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“CUORE e PSICHE: battiti ed emozioni” 23 aprile 2010. Claudio Malinverni U.O.C. di Cardiologia riabilitativa A.O. “Bolognini” di Seriate. Riabilitazione Cardiologica. Processo multifattoriale, attivo e dinamico, volto a: - favorire la stabilità clinica
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“CUORE e PSICHE:battiti ed emozioni”23 aprile 2010 Claudio Malinverni U.O.C. di Cardiologia riabilitativa A.O. “Bolognini” di Seriate
Riabilitazione Cardiologica Processo multifattoriale, attivo e dinamico, volto a: - favorire la stabilità clinica - ridurre le disabilità conseguenti alla malattia - favorire il recupero funzionale e sociale - migliorare la qualità della vita - contrastare la progressione della malattia - ridurre il rischio cardiovascolare attraverso una efficace prevenzione secondaria - incidere su morbilità e mortalità Definizione OMS 1993
Assistenza clinica volta alla stabilizzazione • Valutazione del rischio cardiovascolare globale • Formulazione di un piano di trattamento individuale che includa: • Interventi terapeutici finalizzati alla riduzione del rischio • Programmi educativi strutturati • Attività fisica individualizzata • Interventi di mantenimento (consolidare i risultati ottenuti e favorire l’aderenza a lungo termine)
Programma educazionale Informazioni sulla malattia Adeguata compliance farmacologica Controllo disagio psicologico ESERCIZIO FISICO Riconoscimento sintomi Autocontrollo peso corporeo e diuresi Modificazione fattori rischio
Aderenza come processo attivo, responsabile e flessibile di autogestione e non la semplice rigida osservanza di regole prescritte. OMS 2003
“La riabilitazione cardiologica è riconosciuta come il modello standard per il trattamento globale del pz cardiopatico in fase postacuta o cronica e costituisce il modello più efficace per la realizzazione di una prevenzione secondaria strutturata e a lungo termine” da: linee guida nazionali su cardiologia riabilitativa e prevenzione secondaria,2006
Indicazione alla Terapia Riabilitativa “… La mando in riabilitazione che le fanno fare un po’ di ginnastica…” Anonimo 2009
Endpoint Diff Media % IC 95 % Significatività Riabilitazione in pazienti con CAD • 48 Trials randomizzati post-MI, PTCA, CABG • 8.840 pazienti • Follow-up > 6 mesi RS Taylor et al, Am J Med 2004; 116: 682-692
Componenti della Riabilitazione Intervento omnicomprensivo che oltre al training fisico va: • dalla stratificazione del rischio al tentativo di limitare la progressione della patologia • dall’ottimizzazione della terapia medica all’indicazione chirurgica • dall’informazione-educazione sanitaria al supporto psicologico ed al reinserimento lavorativo.
Realtà cambiata • Contesto ospedaliero (riduzione tempi di degenza in acuto, cardiochirurgia più spinta...) • Ricoverati paz. con patologie più severe ed instabili • Maggior clinicizzazione delle strutture di riabilitazione degenziale con necessità di: - adeguamenti tecnologici - mutamento delle problematiche mediche, dei programmi di recupero funzionale, dei test valutativi, delle finalità da perseguire
Chi è oggi il paziente in cardiologia riabilitativa? anziano/ anziano fragile complicato in fase acuta malattia coronarica/valvolare complessa prevalente disfunzione ventricolare sin decondizionato/ con ridotte autonomie co-morbilità/disabilità rilevanti ATS polidistrettuale problemi socio-assistenziali politerapia stile di vita inadeguato ..................
Changing Clinical Profile of Patients Entering Cardiac Rehabilitation Dipartimento Cardioangiologia Riabilitativa FSM N = 29996 % Pazienti età > 75 aa Età Media (aa) P Giannuzzi et al; Advances in Rehab 2005 Istituto Scientifico di Montescano
Projected Increases in the US Population >65 Years of Age. 25 90 Percent of population 80 20.5 Millions of persons 20 77.2 70 16.5 60 53.7 15 12.7 50 % of population > 65 years old Millions of persons >65 years old 11.3 40 9.2 10 34.8 30 25.5 20 5 16.6 10 0 0 1960 1980 2000 2020 2040 Data from the US Census Bureau. Redfield. New Engl J Med 2002; 347:1444
The Epidemiology of Heart Failure • Prevalenza • 1-2% della popolazione totale /// 6-10% > 65 anni • Trend temporale • Incremento della prevalenza • Causa di ospedalizzazione • 5% di tutte le cause di ricovero • la causa più frequente per >65 anni • Costi • 2% del totale delle spese sanitarie • Qualità di vita scadente / Alta mortalità
COMORBILITA’ Dati epidemiologici in pazienti con insufficienza cardiaca (confronto tra data base ANMCO, casistica ospedaliera, casistica di cardiologia ambulatoriale o di Day Hospital): comorbidità. B.P.C.O.: broncopneumopatia cronica ostruttiva; * Dato non riportato.
Variazioni della Qualità di Vita in Differenti Malattie (Medical Outcomes Study) Insufficienza cardiaca Ipertensione Diabete Angina BPCO Artrite 20 +0,6 0 -20 variazione % della qualità di vita -40 -35,6 -50,4 -60 -55,8 -60,6 -80 -80,9 -100 (Stewart et al., JAMA 1989)
La Patologia Cronica • è una condizione prolungata che spesso non migliora e raramente è curata completamente • ha un profondo effetto sul benessere fisico, emozionale e mentale degli individui, spesso rendendo difficile lo svolgimento della vita quotidiana e le relazioni personali • Tuttavia, in molti casi, il deterioramento progressivo può essere minimizzato da una buona cura.
Profilo Clinico del Paziente in Cardiologia Riabilitativa • Età avanzata • Elevata Comorbilità • Disfunzione ventricolare sinistra • Scompenso Cardiaco Cronico • Compromissione dell’autonomia funzionale
COMPLESSITA’ CLINICA ENTITA’ CARDIOPATIA COMORBILITA’ DISABILITA’
Cardiopatico Complesso • Pazienti con necessità di particolare controllo clinico per: • presenza di aritmie ventricolari minacciose, sopraventricolari o • bradiartimie mal tollerate emodinamicamente • recente SCA nella quale l’efficacia della terapia farmacologica non sia • stata ancora completamente valutata e/o ottimizzata • cospicuo versamento pleurico e/o pericardico • cattiva evoluzione delle ferite chirurgiche e/o presenza di decubiti • complicanze broncopolmonari significative • complicanze infettivologiche sistemiche • importante anemia • decadimento fisico e/o cognitivo • presenza di tracheostomia (o necessità di assistenza ventilatoria) • complicanze neurologiche attive o croniche, con ridotta autonomia • funzionale e necessità di assistenza nelle normali attività della vita • grave insufficienza renale fino a necessità di dialisi • necessità di terapie infusive per instabilizzazione dopo un evento • cardiovascolare o secondaria a progressione della patologia di base o a • fattori instabilizzanti
Cardiopatico Complesso • controllo telemetrico in reparto • possibilità di congrua valutazione funzionale (eco-stress /scintigrafia) • particolare attenzione nell’impostazione del training • adeguati rapporti con vicine strutture cardiologiche per acuti in caso di • emergenze indifferibili o per la necessità di approfondimenti • angiografici, elettrofisiologici, impianti di PM o ICD, indicazione a • procedure cardiochirurgiche • congrua esperienza ecocardiografica • necessità di consulenza pneumologica, infettivologica, nefrologica e • chirurgica • possibilità di eseguire culture ed antibiogrammi • supporto psicologico • adeguati rapporti con vicine strutture
Recommendation for exercise training in chronic heart failure patients • RANDOMIZED TRAINING STUDIES • Coats et al. 1990 • Jette et al. 1991 • Koch et al. 1992 • Meyer T. et al. 1991 • Coats et al. 1992 • Davey 1992 • Giannuzzi et al. 1993, EAMI Study • Adamopoulos 1993 • Belardinelli et al. 1995 • Belardinelli et al.1996 • Hambrecht et al. 1995 • Kiilavuori et al. 1995 • Kiilavuori et al. 1996 • Meyer K. et al. 1996 • Meyer K. et al. 1997 • Piepoli et al 1996 • Magnusson et al. 1996 • Hambrecht et al. 1997 • Giannuzzi et al. 1997, ELVD Study • Belardinelli et al. 1999 • Willenheimer et al 1998 • Wielenga et 1999, CHANGE Study • Giannuzzi et. 2002 ELVD-CHF Working Group on Cardiac Rehabilitation and Exercise Physiologyand Working Group on Heart Failure of the European Society of Cardiology European Heart Journal 2001, 22, 125-135