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II° Focus di approfondimento. La Distribuzione Urbana delle Merci a Roma: criticità e richieste. Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio. Metodologia di lavoro. L’organizzazione del territorio ZTL.
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II° Focus di approfondimento La Distribuzione Urbana delle Merci a Roma: criticità e richieste Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio
Metodologia di lavoro L’organizzazione del territorio ZTL La zona a traffico limitato (ZTL) del Comune di Roma ha un’estensione di 4,2 kmq ed è tra le maggiori d’Europa. All’area originaria sono state aggiunte progressivamente altre zone importanti della città ed in particolare quelle in cui il traffico comprometteva la vivibilità e l’immenso patrimonio artistico e archeologico. L’accesso alle ZTL è regolato mediante il rilascio di un permesso a cui può essere associata una sola targa; la durata del permesso è di 12 mesi dalla data del rilascio, sono previste alcune eccezioni per i veicoli per il trasporto scolastico e per i transiti temporanei. I contrassegni per la ZTL danno diritto al transito (solo attraversamento della ZTL) o alla circolazione (accesso nella ZTL e sosta su strada negli spazi consentiti) secondo le diverse tipologie di permesso. Tariffe per tipologia di permesso Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio
L’organizzazione del territorio ZTL Settore A Settore B Metodologia di lavoro nei giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle 6.30 alle 18.00 il sabato dalle 14.00 alle 18.00 nei giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle 6.30 alle 18.00 il sabato dalle 14.00 alle 18.00 Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio
L’organizzazione del territorio ZTL Settore C Settore D Metodologia di lavoro nei giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle 6.30 alle 18.00 il sabato dalle 14.00 alle 18.00 nei giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle 6.30 alle 18.00 il sabato dalle 14.00 alle 18.00 Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio
L’organizzazione del territorio ZTL Settore E Settore F Metodologia di lavoro nei giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle 6.30 alle 18.00 il sabato dalle 14.00 alle 18.00 nei giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle 6.30 alle 18.00 il sabato dalle 14.00 alle 18.00 Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio
L’organizzazione del territorio ZTL Settore G Centro storico Metodologia di lavoro nei giorni feriali dal lunedì al sabato dalle 6.30 alle 10.00 venerdì e sabato dalle 21.00 alle 03.00 nei giorni venerdì e sabato dalle 23.00 alle 03.00 Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio
LE VIE DI ACCESSO ALLA CAPITALE Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio
Metodologia di lavoro La Distribuzione Urbana delle merci a Roma Le caratteristiche La distribuzione delle merci a Roma risente di alcune problematiche dovute a: Assenza di un piano merci che possa creare un quadro di riferimento e che consenta di disciplinare i vincoli alla circolazione nel Centro storico e il dimensionamento dei permessi Criticità Organizzative Incidenza eccessiva del conto proprio Frammentazione degli operatori Fattori di carico molto bassi Carenza di punti di raccolta Criticità Infrastrutturali Assenza di infrastrutture nel centro storico Congestione e traffico Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio
La Distribuzione Urbana delle merci a Roma Le esigenze degli operatori Metodologia di lavoro • Da un’indagine diretta presso gli operatori che attualmente si occupano della organizzazione della distribuzione delle merci nel centro di Roma, realizzata dal Consorzio Interporto di Roma Fiumicino, sono emerse alcune esigenze degli stessi: • Un tavolo di confronto con l’Amministrazione locale per la costruzione di un piano sulla distribuzione delle merci • Un maggiore dotazione di infrastrutture nell’ambito delle ZTL, la costruzione di piazzole di sosta e di corsie preferenziali per i mezzi commerciali • Adozione soluzioni per portare i trasportatori fuori del tessuto urbano, sfruttando a questo proposito le potenzialità dei costruendi interporti di Tivoli e Fiumicino; • Promozione di forme di associazionismo tra i piccoli trasportatori con l’obiettivo di creare, secondo un progetto condotto dal Comune di Roma, in collaborazione con i trasportatori e l’Associazione Trasportatori Lazio (ALAS), una piattaforma multi-società che sia di riferimento per le diverse piattaforme lontane dal centro storico. Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio
La Distribuzione Urbana delle merci a Roma La merce viene consolidata e consegnata a: Metodologia di lavoro Il sistema per la distribuzione urbana è a sua volta diviso in due livelli Centro di raccolta Coordina tutte le consegne dalla piattaforma all’area urbana Effettua le consegne al cliente finale Sono localizzati in diverse sottosezioni della città e gestiscono l’ultima parte del processo di distribuzione: la consegna al cliente finale Centri di smistamento urbano Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio
La Distribuzione Urbana delle merci a Roma Creazione di una piattaforma multi-società Metodologia di lavoro • Vantaggi di una piattaforma multi-società: • Riduzione del numero complessivo di mezzi per la distribuzione del collettame • Riduzione delle emissioni inquinanti: in particolare nelle zone dove è applicabile la soluzione intermodale, Centro storico, Tiburtina, Tuscolana • Criticità di una piattaforma multi-società: • Il sistema risente dei costi della manodopera: nei diversi scenari ipotizzati a parità di condizioni la riduzione dei costi dipende dalla riduzione del numero di facchini • I benefici del sistema sarebbero meno duraturi se non accompagnati da una coerente politica di pianificazione della rete stradale che tenga conto del naturale aumento del traffico privato • Riluttanza da parte dei trasportatori a cedere la propria merce per timore di perdere vantaggi competitivi rispetto ai concorrenti Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio
La Distribuzione Urbana a Roma Utilizzo dell’interporto di Fiumicino Metodologia di lavoro Per analizzare le potenzialità dell’interporto di Fiumicino e valutare l’importanza delle scelte modali nell’ambito del trasporto merci, il Consorzio Interporto di Roma Fiumicino ha svolto un’indagine diretta presso gli operatori del settore. I risultati dell’indagine sono stati incrociati con dati sul trasporto merci derivanti dalle fonti statistiche nazionali. Tabella: Caratteristiche dal campione dell’indagine Fonte: ALAS • I risultati dell’indagine hanno evidenziato che: • La creazione di una piattaforma per la distribuzione delle merci nell’interporto di Fiumicino può essere un fattore di successo per le imprese già operanti e un incentivo per le nuove imprese; • La piattaforma potrebbe essere funzionale allo sviluppo di servizi ad alto valore aggiunto, quali stoccaggio, attività commerciali, dogana, organizzazione dei flussi; • L’impianto potrebbe dare nuovo impulso allo sviluppo del trasporto ferroviario e all’intermodalità per il movimento di collettame. Lo sviluppo dell’intermodalità per il trasporto di collettame avrebbe come vantaggio più evidente la riduzione del numero di camion che giornalmente si muovo in direzione della capitale e, quindi, l’alleggerimento della viabilità sulle principali vie di accesso. Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio
Le esperienze di Distribuzione Urbana in Italia Metodologia di lavoro Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio
Le esperienze di Distribuzione Urbana in Italia Metodologia di lavoro Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio
Le esperienze di Distribuzione Urbana in Italia Metodologia di lavoro Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio
Le esperienze di Distribuzione Urbana in Europa Metodologia di lavoro I diversi paesi europei hanno affrontato il problema della Distribuzione Urbana adottando diverse soluzioni privilegiando sia interventi soft (istituzione delle ZTL, introduzione di fasce orarie giornaliere di circolazione, limitazione alle dimensioni dei mezzi, ecc.) poco costosi e già collaudati, sia preferendo soluzioni hard (creazione di CDU, trasporto notturno di merci, ecc.), innovative ma dispendiose. Alcune grandi metropoli tra cui Londra, Parigi e Copenaghen hanno scelto di intervenire con politiche normative e gestionali, altre, tra cui molte città tedesche ed olandesi, hanno invece optato per l’istituzione di piattaforme di distribuzione. Il modello tedesco è caratterizzato dall’esistenza di una cooperativa di trasportatori privati che si costituisce volontariamente con lo scopo di creare e gestire il centro di distribuzione. Di tale CDU possono naturalmente servirsi anche le aziende che non fanno parte della cooperativa e tutte le merci depositate vengono distribuite da un unico operatore scelto dalla cooperativa stessa e riconoscibile grazie al logo del CDU. La autorità municipali intervengono con sovvenzioni o partecipazioni al capitale della piattaforma distributiva. Due città in cui è stato adottato il modello tedesco sono Brema e Friburgo. In Olanda le municipalità non si limitano ad appoggiare la creazione di piattaforme urbane ma intervengono anche con nuove normative in materia di consegna delle merci. Tra queste il rilascio ai trasportatori dotati di particolari requisiti di una licenza di distribuzione urbana che permette loro di disporre di più ampie fasce orarie di circolazione. A Parigi è stato articolato un piano che prevede la riorganizzazione delle norma sul carico e scarico delle merci con l’individuazione di tre fasce orarie di accesso a seconda delle dimensioni dei veicoli e al tipo di alimentazione. Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio
Le esperienze di Distribuzione Urbana in Europa Metodologia di lavoro Londra ha avviato il progetto Fors (Freight operator recognition scheme) che ha come obiettivo quello di definire le best practices per migliorare gli standard operativi e raccogliere dati sul trasporto delle merci a Londra. Tra le azioni concrete c’è la pianificazione giornaliera delle consegne e azioni per agevolare le operazioni di carico e scarico. Osservatorio trasporti e ambiente Unioncamere Lazio