1 / 43

7.1. Introduzione

7 Imprese con potere di mercato: l’oligopolio. 7.1. Introduzione. 7.2. Conflitto e collaborazione. 7.2.1. Il dilemma del prigioniero. 7.2.2. Il gioco del pollo. 7.2.3. Il gioco della collaborazione. 7.3. L’oligopolio. 7.3.1. Le imprese decidono la quantità.

Download Presentation

7.1. Introduzione

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. 7 Imprese con potere di mercato: l’oligopolio 7.1. Introduzione 7.2. Conflitto e collaborazione 7.2.1. Il dilemma del prigioniero 7.2.2. Il gioco del pollo 7.2.3. Il gioco della collaborazione 7.3. L’oligopolio 7.3.1. Le imprese decidono la quantità 7.3.2. Le imprese decidono il prezzo 7.4. Il conflitto ripetuto 7.5. Storie Esci

  2. Par. 7.1 Si ha un oligopolio quando in un mercato le imprese sono così poche e così grandi che le decisioni di prezzo oppure di quantità di ogni impresa influiscono sulla domanda, e quindi sui profitti, di tutte le altre. Le imprese, allora, possono procedere in due modi: In questo mercato, dunque, quando devono decidere il prezzo o la quantità le imprese devono considerare le decisioni che saranno prese dai concorrenti. • ogni impresa può scegliere liberamente cosa fare, date le decisioni che ritiene saranno prese dai suoi concorrenti. • ogni impresa può tentare di raggiungere un accordo con i concorrenti su cosa fare.

  3. Par. 7.1 Si pongono, allora, alcune questioni: • le imprese possono essere interessate a raggiungere con i concorrenti un accordo su cosa fare ? • se sono interessate a raggiungere questo accordo, dobbiamo aspettarci che siano disposte a rispettarlo ? • se sono disposte a rispettarlo, cosa si può fare per indurle a trasgredire all’accordo quando l’accordo non è socialmente desiderabile ?

  4. Par. 7.2 Il problema del conflitto e della collaborazione è trattato dalla teoria dei giochi. Un gioco è una situazione nella quale l’esito della decisione presa da ognuno dipende dalle decisioni prese da tutti gli altri. La teoria dei giochi vuole offrire qualche previsione su ciò che faranno individui che vogliono ottenere il risultato migliore dalle loro decisioni sapendo che sono impegnati in qualche gioco con il loro prossimo.

  5. Par. 7.2 Se Gialli contribuisce e Bianchi contribuisce, entrambi potranno usufruire di un canale ampio. Se Gialli non contribuisce e Bianchi contribuisce, entrambi potranno usufruire di un canale poco ampio. Se Gialli contribuisce e Bianchi non contribuisce, entrambi potranno usufruire di un canale poco ampio. Infine, se nessuno contribuisce, non vi sarà alcun canale per irrigare i terreni di Bianchi e Gialli. Se un solo proprietario contribuisce alla costruzione del canale, i terreni di entrambi saranno attraversati da un canale poco ampio ed entrambi potranno irrigare meno abbondantemente il loro terreno. Se nessuno contribuisce alla costruzione del canale, nessuno potrà irrigare il proprio terreno. I possibili esiti delle scelte di Bianchi e di Gialli possono essere illustrati in una tabella come questa ... Bianchi e Gialli possono scegliere di contribuire oppure non contribuire alla costruzione del canale ... Ogni casella indica una combinazione di scelte di Bianchi e Gialli e in ogni casella è indicato il risultato di quella combinazione di scelte. Bianchi e Gialli sono due agricoltori. Se entrambi pagano per la costruzione di un canale, i loro terreni saranno attraversati da un canale largo ed entrambi potranno irrigare abbondantemente i loro terreni. BIANCHI Non contribuire Contribuire Canale ampio Canale poco ampio Contribuire GIALLI Canale poco ampio Nessun canale Non contribuire

  6. Par. 7.2.1 Comunque, Gialli non vuole provvedere alla costruzione di un canale se Bianchi non contribuisce, perché preferisce non pagare e non irrigare il proprio terreno ... Supponiamo che Gialli abbia queste preferenze ... Gialli sarebbe molto soddisfatto di usufruire di un canale poco ampio se il canale fosse interamente pagato da Bianchi, perché Gialli potrebbe irrigare poco abbondantemente, ma gratuitamente, il proprio terreno. Gialli, però, potrebbe anche decidere di contribuire alla costruzione del canale se Bianchi contribuisce, perché Gialli pagherebbe per la costruzione del canale ma potrebbe irrigare abbondantemente il proprio terreno. Quindi, se Bianchi ha le stesse preferenze di Gialli, le sue preferenze riguardo ai possibili esiti di questa situazione sono... … piuttosto che pagare e irrigare il proprio terreno poco abbondantemente. Per sapere cosa faranno Gialli e Bianchi, dobbiamo sapere quali sono le loro preferenze riguardo ai possibili esiti di questa situazione. Queste preferenze possono essere indicate, in ordine decrescente di gradimento, dai numeri 4, 3, 2 e 1. BIANCHI Non contribuire Contribuire Canale ampio 3 ,3 Canale poco ampio ,4 1 Contribuire GIALLI Canale poco ampio Nessun canale 4 ,1 2 ,2 Non contribuire

  7. Par. 7.2.1 Inoltre per Gialli è meglio non contribuire anche se Bianchi non contribuisce, perché in questo modo eviterà di ottenere il risultato che considera meno soddisfacente. La scelta di non contribuire, quindi, per Gialli rappresenta una strategia dominante: qualsiasi decisione sia presa da Bianchi, a Gialli conviene non contribuire. Se Bianchi contribuisce, per Gialli è meglio non contribuire, perché in questo modo otterrà il risultato che considera più soddisfacente. In queste circostanze dobbiamo aspettarci che entrambi collaborino alla costruzione di un canale ampio, che qualcuno provveda da solo a costruire un canale poco ampio oppure che non sia costruito alcun canale? Supponiamo che Gialli e Bianchi debbano decidere simultaneamente cosa fare, cioè debbano decidere cosa fare senza sapere cosa ha deciso di fare il loro prossimo. BIANCHI Non contribuire Contribuire 3 ,3 ,4 1 Contribuire GIALLI 4 ,1 2 ,2 Non contribuire

  8. Par. 7.2.1 Infatti, se Gialli contribuisce per Bianchi è meglio non contribuire, perché in questo modo otterrà il risultato che considera più soddisfacente. Inoltre, se Gialli non contribuisce per Bianchi è meglio non contribuire, perché in questo modo eviterà di ottenere il risultato che considera meno soddisfacente. Anche per Bianchi, però, la scelta di non contribuire rappresenta una strategia dominante. BIANCHI Non contribuire Contribuire 3 ,3 ,4 1 Contribuire GIALLI 4 ,1 2 ,2 Non contribuire

  9. Par. 7.2.1 Allora, se per ciascuno è meglio non contribuire qualunque cosa decida di fare il suo prossimo, nessuno contribuirà alla costruzione del canale e nessuno potrà irrigare il proprio terreno. Ovviamente, se entrambi contribuissero alla costruzione del canale, entrambi otterrebbero un risultato che essi giudicano più soddisfacente. Possiamo dunque aspettarci che Bianchi e Gialli raggiungano un accordo per contribuire alla costruzione del canale? BIANCHI Non contribuire Contribuire Canale ampio 3 ,3 ,4 1 Contribuire GIALLI 4 ,1 2 ,2 Non contribuire

  10. Par. 7.2.1 Le loro decisioni non sono compatibili, nel senso che ognuno, dopo aver scoperto cosa ha deciso di fare l’altro, si pentirà della propria decisione e vorrà modificarla. Dunque, questo gioco, che è chiamato Dilemma del prigioniero, mostra che la ricerca del successo individuale può condurre a un fallimento collettivo e che per evitare questo fallimento è necessaria un’istituzione che renda vincolante un eventuale accordo, punendo una violazione abbastanza severamente da indurre tutti a rispettarlo. Quindi, se Gialli e Bianchi si accordassero per contribuire, ognuno vorrebbe violare l’accordo se l’altro lo rispetta, perché ognuno si pentirebbe della sua scelta. Inoltre, dopo aver scoperto che Gialli ha deciso di contribuire, anche Bianchi si pentirà della sua scelta, perché anche Bianchi avrebbe ottenuto un risultato migliore se avesse deciso di non contribuire. Infatti, dopo aver scoperto che Bianchi ha deciso di contribuire, Gialli si pentirà della sua scelta, perché avrebbe ottenuto un risultato migliore se avesse deciso di non contribuire. Allora, poiché nessuno vorrà stipulare un accordo che nessuno è interessato a rispettare, non possiamo aspettarci che Gialli e Bianchi si accordino per contribuire alla costruzione del canale. Supponiamo che Bianchi e Gialli decidano entrambi di contribuire alla costruzione del canale. BIANCHI Non contribuire Contribuire Canale ampio 3 ,3 ,4 1 Contribuire GIALLI 4 ,1 2 ,2 Non contribuire

  11. Par. 7.2.2 Come nel gioco precedente, Gialli vorrebbe anzitutto usufruire di un canale poco ampio pagato da Bianchi. Gialli, quindi, preferisce non contribuire alla costruzione del canale se Bianchi contribuisce. Supponiamo, però, che Gialli abbia queste preferenze ... Inoltre anche in questo caso Gialli, se non può usufruire gratuitamente di un canale poco ampio, è disposto a collaborare alla costruzione di un canale ampio. … piuttosto che rinunciare a irrigare il proprio terreno. Quindi, se Bianchi ha le stesse preferenze di Gialli, le sue preferenze riguardo ai possibili esiti di questa situazione sono... Ora però Gialli è disposto a costruire a sue spese un canale poco ampio, contribuendo anche se Bianchi non contribuisce, perché è interessato a pagare per irrigare poco abbondantemente il proprio terreno ... BIANCHI Non contribuire Contribuire Canale ampio 3 ,3 Canale poco ampio ,4 2 Contribuire GIALLI Canale poco ampio Nessun canale 4 ,2 1 ,1 Non contribuire

  12. Par. 7.2.2 Se Bianchi non contribuisce, però, per Gialli è meglio contribuire, perché in questo modo eviterà di ottenere il risultato che considera meno soddisfacente. Se Bianchi contribuisce, per Gialli è meglio non contribuire, perché in questo modo otterrà il risultato che considera più soddisfacente. Gialli, quindi, vuole evitare di contribuire se il suo prossimo contribuisce, ma preferisce contribuire se il suo prossimo non contribuisce. Quale può essere l’esito della situazione nella quale si trovano ora Bianchi e Gialli? BIANCHI Non contribuire Contribuire 3 ,3 ,4 2 Contribuire GIALLI 4 ,2 1 ,1 Non contribuire

  13. Par. 7.2.2 Quali sono le decisioni compatibili che possono essere prese da Bianchi e Gialli? Inoltre, se Gialli non contribuisce per Bianchi è meglio contribuire, perché in questo modo eviterà di ottenere il risultato che considera meno soddisfacente. Infatti, se Gialli contribuisce per Bianchi è meglio non contribuire, perché in questo modo otterrà il risultato che considera più soddisfacente. Naturalmente anche Bianchi, che ha le stesse preferenze di Gialli, è interessato a comportarsi in questo modo. Bianchi e Gialli possono tentare di raggiungere un accordo che prescriva a ciascuno cosa fare. Bianchi e Gialli, però, saranno disposti a stipulare solamente un accordo che prescrive a ciascuno di prendere decisioni compatibili con quelle del suo prossimo. In queste circostanze è difficile dire cosa faranno Bianchi e Gialli, perché per ciascuno la scelta migliore dipende da ciò che farà l’altro, ma nessuno può sapere cosa farà l’altro. Quindi, nessuno vuole collaborare con il suo prossimo se il suo prossimo contribuisce alla costruzione del canale, ma tutti sono disposti a pagare per la costruzione di un canale poco ampio se il loro prossimo non contribuisce. Infatti, se le decisioni previste dall’accordo non sono compatibili, ciascuno si pentirà della propria scelta dopo aver scoperto cosa ha fatto l’altro. Ciò significa che ognuno sarà interessato a violare l’accordo, se l’altro lo rispetta. Nessuno, quindi, vorrà sottoscrivere questo accordo che nessuno è disposto a rispettare. BIANCHI Non contribuire Contribuire 3 ,3 ,4 2 Contribuire GIALLI 4 ,2 1 ,1 Non contribuire

  14. Par. 7.2.2 Chi non ha contribuito sarà soddisfatto di non aver collaborato alla costruzione di un canale ampio, perché avrebbe perso l’opportunità di irrigare il proprio terreno gratuitamente. E’ piuttosto difficile, però, che Bianchi e Gialli possano trovare un accordo su quale accordo stipulare, perché entrambi vorranno che sia l’altro colui che paga per la costruzione del canale e ciascuno vorrà essere colui che può irrigare gratuitamente il proprio terreno. Se Bianchi e Gialli non riescono a raggiungere un accordo, la situazione può avere esiti diversi. Se Bianchi e Gialli scelgono di non contribuire alla costruzione del canale, le loro decisioni non sono compatibili: ognuno si pentirà della propria scelta, perché dopo aver scoperto cosa ha deciso di fare il suo prossimo ognuno si accorgerà che avrebbe ottenuto un risultato migliore se avesse deciso di contribuire. Le decisioni di Bianchi e Gialli non sono compatibili anche se entrambi scelgono di contribuire: ognuno si pentirà della propria scelta, perché ognuno si accorgerà, dopo aver appreso cosa ha deciso di fare l’altro, che avrebbe ottenuto un risultato migliore se avesse deciso di non contribuire. Gialli e Bianchi, quindi, possono stipulare due accordi che nessuno sarà interessato a violare se l’altro lo rispetta: possono stabilire che Gialli pagherà per la costruzione del canale e Bianchi potrà irrigare gratuitamente il proprio terreno, oppure possono decidere che sarà Bianchi a pagare per la costruzione del canale e Bianchi potrà irrigare gratuitamente il proprio terreno. Se qualcuno, invece, decide di contribuire e qualcuno sceglie di non contribuire, le decisioni di Bianchi e Gialli sono compatibili: dopo aver osservato la decisione del suo prossimo, nessuno avrà motivo di pentirsi della propria scelta e nessuno vorrà modificarla. Infatti, chi ha contribuito alla costruzione del canale sarà soddisfatto di aver pagato per un canale poco ampio, perché se non avesse contribuito non avrebbe potuto irrigare il proprio terreno. BIANCHI Non contribuire Contribuire 3 ,3 ,4 2 2 Contribuire GIALLI 4 ,2 1 ,1 Non contribuire

  15. Par. 7.2.2 Se Bianchi e Gialli sono entrambi audaci, sceglieranno entrambi di non contribuire alla costruzione del canale, per avere l’opportunità di irrigare gratuitamente il loro terreno se il loro prossimo contribuisce. E’ anche possibile, però, che qualcuno sia prudente e il suo prossimo audace, cioè che qualcuno decida di contribuire e qualcuno scelga di non contribuire. Dunque, questo gioco, che è chiamato “Gioco del pollo”, mostra che è anche possibile che il confronto tra individui che perseguono il proprio interesse personale si risolva nella scelta di qualcuno di pagare per qualcosa dal quale anche gli altri possono ottenere qualche beneficio. In questo caso qualcuno si troverà a pagare per la costruzione del canale e qualcuno potrà irrigare gratuitamente il proprio terreno, ma nessuno si pentirà della propria scelta. Se Bianchi e Gialli sono prudenti, sceglieranno entrambi di contribuire alla costruzione del canale, per evitare il rischio di non poter irrigare il proprio terreno se il loro prossimo non contribuisce. BIANCHI Non contribuire Contribuire 3 ,3 ,4 2 2 Contribuire GIALLI 4 ,2 1 ,1 Non contribuire

  16. Par. 7.2.3 Se qualcuno, per non perdere l’opportunità di disporre di un canale ampio, contribuisce e qualcuno, per non rischiare di pagare per un canale poco ampio, decide di non contribuire, Bianchi e Gialli potranno disporre solamente di un canale poco ampio. Bianchi e Gialli, dunque, preferiscono contribuire se il loro prossimo contribuisce e non vogliono contribuire se il loro prossimo non contribuisce. Allora, se entrambi sono interessati a collaborare e nessuno deve aspettarsi che il suo prossimo violi l’accordo se egli lo rispetta, possiamo aspettarci che Gialli e Bianchi si accordino per collaborare. Quindi, se Bianchi e Gialli si accordassero per collaborare, nessuno sarebbe interessato a violare l’accordo se l’altro lo rispetta. Inoltre, se Bianchi e Gialli contribuiscono entrambi alla costruzione del canale, prendono decisioni compatibili: dopo aver scoperto che l’altro contribuisce, nessuno si pentirà della propria scelta. Bianchi ha le stesse preferenze di Gialli ... Se entrambi scelgono prudentemente di non contribuire, per non pagare per un canale poco ampio, non disporranno di alcun canale. Gialli vorrebbero anzitutto collaborare alla costruzione di un canale ampio. Questi possibili esiti, però, sono per entrambi meno desiderabili di quello che si avrebbe se Bianchi e Gialli decidessero di collaborare: in questo caso entrambi otterrebbero il risultato che essi considerano migliore, perché potrebbero disporre di un canale ampio. In ogni caso Gialli preferisce non disporre di alcun canale e irrigare il proprio terreno ... Gialli, però, sarebbe soddisfatto di disporre di un canale poco ampio se il canale fosse pagato da Bianchi. … piuttosto che pagare per un canale poco ampio. E’ possibile che individui che perseguono il proprio interesse riescano a collaborare, anche se non possono stipulare accordi vincolanti, a un’iniziativa dalla quale tutti ottengono un beneficio? Supponiamo che Bianchi e Gialli abbiano queste preferenze. Il Gioco del Pollo mostra che un individuo che persegue il proprio interesse può decidere di contribuire, anche se il suo prossimo non contribuisce, a un’iniziativa dalla quale tutti ottengono un beneficio. Il Dilemma del Prigioniero mostra che individui che perseguono il proprio interesse possono rinunciare a collaborare a un’iniziativa dalla quale tutti ottengono qualche beneficio. BIANCHI Non contribuire Contribuire 4 ,4 ,3 1 Contribuire GIALLI 3 ,1 2 ,2 Non contribuire

  17. Par. 7.3 Si ha un duopolio di Cournot se le imprese non possono modificare facilmente la quantità che possono produrre, cosicché prima decidono quanto produrre e poi vendono ciò che hanno prodotto al prezzo che i consumatori sono disposti a pagare. Consideriamo un duopolio, cioè un oligopolio con due sole imprese, che producono lo stesso bene con gli stessi costi. Si ha un duopolio di Bertrand se le imprese non possono modificare facilmente il prezzo al quale possono vendere ciò che hanno prodotto, cosicché prima decidono a quale prezzo vendere e poi vendono la quantità che i consumatori sono disposti a comprare a quel prezzo .

  18. Par. 7.3.1 La domanda Prezzo Queste imprese decidono quanto produrre e poi vendono ciò che hanno prodotto al prezzo che i consumatori sono disposti a pagare La domanda di mercato per il bene prodotto da Bianchi e Gialli è ... Supponiamo che vi siano due imprese, quella di Bianchi e quella di Gialli. Se Gialli non produce nulla, la domanda di mercato è anche la domanda per ciò che produce Bianchi. Se il costo marginale e medio al quale Bianchi e Gialli possono produrre è per semplicità costante ... Se questa è la domanda di ciò che produce Bianchi, la sua curva del ricavo marginale è ... … per ottenere il profitto più alto Bianchi deve produrre OM, che è la quantità dove il costo e il ricavo marginale sono uguali, e vendere al prezzo OP. 0 Quantità P C Domanda RMa M

  19. Par. 7.3.1 La domanda Prezzo Quindi la curva di domanda e la curva di ricavo marginale di Bianchi si spostano verso sinistra In generale, quanto più grande è la quantità prodotta da Gialli, tanto più piccola è la quantità che Bianchi deve produrre per ottenere il profitto più alto. Se cambia la curva del ricavo marginale, cambia anche la quantità che Bianchi deve produrre per ottenere il profitto più alto. Se Gialli produce e vende qualcosa, ad ogni prezzo Bianchi può vendere la quantità che i consumatori vogliono comprare meno la quantità venduta da Gialli. Per ottenere il profitto più alto ora Bianchi deve produrre una quantità inferiore, OM’, che venderà al prezzo OP’. P' Domanda Domanda M' 0 Quantità P C RMa RMa M

  20. Par. 7.3.1 Le curve di reazione Quantità Se Bianchi produce OT, per ottenere il profitto più alto Gialli deve produrre OV. Abbiamo visto che quando cresce la quantità prodotta dal concorrente, la quantità che garantisce a un’impresa il profitto più alto diminuisce. La curva di reazione di un’impresa, quindi, à decrescente. La curva che indica quanto un’impresa deve produrre per ottenere il profitto più alto, in corrispondenza di ogni quantità prodotta dal concorrente, si chiama curva di reazione. Poiché Gialli ha gli stessi costi di Bianchi, risponderà alle scelte di Bianchi come Bianchi risponde a quelle di Gialli: la sua curva di reazione è simmetrica a quella di Bianchi. Allora, quando Gialli non produce nulla la quantità che assicura a Bianchi il profitto più alto è OR. Se Bianchi non produce nulla, per ottenere il profitto più alto Gialli deve produrre OS = OR. Se Gialli produce OC, la quantità che assicura a Bianchi il massimo profitto è più piccola, OD. Supponiamo che la curva di reazione di Bianchi, che indica quanto egli deve produrre, in corrispondenza di ogni quantità prodotta da Gialli, per ottenere il profitto più alto sia questa... 0 Quantità R D T V S C

  21. Par. 7.3.1 Le curve di reazione Quantità Poiché la collusione tra Bianchi e Gialli condurrebbe a una situazione simile a quella di monopolio, la collettività è interessata a vietare che siano stipulati contratti vincolanti che stabiliscono la quantità che ciascuno deve produrre. Se non possono stipulare contratti vincolanti, non possono ottenere un risultato migliore per entrambi, producendo la quantità di monopolio e dividendosi il profitto di monopolio. Bianchi e Gialli, dunque, si trovano in una situazione analoga a quella nella quale si trova chi è impegnato nel gioco del Dilemma del Prigioniero. Bianchi e Gialli, quindi, non saranno disposti a stipulare un accordo che nessuno è disposto a rispettare. Le decisioni di produrre rispettivamente OF e OG, però, non sono compatibili: dopo aver raggiunto un accordo per produrre queste quantità, ognuno sarebbe interessato a violarlo se scoprisse che l’altro lo rispetta. Quindi, se Bianchi e Gialli in qualche modo riescono ad accordarsi su quanto produrre, possono accordarsi per produrre rispettivamente OA e OB, perché nessuno sarà interessato a violare l’accordo se l’altro lo rispetta. Se Bianchi decide di produrre OA e Gialli decide di produrre OB, le loro decisioni sono compatibili, cioè nessuno si pentirà della sua scelta dopo aver scoperto cosa ha deciso di fare il suo concorrente. Se Gialli produce OB, la curva di reazione di Bianchi indica che costui otterrà il profitto più alto se produce OA. Il profitto più alto che si può ottenere in questo mercato è quello che otterrebbe un monopolista. Infatti, se Bianchi produce OA, la curva di reazione di Gialli indica che costui otterrà il profitto più alto se produce OB. Quindi, se Bianchi producesse OF = OR/2 e Gialli producesse OG = OS/2, complessivamente produrrebbero la quantità di monopolio e si dividerebbero il profitto di monopolio. Un monopolista produrrebbe la quantità OS = OR, cioè la quantità che produrrebbe Bianchi oppure Gialli se il loro concorrente non producesse nulla. Bianchi e Gialli potrebbero produrre quantità che consentirebbero ad entrambi di ottenere un profitto più alto? Se Bianchi e Gialli, invece, producono OA + OB, la produzione complessiva è più alta di quella di monopolio, OF + OG. Allora, se Bianchi e Gialli producono la quantità OA + OB, diversa da quella di monopolio, si dividono un profitto inferiore a quello di monopolio. Bianchi e Gialli, dunque, otterrebbero un risultato più soddisfacente se riuscissero ad accordarsi per produrre OF e OG e dividersi il profitto di monopolio. Infatti, se Gialli producesse OG, Bianchi otterrebbe il profitto più alto producendo OH. Se Bianchi producesse OF, Gialli otterrebbe il profitto più alto producendo OK. Supponiamo che nessuna impresa, quando deve decidere quanto produrre, sappia quanto produrrà il suo concorrente. 0 Quantità R H A F G B K S

  22. Par. 7.3.2 La domanda Prezzo Quindi, se Bianchi e Gialli scelgono prezzi diversi, chi sceglie il prezzo più alto è escluso dal mercato, che è servito da chi sceglie il prezzo più basso. Se decidono lo stesso prezzo, ciascuno ottiene metà del mercato. Queste imprese decidono quale prezzo praticare e poi producono ciò che i consumatori sono disposti a comprare a quel prezzo. Anche in questo caso ognuno deve decidere cosa fare senza sapere cosa farà l’altro. Quindi, Bianchi e Gialli possono essere interessati a raggiungere in qualche modo un accordo su quali prezzi praticare. Consideriamo ancora due imprese, che appartengono sempre a Bianchi e a Gialli. La domanda di mercato per il bene prodotto da Bianchi e Gialli è ... Supponiamo che Gialli scelga il prezzo OP. Se anche Bianchi sceglie il prezzo OP, si può supporre che venda la metà della quantità, OB, che i consumatori vogliono comprare a quel prezzo, perché in questo caso per i consumatori è indifferente comprare da Bianchi o da Gialli. Se Bianchi sceglie un prezzo inferiore a OP, potrà vendere tutto ciò che i consumatori sono disposti a comprare a quel prezzo, perché Bianchi vende lo stesso bene di Gialli a un prezzo più basso. Nessuno, infatti, è interessato a violare, se il suo concorrente lo rispetta, un accordo che imponga a Bianchi e Gialli di praticare prezzi compatibili, perché se i prezzi sono compatibili nessuno si pentirà della sua decisione dopo aver scoperto quale prezzo ha scelto di praticare il suo concorrente. I prezzi previsti da questo accordo, però, devono essere compatibili. Se Bianchi sceglie un prezzo superiore a OP, non vende nulla: i consumatori preferiranno comprare da Gialli, che vende lo stesso bene a un prezzo inferiore. Quindi, se anche Bianchi sceglie il prezzo OP, venderà la quantità OA. 0 Quantità P Domanda A B

  23. Par. 7.3.2 In questo caso tutti si pentiranno della loro scelta, perché tutti avrebbero ottenuto un risultato migliore se avessero scelto un prezzo diverso. Dunque, se Bianchi e Gialli in qualche modo si accordano su quale prezzo praticare, si accorderanno per vendere il loro prodotto a un prezzo uguale al costo medio, che è uguale al costo marginale, e nessuno riuscirà a fare qualche profitto. Supponiamo che qualcuno abbia scelto un prezzo più alto di quello scelto dal suo concorrente, che ha scelto un prezzo più alto del costo medio C. Chi ha scelto il prezzo più alto è escluso dal mercato, chi ha scelto il prezzo più basso serve tutto il mercato e ottiene un profitto. Quindi, se Bianchi e Gialli stipulassero un accordo che prescrive ad entrambi di praticare il prezzo di monopolio, ognuno sarà interessato a violarlo, se il concorrente lo rispetta. Nessuno, dunque, vorrà stipulare questo accordo che nessuno vuole rispettare. Supponiamo, infatti, che entrambi decidano di praticare il prezzo di monopolio. In questo caso entrambi si pentiranno della loro scelta e vorranno modificarla, perché ognuno, se sceglie un prezzo appena più basso, può conquistare tutto il mercato e ottenere un profitto più alto. Naturalmente, se Bianchi e Gialli decidessero di praticare entrambi il prezzo di monopolio, ciascuno otterrebbe metà del mercato e metà del profitto di monopolio, che è il più alto possibile. In questo caso nessuno si pentirà della propria scelta, perché nessuno avrebbe ottenuto un risultato migliore scegliendo un prezzo diverso: chi avesse scelto un prezzo più alto non avrebbe comunque ottenuto alcun profitto, perché sarebbe stato escluso dal mercato; chi avesse scelto un prezzo più basso avrebbe conquistato il mercato, ma avrebbe subito una perdita. Per individuare quali prezzi sono compatibili, consideriamo tutte le possibili scelte che possono essere compiute da Bianchi e Gialli e i risultati che essi ottengono da queste scelte. Cosa succede se tutti scelgono lo stesso prezzo, più alto del costo medio? Ciascuno ottiene metà mercato e realizza qualche profitto. In questo caso, però, tutti si pentiranno della loro scelta : chi avesse scelto un prezzo appena più basso di quello del concorrente avrebbe conquistato tutto il mercato e ottenuto un profitto più alto. Chi ha scelto il prezzo più basso, invece,si pentirà della sua scelta, perché avrebbe ottenuto un risultato migliore se avesse scelto un prezzo più alto, ma più basso di quello del concorrente: avrebbe conservato il mercato, ma avrebbe ottenuto un profitto. Chi ha scelto il prezzo più alto non si pentirà della sua scelta, perché non avrebbe potuto ottenere un risultato migliore scegliendo un prezzo diverso: avrebbe potuto conquistare metà del mercato scegliendo un prezzo uguale al costo medio, ma non avrebbe comunque ottenuto un profitto. Supponiamo, allora, che qualcuno abbia scelto un prezzo più alto di quello scelto dal suo prossimo, che ha scelto un prezzo uguale al costo medio. Anche in questo caso chi ha scelto il prezzo più alto è escluso dal mercato, ma ora chi ha scelto il prezzo più basso serve tutto il mercato ma non ottiene alcun un profitto. Se, invece, Bianchi e Gialli scelgono lo stesso prezzo, uguale al costo medio, entrambi ottengono metà mercato ma nessuno riesce a fare qualche profitto. Infatti, se avesse scelto un prezzo inferiore a quello del concorrente, ma più alto del costo medio, chi ha scelto il prezzo più alto avrebbe conquistato il mercato facendo un profitto. Se avesse scelto sceglie un prezzo più alto, ma più basso di quello del concorrente, chi ha scelto il prezzo più basso non avrebbe perduto il mercato e avrebbe ottenuto un un profitto più alto. Bianchi e Gialli, però, non possono accordarsi per praticare il prezzo di monopolio, perché questo accordo prescriverebbe di prendere decisioni che non sono compatibili. Mercato Prezzi Bianchi Gialli PB > PG> C PB > PG > C 0 0 100 % 100 % PG > PB > C PG > PB> C 100 % 100 % 0 0 PB > PG= C PB > PG = C 0 0 100 % 100 % PG > PB = C PG > PB= C 100 % 100 % 0 0 PB = PG > C PB = PG> C PB = PG > C 50 % 50 % 50 % 50 % 50 % 50 % PB = PG = C PB = PG= C 50 % 50 % 50 % 50 %

  24. Par. 7.4 Le imprese, dunque, sono interessate a raggiungere un accordo collusivo, ma dopo averlo raggiunto nessuna è interessato a rispettarlo. Non dobbiamo aspettarci, quindi, che qualcuno voglia stipulare un accordo collusivo. Ciò significa che per evitare che un oligopolio produca gli stessi risultati di un monopolio è sufficiente impedire che le imprese possano stipulare contratti vincolanti, che prescrivono quanto produrre oppure quale prezzo praticare.

  25. Par. 7.4 Tutto ciò, però, vale se le imprese si confrontano una sola volta sul mercato. In questo caso, infatti, esse non sono interessate a rispettare l’accordo collusivo perché non devono temere alcuna punizione se scelgono di trasgredire. Se le imprese, invece, si confrontano più volte, chi trasgredisce può essere punito dal concorrente. Allora, se la punizione è abbastanza credibile e severa, è possibile che tutti scelgano di rispettare l’accordo.

  26. Par. 7.4 Concorrenza ripetuta Prezzo Prezzo In particolare …. In generale, la collusione è più probabile quanto più piccoli sono i vantaggi della trasgressione e quanto più breve è il periodo durante il quale si possono godere questi vantaggi, quanto più rilevanti sono i costi della punizione e quanto più lungo è il periodo durante il quale si sostengono questi costi. Un concorrente può infliggere questa punizione al trasgressore? Se un concorrente, dopo aver scoperto la trasgressione, decide di praticare un prezzo uguale al costo medio, il trasgressore non fa profitti se sceglie un prezzo diverso, perché sarà escluso dal mercato, e non fa profitti se sceglie lo stesso prezzo, perché serve parte del mercato ma non guadagna nulla. Quindi, un concorrente può infliggere la punizione più severa a chi trasgredisce. Consideriamo un duopolio nel quale le imprese competono scegliendo il prezzo. Chi non rispetta l’accordo può guadagnare OA in ogni periodo per un certo tempo. Se al tempo T, però, è scoperto, sarà punito per aver trasgredito. Poiché chi trasgredisce avrebbe guadagnato X + Y se avesse rispettato l’accordo, dalla trasgressione si ottiene W - Y. Se W è più piccolo di Y, non conviene trasgredire. Qual è la punizione più severa che può essere minacciata per chi trasgredisce a un accordo collusivo? Poiché ognuno può uscire dal mercato se subisce una perdita, la punizione più severa che può essere inflitta al trasgressore consiste nell’impedirgli di fare profitti. Allora, in quali circostanze è più facile che vi sia collusione ? Se dopo il periodo T chi ha trasgredito non ottiene alcun profitto, ciò che guadagna chi trasgredisce è W + X. Quindi, il valore presente di ciò che si può guadagnare se si rispetta l’accordo è uguale alla somma del valore presente di ciò che si può guadagnare in ogni periodo, cioè ... E’ credibile che un concorrente punisca in questo modo chi trasgre-disce ? Il concorrente non fa profitti quando infligge al trasgressore la punizione più severa, ma non fa profitti anche quando rinuncia a punirlo, perché rimarrà escluso dal mercato. Allora, se punire la trasgressione nella maniera più severa non costa nulla, si può ritenere che un concorrente non rinuncerà a punire in questo modo una trasgressione. Supponiamo che chi rispetta l’accordo guadagni OA in ogni periodo. Poiché il valore attuale di ciò che si guadagnerà in futuro è tanto più basso quanto più è lontano il periodo nel quale si otterrà questo guadagno, la curva che esprime il valore attuale di ciò che guadagnerà in ogni periodo chi rispetta l’accordo è ... Se dopo una trasgressione ci si può aspettare di essere costretti a rinunciare per sempre a fare profitti, vi sarà qualcuno interessato a trasgredire ? 0 Quantità 0 Quantità La collusione è più probabile quando • le imprese non sono impazienti di guadagnare • le imprese prevedono di competere a lungo • la trasgressione può essere facilmente scoperta B • la trasgressione può essere prontamente punita • l’industria è concentrata A • la domanda cresce velocemente W • la domanda è perfettamente osservabile X Y T

  27. Par. 7.4 Per rendere meno probabile la collusione, quindi, le autorità non possono limitarsi a impedire alle imprese di stipulare accordi vincolanti sulla quantità da produrre oppure sul prezzo di vendita. Le autorità devono tentare di rendere più facile la trasgressione di un eventuale accordo collusivo, impedendo che le imprese possano ottenere informazioni attendibili sul comportamento dei concorrenti e sulla domanda di mercato.

  28. Storie 7.5.1. Il bisogno aguzza l’ingegno 7.5.2. Il vantaggio della prima mossa

  29. Par. 7.5.1 Se scelgono lo stesso prezzo, ottengono la stessa quota di mercato e lo stesso profitto; se scelgono prezzi diversi, chi ha scelto il prezzo basso ottiene la quota di mercato più alta ed il profitto più alto. Le prospettive di profitto di Bianchi e Gialli, dunque, sono ... Quindi, indipendentemente dal prezzo deciso da Bianchi, per Gialli è meglio scegliere il prezzo basso. Bianchi e Gialli producono lo stesso bene e possono praticare solamente un prezzo alto oppure un prezzo basso. Inoltre, Gialli preferirà scegliere il prezzo basso anche se Bianchi sceglie il prezzo basso. Gialli preferirà scegliere il prezzo basso se Bianchi sceglie il prezzo alto. Poiché le prospettive di profitto di Bianchi sono uguali a quelle di Gialli, anche per Bianchi è meglio scegliere il prezzo basso indipendentemente dal prezzo scelto da Gialli. Quindi, Bianchi e Gialli sceglieranno entrambi di praticare un prezzo basso. BIANCHI Alto Basso 100 ,100 10 ,170 Alto GIALLI 170 , 10 50 ,50 Basso

  30. Par. 7.5.1 In sostanza, dunque, con il contratto stipulato con i loro clienti Bianchi e Gialli sono riusciti a rendere quell’accordo vincolante, perché ogni violazione sarà punita dai clienti abbastanza severamente da renderla poco interessante. Supponiamo, infatti, che Bianchi e Gialli si siano accordati per praticare il prezzo alto. Se qualcuno non rispetta l’accordo e pratica il prezzo basso, dovrà rimborsare i propri clienti che in passato hanno pagato il prezzo alto oppure dovrà rinunciare a far pagare il prezzo alto ai clienti che in quel momento stanno comprando il prodotto al prezzo alto. I compratori sono interessati ad accettare questo contratto, perché in questo modo hanno l’opportunità di usufruire di ogni riduzione di prezzo praticata dal venditore. Dopo avere stipulato questo contratto, però, i venditori possono collaborare per praticare il prezzo alto. Poiché una riduzione di prezzo ora comporta un costo, il profitto che Bianchi e Gialli ottengono se riducono il prezzo diminuisce e costoro non hanno più alcun incentivo a violare l’accordo collusivo. Naturalmente, se si accordassero per praticare entrambi il prezzo alto, entrambi potrebbero ottenere un risultato più soddisfacente. Supponiamo che Bianchi e Gialli offrano ai loro clienti un contratto con il quale il venditore si impegna a vendere al compratore il bene considerato al prezzo più basso praticato dal venditore in quel momento, oppure un contratto che prevede che il venditore rimborserà al compratore la differenza tra il prezzo che costui ha pagato e il prezzo più basso che il venditore praticherà in futuro. Bianchi e Gialli, però, con qualche accorgimento possono cogliere le opportunità di profitto offerte dalla collaborazione. Tutti, quindi, si aspettano che il loro prossimo non rispetti un eventuale accordo di collaborazione e nessuno è disposto a stipulare questo accordo. Tuttavia, se entrambi scegliessero il prezzo alto le loro decisioni non sarebbero compatibili: ognuno si pentirebbe della sua scelta, perché ciascuno preferirebbe praticare il prezzo basso se il suo prossimo scegliesse il prezzo alto. BIANCHI Alto Basso 100 ,100 10 ,170 ,90 Alto GIALLI 90 170 , 10 50 ,50 Basso

  31. Par. 7.5.2 Ogni mercato inizia la sua storia come un monopolio, perché c’è sempre un periodo, più o meno lungo, durante il quale l’offerta è assicurata dalla prima impresa che entra in quel mercato. Se non vi sono barriere naturali all’entrata, però, il mercato può diventare, anche in tempi molto brevi, un oligopolio se altre imprese entrano in quel mercato. Allora • come può succedere che un’impresa ottiene il monopolio di un mercato ? • come può perdere questo monopolio ? • come può impedire l’entrata dei concorrenti e conservare il monopolio ?

  32. Par. 7.5.2 Se un produttore rinuncia ad entrare, l’altro può conquistare il monopolio di questo mercato e ottenere un profitto pari a 200. Tuttavia, poiché in questo mercato non vi è posto per tutti, se entrambi entrano tutti subiscono una perdita pari a 10. Inoltre, ognuno si pentirà della propria decisione se scopre che tutti hanno rinunciato a entrare, perché se avesse scelto di entrare avrebbe ottenuto il monopolio. Tuttavia, se Bianchi e Gialli devono prendere simultaneamente le loro decisioni, nessuno conosce ciò che farà l’altro quando decide cosa fare. E’ difficile, dunque, prevedere quale sarà l’esito di questo gioco. Questo gioco, dunque, assomiglia molto al Gioco del Pollo: ognuno è disposto ad entrare se l’altro non entra, ma ognuno preferisce rimanere fuori da questo mercato se l’altro entra. Quindi, per prendere la decisione migliore ciascuno dovrebbe conoscere cosa farà l’altro. Nessuno dovrà pentirsi della propria decisione, invece, quando qualcuno ottiene il monopolio: chi è escluso dal mercato avrebbe subito una perdita se fosse entrato e chi è nel mercato non avrebbe ottenuto un profitto se avesse rinunciato a entrare. In questo gioco, dunque, vince chi ha l’opportunità di fare la prima mossa: un’impresa può ottenere il monopolio se prende la decisione di entrare prima del concorrente. Ognuno si pentirà della propria decisione se si trova a condividere il mercato con il concorrente, perché ognuno preferirebbe aver scelto di non entrare. Il vantaggio di chi può fare la prima mossa può essere annullato dal suo concorrente, con l’aiuto di qualche amico... Bianchi e Gialli hanno l’opportunità di entrare in un mercato dove nessuno è ancora entrato. Quindi, a Gialli conviene entrare e Bianchi è escluso dal mercato. La situazione, però, cambia se qualcuno ha il vantaggio della prima mossa. Supponiamo, infatti, che Gialli possa entrare prima di Bianchi. Se Gialli non entra, a Bianchi conviene entrare, perché può conquistare il monopolio. In questo caso Gialli non subisce una perdita e non ottiene un profitto. Se Gialli entra, a Bianchi conviene non entrare, perché se entrasse subirebbe una perdita. In questo caso Gialli conquista il monopolio e ottiene un profitto. Infine, se tutti rimangono fuori dal mercato nessuno ottiene un profitto o subisce una perdita. BIANCHI Non entrare Entrare -10 ,-10 200 ,0 Entrare GIALLI 0 , 200 0 ,0 Non entrare

  33. Par. 7.5.2 Se le autorità concedono a Bianchi un sussidio pari a 15, le sua prospettive di profitto cambiano ... Yellow, consapevole che in ogni caso Bianchi entrerà, per evitare una perdita deciderà di non entrare e Bianchi conquisterà il monopolio del mercato. Ora Bianchi dispone di una strategia dominante: preferirà entrare indipendente-mente da ciò che deciderà di fare Yellow, perché in ogni caso riuscirà ad ottenere un profitto. Le autorità del paese di Bianchi non gradiscono che il mercato sia monopolizzato dal produttore di un altro paese e promettono, pubblicamente e irrevocabilmente, di concedergli un sussidio pari a 15 se entrerà in questo mercato. Supponiamo che nella situazione appena descritta si trovino due produttori di paesi diversi, Yellow e Bianchi. Poiché Yellow può entrare prima del suo concorrente, ci si può aspettare che riesca ad ottenere il monopolio del mercato. BIANCHI Non entrare Entrare -10 , 5 ,-10 5 200 ,0 Entrare YELLOW GIALLI 215 0 , 200 215 0 ,0 Non entrare

  34. Par. 7.5.2 Se Gialli entra e Bianchi resiste, Gialli subisce una perdita pari a 50 e Bianchi ottiene un profitto pari a 100, perché non solo deve condividere il mercato con il concorrente, ma sostiene un costo quando si oppone all’entrante. Gialli, quindi, deve decidere se entrare o non entrare, mentre Bianchi deve decidere se resistere oppure tollerare l’entrata del potenziale concorrente. Bianchi è un monopolista e Gialli ha l’opportunità di entrare in questo mercato. Se qualcuno entra, Bianchi può resistere all’entrata, aumentando la produzione e provocando una caduta dei prezzi, oppure può tollerare l’entrata. Se Bianchi è tollerante, chi entra fa profitti; se Bianchi resiste, chi entra subisce perdite. La posizione di chi ha conquistato il monopolio, però, può essere minacciata dall’entrata di un concorrente se il mercato diventa abbastanza redditizio da consentire a più imprese di ottenere un profitto: il monopolio può trasformarsi in un oligopolio. Se Gialli non entra, non fa profitti né subisce perdite. Bianchi, invece, ottiene il profitto di monopolio, pari a 300. Se Gialli entra e Bianchi tollera l’entrata, Gialli ottiene un profitto pari a 50 e Bianchi un profitto pari a 150. Se Gialli entra, Bianchi preferirà tollerare l’entrata piuttosto che resistere, perché in questo modo ottiene un profitto più alto. La minaccia, dunque, non è credibile: Gialli entra e Bianchi perde il monopolio. Un monopolista può prevenire l’entrata di un potenziale concorrente rendendo credibile questa minaccia? Allora, se il monopolista non può minacciare in maniera credibile che punirà chi entra in questo mercato, qualcuno entrerà e il monopolio diventerà un oligopolio. Bianchi può minacciare che resisterà all’entrata. Se Gialli crede alla minaccia non entra, perché subirebbe una perdita. La minaccia di Bianchi, però, è credibile? BIANCHI Tollerare Resistere 100 ,150 -50 ,100 Entrare GIALLI 0 , 300 0 ,300 Non entrare

  35. Par. 7.5.2 Ora la minaccia del monopolista è credibile: se Gialli entra, Bianchi è interessato a punirlo resistendo all’entrata. Mantenere capacità produttiva inutilizzata costa: il profitto che può essere ottenuto dal monopolista se nessuno entra oppure se egli decide di tollerare l’entrata diminuisce. Allora, se mantenere la capacità produttiva inutilizzata costa 100, il monopolista adesso ottiene 50 se tollera l’entrata e 200 se nessuno entra. Quindi, Gialli non entra, perché subirebbe una perdita, e Bianchi ottiene un profitto inferiore a quello che avrebbe ottenuto se non avesse dovuto sostenere il costo della prevenzione dell’entrata, ma superiore quello che avrebbe ottenuto se avesse dovuto condividere il mercato con un concorrente. Supponiamo che il monopolista, prima dell’entrata acquisti capacità produttiva che non usa quando nessuno entra, ma che può usare per aumentare la produzione e provocare una caduta dei prezzi se qualcuno entra. Dunque, il monopolista può prevenire l’entrata se ha la possibilità di prendere una decisione, pubblica e irreversibile, che comporta una riduzione del profitto che egli può ottenere quando tollera l’entrata, perché ora il potenziale concorrente può credere alla minaccia di una punizione in quanto è nell’interesse del monopolista infliggere la punizione minacciata. 200 200 BIANCHI Tollerare Resistere 50 100 ,150 -50 ,100 Entrare GIALLI 0 , 300 0 ,300 Non entrare

  36. Fine del capitolo Esci

  37. Se le imprese non percepiscono una grande differenza tra ottenere la stessa somma oggi oppure in futuro, la perdita dei guadagni che avrebbero potuto ottenere in futuro se non avessero trasgredito risulta più rilevante. Se questa perdita è più rilevante, la punizione risulta più severa e la trasgressione è meno interessante.

  38. Quanto più tempo le imprese prevedono di restare in questo mercato, tanto più severa risulta la punizione per la trasgressione, perché tanto più lungo è l’intervallo di tempo durante il quale non potranno realizzare alcun profitto dopo che la trasgressione è scoperta e punita. Quindi, la tentazione di trasgredire è meno forte.

  39. Quanto più facilmente la trasgressione è scoperta, tanto più breve è l’intervallo di tempo durante il quale chi non rispetta l’accordo collusivo realizza il profitto derivante dalla trasgressione e tanto più lungo è il periodo durante il quale non realizzerà alcun profitto. Quindi, la tentazione di trasgredire sarà più meno forte.

  40. Quanto più breve è l’intervallo di tempo tra la scoperta della trasgressione e la punizione, tanto più breve è l’intervallo di tempo durante il quale chi non rispetta l’accordo collusivo realizza il profitto derivante dalla trasgressione e tanto più lungo è il periodo durante il quale non realizzerà alcun profitto. I vantaggi della trasgressione, dunque, sono meno rilevanti.

  41. Quanto più l’industria è concentrata, tanto più alta è la quota di mercato di ciascuna impresa. L’impresa che trasgredisce, quindi, ha poco da guadagnare se si appropria delle quote di mercato dei concorrenti con la trasgressione e ha molto da perdere se deve rinunciare a fare profitti quando la trasgressione è scoperta e punita.

  42. Se il mercato cresce velocemente, chi trasgredisce ottiene per qualche tempo il profitto che deriva dal controllo di una quota più grande di un mercato più piccolo, ma rinuncia al profitto che potrebbe ottenere dal controllo di una quota più piccola di un mercato sempre più grande.

  43. Quando vi è una trasgressione, la domanda del concorrente diminuisce. Se osserva una diminuzione della sua domanda, il concorrente può pensare che ciò sia dovuto a una caduta della domanda di mercato. Se può conoscere la domanda di mercato, però, il concorrente può scoprire che non è diminuita. Quindi, il concorrente può capire che la sua domanda è diminuita perché vi è stata una trasgressione.

More Related