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Convegno 19 giugno 2007. BILANCI 2006: RAPPORTO SULL’EVOLUZIONE DELLA RENDICONTAZIONE D’IMPRESA Prof. Raffaele Marcello Docente di Economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio – Chieti-Pescara. Immobilizzazioni immateriali Nota integrativa Pirelli RE 2006.
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Convegno 19 giugno 2007 BILANCI 2006: RAPPORTO SULL’EVOLUZIONE DELLA RENDICONTAZIONE D’IMPRESA Prof. Raffaele Marcello Docente di Economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio – Chieti-Pescara
Immobilizzazioni immaterialiNota integrativa Pirelli RE 2006 • Avviamento L’avviamento rappresenta, alla data di acquisto, la parte del costo di acquisizione che eccede l’interessenza dell’acquirente nel fair value delle attività e delle passività acquisite puntualmente identificabili. L’avviamento è soggetto ad una valutazione volta ad individuare eventuali perdite di valore (impairment test) annualmente od ogniqualvolta se ne manifestino gli indicatori. Le perdite di valore sono iscritte a conto economico e non sono successivamente ripristinate. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Impairment Test (1)Nota integrativa Pirelli RE 2006 In presenza di indicatori specifici di perdita di valore, le immobilizzazioni materiali, immateriali nonché gli investimenti immobiliari sono soggetti ad una verifica di perdita di valore (impairment test). La verifica consiste nella stima del valore recuperabile dell’attività e nel confronto con il relativo valore netto contabile. Se il valore recuperabile di un’attività è inferiore al valore contabile, quest’ultimo viene ridotto al valore recuperabile. Tale riduzione costituisce una perdita di valore, che viene rilevata immediatamente a conto economico. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Impairment Test (2)Nota integrativa Pirelli RE 2006 Il valore recuperabile di un’attività è il maggiore tra prezzo netto di vendita e valore d’uso. Il valore d’uso corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa attesi generati dall’attività. Allo scopo di valutare le perdite di valore, le attività sono aggregate al più basso livello per il quale sono separatamente identificabili flussi di cassa indipendenti (cash generating unit). Le immobilizzazioni immateriali, materiali e gli investimenti immobiliari non soggetti ad ammortamento, nonché le immobilizzazioni immateriali non ancora disponibili per l’utilizzo, sono soggetti annualmente alla verifica di perdita di valore. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Impairment Test (3)Nota integrativa Pirelli RE 2006 In presenza di un indicatore di ripristino della perdita di valore, il valore recuperabile dell’attività viene rideterminato e il valore contabile è aumentato fino a tale nuovo valore. L’incremento del valore contabile non può comunque eccedere il valore netto contabile che l’immobilizzazione avrebbe avuto se la perdita di valore non si fosse manifestata. Le perdite di valore di avviamenti non possono essere ripristinate. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Scorporo del valore dei terreni dal valore complessivo dei fabbricati Con l’art. 36, commi 7 e 8, del D.L. 4 luglio 2006, n. 223, conv. dalla legge n. 248/2006, modificato dall’art. 2, comma 18, del D.L. 3 ottobre, n. 262, conv. dalla legge 24 novembre 2006, n. 286 è stato stabilito che, per i fabbricati strumentali, a decorrere dall’esercizio 2006, l’ammortamento è fiscalmente ammesso solo per la parte del costo complessivamente sostenuto relativa al costo della costruzione (con esclusione della parte di costo imputabile al terreno). Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Immobili, Impianti e Macchinari (1)Nota integrativa Snam 2006 Le attività materiali sono iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all’uso. Quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all’uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari che teoricamente si sarebbero risparmiati, nel periodo necessario a rendere il bene pronto all’uso, qualora l’investimento non fosse stato effettuato. Il prezzo di acquisto o il costo di produzione si intende al netto dei contributi pubblici in conto capitale le, che sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che le condizioni per la loro concessione saranno soddisfatte e che il contributo sarà incassato, e al netto dei contributi di altri soggetti iscritti in bilancio quando percepiti. In presenza di obbligazioni attuali per lo smantellamento, la rimozione delle attività e la bonifica dei siti, il valore di iscrizione include i costi stimati (attualizzati) da sostenere al momento dell’abbandono delle strutture, rilevati in contropartita a uno specifico fondo. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Immobili, Impianti e Macchinari (2) Nota integrativa Snam 2006 Gli effetti delle revisioni di stima di questi costi sono indicati al punto “Fondi per rischi e oneri”. In base alla configurazione dello IAS 16 adottata (valutazione in conformità al principio del costo) non è ammesso effettuare rivalutazioni degli immobili, impianti e macchinari, neanche in applicazione di leggi specifiche. Le attività materiali sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui l’attività sarà utilizzata dall’impresa. Quando l’attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l’ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato, nonché le attività materiali destinate alla cessione che sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il loro fair value al netto degli oneri di dismissione. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Immobili, Impianti e Macchinari (3)Nota integrativa Snam 2006 I principali coefficienti di ammortamento adottati per gli esercizi 2005 e 2006 su base annua sono di seguito evidenziati: Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Immobilizzazioni materiali (1)Nota Integrativa Centrale del latte Torino 2006 Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto incrementato dagli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere l’attività disponibile per l’uso ed al netto di abbuoni commerciali o sconti. La consistenza finale è al netto dei relativi fondi di ammortamento. Gli ammortamenti imputati al conto economico sono stati calcolati in modo sistematico e costante sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita economica - tecnica stimata dei cespiti e di seguito riportate: Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Immobilizzazioni materiali (2)Nota Integrativa Centrale del latte Torino 2006 Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Immobilizzazioni materiali (3)Nota Integrativa Centrale del latte Torino 2006 Il periodo di ammortamento decorre dall’esercizio in cui il bene è disponibile per l’uso. I terreni non sono ammortizzati in quanto si presume abbiano una vita utile indefinita. I terreni sui quali insistono gli stabilimenti della Società sono stati oggetto in sede di transizione ai principi contabili internazionali di valutazione al fair value da parte di periti indipendenti. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Immobilizzazioni materiali (4)Nota Integrativa Centrale del latte Torino 2006 Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Il leasing finanziario (1)Nota integrativa Sabaf spa 2006 Le immobilizzazioni acquisite tramite contratti di locazione finanziaria sono contabilizzate secondo la metodologia finanziaria e sono esposte tra le attività al valore di acquisto diminuito delle quote di ammortamento. L’ammortamento di tali beni viene riflesso nei prospetti annuali consolidati applicando lo stesso criterio seguito per le immobilizzazioni materiali di proprietà. In contropartita dell’iscrizione del bene vengono contabilizzati i debiti, a breve e a mediolungo termine, verso l’ente finanziario locatore; si procede inoltre all’imputazione a conto economico degli oneri finanziari di competenza del periodo. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Il leasing finanziario (2) Nota integrativa Sabaf spa 2006 Effetto patrimoniale Attività a) Contratti in corso: Beni in leasing finanziario alla fine dell’esercizio precedente, al netto degli ammortamenti complessivi pari a euro 891 migliaia alla fine dell’esercizio precedente 3.404 Beni in leasing finanziario riscattati nel corso dell’esercizio (2.356) Quote di ammortamento di competenza dell’esercizio (129) Beni in leasing finanziario alla fine dell’esercizio, al netto degli ammortamenti complessivi pari a euro 156 migliaia 919 b) Beni riscattati Maggior valore complessivo dei beni riscattati, determinato secondo la metodologia finanziaria, rispetto al loro valore netto contabile alla fine dell’esercizio 2.334 Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Il leasing finanziario (3) Nota integrativa Sabaf spa 2006 c) Passività Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario alla fine dell’esercizio precedente (di cui scadenti nell’esercizio successivo euro 153 migliaia e scadenti da 1 a 5 anni euro 514 migliaia) 667 Riduzioni per rimborso delle quote capitale e riscatti nel corso dell’esercizio (153) Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario al termine dell’esercizio (di cui scadenti nell’esercizio successivo euro 138 migliaia e scadenti da 1 a 5 anni euro 376 migliaia) 514 Canoni anticipati al termine dell’esercizio 6 d) Effetto complessivo lordo alla fine dell’esercizio (a+b-c) 2.733 e) Effetto netto fiscale (1.020) f) Effetto sul Patrimonio Netto alla fine dell’esercizio 1.713 Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Il leasing finanziario (4) Nota integrativa Sabaf spa 2006 Effetto economico Storno di canoni su operazioni di leasing finanziario 150 Rilevazione degli oneri finanziari su operazioni di leasing finanziario (17) Rilevazione di quote di ammortamento su contratti in essere (32) Rilevazione di quote di ammortamento su beni riscattati (97) Effetto sul risultato prima delle imposte 4 Rilevazione dell’effetto fiscale (1) Effetto sul risultato d’esercizio delle rilevazioni delle operazioni di leasing con il metodo finanziario 3 Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Valutazione di partecipazioni controllate e collegate Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Condizioni per la svalutazione delle partecipazioni Perdita durevole di valore Considerata «durevole»: non si prevede che le ragioni che hanno causato la perdita possano essere rimosse nel breve periodo Considerata «non durevole»: la partecipata predispone piani e programmi per il recupero dell’equilibrio economico-finanziario e di redditività Obbligo di svalutazione Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Partecipazioni (1)Nota integrativa Amplifon 2006 Sono considerate società controllate quelle per le quali la capogruppo detiene il controllo. Il controllo è il potere di governare le politiche operative e finanziarie di una società. L’esistenza del controllo è determinata sulla base: (i) dei diritti di voto, anche potenziali, detenuti da Amplifon S.p.A. ed in virtù dei quali la società può esercitare la maggioranza dei voti esercitabili nell’assemblea ordinaria; (ii) del contenuto degli eventuali accordi tra soci o dell’esistenza di particolari clausole statutarie, che attribuiscano ad Amplifon S.p.A. il potere di governo della società; (iii) del controllo da parte di Amplifon S.p.A. di un numero di voti sufficiente ad esercitare il controllo di fatto dell’assemblea ordinaria della partecipata. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Partecipazioni (2)Nota integrativa Amplifon 2006 Le partecipazioni in società controllate sono valutate al costo al netto delle perdite di valore. I dividendi sono rilevati quali componenti positivi di reddito quando sorge il diritto all’incasso in capo ad Amplifon S.p.A. e nella misura in cui essi sono prelevati dagli utili portati a nuovo generati successivamente alla data di acquisizione. I dividendi rivenienti da utili generati anteriormente alla data di acquisizione sono dedotti dal costo della partecipazione. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Partecipazioni (3)Nota integrativa Amplifon 2006 Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Partecipazioni (4)Nota integrativa Amplifon 2006 Il 1° luglio Amplifon ha acquisito il 100% del Gruppo Ultravox, leader nella distribuzione di apparecchi acustici nel Regno Unito, il secondo più importante mercato mondiale. Nell’ambito dell’operazione, Amplifon ha sottoscritto due nuove partecipazioni nelle Società Ampli UK LLP e Amplifon UK Ltd tramite versamenti in conto capitale rispettivamente per Euro 56.233 migliaia ed Euro 37.867 migliaia. I costi accessori direttamente attribuibili all’acquisizione della partecipazione in Ampli UK LLP pari ad Euro 1.637 migliaia sono stati portati a diretto incremento del valore della stessa. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Partecipazioni (5)Nota integrativa Amplifon 2006 Le partecipazioni nelle società inglesi, inoltre, essendo oggetto di copertura del rischio di cambio in un “fair value hedge” state rettificate per tenere conto delle variazioni di “fair value” dovute al rischio coperto intervenute nel periodo tra la data di designazione dei derivati quali strumenti di copertura e la data di chiusura del bilancio. Le Partecipazioni nel corso dell’anno hanno registrato incrementi di valore dovuti al riconoscimento da parte della Società di benefici costituiti da Piani di Partecipazione al capitale (c.d. Stock Option) ai membri dell’alta direzione delle controllate. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Partecipazioni (6)Nota integrativa Amplifon 2006 Con riferimento alla Società tedesca Amplifon Deutschland GmbH, l’aumento della Partecipazione pari ad Euro 5.000 migliaia è stato realizzato tramite una rinuncia ad credito finanziario iscritto tra le attività a breve termine. La Società Horen SA si è fusa, nel corso dell’esercizio, con la Società Amplifon AG. La partecipazione in Amplimedical, classificata tra le partecipazioni disponibili per la vendita, ha registrato un incremento derivato dai versamenti in conto capitale eseguiti per copertura delle perdite sia pregresse che in formazione. A fine anno la partecipazione è stata svalutata per perdite di valore determinate sulla base del Fair value delle attività nette. La partecipazione in Viton è stata svalutata in modo da allinearne il valore al Fair value di mercato. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Partecipazioni (7)Nota integrativa Amplifon 2006 Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Criteri di contabilizzazione dei lavori in corso su ordinazione Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
I lavori in corso su ordinazione (1)Nota integrativa Vianini Lavori 2006 Rimanenze e lavori in corso Le rimanenze comprendono sostanzialmente i lavori in corso, valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali maturati con ragionevole certezza, calcolati con il metodo della percentuale di completamento, determinato sulla base dell’avanzamento fisico delle commesse. Eventuali perdite a finire sui lavori in corso su ordinazione sono interamente accantonate nell’esercizio in cui se ne viene a conoscenza. Le rimanenze di materie prime sono valutate al minore tra il costo di acquisto ed il valore netto di presumibile realizzo. Il costo di acquisto viene determinato con il metodo FIFO. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
I lavori in corso su ordinazione (1)Nota integrativa Vianini Lavori 2006 Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Fondi per rischi e oneri Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Fondi per rischi e oneri (1)Nota integrativa Snam 2006 I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti ai fondi sono rilevati quando: (i) è probabile l’esistenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l’adempimento dell’obbligazione sia oneroso; (iii) l’ammontare dell’obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell’ammontare che l’impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l’obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell’esercizio. Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l’accantonamento è oggetto di attualizzazione; l’incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce “Proventi (oneri) finanziari”. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Fondi per rischi e oneri (2)Nota integrativa Snam 2006 Quando la passività è relativa ad attività materiali (es. smantellamento e ripristino siti), il fondo è rilevato in contropartita all’attività a cui si riferisce; l’imputazione a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento. I costi che l’impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell’esercizio in cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l’accantonamento ovvero, quando la passività è relativa ad attività materiali (es. smantellamento e ripristini), in contropartita all’attività a cui si riferisce. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Fondi per rischi e oneri (3)Nota integrativa Snam 2006 Nelle note di commento al bilancio sono illustrate le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili (ma non probabili), derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell’impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Fondi per rischi e oneri (4)Nota integrativa Snam 2006 Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Fiscalità (1)Nota integrativa Risanamento spa 2006 Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile; il debito previsto è rilevato alla voce “Debiti verso l’Erario”. I debiti e i crediti tributari per imposte correnti sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e la normativa fiscale vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del periodo. Gli accantonamenti per imposte che potrebbero generarsi dal trasferimento di utili non distribuiti delle società controllate sono effettuati solo dove vi sia la reale intenzione di trasferire tali utili. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili e sul capitale, sono incluse tra gli oneri operativi. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Fiscalità (2)Nota integrativa Risanamento spa 2006 Le imposte anticipate e differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Le imposte anticipate sulle perdite fiscali riportabili e sulle differenze temporanee deducibili sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, quando vi è un diritto legale di compensazione e quando i tempi di atteso riversamento sono omogenei. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Fiscalità (3)Nota integrativa Risanamento spa 2006 Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti. Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono anch’esse imputate al patrimonio netto. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Fiscalità (4)Nota integrativa Risanamento spa 2006 Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Fiscalità (5)Nota integrativa Risanamento spa 2006 Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Fiscalità differita (1)Nota integrativa Fastweb 2006 Le imposte sul reddito differite e anticipate sono determinate secondo il metodo dello stanziamento globale delle attività/passività e sono calcolate sulla base delle differenze temporanee esistenti tra il valore contabile di attività e passività e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, tenuto conto delle aliquote d’imposta previste dalla legislazione fiscale in vigore per gli esercizi in cui le differenze si riverseranno, ad eccezione dell’avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze derivanti da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l’annullamento nel prevedibile futuro, e sulle perdite fiscali riportabili a nuovo. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Fiscalità differita (2)Nota integrativa Fastweb 2006 Le attività per imposte anticipate sono classificate tra le attività non correnti e sono contabilizzate solo quando sussiste un’elevata probabilità di realizzare redditi imponibili futuri sufficienti a recuperarle. La recuperabilità delle attività per imposte anticipate viene riesaminata ad ogni chiusura di periodo e per la parte per cui non sia più probabile il loro recupero sono imputate al conto economico. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Fiscalità differita (3)Nota integrativa Fastweb 2006 Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Fiscalità differita (4)Nota integrativa Fastweb 2006 Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Fiscalità differita (5)Nota integrativa Fastweb 2006 Relativamente alle soprindicate perdite fiscali sulle quali sono iscritte imposte anticipate si precisa, in particolare con riferimento alle implicazioni fiscali delle 2 fusioni avvenute in sequenza nel corso dell'esercizio al fine di ottimizzare la struttura e completare la riorganizzazione ed integrazione delle attività, quanto segue: - a seguito della fusione per incorporazione di FASTWEB Mediterranea S.p.A. in FASTWEB S.p.A., perfezionatasi in data 1° novembre 2006 con effetto contabile e fiscale 1° gennaio 2006, le perdite fiscali dell'incorporata sono state integralmente trasferite all'incorporante con la medesima stratificazione temporale e conseguentemente mantenute le relative imposte anticipate iscritte negli esercizi precedenti dall'incorporata, a seguito dell'accoglimento avvenuto in data 5 dicembre 2005 dell'istanza ex art. 37-bis, comma 8 del DPR 600/1973; Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Fiscalità differita (6)Nota integrativa Fastweb 2006 - la fusione per incorporazione di B2Biscom S.p.A. in FASTWEB Mediterranea, perfezionatasi in data 12 luglio 2006 con effetto contabile e fiscale 1° gennaio 2006, ha comportato la non riportabilità delle perdite fiscali dell'incorporata ex art. 172, comma 7 del DPR 917/1986, che conseguentemente non sono riportate, senza effetti contabili non avendo l'incorporata iscritto imposte anticipate su tali perdite negli esercizi precedenti; Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Fiscalità differita (7)Nota integrativa Fastweb 2006 In relazione alle variazioni intervenute nella composizione del saldo ‘Imposte Anticipate’ rispetto all’esercizio precedente, si precisa quanto segue: - in ottemperanza a quanto previsto dallo IAS 12, in considerazione dell’aggiornamento dei dati previsionali conseguente all’approvazione del Piano sopra menzionato, si è provveduto a svalutare parzialmente le imposte anticipate relative a perdite fiscali limitatamente riportabili (esercizio 2003 in scadenza entro l’esercizio 2008) per € 62.568 migliaia; Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Fiscalità differita (8)Nota integrativa Fastweb 2006 - le imposte anticipate riferite a differenze temporanee, che ammontano a € 75.760 migliaia, si riferiscono essenzialmente a fondi rischi, fondi rettificativi dell’attivo e altre differenze che è prevedibile assumeranno rilevanza fiscale nei futuri esercizi. La variazione rispetto al 31 dicembre 2005, pari a € 69.299 migliaia, è sostanzialmente riconducibile al fondo svalutazione crediti il cui effetto fiscale differito è stato riconosciuto a partire dall’esercizio 2006 in considerazione della nuova procedura di gestione del recupero crediti e del contenzioso clienti implementata recentemente dalla Società che ha consentito di ottenere visibilità degli esercizi futuri nei quali tale differenza assumerà rilevanza fiscale. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Fiscalità differita (9)Nota integrativa Fastweb 2006 Le attività per imposte anticipate iscritte al 31 dicembre 2006 sono ritenute recuperabili sulla base delle previsioni economiche formulate dal management ed esaminate dal Comitato Strategie e Business Plan in data 13 novembre 2006. Nell’analisi della recuperabilità di tale voce, analisi che si fonda su un processo ordinario di stima che gli Amministratori effettuano nel processo di redazione del bilancio, coerentemente con quanto effettuato ai fini dell’effettuazione dell’impairment test sull’avviamento, le ipotesi di crescita che costituiscono la base per la proiezione dei risultati degli esercizi futuri sono state sottoposte ad analisi di sensibilità. Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Patrimonio nettoTipologie di versamento dei soci Si iscrivono nella voce D.3, <Debiti verso soci per finanziamenti> A titolo di finanziamento I soci hanno diritto alla restituzione A fondo perduto I soci non hanno diritto alla restituzione Si iscrivono tra le altre riserve distintamente indicate (voce A.VII) I soci non hanno diritto alla restituzione, a meno che la procedura di aumento di capitale non giunga a perfezionamento secondo i dettami di legge In conto (futuro) aumento di capitale Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara
Patrimonio netto (Vianini lavori 2006) Prof. Raffaele Marcello - Docente di economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali Università G. D’Annunzio - Chieti-Pescara