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Una nazione negata: senza diritto di autodeterminazione.

Paesi Baschi, una nazione divisa: Il nord sotto dominio francese, senza nessuna autonomia. Il sud sotto dominio spagnolo, due diverse autonomie. Una nazione negata: senza diritto di autodeterminazione. INIZIA IL PROCESSO. Il Governo Spagnolo annuncia dialogo con ET A

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Una nazione negata: senza diritto di autodeterminazione.

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Presentation Transcript


  1. Paesi Baschi, una nazione divisa:Il nord sotto dominio francese, senza nessuna autonomia.Il sud sotto dominio spagnolo, due diverse autonomie. Una nazione negata: senza diritto di autodeterminazione.

  2. INIZIA IL PROCESSO • Il Governo Spagnolo annuncia dialogo conETA • E assicura che rispetterà la decisione della cittadinanza basca (28 di giugno). • Quasi tutti i partiti politici, sindacati e movimenti sociali applaudono questa iniziativa. • Anche Batasuna saluta questa iniziativa che crede necessaria e molto importante. ETA dichiara un cessate il fuoco permanente, 23 di marzo Inoltre, il processo basco entra nella agenda internazionale, riceve l’appoggio di diverse personalità e in un dibattito al Parlamento Europeo si approva il dialogo tra Madrid ed ETA.

  3. UN TRIONFO DEMOCRATICO • È una vittoria democratica per i Paesi Baschi che dopo tanti anni il Governo Spagnolo riconosca che la soluzione del conflitto arriverà mediante il dialogo e il rispetto della decisione della cittadinanza basca. • La lunga lotta della Sinistra Indipendentista, l’impegno, la generosità e la capacità di lotta per rispondere alle aggressioni, la difesa dei/delle prigioneri/e politici/che e il lavoro contro la illegalizzazione ha provocato questo nuovo scenario. • Nel futuro, la chiave per raggiungere la aspettata soluzione dipende dal lavoro degli agenti baschi, ma nel frattempo è necessaria e fondamentale la partecipazione della cittadinanza in questo processo.

  4. PERCHÈ ADESSO UN PROCESSO DEMOCRATICO? • Si conferma che esiste una crisi profonda nell’unità dello Stato Spagnolo. • Le richieste nazionali e l’ansia di libertà si incrementano non solo in Euskal Herria ma anche nelle altre nazioni che si trovano nello stato spagnolo (Catalunya, Galiza...). • La esigenza di autodeterminazione si è incrementata considerevolemente ed è diventata un movimento di massa in Euskal Herria.

  5. 2 TAVOLI PER LA RISOLUZIONE DEL CONFLITTO POLITICO: ADESSO IL POPOLOADESSO LA PACE • ETA- STATI SPAGNOLO E FRANCESE: • PRIGIONIERI, RIFUGIATI, VITTIME E DEMILITARIZZAZIONE. • PARTITI POLITICI, SINDACATI E MOVIMENTI SOCIALI: ACCORDO+DELEGAZIONE. • Senza interferenza degli stati.

  6. VERSO I TAVOLI PER LA RISOLUZIONE Questo tavolo si deve fondare sulla Base dell’Accordo Democratico (OHD) firmato da diversi agenti politici, sindacali e sociali: La risoluzione deve comprendere TUTTA LA CITTADINANZA BASCA, e fare veramente possibile che tutti i progetti politici si possano portare a termine senza minacce e interferenze, con l’unico limite della parola e decisione di tutta la popolazione democraticamente manifestata. I firmanti si sono incrementati e l’ultimo documento dice che adesso è tempo di soluzioni e perciò tutti essi esigono il tavolo per la risoluzione adesso!

  7. UN PASSO AVANTI La Sinistra Indipendentista sa che non è possibile arrivare all’indipendenza, al socialismo e ad uno stato bascoparlante in queste negoziazioni e nel primo referendum. Però si può arrivare a un nuovo inquadramento giuridico-politico che faccia possibile che tutti i progetti politici si possano portare a termine, senza chiudere nessuna possibilità per il futuro. Quindi si tratterebbe di un’altro passo verso la indipendenza e il socialismo.

  8. LEZIONI DELLE ESPERIENZIE PRECEDENTI Un ripasso critico e autocritico delle esperienzie di negoziato precedenti (Argel 1989, Lizarra-Garazi 1998), nonostante le loro differenze, confermano che: • Non è possibile sterminare la Sinistra Indipendentista. • Non è possibile sconfiggere militarmente ETA. • E simultaneamente è aumentata nella società l’opinione a favore di una soluzione negoziata del conflitto.

  9. IL PROCESSO Adesso, con l’eccezione della destra spagnola PP-UPN, i partiti che hanno lavorato per distruggere la Sinistra Indipendentista e la voglia di sovranitá in Euskal Herria, devono cambiare la loro strategia politica. Perchè? Perche... • Le ansie di sovranità sono incrementate, e in particolare la opzione indipendentista si rinforza. • La Sinistra Indipendentista ha resistito alla oppressione e si è rinforzata. • La Sinistra Indipendentista ha conversato con altre forze politiche e se qualcuno non vuole partecipare può rimanere fuori del processo.

  10. RISCHI Oggi il maggiore rischio è che PSOE e PNV scelgano una strada riformista di due facce: • Apparentemente si mostrano favorevoli a risolvere i fattori più esterni del conflitto. • Ma in realtà quello che cercano di fare con questo discorso è fermare la mobilizzazione popolare, e creare confusione. Intanto sviluppano l’altra faccia, un negoziato segreto per riformare lo statuto della Comunità Autonoma Basca mostrandola come una vittoria. In realtà non sarebbe altro che una riforma della costituzione spagnola. Una volta raggiunto l’accordo sembrerebbe che il conflitto è risolto. PSOE-PNV vogliono escldere la Sinistra Indipendentista a meno che accetti la strada riformista.

  11. Questa è stata la scelta del PNV 25 anni fa quando il decentramento amministrativo imposto da Madrid è stato chiamato “statuto”. • Questa è stata la sua opzione sempre che la lotta popolare ha portato la possibilità di negoziare con i due stati. • Il PNV non appogiò il processo Argel (1989) e ruppe l’accordo di Lizarra-Garazi nel 1999 perche vide che la Sinistra Indipendentista si faceva più forte e stava diventando una alternativa reale di potere in Euskal Herria. • L’obietivo primario del PNV è sempre stato il profitto economico. • Il PNV è il più interessato a ritardare il processo per potere negoziare segretamente con il Partito Socialista in Madrid.

  12. LA LOTTA DELLA SINISTRA INDIPENDENTISTA La Sinistra Indipendentista ha superato tutti gli ostacoli e la illegalizazione non ha diminuito la sua efficacia politica: - La sua agenda politica - La sua strategia di mobilitazione di massa - La sua strategia di costruzione nazionale La lotta giornaliera e di generazioni della Sinistra Indipendentista ha aperto questo nuovo scenario di speranza. E in più ha messo in crisi l’attuale quadro politico. La autodeterminazione di Euskal Herria è la base per l’accordo di risoluzione del conflitto.

  13. STRATEGIA DI GOVERNO SPAGNOLO E AUTONOMISTI: paralizzare il processo Il governo spagnolo e il PNV hanno limitazioni e interessi economici e politici che li spingono a respingere o paralizzare il processo. Portano il dibattito della opinione pubblica solo verso i temi della demilitarizzazione del conflitto, i prigionieri e la legalizzazione di Batasuna. Portano il dibattito a Madrid, invece di dibattere in e da Euskal Herria. Allo stesso tempo, hanno la pressione popolare di risolvere per sempre il conflitto, e farla finita con la occupazione spagnola e francese.

  14. Il Partito Socialista Español sa che deve risolvere il male chiamato problema basco per assicurare la sua rielezione e avanzare nella soluzione della crisi di Spagna. Nel frattempo mantengono la repressione e il castigo verso i prigioneri per passare sotto silencio le critiche della destra spagnola e tentare di indebolire la Sinistra Indipendentista. Il governo spagnolo fa l’equilibrista tra i due estremi, però le prossime elezioni locali (2007) e spagnole (2008) determineranno la sua strategia politica.

  15. POLITICA DEL GOVERNO FRANCESE La politica del governo francese, sia PSF o UMP, é stata sempre apoggiare le iniziative dei diversi governi spagnoli. La politica di repressione del governo di Parigi verso la Sinistra Indipendentista è cambiata: Dal cooperare con le autoritè spagnole È passato negli ultimi anni a essere agente diretto della repressione con iniziativa e interesse proprio.

  16. CAUSE DEL CAMBIAMENTO DEL GOVERNO FRANCESE • Nel nord di Euskal Herria avanza una coscienza nazionale che chiede: • La creazione di una istituzione propria per questa parte del territorio basco. • La ufficialità del euskara. • Istituzioni economiche proprie con relazione con il sud del paese. Sembra che Parigi non si opporrá alla iniziativa di Madrid di negoziare e modificherá la sua posizione verso Euskal Herria.

  17. PRIGIONIERI POLITICI Negli ultimi anni i diritti dei e delle prigioniere sono stati ristretti. Isolamento, torture… Condanna completa di 30 anni... Sciopero della fame... Il governo francese ha incrementato la repressione verso il collettivo dei prigionieri. E cosa è cambiato rispetto ai prigionieri dal cessate il fuoco di ETA? NIENTE

  18. STATUS POLITICO PER PRIGIONERI E PRIGIONERE • I e le prigioneri/e politiche basche devono essere rimpatriate. • Devono partecipare al processo e la loro partecipazione deve essere garantita. • In breve periodo di tempo devono essere liberati.

  19. REPRESSIONE E VIOLENZA DI STATO Los estados español y francés no están en tregua BATASUNA sigue siendo ilegal Las diferentes policías continúan arestando y torturando a ciudadanos y ciudadanas vascas Muchos encuentros y mobilizaciones estan siendo prohibidas Los y las presas políticas tienen sus derechos negados El macrosumario en contra de agentes sociales y políticos continúa

  20. CONCLUSIÓN • Toda la ciudadanía vasca (territorialidad) tiene el derecho de decidir su futuro (autodeterminación) y su decisión tiene que ser respetada. • Dependiendo de los estados español y francés, el proceso puede ser más largo, más duro y más dificultoso, pero en Euskal Herria (País Vasco) va a haber un proceso político para la resolución del conflicto, puesto que esto es lo que la mayoría de la población vasca quiere. • La solución tiene que involucrar a TODA LA CUIDADANÍA VASCA y hacer realmente posible que todas los proyectos políticos sean realizables sin amenazas ni interferencias, teniendo como único limite la decisión democráticamente expresada de la población.

  21. I PAESI BASCHI HANNO LA PAROLA E LA DECISSIONE

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