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Diritto privato e pubblico diritto privato. Lezione 10 10 2013 Diritti reali godimento Comunione Possesso. Diritti reali di godimento. Sono definiti diritti reali limitati o parziali
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Diritto privato e pubblico diritto privato Lezione 10 102013 Diritti reali godimento Comunione Possesso
Diritti reali di godimento • Sono definiti diritti reali limitati o parziali • “I diritti reali di godimento si caratterizzano perché determinano una compressione del diritto di proprietà che è destinato a riespandersi nel momento in cui l’altrui diritto si estingue. Si tratta di diritti che presentano un contenuto più limitato in quanto hanno ad oggetto cose altrui da cui si traggono delle utilità”
Usufrutto • Uso e abitazione • Servitù
Usufrutto art. 978 e ss c.c. • “E’ un diritto reale di usare la cosa altrui e di trarne i frutti rispettando però la destinazione economica della cosa” • Fino alla estinzione dell’usufrutto, il proprietario è privato della possibilità di usare la cosa, il suo diritto prende il nome di nuda proprietà
L’usufrutto è temporaneo • La legge impone dei limiti massimi alla durata dell’usufrutto: • Se persona fisica non può eccedere alla vita dell’usufruttuario (art. 979 comma 1 c.c.) • Se persona giuridica non può durare più di 30 anni (art. 979 comma 2 c.c.)
Costituzione • Stabilito dalla legge (art. 978 c.c.) • Testamento o per contratto (art. 978 c.c.) • Usucapione (art. 978 c.c.)
Poteri e doveri dell’usufruttuario • “Si attribuisce all’usufruttuario l’utilizzazione temporanea della cosa e assicurare al proprietario che la cosa stessa gli sia restituita al termine dell’usufrutto inalterata per quanto possibile nella sostanza “ • All’usufruttuario gli si riconosce il possesso della cosa con lo scopo di poter esercitare su di essa il proprio diritto (art. 982 c.c.) • A lui spettano per la durata del suo diritto i frutti naturali e i frutti civili
“All’usufruttuario non è consentito di trasformare la cosa modificandone la destinazione economica che essa aveva al momento in cui l’usufrutto fu costituito gli è possibile apporre dei miglioramenti “
L’usufruttuario deve provvedere con diligenza alla conservazione e alla manutenzione della cosa (art. 1001 comma 2 c.c.) quindi deve astenersi dal modificarla • Gli oneri connessi al bene in usufrutto sono a carico dell’usufruttuario: le spese di manutenzione ordinaria • Mentre per le spese straordinarie esse sono a carico del proprietario
Estinzione usufrutto • Per scadenza del termine o per morte dell’usufruttuario (art. 979 c.c.) • Per rinuncia dell’usufruttuario • Per consolidazione, quanto òl’usufrutto e la nuda proprietà si riuniscono in capo ad una medesima persona (es. usufruttuario eredita la nuda proprietà) • Per totale deperimento della cosa su cui è costituito (art. 1014 c.c.) • Per la decadenza dovuta ad abusi dell’usufruttuario (art. 1015 c.c.)
Uso e abitazione • Uso (art. 1021 c.c.) • Abitazione (art. 1022 c.c.) • Uso e abitazione non possono essere ceduti (art. 1024 c.c.)
Servitù • Consiste nel peso imposto sopra un immobile (fondo servente) per l’utilità di un altro immobile (fondo dominante) appartenente a diverso proprietario (art. 1027 c.c.)
Servitù di carattere agricolo (attingere acqua dal vicino, transito di animali per raggiungere il proprio fondo …) • Servitù di carattere industriale: passaggio di oleodotti, condutture elettriche, metanodotti, binari … )
Secondo la struttura della servitù essa può essere: • Affermativa (consentire al titolare una limitata utilizzazione del fondo servente … ) • Negativa (consentire al proprietario del fondo dominante di poter vietare determinate utilizzazioni del fondo servente –divieto di costruire oltre una determinata altezza-
Costituzione • Coattivamente (per imposizione della legge – terreno totalmente attorniato da altri terreni la legge permette di imporre coattivamente una servitù di passaggio) • Volontariamente (con un contratto o per testamento)
Estinzione della servitù • Rinuncia del titolare • Confusione • Non-uso ventennale (prescrizione)
Comunione • “Un bene, un diritto reale su un bene, ed anche un intero patrimonio, può appartenere a più persone insieme: si ha una comunione. • Se oggetto della comunione è la proprietà di una cosa si parla di comproprietà“ • Artt. 1100 e ss c.c.
“Ciascuno dei contitolari o comunisti ha un diritto che non può essere localizzato materialmente su una parte del bene, ma comprende il bene nella sua totalità. • Perciò ciascuno dei titolari ha un diritto di quota per una frazione aritmetica che esprime la misura della sua partecipazione ( esempio 1/5)”
Comproprietari • Facoltà di godimento (ciascuno partecipante può servirsi della cosa comune senza alterarla e non impedire ad altri di utilizzarla) • Amministrazione (la legge ha adottato il principio maggioritario non di persone ma di quota di comproprietà )
Possesso • “La proprietà è un diritto il possesso è una situazione di fatto”
“Il possesso è il potere di fatto sulla cosa corrispondente all’esercizio della proprietà o di altro diritto reale” art. 1140 comma 1 c.c.
Gli elementi costitutivi del possesso sono due: • corpus possessioniscorrispondente all'esercizio della proprietà o di altro diritto reale • animus possidendi corrisponde alla intenzione di tenere la cosa come proprietario o come titolare di un altro diritto reale. • Il possesso si compone di due componenti, uno oggettivo e l'altro soggettivo
“Si può possedere direttamente o per mezzo di altra persona che ha la detenzione della cosa” • Art. 1140 comma 2 c.c. • Differenza tra possesso e detenzione • Possesso: è la intenzione di tenere per sé la cosa senza riconoscere la preminenza di altri su di essa (animus possidenti) • Detenzione: è la intenzione di tenere la cosa per conto di altri rispettandone la posizione preminente (animus detinendi)
Il detentore esercita il potere sulla cosa con la consapevolezza di non voler tenere la cosa come titolare di un diritto reale ma ad esempio per ragioni di amicizia, o perché è un conduttore, o perché è un dipendente e così via....
Sono suscettibili di possesso tutte le cose aventi una realtà oggettiva • L’acquisto del possesso può avvenire originariamente con l’impossessamento ovvero derivativamente a seguito di trasmissione da parte di altri
Impossessamento a titolo originario si realizza mediante l’apprensione materiale della cosa che come da art. 923 c.c. determina l’immediato acquisto della proprietà sulla cosa
Impossessamento a titolo derivativo avviene attraverso la relativa trasmissione con la consegna della cosa. • La consegna può essere: • Effettiva • Simbolica (esempio consegna chiavi di una casa)
In relazione alla situazione possessoria si ha: • Possesso di buona fede (art. 1147 comma 1 c.c.) • Possesso di mala fede (art. 1147 comma 2 c.c.)
Il possessore in buona fede fa suoi i frutti prodotti dal bene fino al giorno della domanda giudiziale di restituzione (art. 1148 c.c.) • Il possessore di mala fede deve restituire i frutti indebitamente percepiti ( art. 1149 c.c.)
Usucapione • Art. 1158 c.c. • Art. 1159 c.c. • Art. 1161 c.c. • ….