesionali, e anche aree di atrofia
relativamente comune - circa il 20% della popolazione presenta, entro i 50 anni, almeno un episodio di aa- età : giovani, adulti e bambini- sesso : pressochè uguale incidenza - razza : tutte AA/ epidemiologia
Cute di aspetto normale con osti follicolari presenti Possibile lieve eritema nell'area alopecicama assenza di veri fatti infiammatori - frequenti capelli troncati "capelli a punto esclamativo" (patognomonici) Assenza di segni cicatriziali o di atrofia - margini delle chiazze nettiL'a. areata è sempre nettamente delimitata AA/esame obiettivo
Alopecia areata: capelli a punto esclamativo presenti alla periferia dell’area di perdita dei capelli
AA/storia clinicaLa caduta è gradualeLe chiazze possono rimanere stabili - spesso presentanoricrescita spontanea della durata di alcuni mesi - nuove chiazze possono comparire mentre altre risolvono
AA/eziologiaL'associazione con altre malattie autoimmunitarie suggerisce un processo autoimmunitario verso il bulbo pilifero*Può essere associata ad altre malattie di probabile o certa etiologia autoimmunitaria : vitiligine tiroidite di Hashimoto ipoparatiroidismo m. di Addison
AA/esame istopatologico I follicoli sono più piccoli del normale si arrestano nella fase anagen IV esono situati nel derma superficialeVi è un infiltrato infiammatorio attorno ai follicoli piliferi delle aree con lesioni attive : infiltrato linfocitario perifollicolare I vasi che irrorano le papille del pelo sono dilatati
AA/tricogramma La porzione prossimale del fustopresenta un assottigliamento distrofico(capelli a punto esclamativo) I bulbi piliferi hanno forma “a clava” - I capelli sono in anagen distrofico - aumento della percentuale in fase telogen (25-40% o più)normale: meno del 20%
AA-Sedi preferenziali Cuoio capelluto, sopracciglia, ciglia, pube, barba -Disposizionearee alopeciche disseminate-distinte o confluenti - Aree alopeciche seguite a volta da :caduta generalizzata o totale dei capelli(alopecia a. totale)o da caduta totale dei peli del corpo(alopecia a. universale)
Alopecia areata: perdita di quasi l’intero soppracciglio di destra in un giovane adulto
alterazioni distrofiche: - la lamina ungueale può presentare tante piccolissime depressioni (che ricordano la superficie del ditale da cucito) AA/unghie
AA/decorso/1 - i capelli ricrescono nella grande maggioranza dei casi entro 1-2 anni Con la ricrescita, i nuovi capelli sonoinizialmente fini e non pigmentati
AA/decorso 2Le recidive, tuttavia, sono frequentiSono segni prognostici negativi : - le recidive ripetute - le alterazioni ungueali - l'alopecia totale prima della pubertà - la persitenza delle lesioni nella regione occipitale(ofiasi)
Alopecia areata con distribuzione all’occipite ed alle regioni parietali. Tale manifestazione prende il nome di ofiasi
con altre alopecie non cicatriziali : - tricotillomania - tinea capitis - alopecia da trazione - lupus eritematoso in fase iniziale - sifilide secondaria (aspetto "tarlato" della barba o del cuoio capelluto) AA/diagnosi differenziale
Alopecia areata: chiazza alopecica in un’adolescente. Il 50% di tutti i casi di alopecia si verifica prima dei 20 anni
Alopecia areata mostrante ritenzione dei capelli non pigmentati. Solo i capelli pigmentati sono stati persi
Alopecia areata: un’area di alopecia con ricrescita. Inizialmente ricrescono capelli non pigmentati
AA/esami di laboratorio - Sierologia anticorpi antinucleo per escludere il lupus eritematosoVDRL e TPHA per escludere la sifilide secondaria - Preparazione con KOH per escludere la Tinea capitis
ALOPECIA ANDROGENETICA( AAG) • E’ la calvizie comune progressiva • Si verifica per l'effetto combinato • sui follicoli piliferi del cuoio capelluto: • della predisposizione genetica • e dell'azione degli androgeni
AAGEreditarietà probabilmente :poligenica o autosomica dominante nei maschi, autosomica recessiva nelle femmineEziologiaeffetto degli androgeni su follicoli piliferi geneticamente predispostiEtà di insorgenza Uomini: qualsiasi età dopo la pubertà (massima espressione verso i 40 anni) Donne: jl più spesso nella sesta decade
AAG/esame obiettivoNelle aree interessate i capelli sono più sottili e più corti - negli anni diventano a tipo vellus - infine si atrofizzano completamente - frequente la seborrea
AAG/ decorsodiradamento graduale con aspetto (pattern) che varia nel tempo(classificazione di Hamilton ) - il diradamento è bilaterale - con residuo dei capelli in sede parieto-occipitale
Nelle donne (classificazione di Ludwig) - non si ha in genere un diradamento importante - l'arretramento parieto-temporale è modesto AAG
AAG/ Manifestazioni sistemiche- normalità ormonalenella maggior parte delle donne - da ricercare manifestazioni legate ad androgeni (irsutismo, mestruazioni irregolari o segni di virilizzazione)
TELOGEN EFFLUVIUM Sinonimo: DEFLUVIUM aumento transitorio della caduta dei normali capelli in fase telogen (dai follicoli a riposo) ( aspetto“a clava” )
TELOGEN EFFLUVIUM Il processo è secondario ad un accelerato passaggio dall’anagen (fase di crescita) al catagen e al telogen (fase di riposo) Si manifesta con un aumento della caduta quotidiana dei capelli che porta al loro diradamento
Nel cuoio capelluto normale l’80-90% dei capelli è in fase anagen il 5% in catagen e il 10-15% in telogen • Ogni giorno si perdono da 50 a 100 capelli che vengono sostituiti da altri Nel telogen effluvium questa caduta è notevolmente maggiore
Epidemiologia causa molto frequente di diradamento dei capelli nelle donne - compare dopo qualche mese dall’evento scatenante - a volte stagionale Eziologia fattori che influiscono sulla crescita del follicolo provocando il telogen effluvium: - gravidanza - interventi di alta chirurgia - traumi anche psichici - diete drastiche - malattie debilitanti
Storia clinica Aumento della caduta dei capelli con diradamento di grado variabile L’evento scatenante precede il telogen effluvium di 6-16 settimane Esame obiettivo Diffusa caduta di capelli tutti in fase telogen ( “a clava”)
Distribuzione La caduta dei capelli interessa diffusamente tutto il cuoio capelluto, comprese le parti laterali e posteriori della testa Unghie: l’evento scatenante il telogen effiuvium può influire anche sulla crescita delle unghie, provocando le linee di Beau: linee trasversali o depressioni delle lamine ungueali delle mani e dei piedi I
Sintomi soggettivi: alcuni soggetti avvertono sensazione di bruciore del cuoio capelluto (tricodinia) alcuni sono preoccupati eccessivamente
Esami di laboratorio e altri esami • Tricogramma: Nel tricogramma normale, l’80-90% dei capelli è in fase anagen telogen effluvium: ridotta percentuale di capelli in fase anagen , varia secondo la gravità della caduta • Transferrinemia Sideremia da escludere un’anemia sideropenica • TSH da escludere una malattia della tiroide • Sierologia: anticorpi antinucleo (ANA), VDRL, TPHA
Decorso e prognosi La completa ricrescita dei capelli è la regola Nel telogen effluvium post-partum, se la caduta dei capelli è grave e si ripete alle gravidanze successive, la ricrescita può non essere completa Il telogen effluvium può persistere fino a un anno dopo l’evento scatenante Trattamento il paziente può essere rassicurato che il processo fa parte di un normale ciclo di crescita e di caduta dei capelli Molti trattamenti hanno solo effetto placebo
ANAGEN EFFLUVIUM Il pattern di caduta dei capelli è simile a quello del telogen effluvium (diffuso ed esteso all’intero cuoio capelluto) ma di solito la comparsa è più rapida e molto più intensa E’ dovuto a un arresto improvviso della crescita e a un danno a carico dei capelli in anagen che passano in fase catagen e telogen e quindi cadono Nella maggior parte dei casi l’anagen effluvium è causato da farmaci, da un’intossicazione o dalla chemioterapia
ALOPECIA FARMACO-INDOTTA • ACE-inibitori • Anticoagulanti • Anticonvulsivanti • Antimitotici ed antineoplastici • Antiparkinsoniani • Beta-bloccanti • Contraccettivi • Derivati dell’ergotamina (trattamento della iperprolattinemia) • Farmaci usati per il trattamento delle malattie dell’affettività primaria (litio) • H2-antagonisti • Metalli pesanti (veleni) (tallio, mercurio) • Ipocolesterolemizzanti (clofibrati) • Pesticidi (acido borico) • Retinoidi