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Altruismo, famiglia, figura paterna. SOMMARIO L‘altruismo come impulso naturale e appreso L’interpretazione etologica dell’evoluzione della famiglia L’affettività parentale e l’emergere della figura paterna. Altruismo, famiglia, figura paterna. L‘altruismo come impulso naturale e appreso
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Altruismo, famiglia, figura paterna • SOMMARIO • L‘altruismo come impulso naturale e appreso • L’interpretazione etologica dell’evoluzione della famiglia • L’affettività parentale e l’emergere della figura paterna
Altruismo, famiglia, figura paterna L‘altruismo come impulso naturale e appreso Con altruismo (dal latino alter =altro) si indica la qualità (morale) di interessarsi al benessere dei membri della propria specie, sia nel senso della sopravvivenza che in quello della qualità della vita, e perfino di altre specie. Questa propensione è oggetto di studio in biologia,psicologia, sociologia, antropologia e filosofia. Il concetto opposto è egoismo. Normalmente l’altruismo vene considerato come una qualità chiara-mente positiva, perché migliora le proprie e le altrui possibilità di sopravvivenza e benessere.
Altruismo, famiglia, figura paterna L‘altruismo come impulso naturale e appreso L'altruismopuò esistere tra pari, in forma di collaborazione per un mutuo vantaggio, ad esempio nella caccia, o può essere gerarchico, prendendo una forma simile alle cure parentali dei genitori che nutrono e crescono i figli. Spesso però viene considerato vero altruismo solo quello disinteressato, che non si basa sul principio del do ut des ("do affinché tu dia"). Applicato agli umani in contesto morale, viene inteso soprattutto in questo secondo senso come, ad esempio, accade con gli aiuti umanitari.
Altruismo, famiglia, figura paterna L‘altruismo come impulso naturale e appreso Secondo alcuni sociologi (ma non è verità assoluta!) non esiste un altruismo totalmente disinteressato, in quanto un beneficio, materiale o non materiale, a favore del donatore può sempre essere individuato: la gratificazione, lo scambio empatico, l’autorealizzazione e l’appaga-mento del senso di giustizia. Ma come la mettiamo con chi rischia la vita e perfino la perde per aiutare qualcuno? Quale vantaggio può mai esserci per chi si sacrifica? Le spiegazioni sociologiche, psicologiche e quant’altro non sempre sono in grado di dare risposte convincenti.
Altruismo, famiglia, figura paterna L‘altruismo come impulso naturale e appreso • Comportamenti collaborativi a volte molto complessi che potrebbero essere interpre-tati come altruistici sono osservabili in molte specie animali (Insetti sociali, Pesci, Uccelli, Mammiferi, Primati): • fatto che potrebbe sembrare in contrasto con la teoria evoluzionistica, basata sul concetto della sopravvivenza dell'individuo più adatto, quindi più portata a premiare strategie egoistiche.
Altruismo, famiglia, figura paterna • L‘altruismo come impulso naturale e appreso La moderna biologia evolutiva, individuando nel gene il soggetto di base dell'evoluzione, utilizzando modelli matematici, sviluppando concetti come le strategie evolutivamente stabili, ha messo in luce come: i comportamenti apparentemente altruistici che si ritrovano in natura possono sempre essere riconducibili ad una convenienza per la linea genetica dell'individuo.
Altruismo, famiglia, figura paterna • L‘altruismo come impulso naturale e appreso Ciò può avvenire secondo la cosiddetta selezione parentale scoperta da Ronald Fisher e J.B.S. Haldane e formalizzata rigorosamen-te da William Donald Hamilton nel 1964, o, nel caso manchi la parentela diretta, secondo il meccanismo dell'altruismo reciproco propo-sto da Robert Trivers nel 1971. In molti casi peraltro in natura risulta difficile separare questi modelli, probabilmente per-ché spesso sovrapposti tra loro.
Altruismo, famiglia, figura paterna L‘altruismo come impulso naturale e appreso Quando, comunque, ci riferiamo agli esseri umani le analogie col regno animale vanno prese con le dovute cautele. Se da una parte ci sono tendenze genetiche, dall’altra un ruolo determinante ha l’ambiente umano:dalla famiglia alle varie istituzioni educative, agli amici, alle associazioni. Quanto alle tendenze genetiche, nel 1976un apparente avallo scientifico all’idea che nell’essere umano ci siano delle tendenze egoisti-che innate sembrò arrivare dal saggio dell’evoluzionista Richard Dawkins sul “Gene egoista“, anche se Dawkins sostiene di essere stato spesso frainteso.
Altruismo, famiglia, figura paterna L‘altruismo come impulso naturale e appreso Invece, un’importante ricerca pubblicata sulla rivista scientifica PLoS, e ripresa dal Wall Street Journal (2011), dimostra in modo convincente che siamo programmati biologicamente con un gene dell’altruismo. Almeno: molti di noi ce l’hanno, attivo e funzionante. Mentre sarebbero gli egoisti alla nascitala vera anomalia, perché vittime di una disfunzione genetica. Questo è il risultato dell’esperimento condotto da un’équipe di psicologi in un laboratorio israeliano, sotto la guida del professor Reut Avinum della Hebrew University.
Altruismo, famiglia, figura paterna L‘altruismo come impulso naturale e appreso Il test è semplice: 136 bambini di età compresa fra i 3 e i 4 anni, uno alla volta, sono fatti entrare da soli in una stanza arredata come la sala-giochi di una scuola materna. A ciascuno vengono date sei confezioni di adesivi colorati. «Puoi tenerli tutti per te – gli spiega l’istruttore – oppure puoi darne qualcuno a un altro bambino, che non ne ha». Gli adesivi colorati rappresentano immagini belle, attraenti. Nessun altro coetaneo appare nella stanza, quindi il bambino non ha la più pallida idea di chi sarebbe il beneficiario del suo dono eventuale. Gli si chiede di esercitare la generosità a favore di un bambino che non c’è.
Altruismo, famiglia, figura paterna L‘altruismo come impulso naturale e appreso Tutto merito dell’educazione ricevuta in famiglia? Pare di no. Gli psicologi israeliani hanno individuato un geneche "regola nel cervello ormoni legati ai nostri comportamenti sociali”, incluso l’altruismo e lo spirito cooperativo. Usando la risonanza magnetica che consente di raffigurare in immagini la nostra attività cerebrale, gli stessi scienziati hanno osservato che ad ogni atto di generosità il gene Avpr1a (Recettore arginina vasopressina 1a)rilascia neurotrasmettitori simili alla dopamina, che producono una sensazione di benessere fisico.
Altruismo, famiglia, figura paterna L‘altruismo come impulso naturale e appreso Alla stessa conclusione è giunta una ricerca indipendente, condotta alla University di Washington e anch’essa pubblicata sulla rivista PLoS: in quel caso addirittura sono stati identificati riflessi altruisti e un senso di “equità” in bambini di soli 15 mesi, misurando la loro voglia di condividere il giocattolo favorito. È tra quei bambini che si rifiutano di donare e invece vogliono tutto per sé, che gli scienziati individuano l’eccezione alla norma: che si spiega con una variazione nel gene Avpr1a.
Altruismo, famiglia, figura paterna • L‘altruismo come impulso naturale e appreso • Queste ricerche confermano l’interesse crescente degli studi scientifici nel campo dell’altruismo, un ambito che sta attirando finanziamenti come quelli della Templeton Foundation in favore della Science of Generosity Initiative. • Lo studioso di Harvard Yochai Benkler nel suo saggio “The Penguin and the Leviathan” allarga il discorso a tutte le scienze sociali e all’economia. La teoria dell’evoluzione, se applicata non solo alla biologia individuale, ma alla selezione dei gruppi e delle specie, dimostra che prevalgono le società e organizzazioni complesse dove si esalta il “gene della cooperazione”.
Altruismo, famiglia, figura paterna • L’interpretazione etologica dell’evoluzione della famiglia • La famiglia è l'istituzione fondamen-tale in ogni società umana, fondata sul matrimonio o la convivenza, con i caratteri • della esclusività, • della stabilità e • della responsabilità, • attraverso la quale la società stessa si riproduce e si perpetua, sia sul pia-no biologico, sia su quello culturale.
Altruismo, famiglia, figura paterna • L’interpretazione etologica dell’evoluzione della famiglia Nella cultura occidentale una famiglia spesso è definita in modo specifico come un gruppo di persone affiliate da legami consanguinei o legali, come il matrimonio o l'adozione o la discendenza da progenitori comuni. La forma monogamica è quella maggiormente diffusa nel mondo, anche se esistono in circoscritte aree, forme di famiglie poligamiche quali:
Altruismo, famiglia, figura paterna • L’interpretazione etologica dell’evoluzione della famiglia • La Poliginica, quando vi è un solo padre e più donne genitrici appartenenti allo stesso gruppo parentale, come è possibi-le riscontrare in diversi paesi islamici e società africane. • La Poliandrica, quando vi è una sola madre e più uomini appartenenti al grup-po parentale. Si verifica molto raramente in poche isolate società tribali africane, asiatiche e Inuit con risorse limitate.
Altruismo, famiglia, figura paterna • L’interpretazione etologica dell’evoluzione della famiglia Ragazza indiana sposata con cinque fratelli
Altruismo, famiglia, figura paterna • L’interpretazione etologica dell’evoluzione della famiglia Comunque, la forma monogamica è quella maggiormente diffusa nel mondo. È probabile che tale diffusione sia da attribuirsi alla selezione di quell’unità sociale che posse-deva le condizioni genetiche più favorevoli alla fissazione dell’altruismo.
Altruismo, famiglia, figura paterna Affettività, cura della prole ed emergere della figura del padre • Un’altra caratteristica della specie umana, è il prolungamento delle cure parentali e, diversa-mente dagli altri primati, la comparsa della figura del padre nella cura della prole. • Il suo ruolo nella famiglia umana ha una propria specificità rispetto a quello della madre: • assieme ad essa contribuisce al processo di identificazione sia cognitiva, sia sessuale che caratterizza lo sviluppo dei piccoli.
Altruismo, famiglia, figura paterna Affettività, cura della prole ed emergere della figura del padre In questa identificazione i due genitori svolgono un ruolo critico in quanto il piccolo umano deve far propria una gran quantità di norme di comportamento, soprattutto a livello sociale, che non debbono essere violate Da ciò deriva che tutte le relazioni tra bambino e genitori, a partire da quelle affettive, tendono ad essere influenzate sia dal sesso del bambino che da quello del genitore.